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Cosa ne sai del nichel in cucina: istruzioni per l’uso!

basso contenuto di nichel

Cosa ne sai del nichel in cucina? Parlare di dieta senza nichel è scorretto: più giusto dire dieta a basso contenuto di nichel. Il nichel infatti si trova ovunque ed eliminarlo del tutto dalla dieta è impossibile, quindi di solito si procede cercando di trovare un equilibrio fra le reazioni del soggetto e le varie quantità di nichel presenti negli elementi.

Una volta accertata l’ intolleranza o allergia a questo metallo,  si partirà con una dieta a basso contenuto di nichel, da seguire per alcuni mesi,. Durante questo periodo verranno consumati solo gli alimenti che contengono nichel in bassa quantità. Come capire se si soffre di intolleranza al nichel? Dovrete fare i vari test: Patch test, esami del sangue etc

Esami approfonditi vi aiuteranno a capire se la vostra è una dermatice da contatto (DAC) oppure una  sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) o un’intolleranza alimentare. Qualunque sia la diagnosi cambierete del tutto il vostro stile di vita.

In un secondo tempo verranno reintrodotti vari alimenti e si valuteranno le reazioni del soggetto; tutto questo per stabilire un regime dietetico “personalizzato” perché, quando si tratta di nichel, generalizzare è  impossibile. Pensate che io, per stare bene, devo utilizzare anche alimenti senza lattosio e limitare l’utilizzo del glutine. Quello che mi manca molto è la pizza classica e il grano saraceno.

Nichel in cucina : alimenti a basso contenuto di nichel

Vediamo ora quali sono gli alimenti “a medio/basso contenuto di nichel” che possono essere inseriti nella dieta degli intolleranti a rotazione

  • Pasta di grano duro, pasta all’uovo, pasta di kamut,  orzo, farro. Ovviamente anche latte di Kamut, latte di orzo e latte di farro
  • Bietole, carciofi, cardi, cavolo cappuccio rosso e verde, fagiolini, indivia, olive nere, olive verdi, patate,  porri, radicchio verde, rape, ravanelli, rucola, verza, zucca, zucchine.
  • Albicocche, arance, avocado, cachi, castagne, ciliegie, cocomero, fichi, fico d’india, fragole, lamponi, mandaranci, mandarini, melograno, mele, mirtilli, more, nespole, papaya, pompelmo
  • Olio di oliva extravergine, burro.
  • Uova

Come in tutte le forme di intolleranza, ogni individuo ha una determinata sensibilità alla sostanza a cui è intollerante. I sintomi, in alcuni casi, possono comparire con dosi limitatissime dell’alimento, mentre in altri casi ne occorrono quantità più rilevanti. Eliminare il nichel di netto dall’alimentazione è difficilissimo.

Le olive contengono nichel?

Sì, ma in quantità considerate medio-basse. Infatti, sia le olive verdi che quelle nere sono incluse negli elenchi degli alimenti generalmente ammessi nella dieta a rotazione. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione al tipo di conservazione. Le olive in latta o trattate industrialmente possono assorbire più nichel rispetto a quelle conservate in vetro o vendute sfuse. È preferibile consumare olive intere, non denocciolate, in quantità moderate e osservando la risposta individuale dell’organismo.

Come in tutte le forme di intolleranza, ogni individuo ha una determinata sensibilità alla sostanza a cui è intollerante. I sintomi, in alcuni casi, possono comparire con dosi limitatissime dell’alimento, mentre in altri casi ne occorrono quantità più rilevanti. Eliminare il nichel di netto dall’alimentazione è difficilissimo.

Sarebbe inoltre buona regola evitare gli alimenti confezionati in latta e preferire quelli freschi o confezionati in vetro.

torta di mele senza glutine lattosio e nichel

Consigli per l’uso!

Una volta appurato il fatto che gli alimenti senza nichel non esistono, dovremo cercare di ingerire meno nichel possibile nella vita di tutti i giorni. Ecco qualche piccolo consiglio:

  • Cercare di preparare in casa gli alimenti, dal pane alle conserve, così avremo la certezza degli ingredienti e potremo controllare tutti i processi di conservazione (durante la lavorazione industriale le contaminazioni da nichel sono probabili).
  • Scegliere prodotti gastronomici da banco piuttosto che confezionati.
  • Utilizzare recipienti di vetro certificati Nichel tested.
  • Usare pentole e padelle adatte
  • Far scorrere bene l’acqua del rubinetto prima di consumarla, perche le tubature potrebbero averla contaminata con il nichel.

Nichel in cucina : Cosa ci possiamo cucinare?

Dopo tutto quello che avete appena letto non spaventatevi: cercare di cucinare a basso contenuto di nichel è possibile, e non vi impedirà di prepararvi piatti comunque gustosi.

Ecco alcuni suggerimenti per pietanze a bassissimo contenuto di nichel:

  • Primi piatti: potete prepararvi un’ottima carbonara, od un risotto con speck e finocchi. Le altre verdure che si possono mangiare sono: peperoni, melanzane, bietole, radicchio rosso, scarola, songino e crescione.
  • Secondi piatti: Potrete preparare ottimi piatti a base di carne evitando le fratteglie.  Tra i pesci invece, tra i consigliati troviamo il branzino.
  • Dolci: Se riuscirete a rinunciare al cacao, avrete comunque molte ricette con cui cimentarvi, come delle cheesecake a base di riso, dolci alla quinoa, e tanti altri.

