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Risotto con porri e taleggio: un primo piatto montanaro

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto con porri e taleggio
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 50 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Risotto con porri, taleggio e noci: un piatto rustico ma elegante

Il risotto con porri, taleggio e noci è uno di quei rari piatti che esprime allo stesso tempo un carattere rustico ed elegante. Il carattere rustico si deve agli ingredienti utilizzati, che fanno riferimento – nel loro complesso – alla tradizione montanara. L’aspetto elegante si deve invece all’impiattamento e alla presentazione, che si fregia di una combinazione di colori suggestiva. Il riso assume infatti un colore giallino, dovuto alla mantecatura e alla presenza molto abbondante dei porri. A spezzare il tutto troviamo il marroncino vivace delle noci.

Ovviamente il piatto è davvero squisito. I sapori si rincorrono, si fondono e danno vita a un’esperienza gastronomica di rilievo. Nonostante queste peculiarità il risotto ai porri con taleggio e noci è facile da fare. Basta cuocere il riso nell’olio allo scalogno con abbondante brodo, per poi aggiungere a metà cottura i porri cotti a parte. Infine si manteca e si guarnisce.

Per questo risotto, come per tutti gli altri, vi consiglio di utilizzare varietà di riso “resistenti” come il riso Carnaroli, l’Arborio e il Vialone. Questi tre tipi di riso conservano la consistenza e consentono di assorbire al meglio i sapori.

Ricetta risotto con porri

Preparazione risotto con porri

  • Per preparare il risotto con porri, taleggio e noci iniziate pulendo lo scalogno e facendolo a julienne, poi cuocetelo a fiamma bassa in una pentola con un po’ di olio per 15 minuti.
  • Lasciate raffreddare, filtrate l’olio allo scalogno e conservatelo.
  • Ora tagliate i porri a julienne, poi cuoceteli in una pentola per circa 20 minuti con olio, alloro, sale e pepe.
  • Tostate il riso in una pentola con l’olio di scalogno, poi sfumate con il vino e fate evaporare.
  • Ora coprite il tutto con il brodo e cuocete per 10 minuti circa, infine integrate i porri, salate e pepate.
  • Portate a cottura il riso, poi spegnete la fiamma e mantecate con il taleggio a cubetti, un po’ di burro e il Parmigiano.
  • Impiattate il risotto e guarnitelo con le noci tagliate a pezzettini.

Ingredienti risotto con porri

  • 480 gr. di riso Carnaroli
  • 80 gr. di scalogno
  • 1 dl. di vino bianco
  • q. b. di brodo vegetale
  • 400 gr. di porri
  • 1 foglia di alloro
  • 180 gr. di taleggio
  • 40 gr. di burro
  • 60 gr. di Parmigiano grattugiato
  • 120 gr. di noci sgusciate
  • q. b. di olio extravergine di oliva
  • q. b. di sale e pepe

I porri, un ingrediente davvero unico

Vale la pena parlare dei porri, che figurano tra i protagonisti di questo risotto. I porri non vengono impiegati come supporto ma per preparare il soffritto su cui si cuocerà il riso, fungendo così da ingrediente vero e proprio. I porri vengono preparati a parte (in padella e con vari aromi) per poi essere aggiunti al risotto in fase di cottura. In questo modo il loro sapore erbaceo e aromatico emerge con intensità.

La presenza dei porri impatta positivamente anche dal punto di vista nutrizionale. Tanto per cominciare forniscono un apporto significativo di fibre, che favoriscono la digestione e contribuiscono alla salute intestinale. Inoltre contengono vitamina C, essenziale per il sistema immunitario, e vitamina K, importante per la coagulazione del sangue e per la salute delle ossa.

I porri contengono anche folati, che sono fondamentali per la sintesi del DNA e per il corretto sviluppo cellulare. Inoltre offrono una buona quantità di antiossidanti, tra cui i flavonoidi, che aiutano a contrastare lo stress ossidativo. Infine forniscono minerali come potassio e magnesio, indispensabili per l’equilibrio idrico, per la funzione muscolare e per la regolazione della pressione del sangue.

Risotto con porri e taleggio

Il contributo dello scalogno nel risotto con porri e taleggio

Anche lo scalogno gioca un ruolo importante nel risotto con porri e taleggio, sebbene, a differenza di altri risotti, non fa parte del fondo di cottura. Lo scalogno viene impiegato per creare un olio aromatizzato nel quale tostare il riso e insaporirlo. Per farlo basta cuocere lo scalogno in abbondante olio extravergine di oliva e filtrare l’olio.

