Alimenti che contengono nichel, ecco l’elenco completo
Oggi parliamo degli alimenti che contengono nichel
Se state cercando l’elenco degli alimenti che contengono nichel e state leggendo questo articolo, saprete sicuramente cos’è l’intolleranza al nichel, e saprete anche che è una tra le intolleranze alimentari più diffusa e che sta aumentando a vista d’occhio.
Nella maggior parte dei casi si scatena dopo il contatto della pelle con il metallo incriminato ma in alcuni casi, fortunatamente molto rari, la reazione avversa si scatena “per ingestione”, ossia dopo aver mangiato alimenti che contengono nichel.
Una volta ingerito, il nichel viene assorbito a livello intestinale e nei soggetti intolleranti provoca, oltre ad eruzioni cutanee estese, anche disturbi di natura sistemica come mal di testa, asma, dissenteria e perdita di peso.
Una volta che il medico avrà accertato l’intolleranza al nichel, dovrete cercare di eliminare o ruotare gli alimenti che lo contengono dalla vostra dieta. Non sarà una cosa facilissima, perché gli alimenti che contengono nichel sono davvero moltissimi.
Alimenti che contengono Nichel: quali sono?
Dovete sapere che il nichel è contenuto negli alimenti sotto due forme:
- Come costituente biologico (fa naturalmente parte della composizione molecolare dell’alimento).
- Come inquinante (contamina l’alimento per svariati motivi: un esempio lampante è costituito da verdura e frutta coltivata in terreni contenenti nichel).
Avrete capito che è praticamente impossibile eliminare del tutto il nichel dalla nostra dieta, ma l’importante è cominciare eliminando gli alimenti che contengono nichel in grande quantità.
Alimenti con alto contenuto di Nichel: differenze
Gli alimenti che contengono la maggiore percentuale di nichel e che sono quindi assolutamente da evitare sono:
- Cacao e derivati.
- Liquirizia
- Cereali integrali (grano saraceno, etc)
- Frutta secca (Noci, nocciole, etc)
- Tutti i legumi (in particolare le lenticchie)
- Aringhe, astici, crostacei, molluschi, frutti di mare
- Formaggi erborinatei (Gorgonzola, Roquefort etc9
- Fegato.
- Alloro, asparagi, broccoli, carote, cavolfiore, cetrioli, cicoria, cipolle, sedano, spinaci, pomodori, funghi.
- Uva, prugne, kiwi
- Alcune spezie: Cannella, chiodi di garofano, noce moscata
- Lievito
- Pepe (tranne pepe rosa e pepe di timut)
- Erbe aromatiche: prezzemolo, alloro, etc
- Vino.
Alimenti contenenti Nichel: occhio alle lavorazioni industriali
Tutti gli alimenti raffinati ed industrialmente lavorati contengono nichel “per contaminazione” (il nichel contenuto nelle strumentazioni può essere rilasciato nei cibi, per reazione chimica o per semplice attrito). Sarebbe buona regola infatti evitare grassi e oli idrogenati.
Una delle cause che hanno portato a un aumento della presenza di nichel nell’alimentazione moderna, soprattutto nei Paesi occidentali, è legata al massiccio impiego di oli e grassi vegetali idrogenati e non idrogenati nell’industria alimentare. In essi, infatti, sono presenti abbondanti residui di nichel derivati dalla trasformazione dei grassi vegetali.
Ecco perché chi soffre d’infiammazioni connesse al consumo di alimenti che contengono nichel, deve controllare anche il consumo di alimenti contenenti oli idrogenati. Tuttavia, come vedremo, anche chi tollera il nichel, dovrebbe stare lontano o limitare il più possibile il consumo di questi oli.
Gli oli e i grassi vegetali si dividono in due tipologie:
- Idrogenati significa che sono state utilizzate delle tecniche artificiali/chimiche per dare all’olio/grasso la consistenza necessaria per la lavorazione alimentare.
- Non idrogenati sono idrogenati di natura, non hanno quindi bisogno di essere sottoposti ad ulteriori procedure per essere utilizzati. Sono quindi naturalmente saturi, ma questo NON significa che siano “ amici” della nostra salute.
Oli e grassi idrogenati: è stato dato il via libera al soffritto leggero
Fra gli alimenti che contengono nichel dobbiamo togliere gli oli cotti. Gli oli cotti non sono nocivi per chi soffre di intolleranza la Nichel. Gli esperti hanno stabilito che un soffritto leggero può essere consumato anche da chi è allergico o intollerante a questo elemento chimico.
