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Pane allo zafferano: un alimento fondamentale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

pane allo zafferano
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 2 ore 30 min
cottura
Cottura: 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Pane allo zafferano: dove la tradizione della panificazione si fonde con l’intenso aroma di una delle spezie più preziose al mondo. Questo pane, caratterizzato da un invitante colore dorato e un aroma che risveglia i sensi, è più di un semplice alimento: è un viaggio nella storia culinaria, un ponte tra passato e presente che porta direttamente nelle vostre cucine.

Il pane allo zafferano, con la sua morbida consistenza e il suo sapore delicatamente speziato, rappresenta un’esperienza culinaria unica. Ogni morso è un’esplosione di gusti che racconta di terre lontane, di antichi commerci di spezie e di sapienti mani di panettieri che, da generazioni, tramandano questo prezioso sapere.

Perfetto da gustare in accompagnamento a piatti ricercati, come un buon formaggio o un elegante antipasto, il pane allo zafferano sa anche essere protagonista di momenti di semplice convivialità, arricchendo la vostra tavola con il suo carattere unico. Ideale sia per occasioni speciali che per una cena casalinga, il suo aroma inconfondibile e il suo sapore ricco rendono ogni pasto un’occasione memorabile.

Scoprite come questo pane si inserisce nella tradizione culinaria, quali sono le tecniche di panificazione più autentiche e come potete portare un pezzo di questa magia nella vostra cucina. Lasciatevi sedurre dal fascino di questo pane dorato e rendete ogni pasto un’esperienza da ricordare.

Ricetta pane allo zafferano

Preparazione pane allo zafferano

Scaldate 1,25 dl di latte e portatelo quasi al limite della bollitura, a quel punto scioglietevi le 2 bustine di zafferano. Sciogliete il lievito di birra in 1,25 dl di latte tiepido ed unitevi un cucchiaino di zucchero e qualche cucchiaio di farina  in modo da ottenere una pastella densa che dovrà riposare per 30  minuti.

Trascorso il tempo di riposo riprendete la pastella ed unitevi la restante farina, le mandorle, lo zucchero, 1 pizzico di sale, il burro ed il latte con lo zafferano. Otterrete un impasto molto morbido che dovrà essere lavorato per circa 5 minuti sul piano infarinato. Fatto ciò trasferite il vostro “panetto” in una terrina e copritelo con un canovaccio umido. Mettete il tutto in un luogo caldo per circa 1 ora e mezza a  lievitare.

Riprendete l’impasto ed aggiungetevi l’uvetta. Dividete l’impasto in 2 panetti. Riponeteli sulla placca del forno foderata con la carta forno e lasciateli lievitare per altri 30  minuti.

Spennellate i pani con del latte (al quale aggiungerete un paio di cucchiai di zucchero) ed infornateli a 190° per circa 15 minuti.

Una volta cotti, lasciateli raffreddare, tagliateli a fettine sottili e mettete le fettine a tostare in forno finchè non assumono un bel colore dorato.

Ingredienti pane allo zafferano

  • 250 cl di latte intero senza lattosio
  • 2 bustine di zafferano
  • 25 gr di lievito di birra
  • 40 gr zucchero
  • 450 gr di farina manitoba
  • 50 gr di mandorle tritate
  • 1 pizzico di sale
  • 75 gr di burro chiarificato a temperatura ambiente
  • 100 gr di uvetta 

Pane allo zafferano, una delizia che conquista

Il pane è l’alimento per eccellenza, quello « rituale “, indispensabile alla vita dell’uomo: gli amidi producono calore ed energia, le sostanze minerali e le proteine rinnovano le strutture ossee e le cellule. Vi sono centinaia di modi di preparare il pane, corrispondenti alle varie farine impiegate che non sempre sono di solo frumento.

E’ possibile formare dei pani caserecci con impasto “sodo”, a forma di focaccia con il classico taglio a croce, ed i tempi di cottura variano a seconda del volume. Si possono preparare pani ovali con una sola incisione longitudinale oppure dei bastoni solcati obliquamente con incisioni ad una distanza di quattro dita l’una dall’altra.

Con l’impasto ” morbido” si possono preparare bombette, formando delle palline che poi si schiacceranno leggermente; praticando su di esse un’incisione a croce si otterranno le michette. Un filoncino di pasta ripiegato in due ed arrotolato forma la treccia. La bombetta può assumere anche una forma leggermente allungata e si ha il panino, che può essere lasciato così come è o inciso longitudinalmente.

Si possono preparare delle piccolissime bombette e dei panini con impasto al latte e burro (o olio o strutto) ed usarli per mini panini. I tempi di cottura variano a seconda del volume degli stessi, da 8 a 10 o 15 minuti.

Il chiffelino (o banana) si prepara appiattendo la pasta e ritagliandola in quadretti che poi si arrotolano formando dei rotolini ai quali si può dare una lieve forma incurvata, a mezza luna. I cornetti di tipo « ferrarese” si ottengono unendo due di questi rotolini leggermente ricurvi più sottili.

