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Scalogni glassati al vino rosso, un contorno gustoso

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Scalogni glassati al vino rosso
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 15 min
cottura
Cottura: 00 ore 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.8/5 (20 Recensioni)

Scalogni glassati al vino rosso, come si mangiano?

Gli scalogni glassati al vino rosso sono un’idea sfiziosa per un contorno semplice da preparare, ma in grado di stupire sotto tutti i punti di vista: estetica, gusto ed equilibrio. Sia chiaro, si tratta pur sempre di un contorno rustico, visti gli ingredienti in gioco, ma comunque in grado di incarnare lo spirito della tradizione culinaria italiana e di rendere onore a uno degli ingredienti più sottovalutati e probabilmente fraintesi della cultura gastronomica nostrana, lo scalogno appunto.

Perché gli scalogni glassati sono un ottimo contorno? In primis perché rappresentano una rivisitazione dello scalogno stesso, che in questo caso non si limita a fungere da “materiale per soffritto” ma anzi diventa l’ingrediente principale di una portata. Secondariamente perché è un contorno equilibrato, che esercita esattamente le funzioni che un contorno dovrebbe esercitare: riduce momentaneamente il senso della fame, premia il gusto, apre la strada a un primo e a un secondo decisamente più sostanziosi.

E poi è un contorno ipocalorico, almeno rispetto ad altri contorni più pesanti come quelli a base di affettati e formaggio, che tra l’altro chiamano a “gran voce” il consumo di pane. Gli scalogni glassati al vino rosso non apportano quantità eccessive di calorie, anzi queste sono nella maggior parte fornite dal burro, la cui presenza è comunque appena accennata, e dal vino impiegato in fase di sfumatura. Per il resto, non c’è nulla che possa far pensare a una portata calorica (manca persino l’olio, sostituito appunto dal burro).

Ricetta scalogni glassati

Preparazione scalogni glassati

  • Rimuovete la buccia dagli scalogni e dallo spicchio d’aglio.
  • In un tegame, dove avrete fatto sciogliere il burro, prima imbiondite lo spicchio d’aglio poi soffriggete leggermente lo scalogno (a fiamma bassa) per circa cinque minuti.
  • Sfumate con il vino rosso e, una volta evaporato, coprite il tegame e continuate la cottura per circa mezz’ora, sempre a fuoco basso.
  • Quando la cottura è terminata, aggiustate di sale e di pepe.
  • Lasciate riposare per un paio di minuti e servite.

Ingredienti scalogni glassati

  • mezzo kg. di scalogni piccoli
  • 100 ml. di vino rosso corposo
  • 30 gr. di burro chiarificato
  • 1 spicchio di aglio
  • q. b. di sale

Lo scalogno, un alimento sottovalutato

Di scalogno si sente parlare moltissimo, soprattutto tra chi bazzica in cucina più o meno professionalmente. Anzi, da qualche tempo è proposto come un sostituto della cipolla, un’alternativa da preferire. Tuttavia, non è chiaro il confine tra uso consapevole dello scalogno e il semplice “uso” per moda. In realtà, lo scalogno ha una sua precisa identità, e presenta alcune differenze importanti con la cipolla, a tal punto che il suo utilizzo va preferito a quello della cipolla, soprattutto se l’obiettivo è quello di realizzare un soffritto come si deve.

Scalogni glassati al vino rosso

Nello specifico, lo scalogno propone un sapore molto più delicato e più aromatico, completato da alcuni sentori di aglio. Inoltre, essendo meno pesante, non impatta molto sull’alito. La cipolla è più pungente, più pesante sotto tutti i punti di vista, dunque andrebbe utilizzata solo in caso di soffritti di cui si vuole un sapore deciso. E’ ovvio che per questa specifica ricetta, che trasforma il bulbo da condimento a ingrediente principale, vada utilizzata la variante più leggera, ovvero lo scalogno.

Tra l’altro il sapore dello scalogno viene comunque mitigato dalla presenza degli altri ingredienti, in primis dal burro, che rappresenta la base per il soffritto e che propone un approccio più morbido rispetto all’olio. In secondo luogo il vino rosso, di cui però parleremo più approfonditamente nel prossimo paragrafo.

Il particolare ruolo del vino rosso negli scalogni glassati

Il vino rosso gioca un ruolo fondamentale nella ricetta degli scalogni glassati. Lo si evince innanzitutto dalla lista degli ingredienti, che impone l’uso di ben 100 ml, una quantità rilevante ed equivalente a poco meno di un bicchiere. Secondariamente perché il vino rosso, a prescindere dalle varietà, incide pesantemente su qualsiasi piatto. Lo fa dal punto di vista del sapore, certo, ma anche in termini di equilibrio tra i sapori. Non a caso, è utilizzato per sfumare, dunque per smorzare i sentori più pesanti, e in particolar modo pungenti o acidi, di alcuni ingredienti. Ebbene, il vino rosso agisce esattamente con questo scopo nella ricetta degli scalogni glassati.

