
Aglio marinato, una conserva buona e digeribile

Aglio marinato, una ricetta gustosa e alternativa
Ricetta aglio marinato, una scoperta che può cambiare il vostro modo di cucinare. Se amate l’aglio ma lo trovate pesante o difficile da digerire, questa versione è la risposta perfetta. Grazie alla marinatura, l’aglio mantiene il suo aroma caratteristico ma diventa più delicato e adatto anche a chi ha un’intolleranza lieve o è sensibile a sapori troppo forti.
Preparare l’aglio marinato è semplice e veloce. Bastano pochi ingredienti per ottenere una conserva che arricchisce sughi, insalate, carni e contorni con una nota decisa ma armoniosa. Inoltre, è un ottimo modo per avere sempre a disposizione un condimento pronto e versatile, ideale per chi vuole mangiare sano senza rinunciare al gusto.
L’aglio marinato è perfetto anche per chi evita l’aglio crudo per motivi digestivi o di intolleranza. La marinatura lo rende più dolce, meno pungente e più gestibile anche in ricette leggere o senza cottura.
Chi soffre di intolleranze o segue una dieta attenta può trovare nell’aglio marinato un alleato prezioso. Può essere conservato in barattoli sterilizzati per settimane e aggiunto all’occorrenza per insaporire piatti senza sovrastarne il sapore. È anche una soluzione creativa per antipasti, pinzimoni o bruschette.
In cucina, l’aglio marinato si abbina perfettamente con verdure grigliate, legumi, pesce e carne bianca. È ottimo anche frullato per creare creme o salse aromatiche. Una ricetta semplice, buona e adatta a tutti.
Ricetta per 2 vasetti di aglio marinato:
Preparazione aglio marinato
- Per la preparazione dell’aglio marinato sott’olio iniziate sbucciando l’aglio e facendolo a spicchi.
- In una pentola abbastanza grande mettete il vino bianco e l’aceto.
- Condite la soluzione con un po’ di sale, un po’ di pepe, le bacche di ginepro, lo zucchero, i peperoncini, l’alloro e i chiodi di garofano.
- Ora accendete il fuoco e attendete che il tutto raggiunga l’ebollizione. Dopo un paio di minuti di bollore, mettete gli spicchi d’aglio e cuocete per altri due minuti.
- Infine scolate l’aglio e le spezie, poi mettete il tutto nei vasetti cercando di separare gli ingredienti.
- Riempite i vasetti con l’olio fino a raggiungere 1 cm dal bordo. Schiacciate il contenuto dei vasetti con un cucchiaio per eliminare le bolle d’aria, poi sigillate completamente con i tappi.
- Ora procedete con la pastorizzazione. Spostate i vasetti dentro una pentola molto profonda e distanziateli con degli stracci, in modo che il vetro non entri in contatto.
- Coprite con acqua e raggiungete il bollore.
- Cuocete per mezz’ora circa e verificate che i vasetti rimangano sempre coperti d’acqua.
- Infine spegnete il fuoco, fate raffreddare e controllate che il centro della capsula del tappo sia abbassato, segno di un sottovuoto avvenuto correttamente.
- Ora conservate i vasetti in un luogo fresco per circa un mese. Una volta aperti, i vasetti vanno messi in frigo e consumati in 3 giorni.
Ingredienti aglio marinato
- 2 teste d’aglio fresco
- 1 cucchiaino di zucchero
- 200 ml. di vino bianco
- 1 cucchiaino di sale fino
- 2 foglie di alloro
- 10 grani di pepe nero
- 150 ml. di aceto di vino bianco
- 2 bacche di ginepro
- 3 chiodi di garofano
- 4 peperoncini secchi
- q. b. di olio extravergine di oliva
Aglio marinato, un’idea utile
L’aglio marinato è una splendida idea per una conserva diversa dal solito. Quando si parla di conserva si fa spesso riferimento ai pomodori, melanzane e ortaggi vari. Eppure trasformare l’aglio in conserva ha molto senso. Infatti, a seguito del processo di marinatura, pastorizzazione e conservazione, l’aglio perde i suoi difetti principali e acquisisce uno spessore tutto nuovo. A differenza dell’aglio fresco, quello marinato ha un sapore più aromatico e meno pungente. Inoltre non genera i tipici effetti collaterali sull’alito e si caratterizza per una elevata digeribilità. Allo stesso tempo conserva intatte le sue proprietà nutrizionali, che sono più numerose di quanto solitamente ci si immagina. L’aglio è infatti ricco di vitamine del gruppo B, che a vario titolo impattano positivamente sulla salute dell’apparato cardiocircolatorio.
E’ ricco di zolfo e allicina, che contribuiscono a molti meccanismi metabolici dell’organismo. Esercita poi varie funzioni: antimucolitica, ipotensiva, espettorante, carminativa e antisettica. Infine, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo e aiuta a guarire dalle affezioni respiratorie. Per quanto concerne l’apporto calorico, siamo su livelli minimi: un etto di aglio (che è tantissimo) non supera le 42 kcal.
