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Pellicola in cera di api, una soluzione ecologica

Pellicola in cera di api

Negli ultimi tempo sta crescendo la vendita di prodotti particolari. I sacchetti in plastica o la pellicola trasparente che si usa per riporre i cibi in frigo possono essere sostituiti con contenitori in vetro o porcellana. Esistono in commercio appositi fogli ecologici fatti con cera d’api che sostituiscono perfettamente la pellicola trasparente (usa e getta). Inoltre, sono riutilizzabili e durano anni.

Cos’è la pellicola in cera di api?

Oggi vi presento un prodotto che ho scoperto di recente e che mi ha molto colpito: la pellicola in cera di api. Come avrete intuito sostituisce la cara vecchia pellicola alimentare. Inizialmente sono stata attratta dall’aspetto estetico di questa pellicola, in quanto è molto bella da vedere e arricchita da motivi spesso floreali e geometrici. Nondimeno, me ne sono accorta già dopo il primo uso, è davvero efficace. Come tutte le alternative green, viene tacciata di essere una pallida imitazione del prodotto originale, ma vi assicuro che si tratta di un prodotto completamente diverso, che regala molte soddisfazioni.

In primis, è realizzata con sostanze naturali, quindi del tutto riciclabili. In secondo luogo può essere impiegata più volte. La natura ecologica di questo interessante prodotto è duplice, e riguarda sia la produzione che lo smaltimento. La pellicola classica si butta dopo il primo utilizzo (anche se molti la recuperano), invece la pellicola in cera d’api consente almeno una decina di utilizzi.

Come viene prodotto questo tipo di pellicola?

Conoscere come viene prodotta la pellicola in cera di api significa comprendere appieno quanto possa fare bene all’ambiente, e quindi dare ulteriore senso a una scelta di per sé ecologista. Infatti è proprio il processo di produzione che rende questo prodotto realmente sostenibile. Niente plastica, mentre si utilizzano prodotti naturali e materie prime rinnovabili.

Ma di cosa è fatta la pellicola in cera d’api? Con la cera d’api, direte voi, ma questo è solo uno degli “ingredienti” utilizzati. Di base la pellicola è realizzata con cotone biologico 100% naturale, trattato in modo da risultare molto sottile e trasparente. Poi viene arricchito con la cera d’api, che incrementa a dismisura le sue capacità di conservazione del cibo. D’altronde, in passato la cera d’api veniva utilizzata come materiale per sigillare i contenitori. Ora finalmente si può trovare la pellicola cera d’api made in italy. Se avete tempo e pazienza potete fare la pellicola in cera d’api fai da te

La cera d’api non impatta sul piano estetico, ma solo su quello funzionale. Sicché è un alleato efficace per conservare al meglio i cibi, nonché uno strumento prezioso per l’ambiente. Esistono differenti tipi di pellicola in cera d’api. In questo caso i fogli di cotone vengono arricchiti da altre sostanze dalle proprietà simili, come l’olio di jojoba e resine di pino. La pellicola in cera d’api è però quella che garantisce i migliori risultati.

Pellicola in cera di api

Come si usa questo tipo di pellicola?

L’utilizzo della pellicola di cera di api è un po’ diverso da quello della pellicola alimentare in plastica. Infatti, presenta proprietà sostanzialmente inedite nel campo della conservazione degli alimenti. Per esempio, non appena la si prende in mano appare rigida, e ci si chiede come possa avvolgere gli alimenti. In realtà, non appena la si manipola un po’, stendendola lievemente sull’alimento, ci si accorge che cambia forma, o per meglio dire consistenza, dopo pochi secondi.

Infatti, il calore la ammorbidisce e le restituisce una spiccata malleabilità. Sicchè si adatta molto bene agli alimenti e persino ai contenitori, forse meglio rispetto alla pellicola di plastica. Di certo, non crea quei fastidiosi e un po’ pericolosi vuoti d’aria tipici delle altre pellicole. Dunque, il segreto sta nel seguire l’istinto, utilizzando un prodotto del tutto naturale. Basta stendere un foglio sugli alimenti e semplicemente avvolgerli.

