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Sale aromatizzato al vino rosso, una connubio perfetto

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Sale aromatizzato al vino rosso
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 2 or
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.5/5 (8 Recensioni)

Come utilizzare il sale aromatizzato al vino rosso

Uno dei pregi del sale aromatizzato al vino rosso è la sua versatilità. A prima vista potrebbe essere considerato una sciccheria, ossia un condimento da utilizzare con parsimonia e adatto solo a specifiche ricette. Il sale aromatizzato al vino rosso è invece un sale più saporito del normale, che aggiunge alla sua naturale sapidità il delicato quanto acidulo sentore del vino rosso.

E’ vero, il sale aromatizzato al vino rosso può essere utilizzato su tutto, o quasi, ma dà il meglio di sé su alcune portate. Per esempio, è capace di valorizzare in maniera eccellente la carne alla griglia, sebbene alcuni lo preferiscano sul pesce (sempre alla griglia). Un altro utilizzo particolare consiste nel condimento alle focacce classiche, quelle realizzate solo con farina, acqua e olio.

Ricetta sale aromatizzato al vino rosso

Preparazione sale aromatizzato al vino rosso

Disponete il sale in una terrina, versateci sopra il vino rosso e lasciate riposare per un paio d’ore e poi scolate accuratamente. Lavate e asciugate il rosmarino e staccate tutti gli aghi. Tritate il rosmarino.

Ricoprite una teglia con la carta forno. Disponete uniformemente sia il sale che il rosmarino.

Essiccate al forno ad una temperatura di 50 gradi per circa 2 ore (il forno deve essere preriscaldato e ventilato). Al termine delle due ore verificate se il “composto” è asciutto, se non lo è, continuate con il processo di asciugatura. Tirate fuori il sale al vino rosso solo quando si sarà asciugato completamente.

Ingredienti sale aromatizzato al vino rosso

  • 300 gr. di sale grosso
  • 200 ml di vino rosso
  • 1 rametto di rosmarino

Cosa c’entra il sale con il vino rosso?

Il sale aromatizzato al vino rosso è un condimento sui generis, che certamente non appartiene alle abitudini degli italiani. Potrebbe essere considerato addirittura un condimento di nicchia, se non fosse così semplice produrlo in casa. Gli ingredienti infatti sono pochi e facilmente reperibili, molto banalmente essi sono il sale grosso, il vino rosso (va bene uno qualsiasi, purché buono) e il rosmarino.

L’accostamento tra sale e vino potrebbe far storcere il naso a chi è abituato, giustamente, a consumare questi due prodotti separatamente. Eppure si sposano benissimo uno con l’altro, anzi si valorizzano a vicenda. Non c’è di cui stupirsi, d’altronde il primo derivato del vino, ovvero l’aceto, è considerato esso stesso un condimento, senza considerare il trattamento della sfumatura con il vino che caratterizza tante ricette tipicamente italiane.

Il nostro organismo, per mantenersi in vita e in buona salute, ha bisogno giornalmente di una certa quantità di cloruro di sodio (circa 15-20 grammi in media). Tale è la quantità di sale che noi eliminiamo ogni giorno con le urine e col sudore e che dobbiamo perciò rimpiazzare con l’alimentazione.

La funzione principale del sale è quella di trattenere l’acqua nei tessuti: se si considera che siamo fatti di acqua per l’85%, risulta evidente l’importanza del cloruro di sodio per la nostra salute.

Il sale poi ha altri importantissimi compiti, fra cui quello di fornire il cloro per la formazione dell’acido cloridrico del succo gastrico.

La presenza di sale da cucina negli alimenti in giusta quantità stimola inoltre le funzioni digestive, la secrezione della bile e l’assorbimento delle proteine e dei grassi. Un’alimentazione mista fornisce generalmente una quantità superiore al fabbisogno giornaliero di cloruro di sodio; questo però può variare secondo le condizioni ambientali e l’attività dell’organismo.

La grande importanza del sale come alimento e condi mento ha fatto passare in second’ordine le altre numerosissime applicazioni di questa preziosa sostanza. In medicina esso entra a far parte di purganti, di antidoti contro veleni· industriali (nitrato di argento) e delle soluzioni fisiologiche, da iniettare endovena in caso di collasso.

Nell’industria alimentare il sale occupa un posto preminente nella conservazione di carni, pesci e insaccati. La salatura, infatti, impedisce la putrefazione degli alimenti ostacolando lo sviluppo dei batteri e assorbendo l’acqua delle fibre alimentari. Le sostanze da conservare, quindi, rimangono, per così dire,  prosciugate dal sale che le circonda. Gli alimenti conservati sotto sale (prosciutto, lardo, merluzzi, aringhe, acciughe, carni, verdure in salamoia, ecc.) sono molto saporiti e nutrienti, ma vanno usati con molta moderazione per l’effetto irritante che il sale a lungo andare può provocare sull’apparato digerente e renale.

Nonostante l’importanza di questo ingrediente per la conservazione e per il condimento di molti alimenti, bisogna far attenzione al suo consumo a causa del contenuto elevato di sodio. Maggior rischio di ictus o aumento della pressione arteriosa, infatti, possono essere alcuni dei pericoli legati a un uso smodato di questa spezia. Ciò non vuol dire che bisogna farne a meno ma semplicemente far attenzione al suo uso, ad esempio utilizzando altre spezie come la curcuma o scegliendo alimenti con contenuto ridotto di sale.

Un procedimento tutto particolare

Il sale aromatizzato al vino rosso è molto facile da preparare, ma ciò non significa che il procedimento sia intuitivo o banale. Anzi, si caratterizza per almeno un passaggio “strano”, o comunque estraneo alle abitudini culinarie degli amanti della cucina. Il riferimento è alla cottura, anzi all’essiccazione cui viene sottoposto il sale inumidito dal vino. Tra l’altro, questa fase deve essere realizzata in un forno ventilato, proprio per garantire la giusta uniformità all’operazione.

Il passaggio al forno è necessario perché un sale non può essere considerato degno di questo nome se non è completamente asciutto, dunque deve essere sottoposto a temperature abbastanza elevate, ma non così elevate da causarne la carbonizzazione.

Ricette con vino rosso ne abbiamo? Certo che si!

3.5/5 (8 Recensioni)
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