Come buona parte delle preparazioni sott’olio, anche l’aglio marinato viene sottoposto al processo di pastorizzazione. Questo processo è fondamentale per abbattere la carica batterica e facilitare una lunga conservazione. La pastorizzazione è relativamente semplice da eseguire. Si tratta di chiudere i barattoli in modo ermetico e bollirli in una pentola molto profonda. In questa fase occorre distanziare i barattoli con degli strofinacci in quanto i vasetti in vetro potrebbero danneggiarsi per effetto del calore.
Il ruolo delle bacche di ginepro
Non esiste conserva fatte in casa senza spezie e ovviamente l’aglio marinato è una conferma. Tra i protagonisti del “condimento” spiccano le bacche di ginepro. La loro presenza non è abituale in preparazioni di questo tipo, ma il loro contributo è determinante in quanto impreziosisce l’aglio dal punto di vista organolettico. Le bacche di ginepro agiscono anche come “ingrediente salutare” in quanto abbattono ulteriormente la carica microbica e allungano la conservazione.
Infine, proprio come le migliori spezie, si caratterizzano per alcune proprietà importanti al limite del terapeutico. Sono per esempio dei buoni antinfiammatori, vicino ai livelli dello zenzero, e risultano efficaci per i mal di testa e i dolori reumatici. Le bacche di ginepro, poi, sono distensive, espettoranti e antisettiche. Proprio questa caratteristica le rende una spezia perfetta per le conserve.
Tutto l’aroma dei chiodi di garofano
Anche i chiodi di garofano giocano un ruolo importante nell’aglio marinato. Sono una spezia in grado di impattare profondamente dal punto di vista organolettico. Rendono questo aglio marinato sott’olio ancora più aromatico, e quindi gradevole al palato. Tra i punti di forza dei chiodi di garofano vi è la presenza molto abbondante di antiossidanti. In virtù di ciò contrastano gli effetti dei radicali liberi, riducono lo stress ossidativo e supportano i meccanismi di riproduzione cellulare.
I chiodi di garofano contengono anche l’eugenolo, una sostanza dalla straordinaria funzione analgesica. Inoltre, se si considera anche la funzione antibatterica ed espettorante, i chiodi di garofano sono un ingrediente prezioso, in grado di fare del bene all’organismo a più livelli.
Una conserva leggermente piccante
La lista degli ingredienti dell’aglio marinato comprende anche i peperoncini secchi. Questi rappresentano una presenza gradita per tutti, anche perché sono generalmente meno piccanti rispetto a quelli freschi. Nonostante il processo di disidratazione cui sono sottoposti, conservano tutte le loro proprietà nutrizionali. Il riferimento è in particolar modo all’abbondanza di vitamina C e potassio, che in genere non si associa a questo tipo di alimenti. I peperoncini secchi contengono anche la capsaicina, un antiossidante che è contenuto anche nei peperoni. Il peperoncino è considerato un toccasana per la circolazione, in quanto contribuisce a regolarizzare la pressione sanguigna.
Contribuisce anche ad abbassare il colesterolo cattivo, a tutto vantaggio del colesterolo buono. E’ un discreto antinfiammatorio, nonché un moderato antistaminico, dal momento che allevia il prurito dovuto alle dermatite non atopiche. Infine è considerato un discreto digestivo, in virtù della capacità di stimolare l’assorbimento dei nutrienti e il transito intestinale. In occasione di questa ricetta, i peperoncini vengono utilizzati per marinare l’aglio. Dopodiché, vengono trasferiti nell’insalatiera insieme all’aglio stesso e alle altre spezie. E’ una preparazione senza glutine, senza lattosio e idonea per una dieta vegetariana.
Come conservare l’aglio marinato: consigli utili per mantenere l’aroma e la sua freschezza
Conservare l’aglio nel modo corretto è un’arte semplice ma importante, perché ci permette di averlo sempre profumato e pronto all’uso. Questo piccolo bulbo è un alleato speciale in cucina: basta un solo spicchio per trasformare un piatto ordinario in una vera delizia. Quando lo acquistiamo, scegliamo teste sode, compatte, senza macchie verdi o spicchi molli. Quelle imperfezioni potrebbero indicarci che l’aglio sta già iniziando a deteriorarsi o a germogliare. La regola d’oro? Tenetelo lontano dalla luce e dall’umidità, in un luogo asciutto, buio e ben ventilato.
Evitate il frigorifero: l’aglio lì dentro soffre, inizia a germogliare e cambia sapore. Meglio lasciarlo in dispensa o in un angolo fresco della cucina. Non è necessario avere contenitori speciali: un semplice cestino di vimini o un sacchetto di tela vanno benissimo. L’importante è che possa respirare. Anche la tentazione di separare gli spicchi prima del tempo va evitata: l’aglio intero si conserva molto più a lungo rispetto agli spicchi sbucciati o tagliati.
