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Risotto verde con calamari, un risotto davvero unico

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto al verde con calamari
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (5 Recensioni)

Risotto verde con calamari, un’alternativa fantasiosa al classico risotto

Oggi vi propongo il risotto verde con i calamari. Si tratta del classico piatto gourmet, capace di esprimere una certa complessità ma è allo stesso tempo accessibile a tutti. Il procedimento, per quanto abbastanza diverso da quello dei classici risotti, non pone problemi particolari per chi è alle prime armi.

Non è la prima volta che preparo il risotto verde con calamari, infatti l’ho preparato durante il Taste of Roma del 2015, evento dedicato al buon cibo e sponsorizzato da Electrolux. A farmi compagnia, in quella come in altre occasioni, le mie blogger Alessandra Tommasone e Margherita Daverio.

La ricetta si caratterizza per una resa estetica straordinaria, come dimostra la brillante tonalità di verde di cui fa sfoggio. Essa è dovuta all’impiego di un’abbondante purea di piselli, che funge sia da supporto alla cottura che da fattore di mantecatura.

Ricetta risotto verde

Preparazione risotto verde

  • Lavate e private i calamari dalle interiora, dalla pelle e dagli scarti vari. Riponeteli in sacchetti sotto vuoto aggiungendovi un pizzico di sale fino.
  • Aiutandovi con un roner, cuocete a 58 gradi per 20 minuti (se non si dispone di un roner, cuocere in forno a vapore secondo le stesse modalità).
  • Pulite e sgranate i piselli dal bacello. Scottateli in acqua bollente e raffreddateli con acqua e ghiaccio.
  • Frullate il tutto conservando integra una manciata che vi servirà per guarnire il piatto.
  • Buttate in una pentola antiaderente il riso e tostatelo a secco, bagnate con acqua aiutandovi con un mestolo man mano che l’acqua si asciuga. Continuate per 14 minuti.
  • A tre minuti da fine cottura aggiungete il purè di piselli e terminate la cottura. Mantecate con burro chiarificato e parmigiano.
  • Aggiustate di sale e pepate a piacere. Impattate e posizionate i calamari tagliati a julienne e i piselli sgusciati.

Ed ora il tocco dello chef Fabio Silva: come fare in casa il nero di calamaro

  • Per un tocco gourmet, spolverate il risotto già impiattato con nero di calamaro (quanto basta).
  • Per prepararlo, mentre pulite i calamari, conservate le sacche di nero e mettetele a disidratare in forno a 60 gradi per 4 ore.
  • Lasciate raffreddare e frullate finemente.

Ingredienti risotto verde

  • 320 gr. di riso Carnaroli Riserva San Massimo
  • 1500 ml. di acqua
  • 50 gr. di Parmigiano di 48 mesi
  • 60 gr. di burro chiarificato
  • 150 gr. di purè di piselli
  • 60 gr. di piselli sgusciati
  • 2 calamari puliti da 20 cm
  • q. b. di nero di calamaro in polvere
  • q. b. di sale e di pepe

Quale riso utilizzare nel risotto verde con calamari?

Il risotto verde con i calamari si differenzia nettamente da tutti gli altri risolti all’italiana. L’unico vero punto in comune consiste proprio nel riso. Anche in questo caso, infatti, va utilizzato il Carnaroli in quanto trattiene meglio di molti altri i liquidi, assorbendo i sapori e garantendo una texture cremosa.

Il riso Carnaroli fa parte ormai della tradizione agroalimentare italiana, sebbene sia una varietà giovane. Questo tipo di riso, infatti, è stato sintetizzato nel secondo dopoguerra dall’agronomo Ettore de Vecchi, a cui si deve la brillante idea di unire tra di loro il riso Lavarone e il Vialone nano.

Ovviamente esistono diversi tipi di Carnaroli, io consiglio di utilizzare quello di Riserva San Massimo, frutto del fertile suolo del parco del Ticino che si caratterizza per una biodiversità eccezionale.

