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Fritto misto di pesce, un piatto a cui non si rinuncia

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

fritto misto di pesce
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 15 min
cottura
Cottura: 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Il fritto misto di pesce è una gioia culinaria apprezzata in tutto il mondo, ma è in Italia che questo piatto raggiunge il suo massimo splendore. La cucina italiana, famosa per la sua ricchezza di sapori e tradizioni gastronomiche, ci regala questa prelibatezza, il “fritto misto di pesce,” che è tanto amato in tutto il paese quanto rispettato al di là dei suoi confini.

Questo piatto è una celebrazione dei tesori che l’Italia offre dalle sue acque, una sinfonia di sapori provenienti dal mare, servita con orgoglio nelle tavole di famiglie italiane e nei ristoranti più rinomati. È un’inconfondibile specialità italiana, tanto apprezzata che spesso nei menu internazionali lo si trova con il suo nome originale, senza traduzione. E questo è un omaggio al rispetto e all’ammirazione che il fritto misto di pesce ispira in tutto il mondo.

C immergeremo nel mondo affascinante di questa prelibatezza italiana. Scopriremo come preparare il perfetto fritto misto di pesce, esploreremo variazioni regionali e condivideremo segreti e trucchi per ottenere un risultato autentico e delizioso.

Quindi, se sei un amante del cibo e desideri immergerti nella tradizione culinaria italiana, sei nel posto giusto. Unisciti a noi in questa avventura gastronomica e scopri il magnifico mondo del fritto misto di pesce italiano. Sia che tu sia un esperto cuoco o un principiante in cucina, questa è un’opportunità per deliziare il tuo palato e imparare a preparare un piatto che è un vero e proprio inno alla cucina italiana. Buon appetito!

Ricetta fritto misto

Preparazione fritto misto

Per preparare il fritto misto sciacquate bene in acqua corrente i gamberi e i pesciolini e asciugateli con carta assorbente, mettete da parte i tentacoli di calamari (o totani) e tagliate a rondelle con un coltello ben affilato la parte superiore dei calamari.

In una pentola molto capiente scaldate l’olio e fate raggiungere e mantenere una temperatura di 180 gradi, oppure utilizzate una friggitrice, passate il pesce in una ciotola contenete la farina di semola eliminando con un setaccio la farina eccedente.

Friggete il pesce in abbondante olio, facendo attenzione alla temperatura. Con l’ausilio di un termometro da cucina potete mantenere costante la temperatura dell olio.

Ci vorranno pochi minuti e appena saranno dorati scolateli molto bene con una schiumarola. Metteteli su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio. Salate il fritto, ricordatevi di farlo  sempre dopo mai prima di friggere altrimenti perderà la croccantezza!

In poco più di 20 minuti portate in tavola un piatto gradito da tutti! Mi raccomando servite ancora caldo.

Potete preparare il fritto misto anche utilizzando la friggitrice ad aria. Il primo passo è preriscaldare la friggitrice

Dopo aver eliminato la farina in eccesso disponete il pesce nel cestello della friggitrice, senza sovrapporlo.

Azionate il tasto di avvio a 200°C impostando di volta in volta il tempo necessario per i vari tipi di pesce che inserite.  messo nel cestello (10 minuti i calamari, 10 minuti circa per i gamberi e alici. I tempi sono indicativi perché da pesce a pesce e dalle dimensioni).

A metà della cottura aprire il cassetto della friggitrice e, con una pinza in silicone girate il pesce.

Finite tutte le cotture e rimettete tutti i pesci pronti nel cestello per un minuto, per servire caldo.

Ingredienti fritto misto

  • 500 gr. gamberi
  • 500 gr calamari o totani già puliti
  • 300 gr. aquadelle o latterini
  • olio di semi o di girasole per friggere
  • q.b. farina di riso
  • q.b. sale fino q.b.

Si possono distinguere due «tipi» di fritto misto; anzitutto il fritto misto, senza altre indicazioni, composto di tre gruppi di elementi: verdure, ritagli di carne, talvolta dolci (amaretti) o frutta, immersi nella pastella e fritti, fettine di carne, dalle piccole costolette alla milanese al fegato, impanati – o soltanto dorati – e fritti insieme a crocchette, arancini o simili, passati nell’uovo e nel pane grattugiato, e, infine, pezzetti di salsiccia, o ancora di fegato e polmone, fatti solo saltare nel burro.