Puoi preparare un condimento aromatico immergendo gli spicchi sbucciati in olio extravergine di oliva e conservandoli in frigo. È una soluzione pratica per avere sempre a disposizione aglio dal sapore delicato, pronto all’uso per ogni piatto!
Se vi capita di trovare un germoglio verde all’interno di uno spicchio, niente panico. Si può togliere facilmente prima dell’uso per evitare il retrogusto amaro. Se invece desiderate conservare l’aglio per mesi, potete optare per l’essiccazione o il sottovuoto. Questi metodi mantengono intatte aroma e proprietà, rendendo l’aglio disponibile anche fuori stagione. Controllatelo di tanto in tanto: se comincia a raggrinzirsi o ammuffire, è tempo di sostituirlo. Trattare bene l’aglio significa dare valore alla nostra cucina, partendo dalle basi.
Aglio marinato, una ricetta ottima con l’alloro
La lista degli ingredienti dell’aglio marinato in conserva comprende anche l’alloro. La sua presenza è provvidenziale sia dal punto di vista tecnico (della conservazione) sia dal punto di vista organolettico (del sapore).
Nello specifico l’alloro contribuisce a prolungare la conservazione grazie alle sue proprietà antibatteriche naturali. Si tratta di una delle poche erbe aromatiche in grado di mantenere un certo potere antisettico anche dopo la cottura e l’immersione in soluzioni acide come l’aceto. Sul piano organolettico, invece, l’alloro riduce l’aggressività dell’aglio senza eliminarla del tutto. Inoltre conferisce una nota balsamica delicata ma riconoscibile, che rende il risultato finale più equilibrato, armonico e sofisticato.
In pratica l’alloro funge da ponte tra l’acidità dell’aceto e la dolcezza dello zucchero, aiutando a bilanciare il profilo organolettico della conserva.
Una conserva davvero unica di aglio agrodolce
L’aglio marinato che vi presento qui è una sorta di aglio in agrodolce. I sapori acri e intensi sono dati dall’aceto di vino, debitamente supportato dalle spezie. I sapori dolci, invece, sono dovuti al processo di conservazione (che sprigiona sentori peculiari), ma anche e soprattutto alla presenza dello zucchero.
Quale zucchero utilizzare in questo caso? C’è solo l’imbarazzo della scelta tra zucchero fine e semolato, bianco e bruno. Io personalmente opterei per lo zucchero di canna grezzo, poiché aggiunge un tocco aromatico in più e regala alla conserva una colorazione lievemente ambrata, molto gradevole anche dal punto di vista estetico. Lo zucchero bianco, per quanto perfettamente funzionale, ha un sapore più neutro.
Per quanto concerne la grana fate un po’ voi. Sappiate però che lo zucchero semolato può essere utile per accelerare lo scioglimento nel liquido di marinatura, ma per una ricetta casalinga non fa una grande differenza.
FAQ sull’aglio marinato
Quali spezie usare per marinare l’aglio?
Le spezie più adatte sono quelle capaci di arricchire il profilo aromatico dell’aglio marinato senza sovrastarlo. Il ginepro, per esempio, conferisce note resinose e un sentore di bosco molto interessante. I chiodi di garofano, invece, regalano una punta dolce, profonda e pungente, ma vanno dosati con attenzione perché tendono a dominare. Infine il peperoncino (fresco o secco) aggiunge una nota piccante.
Quanto dura una conserva sott’aceto?
Se viene preparata correttamente una conserva sott’aceto può durare anche 6-8 mesi, purché venga riposta in barattoli sterilizzati, chiusi ermeticamente e conservati in un luogo fresco e buio. Dopo l’apertura il vasetto va tenuto in frigorifero e consumato entro 10-15 giorni.
A cosa fa bene l’aglio?
L’aglio è un alimento funzionale, cioè capace di apportare benefici concreti alla salute. È noto per le sue proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine. È utile per regolare la pressione del sangue, migliorare la circolazione e ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL). Contiene allicina, una sostanza solforata responsabile dell’odore pungente e delle principali proprietà terapeutiche.
Che differenza c’è tra aglio nero e fresco?
L’aglio nero non è una varietà diversa, ma il risultato di una fermentazione controllata dell’aglio fresco. Questo processo ne modifica colore, consistenza e gusto: l’aglio diventa morbido, scuro e dolce, con sentori che ricordano la liquirizia o l’aceto balsamico. Dal punto di vista nutrizionale conserva gran parte dei benefici dell’aglio fresco, ma è più digeribile e meno aggressivo per l’alito.
Ricette con aglio ne abbiamo? Certo che si!
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