Un focus sui piselli, i protagonisti del risotto al verde

Vale la pena parlare dei piselli, che come abbiamo visto giocano un ruolo fondamentale per la ricetta del risotto verde, a tal punto da giustificare il suo stesso nome. In questa occasione i piselli devono essere sgranati, poi vengono sbollentati e resi teneri; infine sono scolati e frullati per ottenere una purea morbida ed omogenea. Questa purea servirà, a cottura del riso ultimata, ad una prima mantecatura e all’applicazione di una tonalità brillante di verde.

I piselli non si limitano a colorare il riso e a renderlo più morbido, ma lo rendono anche più dolce e buono. Inoltre ne aumentano lo spessore nutrizionale.

Tanto per cominciare i piselli sono una fonte ricca di proteine vegetali, fibre e carboidrati complessi, dunque contribuiscono al senso di sazietà. In secondo luogo contengono vitamine del gruppo B, vitamina C, e vitamina K, essenziali per il metabolismo energetico e per la salute delle ossa. Sono inoltre ricchi di minerali come ferro, fosforo, e magnesio, tutte sostanze importanti per la produzione di energia e per la salute cardiovascolare. Infine contengono pochi grassi e si caratterizzano per un apporto calorico contenuto.

Una mantecatura classica per un risotto davvero speciale

La mantecatura di questo risotto è legata alla presenza del purè di piselli, che come abbiamo visto funge da prima mantecatura. Per il resto troviamo il classico burro e il Parmigiano.

Il burro dovrebbe essere chiarificato. Questa variante si caratterizza per l’assenza di caseine, che determinano un sapore più delicato e arricchiscono il riso; inoltre il burro chiarificato resiste molto bene alle alte temperature.

Il Parmigiano, invece, dovrebbe essere ben stagionato (magari intorno ai 48 mesi). In questo modo aggiunge la necessaria sapidità al piatto e si amalgama alla perfezione. Per inciso entrambi gli ingredienti sono naturalmente privi di lattosio, dunque possono essere consumati senza alcun timore da chi soffre di intolleranza a questa sostanza.

Cosa sapere sui calamari

Tra i protagonisti di questo risotto verde spiccano i calamari. I calamari vengono puliti e cotti sottovuoto nel bagno termostatato, un metodo di cottura che garantisce la totale conservazione del gusto, dei colori e dei principi nutrizionali. Lo scopo è quello di arricchire il risotto con un calamaro gustoso e leggero. Il calamaro va incorporato nel risotto quasi a fine preparazione, dopo essere stato tagliato a julienne.

La presenza del calamaro è giustificata anche dal suo ottimo profilo nutrizionale, infatti spicca per l’apporto calorico molto basso, pari a 68 kcal per 100 grammi. Il calamaro contiene in realtà una certa quota di grassi benefici omega tre, che giovanovano al cuore e alla circolazione.

Importante è anche il contenuto di sali minerali con ottime dosi di fosforo, una sostanza essenziale per la memoria. Il calamaro, però, contiene anche molto colesterolo, quindi va consumato con estrema prudenza da chi soffre di elevata colesterolemia.

Un risotto senza brodo?

Il risotto verde con calamari presenta due particolarità: viene cotto senza il contributo del brodo e non necessita di mantecatura. Il riso viene cotto in acqua, che va inserita poco alla volta. Inoltre, qualche minuto prima che il riso giunga a cottura viene incorporata la purea di piselli, che rappresenta il vero condimento della preparazione, impattando sulla texture e garantendo una spiccata cremosità. La purea rende più complesso il sapore del risotto, aggiungendo note corpose e leggermente dolci, inoltre migliora la resa estetica, conferendo il colore verde brillante che da il nome a questo primo piatto.

La purea di piselli impatta anche a livello nutrizionale. I piselli, infatti, sono alimenti benefici che nutrono senza appesantire. In particolare spiccano per la presenza di proteine (5%), carboidrati, vitamine e sali minerali. Il tutto a un costo calorico minimo, pari a 80 kcal per 100 grammi.

Come guarnire il risotto verde con calamari

Pur senza mantecatura il risotto verde con calamari può essere guarnito in maniera ottimale e creativa. A tal proposito faccio tesoro del consiglio dello chef Fabio Silva utilizzando il “nero” del calamaro.