A questo si affianca il fritto misto di mare, preparato con pesciolini minuti di cui si mangia quasi tutto, gamberetti, anelli di seppia e calamari , totani ecc., tutto ben lavato e infarinato, salvo qualche ricorso alla pastella.

La più impegnativa per la padrona di casa è quella che, in dialetto napoletano, si indica come frienno e magnanno: mentre i commensali sono a tavola la cuoca deve friggere in continuazione e mandare quanto è pronto, man mano, in tavola.

totani

Uno dei piatti preferiti degli italiani

Buone norme di cucina e di igiene alimentare impongono di adoperare una sola volta il grasso in cui si frigge: anche se filtrato, quello già usato dà un fritto sgradevole e dannoso.

Molto discutibile il ricorso al succo di limone, che altera il sapore delle vivande; e ancor più quello (del resto poco comune in Italia) di cospargere il fritto con salse, dalla tartara al ketchup in bottiglia (raccomando sempre di leggere l’etichetta. Esistono marche senza glutine e senza lattosio)

Il fritto misto di pesce si serve di solito come secondo piatto; ma, se abbondante e molto vario, è tema eccellente per un piatto unico, seguito da una insalata mista e da un dolce. In Piemonte, il fritto misto di pesce viene talvolta presentato come antipasto.

Tutto il pesce si può friggere; ma niente eguaglia una frittura di pesce minuto, purché sia fresco, perché è anche quello che perde prima fragranza e sapore.

Se c’è, basta buttarlo in un padellone con olio abbondante, bollente, e appena prende colore, prima che diventi scuro e secco, tirarlo fuori, spruzzarlo di sale, servirlo. La frittura di pesce diventa prelibata se ci sono dentro soglioline, trigliette, sardine, della misura più piccola.

Una frittura saporitissima è anche quella di sarde, di misura più grossa, prima pulite, togliendo teste e spine: ed è un piatto che batte qualunque altro, di pesci pregiati; senza dimenticare però i calamaretti che bisogna anche pulire togliendo becco, occhi e le sacche del nero, avendo l’accortezza di infarinarli prima di buttarli nell’olio. Ottimi anche i tranci di grossi pesci; ma è meglio passarli nella farina, prima di buttarli nel padellone.

Il consiglio che mi sento di darvi per un risultato perfetto del fritto misto è che il pesce sia fresco e ben pulito. Per questo può venirvi in aiuto il vostro pescivendolo di fiducia.

La storia e le origini del fritto misto

Il fritto misto, con la sua croccantezza esterna e il cuore morbido e succulento, è più di un semplice piatto: è una storia che affonda le sue radici nelle antiche civiltà e si ramifica attraverso i secoli, attraversando oceani e continenti.

L’arte di friggere gli alimenti in olio bollente è una pratica millenaria. Immaginate gli antichi romani, nelle strade di una Roma pulsante, intenti a friggere pesci, carni e verdure, un antenato del nostro moderno fritto misto. Le cronache ci raccontano che, già in quell’epoca, la frittura era una tecnica culinaria diffusa e amata.

Ma procediamo nel tempo, attraversando le oscure ere del Medioevo europeo. Anche in questi tempi, dove la superstizione e la religione permeavano ogni aspetto della vita quotidiana, la frittura manteneva un ruolo protagonista nelle tavole dei festeggiamenti religiosi. E come non pensare all’Italia, con le sue coste bagnate dal mare? Da Nord a Sud, regioni come la Liguria, la Campania e la Sicilia hanno sviluppato e perfezionato il fritto misto di mare, unendo la tradizione alla freschezza dei prodotti locali.

Non dimentichiamo la vicina Spagna, con le sue spiagge dorate e la tradizione del “pescaíto frito”, piccoli pesci dorati e croccanti, simbolo di unione tra terra e mare. E se guardiamo a Est, l’Asia ci stupisce con le sue mille sfaccettature culinarie. Giappone e Cina, con le loro tradizioni millenarie, ci offrono variazioni sul tema, come la leggera tempura giapponese, un delicato abbraccio di pastella e ingredienti freschi.