Uno studio pubblicato su Clinical and Translation Allergy ha evidenziato come un po’ di olio buono non generi i disturbi legati all’intolleranza al nichel. E’ un’ottima notizia!
Posto che occorre sempre procedere con cautela, saremmo dunque di fronte a una buona notizia per chi da anni combatte contro questa subdola forma di intolleranza alimentare e d’ora in poi potrà accedere a una dieta più varia.
Ovviamente non è tutto oro quel che luccica. Pare infatti che occorra ancora attenzione per gli oli industriali. Mentre la rassicurazione degli esperti riguarda gli oli buoni usati per la cottura casalinga.
Purtroppo è possibile trovare tracce più o meno importanti di nichel in molti prodotti ortofrutticoli provenienti da coltivazioni in terreni inquinati. I campi coltivati possono venire contaminati per molti motivi, tra cui le piogge contenenti il nichel dello smog e le falde acquifere inquinate.
Consigli utili per combattere l’intolleranza al nichel
L’intolleranza al nichel o sensibilità al nichel alimentare è una patologia ancora poco diffusa: riguarda solo l’12 per cento di tutti coloro che sviluppano l’allergia da contatto.
Quindi, prima di intraprendere qualunque tipo di dieta finalizzata ad eliminare gli alimenti che contengono nichel, è bene consultare il vostro medico e sottoporsi agli esami necessari.
Ci sono vari test a secondo dell’anamnesi che vi farà il medico. Esiste un test di provocazione orale che consiste nella somministrazione di dosi sempre più consistenti di nichel sotto controllo medico. Questo test deve essere fatto sotto stretto controllo medico che valuta le risposte del soggetto.
Ricordatevi una cosa importante: eliminare completamente alimenti che contengono nichel dalla propria dieta è praticamente impossibile, in quanto è contenuto in una quantità infinita di elementi, per i vari motivi spiegati prima. L’importante sarà eliminare o ruotare nella propria dieta gli alimenti che presentano un alto contenuto di questo metallo.
Una piccola curiosità: l’acqua potabile non dovrebbe contenere nichel ma ricordatevi, se usate quella del rubinetto, di farla scorrere prima di berla, perché le tubature potrebbero averla “contaminata“.
Ora sapete cosa mangiare e cosa non mangiare ma, prima di iniziare una dieta mirata all’eliminazione del nichel, ricordate sempre di rivolgervi ad uno specialista.
Allergia da contatto, intolleranza o altro?
Se oltre ad avere problemi con alimenti che contengono nichel avete dermatiti o asma ed emicrania, rivolgetevi a uno specialista.
Se ancora non avete ben chiara l’effettiva differenza fra allergie ed intolleranze, ricordatevi sempre che l’allergia è una reazione immunitaria immediata del nostro organismo. Puo’ essere anche grave e non dipende dalla dose assunta, mentre l’intolleranza è una reazione tossica che si manifesta “per accumulo”, ossia dipende dalle dosi di sostanza incriminata che assumiamo.
- L’allergia è una reazione del sistema immunitario, scatenata da alcuni allergeni, presenti nella sostanza che provoca la reazione allergica, e percepiti come elementi estranei dal nostro organismo. Gli anticorpi della persona affetta da allergia provocano una risposta immunitaria esagerata, che può avere conseguenze anche molto dannose per l’organismo.
- Distinguiamo la dermatite allergica da contatto al nichel (DAC) che è molto diffusa (80%) dalla sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) ) di cui ne soffre una percentuale minore (20%). La SNAS è caratterizzata dalla presenza sia di dermatite da contatto con oggetti contenenti il nichel ma anche da disturbi sistemici. I disturbi possono essere: emicrania, asma, malessere, astenia, manifestazioni cutanee (orticaria, eritema, prurito) e gastrointestinali (meteorismo addominale, perdita o aumento di peso, stipsi e/o diarrea).
- L’intolleranza invece, come dice la parola stessa, è l’incapacità di sopportare un dato elemento, e non coinvolge il sistema immunitario. Se assumiamo in maniera abbondante, o per molto tempo, un determinato alimento, l’organismo si ribella, dando origine a tutta una serie di sintomi.
Solitamente il nichel è il principale responsabile delle allergie ai metalli pesanti. Chi ha problemi di allergia o sensibilità al nichel dalle analisi emergerà anche reattivo a cromo e cobalto. Quindi non fate mai autodiagnosi ma rivolgetevi a uno specialista. Non mi stanchero’ mai di scriverlo
Alimentazione a basso contenuto di nichel: cosa devi sapere
Prima di mettersi a preparare ricette a basso contenuto di nichel, è il caso di approfondire un po’ di più il nodo dell’alimentazione per gli intolleranti e gli allergici a questo metallo. Cucinare a basso contenuto di nichel non è sempre facile. Il motivo è legato al fatto che il metallo è presente in molti terreni e che viene utilizzato nelle tecniche di stoccaggio e lavorazione degli alimenti.
