Menu classico pasquale: la tradizione sposa la cucina.
Menu classico pasquale: quando la tradizione sposa la cucina. La Pasqua sta arrivando e voi non sapete cosa cucinare, ma volete fare un’ottima figura? No problem, non perdetevi d’animo! Scegliete un menu classico pasquale dove gusto e semplicità si intrecciano in un mix di sapori decisi e profumi intensi. Se non avete idee in merito, non arrovellatevi il cervello: vi aiuteremo proponendovi tutte le possibili pietanze con cui allietare i vostri ospiti!
Ricette semplici ed elaborate per imbandire una tavola tradizionale aiutandovi nei giusti abbinamenti con i vini o con varianti più stuzzicanti e appetitose. Vi seguiremo dall’antipasto al dolce, soffermandoci sulle curiosità, sui principi nutrizionali e sui benefici degli ingredienti in modo da abbinare la cucina alla salute. Ma …siete pronti?
Ricetta insalata con testina di vitello
Preparazione insalata con testina di vitello
Per la preparazione dell’insalata con testina di vitello iniziate riempiendo quasi completamente una pentola con dell’acqua. Mettete la testina di vitello, la cipolla rossa di Tropea, la carota, il sedano, la foglia di alloro e qualche bacca di ginepro. Accendete la fiamma, fate raggiungere il bollore e cuocete così per più di 60 minuti.
Prelevate la testina, scolatela, poi tagliatela a cubetti. Fate lo stesso con la cipolla ma tagliatela a fette sottili. Versate gli ingredienti in una ciotola, unite le olive nere e condite con olio extravergine di oliva, sale, pepe e poi trasferite il tutto in alcune coppette da dessert. Prima di servire, sventagliate con un po’ di timo fresco sminuzzato.
Ingredienti insalata con testina di vitello
- 3 fette spesse di testina di vitello
- mix di verdure (1 carota; 1 cipolla; un gambo di sedano)
- 1 foglia di alloro
- qualche bacca di ginepro
- una manciata di olive nere
- una cipolla rossa di tropea
- un rametto di timo
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale e pepe.
L’insalata con testina di vitello per variare il menù
Nel nostro menù classico pasquale abbiamo inserito un’ottima insalata con testina di vitello e cipolle di Tropea. è un’insalata davvero speciale, sia in quanto a ingredienti sia per l’impatto visivo. Anzi, da questo punto di vista è quasi “sperimentale”. Per capirne il motivo basta sbirciare la foto di questo articolo; viene infatti servito nelle coppette da dessert, eventualità rara per un contorno che prevede comunque un ingrediente a base di carne (in questo caso una frattaglia). Il risultato però è apprezzabilissimo e sarà in grado di stupire i vostri commensali.
Uno degli ingredienti principali di questa ricetta è la testina di vitello. E’ esattamente quello che suggerisce il nome, ossia la carne della testa di vitello. Va detto, però, che viene venduta già trattata, e nello specifico ridotta a fette arrotolate su se stesse. Per quanto riguarda il gusto, ricorda i tagli più pregiati del vitello pur essendo una frattaglia, ma conserva comunque un certo sentore dolciastro. Anche dal punto di vista nutrizionale conserva i pregi dei tagli magri del vitello, con un apporto calorico contenuto, un discreto carico di proteine e concentrazioni altrettanto soddisfacenti di vitamine e sali minerali.
La ricetta dell’insalata con testina di vitello e cipolle di Tropea riserva alla carne un trattamento particolare. Infatti la sua cottura prosegue spedita, secondo i canoni tradizionalmente riservati alle frattaglie, ovvero una lunga bollitura all’interno di acqua pesantemente speziata. Una volta cotta, però, la testina viene prelevata insieme alle cipolle, condita con olio e menta, e infine posta a mo’ di insalata all’interno delle coppette per dessert. In generale la ricetta è semplice, sebbene la parte della cottura richeda un po’ di attenzione. Vi basterà comunque seguire le istruzioni, che vi darò tra poco, per non sbagliare e preparare quindi un’ottima insalata.
I tanti pregi della cipolla di Tropea
La cipolla di Tropea gioca un ruolo importante in questa insalata con testina di vitello. Per inciso, la cipolla di Tropea è una variante della cipolla rossa che cresce soprattutto nella costa tirrenica calabrese, catanzarese e vibonese, almeno nella sua espressione più pura. Si caratterizza per un sapore pungente e per un colore vivace tendente al viola. Per queste caratteristiche, è consigliata come ingrediente piuttosto che come alimento di supporto. In parole povere, viene impiegata soprattutto per le insalate, piuttosto che per il soffritto.