E si potrebbe scrivere per ore su questo splendido alimento. Oggi vi parlo di un tipo di pane che ho trovato sul mitico libro “il pane fatto in casa”  che è un classico pane da colazione, a metà fra il dolce e il salato, perfetto come base per burro e marmellata. Il punto di forza è la combinazione di spezie- zafferano, cannella e noce moscata che si equilibrano perfettamente. Ah, si tratta di una ricetta perfetta per gli intolleranti al lattosio!

Un pane per i celiaci?

Giunti a questo punto vale la pena chiedersi: il pane allo zafferano è adatto ai celiaci e a chi soffre di sensibilità al glutine? Se avete già dato un’occhiata alla lista degli ingredienti, conoscete già la risposta. No, il pane allo zafferano, almeno nella sua versione base, non può essere consumato da chi soffre di problematiche legate al glutine. Il motivo è semplice, la farina contiene la sostanza incriminata. Il problema interessa non solo la farina doppio zero ma anche la manitoba, una farina di grano tenero sottoposta a un trattamento specifico, tale da produrre una resa più morbida e interessante al palato.

Discorso simile per gli intolleranti al lattosio. Se il burro chiarificato non causa problematiche di sorta, in quanto contiene una quantità misera della sostanza, lo stesso non si può dire del latte. Per fortuna da questo punto di vista la soluzione è a portata di mano, infatti basta utilizzare un latte delattosato in vendita in tutti i supermercati. Se il prodotto è di qualità non dovrebbe cambiare la resa, il sapore e le proprietà nutrizionali.

Le alternative gluten free al pane allo zafferano

Dunque che fare? L’unica soluzione per rendere il pane allo zafferano adatto ai celiaci è cambiare la farina. Certo, il sapore risulterà diverso e in parte anche la texture, ma non si può fare altrimenti. Sostituire la manitoba non è semplice, però si potrebbe tentare con un mix farina di mais – farina di riso. La prima garantisce una spiccata resa organolettica e panifica molto bene, mente la farina di riso garantisce la delicatezza associata in genere alla manitoba. In rapporto tra farina di mais e di riso dovrebbe essere di due a uno, un dettaglio da tenere a mente.

Va detto comunque che queste due farine possono dare molto sul piano nutrizionale. Sono più ricche di sali minerali e vitamine di quanto non siano le farine nutrizionali. Inoltre l’apporto calorico è nella media e leggermente inferiore alla manitoba. Infine sono povere di grassi, benché scarseggino anche per l’apporto di proteine, almeno per quanto concerne la farina di riso. Prendetele comunque in considerazione questi due tipi di farine, se sono le farine preferite dai celiaci un motivo ci sarà.

Le alternative esotiche al pane allo zafferano

Se siete disposti a cedere qualcosa in termini di consistenza, potreste utilizzare anche alcune farine esotiche. Il pensiero va subito alle farine di pseudo-cereali e in particolare a quelle di quinoa e di amaranto. Il sapore in questo caso è rustico, ma propone un tocco esotico. Essendo farine affini ai legumi, apportano una quantità di proteine straordinaria, superiore al latte e ai suoi derivati freschi. Discorso simile per le vitamine e per i sali minerali. Inoltre non sono prive di antiossidanti, che fanno bene all’organismo a più livelli.

Se invece puntate a un sapore molto più rustico, potreste optare per la farina di grano saraceno. In questo caso la caratteristica maggiore è lo straordinario apporto di fibre, valorizzato da una certa presenza di oligoelementi. Tra l’altro, la farina di grano saraceno panifica molto bene, quindi la consistenza di questa versione di pane allo zafferano ha tutte le carte in regole per regalare delle buone soddisfazioni.

Come sostituire lo zafferano

Il pane allo zafferano è buono, ma alcuni potrebbero trovarlo non del tutto gustoso. In questo caso emerge un interrogativo: come sostituirlo? Si potrebbe pensare che sostituendo lo zafferano la ricetta cambi radicalmente, ma la realtà è che alcune spezie possono farne egregiamente le veci, preservando la particolarità della ricetta. Una spezia che ricorda molto lo zafferano è la curcuma. No, non è solo una questione di colore, ma anche di gusto.

La curcuma propone le stesse note aromatiche e leggermente dolci, per quanto siano ben distinguibili dallo zafferano. Un’alternativa è anche il cardamomo, che presenta un aspetto diverso ma ha un sapore simile. Il cardamomo è sostanzialmente incolore, o almeno non conferisce alle preparazioni la proverbiale tonalità giallo-arancione. Altri sostituti, invece, sono meno conosciuti e meno reperibili, come l’annatto (che è un po’ pepato) e il cartamo, che colora i cibi alla stessa maniera ma ha un sapore leggermente diverso.

