Gnocco fritto espresso, una variante davvero veloce
Gnocco fritto espresso, una variante pronta in pochi minuti
Questa ricetta è una rivisitazione del classico gnocco fritto. Si tratta di una pietanza corposa, quasi sempre accompagnata da insaccati e formaggi, proprio per questo lo gnocco fritto è diventato, nel corso degli ultimi tempi, uno degli antipasti preferiti da chi frequenta i pub e risto-pub. Si abbina perfettamente alla birra, ma rappresenta un perfetto “apripista” per i più golosi, in attesa della pizza o dell’hamburger. Di certo, non parliamo di un qualcosa di dietetico. Anche perché è uno gnocco, dunque ricco di carboidrati e per giunta è anche fritto, dunque sottoposto a un metodo di cottura che fa ampio uso di grassi.
Ricetta gnocco fritto
Preparazione gnocco fritto
Per la preparazione dello gnocco fritto espresso iniziate stendendo la base di pasta Exquisa, poi fatela riposare per circa 20 minuti. Intanto, preriscaldate l’olio a 185-210 gradi. Ora ricavate dalla pasta dei rettangoli di 3 o 4 cm.
Tuffateli i rettangoli nell’olio che deve essere bollente per un ottimo risultato. Assicuratevi che l’olio sia ben caldo (circa 170-180°C) prima di immergere gli gnocchi nell’olio per la frittura. Fare attenzione a non sovraccaricare la padella o la pentola con troppi gnocchi alla volta, poiché ciò potrebbe abbassare la temperatura dell’olio e causare una cottura meno uniforme.
Friggete pochi rettangoli alla volta, avendo cura di girarli spesso. Scolate e ponete sulla carta assorbente i rettangoli che avete fritto. Infine, salate come meglio credete, servite con salumi misti e qualche oliva snocciolata.
Ingredienti gnocco fritto
- 1 rotolo di base per pizza soffice consentita
- una terrina di olive snocciolate
- salumi misti (culatello; coppa; salame; etc)
- q. b. di olio di arachide o girasole per friggereun pizzico di sale.
Lo gnocco fritto è un piatto tradizionale dell’Italia settentrionale, particolarmente diffuso nelle regioni dell’Emilia-Romagna, della Lombardia, e di alcune zone limitrofe. La sua storia, origini e tradizione sono profondamente radicate nella cucina regionale e nella cultura gastronomica dell’Italia settentrionale.
Le origini dello gnocco fritto sono antiche e si perdono nella storia. Si ritiene che questo piatto abbia radici contadine, risalendo a un periodo in cui l’uso di prodotti come la farina, il lardo e il grasso animale era comune nelle cucine rurali dell’Italia settentrionale.
La tradizione dello gnocco fritto potrebbe essere collegata all’uso di cucinare il pane fritto come alternativa al pane cotto al forno, una pratica comune in molte culture agricole. La sua versione più moderna, tuttavia, si è sviluppata principalmente nell’area dell’Emilia-Romagna durante il Rinascimento.
Ingredienti e preparazione gnocco fritto classico:
La preparazione dello gnocco fritto è relativamente semplice e richiede pochi ingredienti di base:
- Farina: La farina bianca, solitamente di tipo 00, è l’ingrediente principale.
- Strutto o olio: Tradizionalmente, lo strutto era l’opzione preferita per friggere lo gnocco. Tuttavia, oggi l’olio vegetale è spesso utilizzato per rendere il piatto più leggero e adatto anche a vegetariani e vegani.
- Acqua: L’acqua è utilizzata per creare l’impasto, che deve essere lavorato fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica.
La preparazione prevede di mescolare la farina, il sale e l’acqua per formare un impasto, che viene poi steso in una sfoglia sottile. Questa sfoglia viene quindi tagliata in quadrati o losanghe e fritta in olio bollente fino a quando diventano dorati e gonfi. Gli gnocchi fritti risultanti sono soffici all’interno e croccanti all’esterno.
La tradizione dello gnocco fritto:
Lo gnocco fritto è spesso servito come antipasto o contorno in molte cucine regionali dell’Emilia-Romagna e della Lombardia. Viene solitamente accompagnato da salumi, formaggi, prosciutto crudo o altri piatti tipici della regione.