Lo scopo del vino rosso è smorzare il gusto dello scalogno, che sebbene più leggero della cipolla rimane comunque forte. Ovviamente è il responsabile della sottile glassa che si forma a copertura dello scalogno, e che determina un impatto visivo davvero particolare. Infine, agisce anche e soprattutto in termini gustativi. Nonostante venga utilizzato soprattutto per la sfumatura, i sentori del vino rimangono e donano una potenza aromatica significativa allo scalogno. Per questi e altri motivi, gli scalogni glassati al vino rosso costituiscono un contorno semplice ma speciale, in grado di valorizzare, di fatto anticipandoli, i migliori pasti.

Le ricette con lo scalogno: quando preferirlo alla cipolla

Lo scalogno e la cipolla sono in un certo senso rivali, ossia nella maggior parte dei casi sono alternativi l’uno all’altro. Tuttavia, in alcune tipologie di ricette lo scalogno è molto più indicato della cipolla, in quanto propone un sapore alquanto delicato e aromatico.

Ad ogni modo lo scalogno si addice a ricette raffinate e bilanciate. E’ ideale nelle salse cremose, come la salsa bernese o la salsa al vino, dove il suo profilo aromatico si integra senza coprire gli altri ingredienti (come invece farebbe la cipolla).

Lo scalogno è perfetto nelle preparazioni a base di pesce o crostacei, in quanto ne valorizza i sapori senza aggiungere pesantezza. E’ utile anche nei risotti, ai quali aggiunge una nota dolce e aromatica che si sposa bene con i formaggi delicati e con i funghi. Nondimeno, può essere impiegato nella vinaigrette e nei condimenti, in quanto la sua dolcezza bilancia al meglio l’acidità degli altri ingredienti.

Come cucinare lo scalogno glassato?

Il vino gioca un ruolo determinante negli scalogni glassati, ma quale tipo di vino utilizzare? In questo caso va bene un buon vino rosso corposo, in particolare vi consiglio il Barolo, l’Amarone di Valpolicella e il Montepulciano d’Abruzzo.

Nello specifico, il Barolo è un vino rosso strutturato e complesso, ricco di tannini e aromi di frutti rossi maturi, spezie e note terrose. La sua eleganza e profondità si sposano perfettamente con la dolcezza degli scalogni, esaltando il contrasto tra la caramellizzazione e l’acidità.

Nondimeno, anche l’Amarone è un vino robusto ed esprime allo stesso tempo un profilo intenso che richiama all’uva appassita, al cioccolato e alle spezie. La sua struttura vellutata e il residuo zuccherino si integrano al meglio con lo scalogno, dando vita a un’eccezionale glassatura.

Infine troviamo il Montepulciano, un vino corposo e morbido che spicca per le note di prugna, ciliegia e per le leggere sfumature di tabacco. La sua versatilità e il gusto rotondo lo rendono un ottimo alleato per amplificare il sapore dolce e aromatico degli scalogni, oltre che per potenziarne la glassa.

FAQ sugli scalogni glassati al vino rosso

Che differenza c’è in termini di sapore tra cipolla e scalogno?

La cipolla ha un sapore più dolce e intenso, che varia a seconda della varietà. Lo scalogno, invece, offre un gusto più delicato e raffinato, con note che ricordano solo leggermente l’aglio. È ideale per ricette che richiedono un aroma più tenue e meno invadente rispetto alla cipolla.

A cosa fa bene lo scalogno?

Lo scalogno è ricco di vitamine A, C e B6, oltre che di minerali come potassio, ferro e magnesio. Contiene anche antiossidanti, che aiutano a contrastare i radicali liberi, e composti solforati utili per la salute cardiovascolare. Inoltre favorisce la digestione, rafforza il sistema immunitario ed esercita tenui funzioni antibatteriche e antinfiammatorie.

Per cosa si usa lo scalogno?

Lo scalogno viene utilizzato per insaporire salse, zuppe, risotti e piatti a base di carne o pesce. Grazie al suo sapore delicato è particolarmente adatto per la vinaigrette, per i soffritti leggeri e per le preparazioni raffinate. E’ quindi ideale in tutte quelle preparazioni in cui la classica cipolla risulterebbe troppo dominante.

Come si pela lo scalogno?

Per pelare lo scalogno è sufficiente tagliare entrambe le estremità, incidere leggermente la buccia e rimuoverla con le mani. Se la buccia è particolarmente resistente si può immergere lo scalogno in acqua calda per qualche minuto prima di sbucciarlo.

Ricette a base di scalogno ne abbiamo? Certo che si!

3.8/5 (20 Recensioni)
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