Nel contesto globale odierno, il fritto misto ha assunto forme e sfumature diverse, ma l’essenza rimane la stessa. Si tratta di una celebrazione degli ingredienti, una tecnica che esalta i sapori e unisce culture e tradizioni diverse.

Molti confondono il fritto misto con la paranza

Il “fritto misto” e la “paranza” sono due piatti simili, ma esistono delle differenze tra di loro. Entrambi sono piatti di cucina italiana che includono una varietà di frutti di mare fritti, ma le differenze principali riguardano la composizione e la preparazione. Ecco come si distinguono:

Fritto Misto di Mare:

  • Il fritto misto di mare è un piatto che può includere una varietà di frutti di mare come gamberi, calamari, cozze, seppie, piccoli pesci e altri frutti di mare. Può anche contenere verdure come zucchine o carciofi, una seconda della tradizione culinaria regionale.
  • Solitamente, gli ingredienti del fritto misto di mare vengono ricoperti da una pasta leggera a base di farina, acqua e uova, prima di essere fritti.
  • Il fritto misto di mare è un piatto comune in diverse regioni costiere italiane, come la Liguria, la Campania e la Sicilia.

Paranza:

  • La paranza è un piatto che include esclusivamente piccoli pesci, come acciughe, sardine, triglie o altri pesci simili. Questi pesci vengono solitamente fritti interi, a volte senza rimuovere le teste e le lische.
  • Anche la paranza viene solitamente fritta in una pastella leggera, ma l’attenzione è spesso rivolta alla semplicità e all’essenzialità della preparazione per evidenziare il sapore naturale dei piccoli pesci.
  • La paranza è associata alle regioni costiere dell’Italia meridionale, come la Campania e la Puglia, ma può essere trovata in diverse altre regioni costiere italiane.

In sintesi, la principale differenza tra il fritto misto di mare e la paranza è la composizione degli ingredienti. Il fritto misto può includere una vasta gamma di frutti di mare e talvolta verdure, mentre la paranza si concentra esclusivamente su piccoli pesci. Entrambi sono piatti deliziosi che riflettono la tradizione culinaria delle regioni costiere italiane.

Fritto Misto italiano: Un viaggio tra le regioni e le loro tradizioni

Il fritto misto è uno dei piatti più amati e versatili della cucina italiana, capace di esaltare gli ingredienti attraverso una cottura che li rende croccanti fuori e teneri dentro. Ma parlando di “fritto misto” in Italia, non ci si riferisce a una singola ricetta. Dalla testa alla punta dello stivale, ogni regione ha la sua versione, ognuna con caratteristiche uniche e irresistibili. Ecco un viaggio tra i più conosciuti tipi di fritto misto delle varie regioni italiane.

Piemontese: Questo è un vero e proprio trionfo di sapori e texture. La versione piemontese include carni bianche, come coniglio e pollo, verdure come zucchine e melanzane, e persino dolci come amaretti e panettone, tutti immersi in una pastella e fritti fino a ottenere una doratura perfetta.

alla Romagnola: Sulle coste della Romagna, il fritto misto è prevalentemente di pesce. Calamari, gamberi, pesciolini e seppie diventano protagonisti di questo piatto delizioso, spesso servito in coni di carta sul lungomare.

alla Ligure: Anche in Liguria il pesce regna sovrano, ma qui si aggiungono ingredienti come le acciughe fresche e la verdura, come i carciofi, per una combinazione veramente speciale.

alla Toscana: In Toscana, il fritto misto può includere carni come il pollo e il coniglio, insieme a verdure come funghi e carciofi. Tutto viene immerso in una pastella leggera prima di essere fritto.

 alla Marchigiana: Nelle Marche, il fritto misto diventa un mix di carni, come agnello e maiale, insieme a verdure stagionali. Una peculiarità sono le olive all’ascolana, grandi olive verdi ripiene di carne, impanate e fritte.

Ricette fritti ne abbiamo? Certo che si!

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