L’operazione può apparire strana, ma in realtà è facile da portare a termine. Per farlo, è sufficiente recuperare le sacche di nero durante la pulizia, poi vanno essiccate al forno per 4 ore a 60 gradi, lasciate raffreddare e tritate nel mixer.

Otterrete così una sorta di polverina nera, che crea un contrasto molto interessante con il verde del riso condito con la purea di piselli. Il nero del calamaro è quasi neutro in termini di gusto e risulta solo leggermente sapido. Quindi fate attenzione alle dosi, ne basta davvero poco per colorare il risotto.

Le proprietà del nero di calamaro

Il nero di calamaro si fa apprezzare anche per il suo profilo nutrizionale, che è davvero singolare.

Tanto per cominciare il nero di calamaro è ricco di antiossidanti, in particolare di melanina che aiuta a combattere i radicali liberi e contribuisce alla prevenzione del cancro. Nondimeno contiene proteine di alta qualità e minerali come ferro, zinco e rame, che sono essenziali per la produzione di globuli rossi e per il sistema immunitario. Il nero di calamaro è anche una fonte di acidi grassi omega tre, che come abbiamo visto si rivelano benefici per la salute cardiovascolare.

Infine l’apporto calorico si attesta sulle 120 kcal per 100 grammi, un valore non proprio basso ma più che sostenibile viste le quantità che si utilizzano.

FAQ sul risotto verde

Qual è il riso migliore per fare il risotto?

Il riso migliore per fare il risotto verde (o il risotto in generale) è il Carnaroli. Questa variante è nota per la sua capacità di assorbire i liquidi senza diventare troppo morbida, inoltre mantiene una consistenza al dente. Altre ottime scelte sono il Vialone Nano e l’Arborio, anch’essi capaci di rilasciare abbastanza amido per creare un risotto cremoso e ben legato.

Come rendere cremoso il risotto?

Per rendere cremoso il risotto è essenziale cuocerlo lentamente, aggiungendo il brodo poco alla volta e mescolando costantemente per rilasciare l’amido. A fine cottura si può aggiungere una noce di burro e del Parmigiano grattugiato, amalgamando il tutto con un’energica mantecatura per ottenere una consistenza vellutata.

A cosa fanno bene i calamari?

I calamari sono ricchi di proteine di alta qualità e poveri di grassi, dunque contribuiscono a una dieta sana ed equilibrata. Sono una buona fonte di vitamine del gruppo B, in particolare B12, e di minerali come il fosforo e il selenio, che supportano il sistema nervoso, la salute ossea e la funzione immunitaria.

Chi non può mangiare i calamari?

Le persone con allergie ai frutti di mare o ai molluschi dovrebbero evitare i calamari, in quanto possono provocare reazioni allergiche. Inoltre, chi soffre di problemi di colesterolo alto dovrebbe moderarne il consumo, poiché i calamari contengono colesterolo.

Quali sono le alternative ai calamari?

Le alternative ai calamari sono numerose. Il riferimento è ad altri molluschi come le seppie e i polpi, che offrono una consistenza e un sapore simile. Per chi cerca una soluzione vegetariana sono ideali il tofu marinato e i funghi, alimenti che possono imitare la consistenza dei calamari. Stesso discorso per il cuore di palma o i funghi king oyster, che ne imitano il sapore.

Risotto al verde con calamari

Ricette calamari ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (5 Recensioni)
Riproduzione riservata

3 commenti su “Risotto verde con calamari, un risotto davvero unico

  • Dom 7 Giu 2015 | vaty ha detto:

    grande tiziana!!

    • Lun 8 Giu 2015 | Tiziana ha detto:

      Siamo state tutte bravissime!! Abbiamo fatto ottimi piatti e ci abbiamo messo chili di simpatia…

  • Mer 10 Giu 2015 | ConUnPocoDiZucchero Elena ha detto:

    Wow!!! Siete state bravissime a quanto vedo e che creazioni!!! Complimenti! un bacione

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