Tartufini al miele di arancio, dei dolcetti per le occasioni
Tartufini al miele di arancio, una pasticceria di alto livello
Oggi vi presento i tartufini al miele di arancio, una versione dei celebri tartufi che si caratterizza per le dimensioni minute e per la presenza di alcuni alimenti sui generis, come il miele. Dall’esterno assomigliano a dei tartufi piccoli, che si mangiano in un sol boccone. Sono dei dolci che rivelano un cuore morbido, corposo e complesso, in grado di trasmettere sentori tra il dolce e l’aromatico. Sono perfetti per le visite di amici e parenti, e possono essere abbinati a una vasta gamma di bevande. Tuttavia, danno il meglio di sé con il caffè.
I tartufini al miele di arancio possono fungere anche da idea regalo. In questa prospettiva, vanno intesi come un omaggio saporito e gradito, come del resto tutti i doni fatti a mano. La ricetta dei tartufini, al di là delle differenze con i tartufi classici, non è difficile ma solo un po’ lunga. In particolare richiede pazienza in fase di guarnizione, che vede come protagonisti il cacao, il cocco rapè e le codette di cioccolato.
Ricetta tartufini al miele di arancio
Preparazione tartufini al miele di arancio
Per preparare i tartufini al miele di arancio seguite questi semplici passaggi.
- Riducete a pezzetti il cioccolato e versatelo in una ciotola ampia. Poi aggiungete il burro fatto a cubetti e il miele.
- Scaldate la panna fino al punto di ebollizione, poi versatela nella ciotola. Mescolate il tutto per ottenere una crema liscia e uniforme.
- Poi aggiungete il lmiele, coprite con un piatto e fate riposare in frigo per 1 ora.
- Prelevate un cucchiaino di composto alla volta e, con ciascuno di essi, preparate 24 palline, facendole rotolare sotto il palmo della mano.
- Coprite metà tartufini con un po’ di cacao, poi adagiateli nei pirottini e fateli riposare in frigo fino a quando non si saranno rassodati.
- Passate alcuni tartufini di cacao nel cocco, mentre gli altri passateli nelle codette di cioccolato.
- Infine, conservateli al fresco prima di servire.
Ingredienti tartufini al miele di arancio
- 250 gr. di cioccolato fondente
- 210 ml. di panna fresca consentita
- 60 gr. di miele di arancio
- q. b. di cacao amaro in polvere
- 65 gr. di burro freddo
- q. b. di codette di cioccolato
- q. b. di cocco rapè essiccato o scaglie di cioccolato .
Un focus sul miele di arancio
L’ingrediente più peculiare di questi tartufini al cioccolato è senz’altro il miele di arancio. E’ un miele che si differenzia parecchio dalla tipologia più diffusa, ovvero il millefiori. Infatti, spicca per il sapore delicato, dolce ma anche un po’ acidulo. Differisce anche per l’aspetto, visto che è molto chiaro e tende al giallo paglierino. Il miele di arancio, in virtù della sua delicatezza, viene spesso utilizzato come alimento di supporto degli impasti, un po’ come avviene per il miele di acacia. In questo caso, però, impatta in maniera radicale sul sapore.
Il miele di arancio, per quanto concerne le proprietà nutrizionali, non ha nulla da invidiare alle altre tipologie di miele. E’ anch’esso un ricettacolo di vitamine, sali minerali e antiossidanti, sostanze che contribuiscono alla prevenzione del cancro e rallentano l’invecchiamento cellulare.
Il miele d’arancio gioca un ruolo anche in alcune medicine naturali, in particolare è apprezzato per la sua funzione calmante. Nondimeno, aiuta a guarire dalla tosse o dal mal di gola, attenuandone i sintomi. Il miele d’arancio non è certo l’unico miele “esotico”, infatti esistono numerose tipologie di miele con differenti proprietà e gusto. Qui sul sito ho affrontato molto spesso l’argomento, scrivendo anche un libro sul miele.
Quale cioccolato scegliere per i tartufini al miele di arancio?
Anche il cioccolato gioca un ruolo fondamentale in questi tartufini al miele di arancio. Interviene in due fasi distinte: al momento della preparazione dell’impasto e in fase di guarnizione. Nel primo caso viene ridotto ad un trito grossolano e unito al burro e al miele. Il tutto viene poi arricchito con la panna e messo ad addensare in frigo.
Una domanda sorge spontanea: quale cioccolato utilizzare? Ovviamente è opportuno usare il cioccolato fondente. Questo tipo di cioccolato è più buono e più versatile quando si tratta di pasticceria. In particolare vi consiglio un cioccolato fondente al 75%, che sancisce un buon compromesso tra aroma e dolcezza.
Il cioccolato, va detto, non è così pericoloso come si pensa. Certo, è parecchio calorico, ma è sufficiente non abusarne. Per il resto è ricco di antiossidanti, vitamine e sali minerali. Inoltre, sostiene l’umore e funge persino da blando antidepressivo, una verità che tutti gli amanti del cioccolato conoscono ma che trova ampia conferma anche nella letteratura scientifica.
Una guarnizione speciale per i tartufini al miele di arancio
Il vero punto di forza dei tartufini al miele di arancio risiede nella guarnizione, anzi nelle guarnizioni in quanto se ne preparano ben due. La prima guarnizione è realizzata con il cacao amaro in polvere e con il cocco, mentre la seconda con le sole codette di cioccolato.
Il cocco dovrebbe essere rapè, ossia ottenuto tritando le fette di cocco essiccate. Anche in questa forma il frutto mantiene tutte le sue proprietà nutrizionali. Il riferimento è in particolar modo ai grassi “buoni”, responsabili di un abbassamento del colesterolo cattivo. Non mancano poi le vitamine e i sali minerali.
La presenza del cocco incide in maniera rilevante dal punto di vista calorico, d’altronde un etto di cocco fresco viaggia sulle 200 kcal, mentre un etto di cocco rapè si attesta sulle 400 kcal. La differenza è ovviamente giustificata dall’abbondanza di acqua nel primo e dalla sua assenza nel cocco rapè.
FAQ sui tartufini al miele di arancio
A cosa fa bene il miele di arancio?
Rispetto alle altre tipologie di miele, quello di arancio spicca per l’effetto calmante e rilassante, infatti gioca un ruolo importante anche nella medicina naturale. Per il resto impatta sul benessere generale come gli altri tipi di miele, infatti è rimineralizzante e aiuta a calmare tosse e mal di gola.
Perché si chiamano tartufi e tartufini?
Questi nomi richiamano al celebre fungo. L’aspetto è infatti simile, a partire dalla forma e dal loro colore.
A cosa fa bene il cocco?
Il cocco, anche nella sua forma reidratata, giova all’organismo in quanto è ricco di vitamine e sali minerali. Restituisce energie e forza, inoltre sostiene le ossa in virtù di una certa abbondanza di calcio. Infine, impatta in modo positivo sul sistema immunitario.
Che differenza c’è tra farina di cocco e cocco rapè?
Domanda più che legittima se si considera che i due alimenti sono così simili (apparentemente) da essere considerati la stessa cosa. Entrambi derivano dalla polpa del cocco essiccata e disidratata. Tuttavia, la farina è frutto di una macinazione vera e propria, che rende il prodotto quasi impalpabile come la farina tradizionale, mentre il cocco rapè è soggetto a una triturazione grossolana. Non è un caso che solo la farina di cocco venga impiegata per gli impasti.
Ricette di tartufini ne abbiamo? Certo che si!
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