Come già detto, il nichel è un metallo naturalmente presente in natura. Per questo motivo esistono “per ora” solo alimenti a basso contenuto di nichel.
Alimenti senza nichel o nichel free : Al momento non esistono limiti minimi o massimi di legge stabiliti per il contenuto di Nichel negli alimenti. per “ Nichel free” o “Senza Nichel” si intendono tutti quei prodotti nei quali questo metallo è presente a bassissimo contenuto, inferiore al limite di quantificazione analitica, pari a 0,01 mg/kg.
Come comportarsi quindi con la dieta?
Nella fase iniziale, occorre innanzitutto evitare i cibi che ne contengono di più, inserendo nell’alimentazione quotidiana solo quegli alimenti che ne contengono una quantità minima.
La prima acqua che esce dal rubinetto consiglio di non berla. Lasciate scorrere 1 minuto e procedere. Io da tempo utilizzo l’acqua sanificata e non ho più questo problema. Uno dei miei sintomi principali era il mal di testa seguito dall’asma . Feci una marea di esami e mi diagnosticarono la “Cefalea a grappolo” . Beh, mi son detta sono fortunata. Non bastava questo maledetto nichel a rovinarmi la vita. Beh, io da quanto ho cominciato la mia dieta a rotazione, bevo acqua pulita e sto attenta a tutto quello che mi circonda l’emicrania non so più cos’è e tantomeno l’asma.
Ecco perché è il caso di concentrarsi su alimenti che contengono nichel in quantità limitata e/o caratterizzati dalla dicitura “a basso contenuto di nichel” o in minima quantità (0,01 mg/kg). Combinati assieme possono dare vita a delle ricette davvero speciali. Vediamone alcune!
Ricette a basso contenuto di nichel: un veloce menù
Stai cercando le migliori ricette a basso contenuto di nichel e vuoi qualche consiglio per un veloce menù? Perfetto! Cominciamo dagli antipasti o dall’aperitivo rinforzato a seconda delle abitudini. La cucina a basso contenuto di nichel offre delle ottime alternative al proposito. Tra queste è possibile ricordare i rotolini di Bresaola della Valtellina I.G.P. con le mele, un mix di sapori a dir poco straordinario e soprattutto un efficace esempio della qualità italiana.
Ah, per rendere speciali i piatti ci vuole un po’ di sale! Quando cucino a basso contenuto di nichel, mi piace utilizzare quello al timo.
Passiamo ora ai primi! Anche qui c’è l’imbarazzo della scelta! Chi ha poco tempo per stare in cucina ma vuole comunque preparare qualcosa di buono può optare per le mezze penne con pollo e peperoni sott’olio. Creativo e semplice, questo piatto conquisterà gli ospiti al primo assaggio!
Chi ama la cucina raffinata può presentare in tavola il risotto alla panna con chips di mela, menta e polvere di zenzero, una vera chicca che unisce tra loro ingredienti dalle straordinarie proprietà!
Questi piatti straordinari possono essere impreziositi con un buon liquore! Quando si parla delle migliori ricette a basso contenuto di nichel in questo caso è fondamentale chiamare in causa soluzioni come il liquore di cassis, o ribes nero. Questa bevanda è uno straordinario concentrato di proprietà benefiche tutte da scoprire!
Non vi resta che provare a preparare qualche piatto
Passiamo ora al secondo. Se si hanno poche idee e si ha intenzione di preparare qualcosa di davvero buono, ci si può esercitare con la maionese, un grande e intramontabile classico. Anche in questo caso ci sono tante opzioni gustosissime da portare in tavola. Una di queste è una vera chicca tipica della cucina lombarda. Sto parlando della luganega, che si consuma soprattutto accompagnata al risotto.
Chi non può fare a meno dei colori può orientarsi verso un piatto meno classico ma di grande impatto. Di cosa sto parlando? Della tagliata con insalata e carote viola, un trionfo di creatività e colori meravigliosi!
Per concludere il tutto non può mancare un ottimo dolce. Tra le soluzioni più valide a basso contenuto di nichel posso ricordare una delizia come la crema catalana allo zafferano, una specialità da leccarsi i baffi.
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