Nichel negli alimenti, ecco dove si nasconde
Nichel negli alimenti: ecco dove si nasconde. Se state leggendo questo articolo, molto probabilmente già sapete di cosa si parla quando si nominano le intolleranze al nichel. Oggi parleremo degli oggetti di uso quotidiano e, soprattutto, degli alimenti che lo contengono, che purtroppo sono davvero molti.
Nichel: negli alimenti e non solo!
Il Nichel è un metallo molto usato nell’industria, dove viene impiegato per la preparazione di molte leghe. Lo troviamo in svariati oggetti che usiamo quotidianamente:
- Bigiotteria
- Cerniere
- Bottoni di metallo
- Ceramiche (si possono utilizzare solo quelle certificate)
Praticamente qualunque oggetto sia costruito in qualche lega metallica è ad alto rischio di presenza di Nichel, e di questo elenco fanno parte, purtroppo per gli intolleranti e gli allergici, anche:
- Stoviglie
- Pentole
- Contenitori per i cibi in scatola
Dovete far attenzione a tutto quello che utilizzate
Quindi, se avete appurato che il Nichel vi crea problemi, fate attenzione a dove cucinate e riponete i vostri cibi, i quali, anche se non contengono Nichel, potrebbero assorbirlo dagli oggetti con cui vengono in contatto. Ecco qualche consiglio per tenere sotto controllo il contenuto di Nichel negli alimenti:
- Non usate pentole in teflon, alluminio o smaltate.
- Cercate di utilizzare posate, piatti, pentole e padelle in acciaio acciaio 18/C, vetroceramica o vetro.
- Evitate alimenti conservati in scatolette di alluminio o lattine, optando per contenitori in vetro.
Un’ultima indicazione: l’acqua minerale non dovrebbe creare problemi, ma se usate quella del rubinetto, fatela scorrere un bel pò prima di utilizzarla, in quanto le tubature potrebbero cederle il Nichel in esse contenute.
Questo vale sia nell’eventualità che dobbiate berla, sia che dobbiate usarla per cucinare. Ricordatevi che gli impianti di filtraggio dell’acqua (quelli che si attaccano la rubinetto per esempio) non eliminano il Nichel.
Nichel nelle bevande quali evitare?
Premettendo che il Nichel è presente in moltissimi alimenti, e che può passare negli ortaggi e nella frutta attraverso il terreno in cui vengono coltivati o le acque con cui i campi vengono irrigati, proveremo a fare chiarezza sulle bevande che lo contengono in percentuali molto alte, e che andrebbero comunque sempre evitate se si soffre di allergie o intolleranze certe al Nichel.
BEVANDE VIETATE :prodotti industriali, vino, superalcolici
BEVANDE PERMESSE : tisane, infusi e decotti, sidro, birra artigianale
Ricordatevi che sono da evitare le bibite in lattina, per i motivi già spiegati. Fate attenzione anche al lievito chimico e ai prodotti che lo contengono.
Ovviamente questa lista non esaurisce tutti i cibi incriminati, perchè il Nichel negli alimenti è estremamente presente, ma per fortuna variano molto le percentuali in cui lo troviamo in essi. Quindi non abbattetevi, perchè le ricette per chi ha problemi con il Nichel sono moltissime e, se preparate nel modo giusto, anche molto gustose.
Una volta accertata la vostra intolleranza a questo metallo, lo specialista (a cui dovete sempre rivolgervi) comincerà a farvi eliminare tutti gli alimenti che contengono alte percentuali di Nichel mentre, per quelli che ne contengono meno, probabilmente vi farà intraprendere una dieta “a rotazione”, per individuare quali cibi sopportate meglio e quali meno, perchè ogni tipo di sensibilità al nichel è diversa dalle altre.
Bere è importantissimo, come e più del mangiare stesso. Considerando che un es- sere umano adulto di statura media eli- mina circa tre litri di acqua al giorno, è fondamentale che questa quantità venga regolarmente reintegrata, al fine di non in- correre in diversi disturbi, quali stitichez- za, problemi epidermici, difficoltà digestive o disidratazione generale.
In un’alimentazione ricca di frutta e verdu- ra fresche è più facile raggiungere il quanti- tativo di acqua che è consigliato assumere quotidianamente, pari a un litro e mezzo, essendone molto ricche.
La bevanda più dissetante in assoluto resta senz’altro l’acqua, la più naturale… a patto che abbia un valore basso di residuo fisso. Chi preferisce l’acqua minerale dovrebbe prediligere quella non gassata e oligominerale, eventualmente cambiando la marca ogni due o tre mesi e, possibilmente, dopo essersi consultato con il proprio medico o dietologo.