I migliori companatici per il pane allo zafferano

Quando si parla di pane si dovrebbe parlare anche di companatico. Lo stesso vale anche per quelli aromatizzati, come il pane allo zafferano. L’idea di “farsi un panino” con questo particolare pane vi sarà certamente passata per la testa. Ebbene, in questi casi sono consigliati sia i formaggi che gli insaccati, purché propongano sentori delicati e non troppo salati. Si tratta di un accorgimento necessario vista la delicatezza dello zafferano, che è una delle spezie più soft in assoluto. Dunque sì al prosciutto cotto, alla fesa e persino alla mortadella.

Sono sconsigliati invece prosciutto crudo, speck, bresaola etc. Tuttavia anche in questo caso siamo nel campo dei gusti personali, e quindi è consentito più o meno tutto. Per quanto concerne i formaggi vanno bene tutti quelli che sono poco stagionati, dalla provola al pecorino morbido, passando per la ricotta. Discorso più completo per quanto concerne le salse, che sono per definizione sapide. A tal proposito vi consiglio di sperimentare, magari utilizzando una buona salsa verde piuttosto che una senape bianca.

Proprietà dello zafferano

Spezia ricca di vitamine e carotenoidi, lo zafferano è caratterizzato da proprietà molto interessanti. Tra queste, è possibile ricordare la presenza della vitamina A, ottimo antiossidante, ma anche di quella delle vitamine del gruppo B, fondamentali per il metabolismo energetico delle cellule del nostro corpo.

Lo zafferano contiene anche safranale, un composto organico che migliora l’attività cerebrale intervenendo per esempio contro i disturbi dell’umore.

Ci sarebbe da scrivere un libro sui benefici dello zafferano, il cui consumo influisce positivamente anche sulla digestione. Potentissimo antiossidante, lo zafferano aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi.

Alcuni recenti studi hanno sottolineato che la sua assunzione aiuta l’efficienza di quella parte del sistema nervoso che regola il movimento dei muscoli. Assumerlo, infatti, aiuta tantissimo a tenere sotto controllo i radicali liberi e, di conseguenza, anche l’invecchiamento cellulare. Lo zafferano aiuta molto a regolare il tono dell’umore, agendo sul sistema nervoso centrale.

Si tratta davvero di una spezia straordinaria che, a scopo terapeutico, può essere utilizzata in tantissime situazioni! Per fare qualche esempio è bene ricordare la cura dei dolori mestruali e il contrasto dei crampi allo stomaco.

Una spezia da non sottovalutare per i suoi benefici

Usato da secoli nella medicina tradizionale (anche la regina Cleopatra lo metteva nel bagno!), si sa oggi che contiene sostanze capaci di influire sul bilancio dell’ossigeno e di contrastare la morte cellulare (apoptosi). Un gruppo di ricercatori, decide di provarne gli effetti su dei ratti albini che, a causa di una mutazione genetica, vanno incontro alla perdita dei fotorecettori se esposti alla luce. Ebbene, somministrato a questi animali modello lo zafferano si è dimostrato capace di proteggerli dai danni luminosi, molto più del beta-carotene che fino a quel momento era la sostanza più promettente in questo senso.

Sorpresi, ma anche incuriositi, i ricercatori hanno chiesto la collaborazione di alcuni colleghi australiani a loro volta esperti di fisiologia dei fotorecettori: insieme hanno scoperto che lo zafferano era in grado di influire sull’attività di diversi geni, alcuni responsabili dell’infiammazione in risposta allo stress ossidativo a carico della retina, altri dalla funzione ancora ignota. Un dato che faceva pensare a un’azione specifica della sostanza. Già, ma quale sostanza? Esistono tantissimi tipi di zafferano, preparati in modo differente, e dai test condotti finora sembra che quello abruzzese sia l’unico ad avere un effetto protettivo sulla retina.

Alcuni ricercatori, hanno pubblicato nel Journal of Clinical Pharmacology and Therapeutics, e sulla rivista Psychopharmacology, dimostrando che lo zafferano può aiutare chi soffre di lieve/moderata fase di decadimento cognitivo e aiuta a mantenere complessivamente una migliore funzione mentale. In entrambi gli studi, i pazienti hanno ricevuto 30 mg al giorno di zafferano. In uno studio, i pazienti sono stati monitorati per 16 settimane, e nell’altro studio sono stati monitorati per 22 settimane. Utilizzando test standard per la funzione cognitiva, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che l’uso di zafferano fornisce benefici ai pazienti con decadimento cognitivo e che chi hanno assunto lo zafferano sono andati meglio mentalmente rispetto agli altri.

In un solo ingrediente ci sono tantissimi benefici! Non resta che provarlo come protagonista della ricetta del pane allo zafferano!

Ricette pane ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (2 Recensioni)
Riproduzione riservata

3 commenti su “Pane allo zafferano: un alimento fondamentale

  • Lun 13 Ago 2012 | Donatella ha detto:

    Complimenti, questo pane è una meraviglia!

  • Lun 13 Ago 2012 | Chiara ha detto:

    gustoso e colorato !

  • Lun 13 Ago 2012 | Silvia ha detto:

    questo pane sa proprio di buono…buon ferragosto, un abbraccio SILVIA

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