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Bagna Cauda rivisitata, non smetteresti mai di mangiarla

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Bagna Cauda rivisitata

Gusto e tradizione: la Bagna Cauda rivisitata.

Oggi abbiamo avuto un ospite gradito, il fratello di mio genero Michele, che ha un ristorante nelle Langhe e per farmi felice mi ha cucinato una delle mie salse preferire: la Bagna Cauda. Tradizionale e molto diffusa in Piemonte, viene preparata soprattutto nei mesi freddi dell’anno. A questo piatto è dedicato il Bagna Cauda Day.

Si tratta infatti di una salsa da servire molto calda e gustata come una sorta di intingolo, con la quale potete condire numerose verdure fresche come i peperoni e i finocchi. Prima di condividere con voi questa ricetta, voglio raccontarvi qualcosa in più a riguardo…

Una pietanza ricca di storia e di sapore

Questa particolare salsa ha un’interessante storia alle spalle, ma ha soprattutto una funzione sociale: essa viene infatti riposta in un unico recipiente, tradizionalmente in terracotta, al centro della tavola per essere condivisa tra parenti e amici. Ha origini medievali e, nel corso del tempo, sono nate numerose varianti, quasi tutte accomunate dall’utilizzo dell’olio di oliva e delle acciughe.

Come abbiamo detto, questa salsa si è rapidamente diffusa in tutto il Piemonte fin dalla sua nascita e pertanto vale la pena di conoscerla. Tuttavia, la semplice preparazione che vi proporrò in questo post è una variante adatta nel caso di intolleranze al lattosio.

La nostra Bagna Cauda o Bagna caoda rivisitata viene preparata infatti con latte senza lattosio, utili per avere un condimento più leggero e sicuro per tutti, ma al contempo denso e gustoso.

Come vedrete dalla lista completa degli ingredienti, questa pietanza è semplice ma ricca di nutrienti e sostanze benefiche per l’organismo. Le acciughe sono fonte di omega 3, acidi grassi capaci di mantenere sotto controllo il colesterolo. L’aglio, in cui abbondano minerali e vitamina C, protegge il sistema circolatorio e ha effetto antiossidante e antibatterico.

Bagna Cauda

Abbiniamo la Bagna Cauda nel modo giusto!

Scegliete tra le vostre verdure di stagione preferite, le più fresche e le più gustose e sperimentate fino a trovare la combinazione che vi piace di più. Le verdure con le quali questa salsa verrà consumata arricchiranno il vostro pasto di vitamine con proprietà benefiche per vista, pelle, apparato cardiocircolatorio e sistema nervoso.

Insomma, che dire di più? La nostra Bagna Cauda rivisitata è sana, semplice e veloce da cucinare e delizierà il palato dei vostri ospiti! In questo caso, vi propongo altri due interessanti ingredienti per questo pasto, i peperoni e i finocchi: si rivela un abbinamento perfetto… Provatelo al più presto e fatemi sapere cosa ne pensate!

La bagna cauda tradizionale prevede come verdure crude fresche da abbinare: Cardi gobbi di Nizza Monferrato, topinambur, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto graspa, cipollotti crudi inquartati e immersi nel vino rosso . Mentre come verdure cotte:  barbabietole rosse, patate lesse , cipolle al forno, zucca fritta, peperoni arrostiti.

L’ Accademia Italiana della Cucina, in data 7 febbraio 2005, ha registrato una delle ricette della Bagna Cauda come quella “da ritenersi la più affidabile e tramandabile”. Depositata a Costigliole d’Asti con registrazione sottoscritta dal notaio Marzia Krieg. Ribadisco che la nostra è solo una rivisitazione.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 gr. di acciughe sotto sale
  • 50 gr. di burro chiarificato
  • 4 spicchi d ‘aglio
  • 2 cucchiai di latte intero consentito
  • 2 bicchieri di olio extravergine di oliva
  • 2 peperoni carnosi
  • un finocchio di media grandezza
  • succo di limone

Preparazione

Dissalate le acciughe, spinatele, lavatele e pestatele in un mortaio. Sbucciate e tritate le teste d ‘aglio , raccoglietelo in una ciotola, copritelo con il latte, lasciatelo marinare per circa 2 ore. Mondate i finocchi delle coste più dure; private le coste più tenere dei filamenti, tagliatele a pezzi insieme ai cuori.

Metteteli in una terrina con acqua fredda acidulata con succo di limone. Pulite, lavate i peperoni, privateli del gambo, dei semi, tagliateli a pezzi. Fate sciogliere il burro e l’olio a calore moderato in un tegame di terracotta o di smalto, incorporatevi le acciughe dissalate e pestate.

Unitevi il trito d’aglio sgocciolato, lasciate cuocere sempre a calore basso per 20 minuti, mescolate di tanto in tanto. Ricordatevi se avete a tavola un celiaco di non mescolare con il cucchiaio di legno.

Servite in tavola, mettendo nel centro un tegame di coccio o il classico fujot , sopra disponeteci il tegame con la salsa calda . AI centro mettete ci anche la terrina con i pezzi di finocchi e di peperoni.

5/5 (2 Recensioni)
Riproduzione riservata
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4 commenti su “Bagna Cauda rivisitata, non smetteresti mai di mangiarla

  • Dom 8 Nov 2020 | Andrea Pellegribo ha detto:

    Non ho capito alcune cose.
    Perché fare la bagna caoda senza lattosio quando basta non mettere panna e burro..
    Ma soprattutto perché mettere la panna nella bc?
    Come fa l’aglio a “marinare” nell’aglio?
    Perché pestare le acciughe?
    Perché fare acqua e limone per i finocchi?
    Prima dei finocchi consiglierei : cardi, topinambur, Verza e barbabietole, vere principesse della bagna cauda.
    Perché l’olio evo? Con tanta fatica si ottiene la spremitura a freddo proprio per mantenere tutte le proprietà delle olive, con la temperatura di cottura della bagna cauda basta un olio di oliva normale.

    • Dom 8 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Andrea è una bagnacauda rivisitate come la prepara la mia consuocera che è di Ceva.La ringrazio per i suoi consigli e la prossima volta seguiro le sue istruzioni per vedere la differenza.

    • Dom 29 Nov 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Sig. Andrea questa è una ricetta che mi è stata data da una persona cuneese che ha un ristorante. L’abbiamo cucinata ed era buonissima. Nel titolo se nota è scritto RIVISITATA

      I finocchi si mettono in acqua e limone per non farli annerire. La ringrazio per i suoi consigli

  • Pingback: La ricetta della bagna cauda – Letto&Mangiato

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