I vantaggi della cera d’api

Ma vale proprio la pena utilizzare la cera di api e abbandonare la cara vecchia pellicola di plastica trasparente? La risposta, a mio avviso, è affermativa. Ho utilizzato questo involucro per alimenti innovativo e mi trovo benissimo, tanto da prendere il posto della normale pellicola trasparente nella mia cucina. Ecco alcuni vantaggi delle pellicole con cera d’api.

Sono versatili. La pellicola di cera d’api, proprio come la pellicola standard, è versatile, quindi può essere utilizzata un po’ su tutti i cibi: pane, formaggio, frutta, snack, avanzi etc. Anzi, risulta più efficace nel trattenere i sapori di alcuni specifici cibi, come il pane.

Sono adatte ai cibi caldi. A differenza della pellicola alimentare tradizionale, che soffre un po’ il calore (la plastica tende a rovinarsi), i fogli di cera d’api sopportano bene le temperature. Sia chiaro, sono anch’esse suscettibili alle elevate temperature, ma in modo positivo, ossia se vengono riscaldate aderiscono meglio ai cibi.

Sono multiuso. Come ho già specificato, le pellicole in cera d’api sono lavabili e riutilizzabili più volte e ritornano al loro stato originario quasi subito.

Sono efficaci. Se possibile, ancora più efficaci della pellicola standard. Nel senso che consentono di conservare al meglio i cibi, che durano ancora di più. Il motivo risiede proprio nella straordinaria aderenza, che crea una sorta di sottovuoto.

I punti deboli della cera d’api

Ovviamente la pellicola in cera di api è uno strumento ottimo, ma non perfetto. Anche questo tipo di prodotto ha i suoi punti deboli e alcune proprietà non esattamente positive, sebbene incapaci di minare seriamente l’esperienza d’uso. In primis vi è proprio le modalità di utilizzo. Alcuni trovano naturale compiere i gesti necessari per applicare la cera d’api, e d’altronde io stesso vi ho consigliato di agire con naturalezza. Tuttavia, qualcuno può fare fatica ad abituarsi a questo nuovo materiale.

In secondo luogo, la pellicola in cera d api va lavata. Alcuni potrebbero non gradire la necessità di pulire ogni volta la pellicola, e potrebbero propendere verso l’usa-e-getta della normale pellicola  trasparente. Per inciso, il lavaggio deve avvenire in abbondante acqua fredda. Inoltre, se la pellicola si è screpolata, è necessario porla nel forno a 50-60 gradi per qualche decina di secondi. Un piccolo trucchetto per far tornare la pellicola come nuova.

La plastica è un problema di tutti

Plastica in cucina, riduciamola per salvare il pianeta!. Viviamo in un’epoca di molteplici contraddizioni, dove da un lato le coscienze sembrano sempre più sensibili alle tematiche ambientali e dall’altro in molti ancora continuano ad ignorare completamente il proprio impatto sul pianeta.

Comunque la si pensi, resta un dato oggettivo che le società moderne e capitalistiche producano quantità inimmaginabili di plastica e rifiuti le cui dimensioni sono tali da non poter ignorare oltre il problema del loro smaltimento.

I mari, i fiumi e gli oceani contaminati da enormi quantità di plastica sono la testimonianza più lampante di quanto questi rifiuti stiano letteralmente prendendo il sopravvento, uccidendo moltissime specie animali e deturpando milioni di km quadrati, anche in zone naturali meravigliose. Purtroppo la stragrande maggioranza di questi rifiuti plastici ancora non viene riciclata e, non essendo biodegradabile, impiega centinaia di anni per consumarsi.

Su questo blog, lo sapete, ci occupiamo di alimentazione, intolleranze alimentari ed argomenti che possono essere connessi alla salute ed agli stili di vita, ebbene, riteniamo doveroso soffermarci su quanto sia fondamentale ridurre l’uso della plastica nel nostro quotidiano.

In particolare, ci concentreremo su qualche consiglio pratico per utilizzare sempre meno plastica in cucina, nella viva consapevolezza che anche il contributo dei singoli possa cambiare le cose.

Certo, saranno importanti le scelte dei capi di Stato nell’immediato e nei prossimi decenni, le direzioni intraprese dalle aziende multinazionali, ecc. Ma chiunque, nel proprio piccolo, può sensibilizzare sé stesso e chi gli sta attorno, facendo la differenza.