Numerose sono le proprietà nutrizionali della cipolla di Tropea. In primis è ricchissima di antiossidanti, che giovano al cuore e all’apparato cardiocircolatorio, riducendo il rischio di patologie cardiache acute (infarti, ictus etc.). La cipolla di Tropea, come tante altre specie di cipolla, è considerata anche un leggero antinfiammatorio e antibatterico, in grado di recare beneficio a chi soffre di raffreddore e di mal di gola. Infine ha un apporto calorico davvero basso, pari a 26 kcal per 100 grammi.
Il delicato tocco del ginepro
Le bacche di ginepro, almeno in questa insalata con testina di vitello, vengono utilizzate per impreziosire la carne (infatti ne accompagnano la cottura). D’altronde siamo di fronte a una specie vegetale con funzione di spezia, tra le più apprezzate in assoluto e discretamente reperibili. In virtù del loro sentore particolarmente aromatico, vengono impiegate nella cottura delle frattaglie, come testa, cuore, cervello e polmoni.
Il ginepro esercita anche molti benefici, con funzioni di carattere pseudo-terapeutico. Ovviamente non può essere considerato un farmaco, ma un alimento coadiuvante che fa bene alla salute. Il ginepro è un formidabile diuretico e un deciso antisettico, soprattutto per le vie urinarie. Esercita anche proprietà debolmente antinfiammatorie, che possono giocare un ruolo nelle infiammazioni da mal di gola e raffreddore. In virtù di queste e di altre proprietà para-terapeutiche, il ginepro viene impiegato per realizzare oli essenziali, adatti anche alla cosmesi.
La testina di vitello non è un piatto classico che si trova spesso sulle nostre tavole. È considerato un taglio di carne di “terza scelta”, la cui consistenza gelatinosa è a volte poco apprezzata. Non è quasi mai servita da sola ma è un elemento quasi indispensabile per la preparazione del bollito misto. E’ un piatto di altri tempi, quando di ogni animale macellato veniva consumato ogni sua parte, nessuna esclusa, creando piatti davvero prelibati e spesso originali. Gli amanti di questo taglio ( mio marito ad esempio ) solitamente la mangiano bollita accompagnata dalla salsa verde e dicono che è una leccornia. Se lo dice lui!
Menu classico pasquale : agnello in pole position!
Durante le festività pasquali, la tradizione esige che il menù classico pasquale sia a base di carne che richiama il sacrificio dell’agnello di Dio, infatti il piatto principe è costituito dalla carne di agnello. Ma iniziamo con gli antipasti: crostini, bruschette, tagliere di formaggi e salumi…e poi? Qualcosa di particolare che rispetti la tradizione?
Tra i primi, potete cimentarvi nel tradizionale piatto molto proteico del risotto con asparagi e uovo marinato oppure potete optare per una lasagnette con asparagi e salmone, ma in questo caso la tradizione cede il passo a un qualcosa di più innovativo perché il pesce di solito non viene scelto da chi vuole rispettare la tradizione cristiana.
Tra i secondi, l’agnello è un must: quindi, potete preparare un bel carré di agnello impanato con patatine novelle oppure un lombo di agnello con purè di patate viola per stupire i vostri parenti e amici e dare un po’ di colore alla tavola. Ovviamente, potete optare per contorni più tradizionali, come ad esempio il misto di funghi, patate e piselli; oppure una leggera insalata di lattughino per rinfrescare il palato.
E se temete di non avere idee per i dolci, sappiate che potete rimanere nell’ambito tradizionale con le uova di cioccolato ripiene per fare contenti anche più piccoli oppure scegliere di cimentarvi con un tortino al cioccolato dal ripieno cremoso e decorato con frutta di stagione.
Vini da abbinare: i migliori rossi della tradizione
Il vino è quell’elemento imprescindibile che arricchisce con classe la tavola. In un menu pasquale tradizionale, il vino adatto è il rosso che si sposa bene con carne, salumi, formaggi. Ma quale scegliere? Sicuramente un Sangiovese o un Cabernet Sauvignon o un Chianti. Anche il Montepulciano non va disdegnato. Ciò che conta è che sia un vino che faccia risaltare il sapore del cibo.
Per i dolci dovete scegliere con gusto, perciò potete sfoderare un Fragolino o un Rosato frizzantino. Ma non dovete escludere uno spumantino leggero che si abbina molto in caso di creme. Però, attenti, non abusate…in vino veritas!
Idee per il menù di Pasqua ne abbiamo? Certo che si!
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