Skyramisù con albicocche e fragoline, un tiramisù unico
Cos’è lo skyramisù con albicocche e quali sono le sue peculiarità?
Sicuramente non avrete mai sentito parlare dello skyramisù con albicocche, anche perché è un neologismo. E’ un modo simpatico per chiamare questo tiramisù con lo Skyr. Tra l’altro la ricetta è inedita, dunque potete star certi di stupire i vostri commensali quando gliela proporrete! Lo Skyr è un latticino molto particolare, straordinario nella sua versatilità, ne parlerò approfonditamente nel prossimo paragrafo. In questo paragrafo vorrei approfondire gli altri aspetti che rendono questo tiramisù davvero speciale rispetto ai tiramisù che sovente vengono preparati in ambiente domestico e non.
Per esempio, potrei citare la base, che non è formata dai classici savoiardi, bensì da deliziosi biscotti al fonio. Tra l’altro, la presenza di questa farina in sostituzione a quella di grano, rende questa preparazione adatta anche gli intolleranti al glutine e ai celiaci.
Un altro elemento particolare è la decorazione, che nel tiramisù normale è formata dal solo cacao in polvere, da sventagliare su tutta la superficie. In questa, la decorazione è composta da deliziosi pezzi di frutta, ovvero albicocche e fragoline selvatiche, e da qualche foglia di menta. Infine l’impiattamento, infatti non siamo di fronte a una vera e propria torta, bensì a delle tortine monodose da servire nel bicchiere. Una coccola personale che certamente farà piacere ai commensali!
Ricetta skyramisù con albicocche
Preparazione skyramisù con albicocche
- Per la preparazione dello Skyramisù iniziate lavando per bene le albicocche, oppure immergetele per un po’ di tempo in acqua e bicarbonato.
- Ora tagliate in due le albicocche ed estraete il nocciolo, poi tagliatele a dadini.
- In una ciotola versate le albicocche (lasciatene 2 cucchiai da parte per la decorazione), lo Skyr e lo zucchero a velo che avete a disposizione.
- Bagnate i biscotti paperini nel succo di albicocca e adagiateli nei bicchieri per formare un primo strato.
- Adagiate un po’ del composto che avete realizzato e formate il secondo strato. Dopodiché aggiungete un altro strato di biscotti imbevuti e poi ancora il composto.
- Concludete con una sventagliata di cannella, qualche fragolina selvatica e qualche cubetto di albicocche che avevate conservato.
- Decorate con foglioline di menta e servite.
Ingredienti skyramisù con albicocche
- 2 vasetti di Exquisa Skyr
- 3 o 4 cucchiai di zucchero a velo
- 24 biscotti paperini
- 1 succo all’albicocca
- 4 albicocche fresche
- 20 fragoline selvatiche
- qualche fogliolina di menta fresca
- un pizzico di cannella
Avete mai sentito parlare di Skyr?
Se non siete originari dell’Islanda molto probabilmente non avete mai sentito parlare dello Skyr, ne tanto meno dello skyramisù con albicocche. E’ infatti un latticino originario dell’Islanda, benché sia stato “inventato” molti secoli fa in Norvegia.
E’ un latticino particolare, a metà strada tra il formaggio cremoso e lo yogurt. La presenza della cagliata di vitello, infatti, lo rende tecnicamente un formaggio. Tuttavia la consistenza e il gusto lo classificano come yogurt (assomiglia molto a quello greco). Ad ogni modo si tratta di un alimento saporito e sano, dal grande valore nutrizionale. L’apporto calorico è contenuto, mentre abbonda di calcio ed è povero di grassi.

Per questa ricetta consiglio lo Skyr di Exquisa. All’azienda italiana va il merito di aver promosso la diffusione dello Skyr in Italia, e di averlo trasformato da prodotto di nicchia a prodotto di largo consumo, dunque è assolutamente logico associare lo Skyr ad Exquisa. Anche perché è più leggero della media e più equilibrato di quanto possiate immaginare, pur nel rispetto del processo di produzione originale. Ad ogni modo, in questa ricetta lo Skyr sostituisce un po’ la crema al mascarpone. Deve essere comunque mescolato allo zucchero a velo, che lo rende più dolce e morbido, e alle albicocche fatte a pezzetti.