Nella tradizione emiliano-romagnola, lo gnocco fritto è chiamato anche “crescentina” o “tigella”, a seconda delle zone, e può variare leggermente nelle dimensioni e nella preparazione. È un piatto molto apprezzato e amato dagli abitanti delle regioni settentrionali italiane e dai visitatori che desiderano gustare la cucina tradizionale locale.
Inoltre, lo gnocco fritto ha guadagnato popolarità in altre parti d’Italia e persino all’estero, dove spesso viene apprezzato come prelibatezza da gustare durante un pasto o come spuntino sfizioso. La sua semplicità, la sua storia radicata e il suo sapore delizioso lo rendono un vero e proprio simbolo della cucina italiana tradizionale.
Ma oggi proponiamo un’alternativa!
La ricetta che vi propongo, che è una variante del classico gnocco fritto, smentisce in parte questa verità. Ovviamente non siamo di fronte ad un antipasto dietetico, ciononostante la lista degli ingredienti è pensata per ridurre in parte l’apporto calorico. Il riferimento è al rotolo di base per pizza soffice Mulino Bertotti di Exquisa. Esatto, questa ricetta non impone la preparazione degli gnocchi, ma fa uso di un prodotto già pronto. I motivi che mi hanno spinto a fare questa scelta sono due.
In primo luogo la possibilità di risparmiare tempo, infatti la pietanza è pronta davvero in pochi minuti. Secondariamente, il fatto che il prodotto in questione sia realizzato da Exquisa. Questa azienda, infatti, predilige le migliori materie prime e pone in essere processi di produzione il più possibile naturali, senza fare uso di coloranti, conservanti e oli poco salutari. Il risultato è, spesso e volentieri, un prodotto genuino e meno grasso. Non vi rimane altro che stendere il rotolo, farlo riposare qualche minuto, tagliarlo a rettangolo e friggere!
Come accompagnare lo gnocco fritto?
Tradizionalmente lo gnocco fritto si accompagna con salumi e formaggi. I salumi dovrebbero essere sufficientemente sapidi (ma non per questo grassi), mentre i formaggi dovrebbero essere a bassa o media stagionatura. Potreste optare per il classico salame, o per la mortadella, io però vi consiglio di scegliere qualcosa di più insolito, di più rustico e allo stesso tempo più raffinato, come ad esempio la coppa.
La coppa, altrimenti nota come capocollo o ossocollo, è un insaccato che si realizza con la porzione superiore del collo del salame. E’ tipica del sud Italia, ma la si produce anche in alcune zone del centro. E’ di norma molto speziata, per esempio con semi di finocchio e pepe. Non è dietetica, ma non è molto più grassa di altri insaccati, infatti il suo apporto calorico si aggira sulle 300-400 kcal per 100 grammi. E’ un’ottima fonte di proteine, che rappresentano circa il 30%. La coppa è squisita, così come gli altri insaccati, ma il consiglio è comunque di consumarli con moderazione.
Consigli per la frittura
Vorrei dedicare un po’ di spazio alla frittura. Si tratta di un metodo di cottura tra i più amati, utilizzato anche per il nostro gnocco fritto, in grado di conferire maggiore sapore ai cibi. Tuttavia, non è certamente tra i più sani, ma esistono alcuni accorgimenti che permettono di limitare i rischi. Per esempio l’olio deve essere abbondante, in modo da ridurre – sembra paradossale ma è così – la quantità di olio assorbita dal cibo. Sempre allo stesso scopo, è bene immergere il cibo nell’olio solo quando è ben caldo. Per verificare la temperatura potete utilizzare un termometro, che dovrebbe segnare i 180 gradi, o potete utilizzare due piccoli accorgimenti: gettare qualche granella di pangrattato o immergere la punta di uno stuzzicadenti. Se l’olio sfrigola, allora è caldo al punto giusto!
Infine, un consiglio che sicuramente già conoscerete, ossia adagiare sempre l’alimento appena fritto sulla carta assorbente. Anche in questo caso, lo scopo è di rimuovere più olio possibile. A prescindere da questi accorgimenti, ci tengo a precisare che la frittura dovrebbe essere l’eccezione e non la regola. E’ una questione di linea e di salute.
Ricette cibo da strada ne abbiamo? Certo che si!
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