Zuppa di ceci e zafferano. Un vero comfort food
Questa zuppa di ceci e zafferano, intrisa di storia e tradizione, unisce la sostanza nutriente dei ceci alla delicatezza e all’aroma inconfondibile dello zafferano. I ceci, ricchi di proteine e fibre, donano alla zuppa una consistenza vellutata e soddisfacente. Ma è lo zafferano, il prezioso “oro rosso”, a conferire a questo piatto la sua sfumatura dorata e un bouquet di profumi che evoca ricordi di terre lontane.
Nel nostro spazio virtuale, vi guideremo attraverso la preparazione di questa zuppa, svelando i segreti per bilanciare sapientemente il sapore terroso dei ceci con la sofisticata complessità dello zafferano. Condividendo suggerimenti per l’abbinamento di ingredienti e l’ottimizzazione della cottura, vi aiuteremo a portare in tavola una zuppa che soddisfa sia il desiderio di comfort food che l’entusiasmo per i sapori raffinati.
Che siate appassionati di cucina o semplicemente alla ricerca di nuove esperienze gastronomiche, la zuppa di ceci e zafferano vi offre l’opportunità di viaggiare attraverso i sensi e di riunire famiglia e amici intorno a un piatto che parla di cucina casalinga e di eleganza culinaria. Continuate a leggere mentre vi accompagniamo attraverso questa avventura gustativa e scoprite come la zuppa di ceci e zafferano possa diventare il capolavoro della vostra tavola.
Ricetta Zuppa di ceci e zafferano
Preparazione Zuppa di ceci e zafferano
Per la preparazione della zuppa di ceci e zafferano iniziate sciacquando i ceci sotto abbondante acqua corrente, poi trasferiteli in una ciotola di acqua dal volume doppio rispetto ai ceci stessi. Mettete due foglie di alloro e fate ammollare per 12 ore coprendo il tutto con un coperchio.
In questa fase cambiate l’acqua almeno un paio di volte. Scolateli, sciacquateli e metteteli a cuocere in una pentola con tanta acqua da ricoprirli abbondantemente. Fate cuocere per 3 ore circa. Se volete fare prima potete usare i ceci precotti
Sbucciate e affettate fine la cipolla e fatela soffriggere in un padellino con l’olio.
Tritate i gherigli di noce e uniteli con i pistilli di zafferano alla cipolla. Regolate di sale e profumate con un’abbondante macinata di pepe e proseguite la cottura per altri 2 minuti circa.
Passate 500 g di ceci lessati e mescolateli in una casseruola con 200 gr. di ceci lasciati interi e il brodo. Fate cuocere per 10 minuti.
Suddividete la zuppa di ceci nelle singole scodelle o piatti fondi
Ingredienti Zuppa di ceci e zafferano
- 700 gr ceci lessati
- 5 dl brodo vegetale
- 1 cipolla
- 40 gr gherigli di noci
- 2/3 pistilli zafferano
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- q.b. sale e pepe
Zuppa di ceci e zafferano: calda e salutare
Nella nostra cucina, i legumi occupano un posto speciale. Oggi, parleremo dei ceci, quei preziosi legumi che hanno il potere di riscaldare il cuore e lo stomaco. Ho deciso di preparare una deliziosa zuppa di ceci per scaldarmi dopo una giornata fredda, ed è una scelta che unisce comfort e salute.
I legumi possono essere acquistati freschi, in scatola o surgelati, e la loro versatilità è un vantaggio considerando il loro alto valore nutrizionale. Imparare a distinguere i legumi di alta qualità e riconoscerne le caratteristiche distintive è fondamentale. Una regola generale è di evitare l’acquisto di legumi troppo vicini alla data di scadenza. Questo perché, se la data è prossima, i tempi di ammollo e cottura dovrebbero essere estesi, influendo negativamente sul loro sapore.
I diversi tipi di legumi
Tra i vari tipi di fagioli, i borlotti si distinguono per la buccia biancastra con striature color salmone e semi che possono variare dal rosa al beige o presentare striature rosso vino. Dall’altro lato, i fagioli dall’occhio sono caratterizzati da piccoli semi bianchi con un alone scuro intorno all’embrione, che li fa sembrare un occhio.
Altra varietà molto diffusa è quella dei cannellini, che presentano semi bianchi di medie dimensioni. Inoltre, ci sono i fagioli noti come Bianchi di Spagna, con semi di grosse dimensioni che li contraddistinguono.