Se poi volete diventare dei veri esperti della cucina senza nichel, vi basterà leggere il mio libro: “NICHEL. L’intolleranza? La cuciniamo!”: 111 ricette adatte per ogni occasione, create in collaborazione con grandi Chef!

Spezie a basso contenuto di nichel

Colorate, profumate, ricche di proprietà: le spezie a basso contenuto di nichel possono essere grandi alleate in cucina, anche per chi ha intolleranza. Svolgono un ruolo importante per anemici e persone stanche o debilitate, e sono utilissime nelle diete povere di sale.

Basta imparare a usarle con equilibrio, per esaltare il gusto senza appesantire. Le spezie giuste, in piccole dosi, stimolano la digestione, migliorano l’aroma dei piatti e aiutano a ridurre l’uso di grassi in cottura.nVediamo quali possiamo utilizzare con serenità.

Spezie a basso contenuto di nichel

Curcuma: Deriva da una pianta simile allo zenzero. È antinfiammatoria e antiossidante. Ottima per risotti, zuppe e verdure al forno.

Paprika: Miscela di peperoncini essiccati, ha un sapore dolce o piccante. Si usa per aromatizzare carni, formaggi, stufati e minestre.

Pepe rosa: Ha un aroma delicato e un’azione antinfiammatoria. Aiuta la digestione e decora i piatti con eleganza.

Peperoncino: Ricco di capsaicina, stimola il metabolismo e protegge il cuore. Usato con moderazione è ben tollerato da molti intolleranti al nichel.

Zafferano: Prelibato e profumatissimo, regala un colore giallo intenso. Perfetto in risotti, salse e piatti raffinati.

Zenzero: Ottimo fresco o in polvere. Digestivo, riscaldante, antinausea. Si usa in tisane, carni, zuppe o anche dolci.

Erbe aromatiche a basso contenuto di nichel

Quando si cucina con attenzione, è importante sapere quali erbe aromatiche a basso contenuto di nichel possiamo usare per insaporire i piatti senza rischiare reazioni. Aggiungere gli aromi giusti, al momento giusto e in quantità adeguate, è il segreto per un gusto pieno e sicuro anche per chi segue una dieta a rotazione.

Ecco un elenco utile di erbe aromatiche a basso contenuto di nichel, da usare in cucina con fiducia:

  • Aglio: contiene fibre solubili, utili per l’assorbimento di calcio e magnesio. Ricco di vitamine C, B6, B1, fosforo e potassio. Ben tollerato se fresco e in piccole dosi.
  • Capperi: disponibili sott’olio, sott’aceto o in salamoia. Se sfusi, conservarli in vetro con il loro sale. Apportano sapore e si inseriscono bene in una dieta a rotazione.
  • Maggiorana: simile all’origano, ma più dolce. Mantiene aroma anche se essiccata. Perfetta per sughi, minestre, brasati e frittate.
  • Menta: tra le varietà più usate ci sono la comune e la mentuccia. Aroma delicato, ottima in insalate, salse e dolci.
  • Rosmarino: si usa in rametti o tritato. Ideale per carni arrosto, patate e focacce. Aroma intenso ma ben tollerato.
  • Salvia: sapore amaro e piccante. Tipica dei primi piatti con burro fuso, oppure fritta. Ottima anche nelle carni.
  • Timo: base delle erbe di Provenza. Digestivo e versatile. Ottimo con verdure, zuppe, carne e pesce.

Erbe da evitare per chi è sensibile al nichel

In generale, le erbe si aggiungono a fine cottura, così da conservare al meglio il profumo ed evitare note amare. Saper scegliere erbe aromatiche a basso contenuto di nichel permette di non rinunciare al gusto, anche con restrizioni alimentari importanti.

Chi è molto sensibile dovrebbe fare attenzione a:

– Origano secco
– Alloro
– Basilico fresco in grandi quantità
– Prezzemolo (soprattutto tritato e cotto)

Tuttavia, c’è una novità interessante: oggi è disponibile in commercio del basilico fresco certificato nichel-free. Si tratta di una varietà coltivata in serra idroponica controllata, perfetta per chi segue una dieta povera di metalli. Controlla l’etichetta o chiedi al produttore!

Come sempre, ogni caso è soggettivo. Meglio introdurre nuovi aromi con cautela, osservando le reazioni personali e confrontandosi con un esperto.

Riproduzione riservata
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2 commenti su “Cosa ne sai del nichel in cucina: istruzioni per l’uso!

  • Gio 10 Dic 2015 | BENITO ha detto:

    UNICO SISTEMA ,….CONVIENE MANGIARE ALIMNETI PROVENIENTI DALLE AZIENDE BIOLOGICHE…

    • Mer 16 Giu 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Benito concordo con lei che per gli intolleranti c/o allergici al nichel dovrebbero sempre poter acquistare da produttori bio o che coltivano in idroponica. Purtroppo non tutti possono spendere quel qualcosa in più. Speriamo che prima o poi siano alla portata di tutti. Grazie

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