I succhi di frutta o di verdura, invece, sarebbero da considerare più alimenti liquidi che bevande, a causa del loro alto contenuto in zuccheri, vitamine e minerali. In genere è addirittura consigliabile diluire il succo con un’uguale parte di acqua.
Cosa possiamo bere noi intolleranti al nichel?
Per noi intolleranti al nichel sono da escludere le bevande alcoliche, come il vino, non essendo consentita l’uva – per non parlare del fatto che durante la produzione potrebbe essere conservato in contenitori e botti di materiali con nichel; i superalcolici, per il processo di lavorazione che subiscono le materie prime, che possono contaminare il prodotto finale; i nervinici e gli stimolanti quali caffè e tè; i soft drink; infine, quasi superfluo a dirsi, tutte le bibite in lattina come ho detto prima.
Vediamo invece le bevande permesse, oltre ovviamente alle centrifughe di frutta e di verdura (sottinteso a basso contenuto di nichel) e alle spremute di agrumi.
Tisane, infusi e decotti: oltre a essere i più diffusi rimedi casalinghi per combatte- re diversi disturbi e malanni, si possono altresì considerare un’ottima alternativa all’acqua, ma anche a tè e a caffè, che noi “nichelini” non possiamo assumere; a tal proposito, ci è consentito solo il tè verde, che fornisce 10-40 mg di polifenoli e ha un’attività antiossidante maggiore rispet- to a una porzione di spinaci, broccoli e carote, tutti alimenti che non possiamo mangiare. Passiamo ora ad alcune indicazioni utili nella preparazione casalinga di questi prodotti, sempre molto consigliata. Per il decotto si devono far bollire anche le componenti vegetali e non solo l’acqua; per gli infusi le dosi consigliate sono di cir- ca 5 g di prodotto ogni 150 cc di acqua, che deve essere versata non appena raggiunti i 90 °C, per poi filtrare il tutto dopo circa 10 minuti; infine le tisane, che si consiglia di far riposare per 5-10 minuti, filtrando prima di bere (la dose di composto varia da tipo a tipo, ma mediamente si fa riferi- mento a 5 g per 100 cc di acqua).
Sidro: è una bevanda molto versatile, tanto da poter essere utilizzato come aperitivo o d’accompagnamento al pasto, meglio anco- ra come drink durante la giornata. Prima di scoprire di essere intollerante, ammetto che non sapevo nemmeno cosa fosse! Ne sentivo parlare, ma non lo avevo mai nota- to sugli scaffali del supermercato, né tan- tomeno usato. Da alcuni mesi, invece, confrontandomi con altre persone nella mia stessa situazione, sono venuta a scoprire che sostituisce egregiamente il vino anche in cucina, grazie alla variabilità aromatica che si ottiene usando mele diverse per la sua produzione: è perfetto ad esempio con le carni, per aromatizzare dolci e torte, è un inaspettato arricchimento per alcuni primi e per il pesce. Esistono due scuole diverse per la sua produzione: la prima fa riferimento alla cultura tedesca, che vuole un consumo di sidro giovane e con un basso contenuto alcolico; la seconda, legata alla Francia e all’Inghilterra, va invece verso un prodotto secco, fermentato per diversi mesi e prodotto con tecniche simili a quelle dello champagne, con un tasso alcolico che può variare da 7 a 10 °C.
Birra (artigianale): è una bevanda sostanzialmente costituita da quattro ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. Ci sono diversi metodi per la sua produzione in casa, essendo vietata per noi intolleranti quella in commercio. Il più semplice per iniziare, forse, è quello che prevede l’utilizzo di kit pronti, che contengono già malto e lievito, a cui bisogna aggiungere solo acqua e zucchero.
Riproduzione riservataTI POTREBBE INTERESSARE
Allergia nella biancheria intima, attenti alle intolleranze
I tre rischi che provengono dalla biancheria intima Di norma non si pensa che la biancheria intima possa rappresentare un rischio per la pelle e, in generale, per le proprie condizioni di salute....
Rasatura e allergia al nichel, evitiamo le irritazioni
Cos’è l’allergia al nichel? L’allergia al nichel è una delle allergie più frequenti e allo stesso tempo difficili da diagnosticare. Infatti provoca sintomi aspecifici, associati spesso a...
Come proteggere la pelle in caso di intolleranze...
Intolleranze e allergie: un rischio per la pelle Intolleranze o allergie? Ecco come proteggere la pelle. Se soffri di intolleranze e allergie, avrai sicuramente già sperimentato gli effetti che...
9 commenti su “Nichel negli alimenti, ecco dove si nasconde”