Le lenticchie, originarie dell’Oriente, sono difficili da trovare fresche a causa della loro tendenza a rompersi durante la sgusciatura. La varietà più diffusa è quella dei marroni, che si suddividono in Normanne, lenticchie di Rodi, di Castelluccio (note per le loro dimensioni ridotte) e di Altamura, con semi più grandi. Poi ci sono le lenticchie verdi, tra cui spiccano quelle di Puy coltivate in Francia, che hanno ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC). Infine, ci sono le lenticchie rosse, di origine egiziana, che sono già decorticate e quindi richiedono tempi di ammollo e cottura più brevi.
In conclusione, i legumi sono un tesoro nutrizionale e culinario che offre molte possibilità in cucina. Scegliendo legumi di alta qualità e conoscendo le loro caratteristiche, potrete preparare piatti saporiti e salutari come la zuppa di ceci e zafferano, perfetta per scaldarvi in una giornata fredda.
Zuppa di ceci e zafferano: un comfort food
Anche i ceci, come le lenticchie, sono originari dell’Oriente. Si trovano solo secchi e richiedono un ammollo di almeno 10 ore e una cottura abbastanza lunga. Dai ceci si ricava anche una farina con la qua le si preparano delle ottime farinate.
Piselli e fave invece si possono acquistare freschi da aprile fino a estate inoltrata. Al momento dell’acquisto tenete conto che quasi la metà del peso è costituita dai baccelli per cui ne va chiesta una quantità maggiore. Scegliete quelli con la superficie liscia e dai baccelli pieni, ma non gonfi. Acquistati secchi si presentano di solito già decorticati, cioè senza la buccia che ricopre il seme e spaccati in due. Hanno un colore a metà fra il verde e il beige. Le fave si trovano sempre sgranate e talvolta liberate anche della buccia che ricopre ogni singolo seme.
I legumi non deperiscono, ma in estate possono essere infestati da batteri e parassiti. Per evitarlo, conservateli ben chiusi in contenitori di vetro o latta. Una volta bolliti, i legumi andrebbero consumati nel giro di qualche ora. Se dovete conservarli più a lungo, però, dopo averli coperti con una pellicola da cucina, riponeteli nella parte meno fredda del frigorifero oppure nel congelatore dove potrete conservarli più a lungo disponendoli in adeguati contenitori per alimenti.
l legumi, sia freschi che secchi, possono essere cucinati in minestre o come contorni. Anche quando sono freschi, la cottura è piuttosto prolungata a meno che non si utilizzi la pentola a pressione che dimezza i tempi. Quelli che cuociono più velocemente sono i piselli freschi che richiedono in genere circa 30 minuti.
Benessere a tavola con i legumi
Diverso il discorso per i legumi secchi che vanno prima lavati accuratamente sotto l’acqua corrente e messi in ammollo per almeno 12 ore in acqua fredda. I legumi secchi, infatti, subiscono un processo di disidratazione che ne permette la conservazione.
Per la cottura, quindi, è necessario che riassorbano l’acqua che hanno perso. Volendo si può aggiungere all’acqua una punta bicarbonato di sodio che, eliminando l’effetto dei Sali contenuti nell’acqua, permette un intenerimento più rapido.
Attenzione, però, a non lasciare a bagno i legumi per più di 24 ore: il loro gusto risulterebbe alterato. Per la cottura non va utilizzata l’acqua dell’ammollo, ma nuova acqua calda. L’acqua deve ricoprire i legumi, ma non deve essere eccessiva altrimenti durante la bollitura i movimenti del liquido favorirebbero la rottura dei gusci. Inoltre, è importante aggiungere il sale alla fine unendo, invece, sin dall’inizio un cucchiaio di olio d’oliva che li renderà più morbidi e saporiti.
È molto importante che l’ebollizione non venga mai interrotta e che, se fosse necessario, si aggiunga altra acqua calda e mai fredda.
Se proprio non ci va di fare nulla e ci sentiamo fiacchi, come privi di forza, è tempo di correre ai ripari portando in tavola il carburante giusto. Fagioli, ceci e piselli, per esempio, aumentano dal 20 al 40% la quota di proteine fornita da un pasto.
Inoltre, i legumi apportano carboidrati, vitamine B e PP, minerali come calcio, fosforo e ferro. Se, poi, ai legumi abbiniamo la pasta o il riso, il pieno energetico è assicurato. L’abbinamento di pasta e fagioli oppure riso e piselli ci mette a disposizione tre aminoacidi essenziali (lisina, mietonina e cistina) che sono indispensabili per le funzioni vitali dell’organismo.
I ceci sono fra i legumi da utilizzare con moderazione per chi ha problemi di intolleranza al nichel
Ricette zuppe ne abbiamo? Certo che si!
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