Tartare al tonno con melanzane rosse, un secondo delicato
Tartare al tonno con melanzane rosse, un piatto tra salato e agrodolce
La tartare al tonno con melanzane rosse è un secondo piatto raffinato e dall’aspetto scenografico, capace di esprimere una certa eleganza sotto il profilo sia visivo che gustativo. E’ un piatto realizzato – come da tradizione – senza ricorrere alla cottura, valorizzando il gusto naturale delle materie prime. Non è un dettaglio di poco conto se si considera che i protagonisti della ricetta sono due alimenti tutto sommato rari e pregiati: il tonno rosso e la melanzana rossa.
Gli ingredienti vengono assemblati l’uno sopra l’altro formando più strati, che vengono sormontati da un mix di frutti rossi e da una deliziosa salsina agrodolce. Vi consiglio di preparare la tartare al tonno per le migliori occasioni, magari quando si hanno ospiti a casa e si intende offrire un’esperienza gastronomica memorabile. D’altronde piatti simili si consumano di più nei ristoranti di lusso ed esulano da quella che è l’alimentazione quotidiana.
Ricetta tartare al tonno con melanzane
Preparazione tartare al tonno con melanzane
Per preparare la tartare al tonno con melanzane rosse procedete in questo modo.
- Affettate finemente le melanzane rosse e distribuite le fette così ottenute in quattro piattini.
- Ricavate un trito dal tonno rosso fresco usando semplicemente il coltello. Mi raccomando, il tonno deve essere stato abbattuto in congelatore per almeno 48 ore.
- Poi distribuite il tonno sopra le fette di melanzana.
- Coprite con altre fette di melanzane e disponete altro trito di tonno su queste ultime.
- Infine, guarnite con della scorza di limone in filetti molto sottili, quasi a voler riprodurre dei ciuffetti. Aggiungete anche qualche fragolina di bosco (o ribes) e alcune foglioline di origano fresco.
- In una ciotola versate il succo di limone, il miele, la senape dolce, il sale e il pepe. Infine, mescolate tutto con cura.
- Aggiungete questa salsina alla tartare al tonno e servite.
Ingredienti tartare al tonno con melanzane
- 400 gr. di tonno rosso fresco
- 2 melanzane rosse
- 1 limone biologico
- 2 cucchiai di senape dolce
- 1 cucchiaio di miele
- un paio di rametti di origano fresco
- 1 ciotolina di fragoline di bosco o ribes
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- q. b. di sale e di pepe.
Tutti i pregi del tonno rosso
Vale la pena approfondire il discorso sul tonno rosso, che è il vero protagonista di questa tartare al tonno con melanzane rosse. E’ la varietà di tonno più pregiata che spicca innanzitutto per il colore delle sue carni, molto più intenso rispetto a un classico tonno pinna gialla. E’ anche piuttosto tenero e succoso, quindi è molto adatto alla tartare. Ovviamente il consumo in forma tartare, ossia da crudo, richiede qualche accorgimento. In particolare il tonno va abbattuto in congelatore per almeno due giorni.
Il tonno rosso vanta alcune peculiarità organolettiche. Il suo sapore è delicato e abbastanza aromatico, inoltre esprime una leggera nota amarognola, che si fa sentire soprattutto durante il consumo a crudo.
Dal punto di vista nutrizionale si pone sullo stesso piano degli altri tipi di tonno in quanto è ricco di proteine, fosforo, vitamina D (essenziale per il sistema immunitario) e acidi grassi omega tre, che fanno bene al cuore e alla circolazione. Per quanto concerne l’apporto calorico siamo sulle 160 kcal per 100 grammi per il prodotto veramente fresco.
La melanzana rossa, una varietà particolare
Anche la melanzana rossa gioca un ruolo fondamentale in questa tartare al tonno. Funge insieme da base e da strato intermedio, ospitando il tonno ridotto a tartare. La melanzana rossa è una varietà speciale di melanzana, che si differenzia dalle altre sotto molti punti di vista. In primo luogo è molto rossa, a tal punto da ricordare – anche a causa di una forma tondeggiante – i pomodori costoluti.
Il sapore, poi, è abbastanza delicato ma esprime delle note pungenti e un sentore leggermente amarognolo. Inoltre, può essere mangiata cruda in quanto la polpa è morbida e priva di solanina, una sostanza tossica presente nelle altre varietà.
La melanzana rossa vanta un profilo nutrizionale simile a quello delle altre melanzane, ma è molto più antiossidante. Dunque è un toccasana per l’organismo in quanto riduce l’impatto dei radicali liberi e aiuta a prevenire il cancro.
Una guarnizione raffinata per la tartare al tonno con melanzane rosse
La tartare al tonno con melanzane rosse conta anche sul contributo della frutta, nello specifico dei frutti di bosco e dei ribes, che vengono posti sull’ultimo strato di melanzane che “chiude” la preparazione. Lo scopo è quello di aumentare lo spessore “scenografico” e organolettico della tartare. In questo modo emergono dei colori vivaci e un sapore acidulo che si fa apprezzare da tutti, al di là della peculiarità dell’abbinamento.
Va detto, poi, che i frutti rossi in generale e il ribes in particolare fanno bene alla salute. Infatti, a fronte di un apporto calorico minimo, contengono la vitamina C che fa bene al sistema immunitario, oltre ad ottime dosi di potassio e di acido ellagico, che è un potente antiossidante naturale.
Una salsina agrodolce per la tartare al tonno con melanzane rosse
La tartare al tonno con melanzane rosse è impreziosita da una salsina agrodolce. Questa viene posta a preparazione conclusa ed esercita anche un impatto scenografico in virtù di un aspetto ambrato e di una brillantezza spiccata.
La salsina viene realizzata tramite il mescolamento di pochi semplici ingredienti: succo di limone, senape, miele, sale e pepe. Il succo di limone aggiunge un tocco acre, mentre la senape dona un gusto aromatico e amarognolo, infine il miele bilancia e impreziosisce con il suo sapore dolce. Quale tipo di miele utilizzare? Per questa ricetta vi consiglio un miele leggero come quello di acacia. Se però desiderate che il miele emerga un po’ di più, potete procedere con il millefiori o con qualche tipologia aromatica come il miele di ulmo o di eucalipto.
FAQ sulla tartare al tonno con melanzane
Quanto dura la tartare di tonno in frigo?
La tartare di tonno, per quanto ben trattata, ha una durata limitata. In frigo può essere conservata al massimo per due giorni.
Come capire se la tartare è buona?
Il sapore deve essere un po’ acidulo, ma mai dolciastro. Inoltre, deve essere asciutta al tatto, ovviamente al netto dei condimenti utilizzati. Se è appiccicosa o peggio ancora viscosa, significa che è andata a male.
Cosa mangiare dopo la tartare?
In genere la tartare spicca per i sapori raffinati ma intensi, dunque vi consiglio di comporre il menù seguendo i medesimi principi. A tal proposito si può proporre un’insalatina aromatica a base di rucola, o magari qualche verdura in pinzimonio.
Ricette di tartare ne abbiamo? Certo che si!
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