Il cambiamento deve partire da noi!

Per convincervi dell’importanza di consumare meno plastica nel nostro quotidiano, più di qualsiasi stima o media numerica, riteniamo possa essere efficace un piccolo esperimento pratico. Provate a non gettare per una settimana tutto ciò che usate di plastica e a metterlo da parte.

Stoviglie, piatti, bicchieri, buste, contenitori, involucri per il cibo, bottiglie, involucri per oggettistica, contenitori dei detersivi, ecc. Vi renderete presto conto che, senza farci caso, le quantità di plastica maneggiate nel quotidiano sono enormi.

Non possiamo più essere egoisti ed ignorare l’impatto enorme che le nostre scelte hanno sull’ambiente e sulla società. Ma cosa possiamo fare per liberarci da questa schiavitù della plastica? Il cambiamento è semplice e passa per alcune basilari accortezze che ognuno di noi dovrebbe avere.

Primo passo, addio buste di plastica usa e getta! Procuratevi un paio di shopper in cotone (ve ne sono di bellissime in commercio, che richiuse occupano pochissimo spazio!) e tenetele sempre in borsa, pronte per i vostri acquisti.

Plastica in cucina

Lasciatene anche un paio nell’auto, così che ne abbiate sempre una quantità sufficiente. Potrete usare e riutilizzare le stesse buste praticamente per sempre o al massimo cambiarle dopo anni di onorato servizio, risparmiando al pianeta decine e decine di buste in plastica superflue! Per l’acquisto di frutta e verdura potrete usare buste biodegradabili oppure reti o buste di cotone, riutilizzabili.

Secondo passo indispensabile, sostituite tutte le bottiglie in plastica con quelle in vetro. Persino i biberon possono essere in vetro e, potete stare sereni, è un vetro molto resistente e non mette di certo in pericolo i bambini. Il vetro è per altro igienico, riciclabile e riutilizzabile in molteplici modi.

Cerchiamo di utilizzare sempre meno plastica in cucina

Spesso non ci si rende conto che avere delle accortezze ambientali non vuol dire solo dimostrare civiltà ed intelligenza, bensì prendersi attivamente cura di noi stessi e della salute dei nostri figli. Solo lasciando loro un pianeta vivibile e pulito potremo assicurarci una parte significativa del loro benessere. Lo sapete che in media ogni persona consuma circa 300 spazzolini in plastica per lavarsi i denti nell’arco della propria vita?

Moltiplicate questo numero per quante persone sono presenti sul pianeta e fatevi un’idea. L’alternativa è acquistare fin da subito spazzolini riciclabili e biologici al bambù e fibre naturali. Oppure, se preferite quelli in plastica, assicuratevi che abbiano testine sostituibili così da poter conservare più a lungo la base. Ovviamente, non possiamo trascurare l’importanza di evitare posate, piatti, bicchieri e tovaglioli usa e getta in plastica.

Se proprio non si ha tempo e volontà di tornare ai metodi tradizionali, per l’usa e getta si abbia quanto meno la volontà di scegliere prodotti riciclati, ecosostenibili, compostabili come quelle in bambù. Con la stessa logica, pensiamo a forchettine da aperitivo e cannucce.

Occorre prediligere prodotti lavabili e riutilizzabili più di una volta. Moltissimo dipende dalle scelte che facciamo per i nostri acquisti, ad esempio, gli alimenti surgelati e confezionati sono sempre ricchi di imballaggi in plastica.

Prediligete prodotti freschi oppure recatevi nei negozi specializzati che vi consentono di acquistare surgelati sfusi e nelle quantità desiderate. Per il detersivo da piatti, indispensabile in cucina, servitevi alla spina!

E fate lo stesso per tutti i detersivi casalinghi di cui avete necessità. Economizzerete con questa scelta le spese di casa ed eviterete inutili sprechi, riutilizzando lo stesso contenitore più volte.

Quando acquistate frutta e verdura, prendete sempre sfusi e mai in confezioni di plastica ed imballaggi superflui. Già introducendo, semplicemente, queste abitudini nelle nostre routine quotidiane, faremo la nostra parte e non sarà di poco valore.

Pellicola in cera di api

 

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