Qualche varietà di albicocca
L’albicocca, uno degli ingredienti principali dello skyramisù (o tiramisù allo skyr), è un frutto dalle eccellenti proprietà nutrizionali, poco calorico (apporta solo 28 kcal per 100 grammi) ed è ricco di potassio, magnesio, zinco e ferro. E’ una fonte eccellente di vitamina A, che impatta positivamente sulla funzione visiva, e di acido folico, che supporta le funzionalità del sistema nervoso. Una presenza importante è anche quella dell’acido abscissico, che regola l’assorbimento degli zuccheri.
L’albicocca vanta numerose varietà, qui di seguito cito le più importanti.
- Pindos. Varietà abbastanza precoce (la si può raccogliere da fine giugno), che non si discosta dallo standard delle altre albicocche.
- Galatone. Dalle dimensioni piccole e dalla texture soffice, questa varietà è coltivata anche in Puglia.
- Diavola. Varietà coltivata in Campania, si caratterizza per la pigmentazione tendente al rosso.
- Preola. Altra varietà coltivata in Campania, si distingue per le dimensioni più grandi della media.
- Reale. Varietà tardiva tipica dell’Emilia Romagna, presenta dimensioni medie ma un colore giallo brillante.
- Valleggina. Questa varietà si caratterizza per il colore arancione vivo e per le dimensioni medie.
- Amabile. In quanto a dimensioni e colore presenta caratteristiche che sono nella media rispetto agli altri tipi di albicocche, si raccoglie però a fine giugno.
- Thyrintos. Varietà caratterizzata dalle dimensioni molto grandi e dal sapore corposo. Questo tipo di albicocca è un po’ troppo suscettibile alla moniliosi (fungo parassita).
Come fare i biscotti paperini per il nostro skyramisù alle albicocche
Come ho già detto all’inizio di questo articolo, lo Skyramisù non è preparato con i normali savoiardi, bensì con i paperini, un tipo di biscotti che assomigliano ai savoiardi ma che presentano alcune importanti differenze. I paperini che consiglio per questa ricetta sono realizzati con la farina di fonio, una farina buona, leggera, nutriente e anche senza glutine. La lista degli ingredienti comprende anche il guar e il miele di acacia. Per il resto, vanno impiegati i tuorli d’uovo e lo zucchero.
Il procedimento è davvero semplice, ma comunque vi consiglio di fare riferimento alla ricetta dei biscotti paperini pubblicata su Nonanpaperina.it per non sbagliare. Da un punto di vista culinario, i paperini si comportano come i savoiardi. Essendo molto “spugnosi”, infatti si prestano ad essere inzuppati nella ricetta tradizionale nel caffè, mentre in questa nel succo di albicocca.
Sono ottimi anche da inzuppare nel latte e da arricchire con il miele e la nutella. Insomma, non sono solo buoni e facili da preparare, ma anche molto versatili. Rappresentano un ottimo valore aggiunto per questo Skiramisù, un modo per caratterizzare una ricetta già di per sé originale, senza per questo creare squilibri tra i sapori. Se non gradite le albicocche potete sostituirle con altra frutta fresca tipo le pesche!
Il ruolo della menta in questo skyramisù con albicocche
Il tiramisù allo skyr e albicocca che vi presento, e che ho scherzosamente ribattezzato “skyramisù”, vanta anche il contributo della menta. Essa viene utilizzata per decorare il dessert al momento del servizio. Eppure la sua presenza della menta è preziosa in quanto, seppur usata in quantità minime, svolge una funzione sia in termini di impatto visivo che aromatica. Dal punto di vista visivo la menta crea un contrasto di colore tra il verde brillante delle foglie e l’arancio tenue dell’albicocca, dunque conferisce un aspetto più fresco e curato al dolce.