Lo scalogno esercita una funzione aromatizzante più intensa rispetto alla cipolla. Cede i suoi sapori con maggiore facilità, ma non si contraddistingue per il carattere pungente che invece caratterizza le cipolle.

L’olio di scalogno è una risorsa in cucina, infatti può essere impiegato per preparare dressing da alta cucina, con i quali condire le insalate più sfiziose. Può essere impiegato anche come condimento a crudo di secondi a base di carne, di pesce e persino per primi piatti di pasta.

Cosa sapere sul taleggio

Il taleggio è uno degli ingredienti più importanti della ricetta del risotto ai porri. Questo formaggio viene aggiunto a fine cottura, dove viene tagliato a cubetti e fatto sciogliere lentamente. In questo modo conferisce cremosità al risotto, donando un sapore marcatamente di latte che sa di formaggio e frutta secca.

Il taleggio non è da meno degli altri formaggi sul piano nutrizionale. Vanta la presenza di proteine ad alto valore biologico, che preservano l’integrità della massa muscolare e ne favoriscono lo sviluppo. E’ ricco di calcio, una sostanza che fa bene ai denti e alle ossa, e di fosforo, che giova alle funzionalità cognitive.

E’ un tipo di formaggio abbastanza calorico (apporta circa 310 kcal), ma meno rispetto ai formaggi dello stesso tipo. Può essere stagionato brevemente o a lungo, in questo secondo caso diventa compatibile con chi soffre di intolleranza al lattosio.

Una mantecatura tra il classico e l’innovativo per il risotto con i porri

Il taleggio funge da mantecatura del risotto con i porri, che si avvale del contributo del burro e del Parmigiano. Il burro può essere standard o chiarificato. Nel primo caso il suo sapore emergerà intensamente, dunque pensateci due volte prima di sceglierlo. Il burro chiarificato, invece, è molto più delicato e insaporisce leggermente, conferendo cremosità al risotto.

Per quanto concerne il Parmigiano vi consiglio di utilizzare una versione molto stagionata. In questo modo conferirà maggiore sapidità, smorzando la dolcezza dei porri e il sapore di latte del taleggio.

In ogni caso fate attenzione alla mantecatura, che va realizzata rigorosamente a fiamma spenta. Una volta che i formaggi si sono sciolti è bene far riposare il risotto per un paio di minuti, in modo da legare al meglio i sapori.

FAQ sul risotto con porri e taleggio

A cosa fa bene mangiare i porri?

I porri sono ricchi di fibre, vitamine e minerali benefici per la salute. Contengono antiossidanti che favoriscono la protezione cellulare e hanno proprietà depurative e diuretiche. I porri sono utili per la digestione grazie al loro contenuto di inulina, un prebiotico che favorisce la salute intestinale. Inoltre contribuiscono a mantenere sotto controllo la pressione del sangue grazie all’apporto di potassio.

Che tipo di riso si usa per risotti?

Per i risotti si utilizza un riso a chicco corto (o medio) con un alto contenuto di amido per garantire una consistenza cremosa. Le varietà più indicate sono il riso Carnaroli (che tiene bene la cottura), l’Arborio (che assorbe i sapori) e il Vialone Nano, che dona cremosità pur rimanendo consistente. Ogni varietà ha caratteristiche diverse, ma tutte permettono di ottenere un risotto perfetto.

Come si manteca il risotto?

La mantecatura del risotto avviene a fuoco spento, mescolando energicamente il riso con burro freddo e formaggio grattugiato. Questo processo permette agli amidi di amalgamarsi con i grassi, creando una consistenza cremosa. È importante lasciar riposare il risotto per un minuto prima di servirlo, in modo che la mantecatura si completi e il piatto raggiunga la giusta cremosità.

Quanto brodo usare per il risotto?

La quantità di brodo necessaria per un risotto varia in base alla tipologia di riso e alla cottura desiderata. In genere si calcolano circa 700-800 ml di brodo per 100 grammi di riso. Il brodo va aggiunto gradualmente, un mestolo alla volta, mescolando continuamente affinché il riso lo assorba in modo uniforme, evitando che il risotto risulti troppo liquido o asciutto.

Dov’è nato il risotto?

Il risotto è nato in Italia, e più precisamente in Lombardia. La sua origine è legata alla diffusione della coltivazione del riso nella Pianura Padana, risalente al XV secolo. La ricetta del famoso “risotto alla milanese” con zafferano viene documentata già nel XVI secolo. Da allora il risotto è diventato un simbolo della cucina italiana, con numerose varianti regionali.

Ricette di risotti ne abbiamo? Certo che si!

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