Dal punto di vista aromatico questa spezia rilascia oli essenziali che si diffondono subito nell’aria e nella zona olfattiva del piatto. La menta non copre ma accompagna. Questo ingrediente emette un profumo balsamico che rafforza la sensazione di leggerezza, già evocata dalla presenza dello skyr, e si sposa bene con l’albicocca, creando una connessione fresca e naturale tra gli elementi.
Si può pensare a un uso peculiare della menta, ossia si può tritare finemente qualche foglia e mescolarla direttamente nella crema a base di skyr. In questo modo il gusto della menta entra nella struttura del dolce senza diventare protagonista. Si crea dunque una sfumatura profumata che attraversa la dolcezza e l’acidità del dessert, regalando al palato una nota pulita e persistente.
Cosa usare al posto dei biscotti paperini?
I biscotti paperini sostituiscono i savoiardi, una scelta interessante che va nella direzione di un gusto unico e variegato. Se volete tornare alla ricetta classica vi basterà utilizzare i savoiardi o il pan di Spagna.
Nel primo caso, ovvero se si opta per i savoiardi, si recupera la struttura originaria del tiramisù. I savoiardi sono leggeri e porosi, inoltre assorbono molto bene i liquidi e offrono una base stabile alla crema. Tuttavia, proprio per questa loro natura, richiedono una bagna calibrata al millilitro. Se la bagna è eccessiva renderete troppo molli i savoiardi, che si sfalderanno, se invece la bagna è troppo poca i savoiardi saranno asciutti.
Se si usa il pan di Spagna si introduce una componente più soffice e omogenea. Il pan di Spagna è meno dolce dei savoiardi e meno poroso, ma ha il vantaggio di distribuire meglio i liquidi. Può essere tagliato su misura e adattato alla forma del contenitore, garantendo così una maggiore regolarità nella porzione. Anche in questo caso bisogna fare attenzione alla bagna. Il pan di Spagna è adatto all’incontro con la bagna se si inzuppa in modo omogeneo, dunque è bene abbondare.
FAQ sullo skyramisù con albicocche
Chi ha inventato il tiramisù?
Le origini del tiramisù sono contese, ma le teorie più accreditate lo fanno risalire al Veneto o al Friuli-Venezia Giulia tra gli anni Sessanta e Settanta. Alcuni ne attribuiscono la paternità a un ristorante di Treviso. Tuttavia il dolce ha probabilmente subito diverse evoluzioni, a partire da dolci al cucchiaio già esistenti nella tradizione italiana.
Cosa usare al posto dei savoiardi per il tiramisù?
Al posto dei savoiardi si possono usare i biscotti “paperini”, che sono più compatti e meno dolci, oppure il pan di Spagna per avere una consistenza più uniforme. Altre opzioni includono biscotti secchi ai cereali o fette biscottate dolci, purché ammorbiditi con una bagna leggera.
Cos’è lo skyr?
Lo skyr è un latticino di origine islandese, simile allo yogurt ma più denso e con un alto contenuto proteico. Si ottiene da latte scremato fermentato e ha una consistenza cremosa, pur essendo naturalmente povero di grassi. In cucina è usato sia in ricette dolci che salate, come base per salse, dessert o snack salutari.
Che sapore ha lo skyr?
Il sapore dello skyr è lievemente acidulo, simile a quello dello yogurt greco ma più compatto e meno grasso. Ha un gusto fresco, neutro e poco dolce, il che lo rende perfetto per essere abbinato a frutta, miele e spezie. Può essere usato anche come base cremosa in preparazioni più elaborate, come dolci da frigo o torte fredde.
A cosa fa bene lo skyr?
Lo skyr è ricco di proteine e povero di grassi, quindi aiuta a mantenere la massa muscolare e a controllare la fame. Inoltre contiene calcio, utile per la salute delle ossa, e fermenti lattici vivi, che sono benefici per l’equilibrio intestinale. È ideale in diete ipocaloriche, sportive o semplicemente bilanciate.
Ricette di tiramisù ne abbiamo? Certo che si!
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