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Grattachecca con sciroppo di anice, un dessert rinfrescante

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Grattachecca
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Grattachecca con sciroppo di anice e ribes contro la calura esitiva

Oggi prepariamo la grattachecca con sciroppo di anice e ribes, una delizia che si pone a metà strada tra bibita e dessert. Si presenta con una texture molto morbida e granulosa, persino più soft della granita. E pensare che molti la confondono con quest’ultima, senza sapere che in realtà sono due preparazioni diverse.

La granita è un preparato a base di ghiaccio in cui i cristalli vengono spezzati più volte, in modo da ottenere una texture più morbida. La grattachecca invece si basa sul ghiaccio estratto da un blocco più grande e frullato più finemente possibile.

La grattachecca con sciroppo di anice e ribes si inserisce nel solco delle grattachecche tradizionali, tipiche di Roma e più in generale del Lazio. Da oltre 150 anni fungono da refrigerio durante le calde giornate estive e fanno da contorno ad aperitivi leggeri, passeggiate in centro e menù più o meno elaborati. Il nome deriva dall’atto di “grattare la checca”, ovvero di estrarre pezzi di ghiaccio da un blocco più grande, detto per l’appunto “checca” in romanesco.

Ricetta grattachecca con sciroppo di anice

Preparazione grattachecca con sciroppo di anice

Per preparare la grattachecca con sciroppo di anice e ribes procedete in questo modo.

  • Estraete il ghiaccio dal freezer e fatelo riposare per un paio di minuti in modo che sia più semplice lavorarlo.
  • Tritate il ghiaccio con il mixer e versatelo in un bicchiere largo.
  • Versate lo sciroppo di anice.
  • Infine, guarnite con la frutta fresca e servite.

Ingredienti grattachecca con sciroppo di anice

  • q. b. di ghiaccio
  • qualche chicco di ribes (o frutta fresca a piacere)
  • q. b. di sciroppo di anice.

Le proprietà dell’anice

La grattachecca con sciroppo di anice che vi propongo qui è diversa dal solito in quanto non viene arricchita con succhi di frutta, come avviene di solito, ma con uno sciroppo di anice. In tal modo acquisisce una consistenza più morbida e interessante.

Lo sciroppo di anice spicca per il sapore dolce e aromatico allo stesso tempo, che ricorda vagamente il gin e la sambuca. Se lo sciroppo è di qualità preserva le caratteristiche della materia prima. Non è un dettaglio di poco conto se si considera il suo impatto sull’organismo, infatti l’anice è un formidabile digestivo, un potente balsamico e un discreto carminativo. Esercita anche una funzione espettorante, molto utile quando si deve fronteggiare tosse o catarro.

Perché abbiamo usato il ribes nella grattachecca con sciroppo di anice?

Non di rado la grattachecca viene decorata con elementi soldi, magari con pezzettoni di frutta. Per la grattachecca con sciroppo di anice ho optato per i ribes, queste bacche si fanno apprezzare in primis per il colore rubino e per l’aspetto brillante, che è tale da ricordare gli anelli di una collana o i grani di un rosario. Fanno quindi bella figura sullo sfondo bianco-azzurro offerto dal ghiaccio tritato e mescolato allo sciroppo di anice.

Il ribes, poi, piace per il suo sapore, che è dolce e acidulo allo stesso tempo. Ciò lo rende versatile e adatto a una vasta gamma di preparazioni. Nondimeno, il ribes vanta delle ottime proprietà nutrizionali. E’ ricco di vitamina C, che fa bene al sistema immunitario e aiuta ad assorbire il ferro. Inoltre, contiene molto potassio, una sostanza che riequilibra la pressione del sangue. Infine, è ricco di licopene, una sostanza antiossidante e antitumorale, che è responsabile del suo colore rosso.

Come preparare lo sciroppo di anice?

Il vero protagonista di questa grattachecca è lo sciroppo di anice, che trasforma quello che sarebbe solo un pezzo di ghiaccio in un preparato gustoso, o in un dessert in grado di impreziosire gli aperitivi.

Potete acquistare lo sciroppo di anice al supermercato, magari scegliendo un prodotto di qualità che possa valorizzare la grattachecca. Potete, però, anche realizzarlo in casa. Se avete a disposizione tempo e pazienza vi consiglio di optare per questa soluzione, in questo modo avrete pieno controllo sul risultato finale e ne trarrete maggiore soddisfazione.

Come fare lo sciroppo di anice? E’ tutto molto semplice, basta sciogliere 100 grammi di zucchero in una tazza d’acqua e porre la soluzione sopra al fuoco. A questo punto non dovrete fare altro che aggiungere l’anice in polvere e proseguire la cottura fino a completo addensamento.

Come arricchire la grattachecca

Di base la grattachecca con sciroppo di anice non è altro che ghiaccio frullato e arricchito con una bevanda, che può essere un succo di frutta, uno sciroppo (come in questo caso) o un alcolico. Stiamo parlando dunque di una ricetta semplice, che in quanto tale porge il fianco a molte varianti. Le più diffuse sono quelle che prevedono l’aggiunta di una guarnizione solida, che può essere rappresentata da pezzi di frutta fresca. In questa ricetta abbiamo optato per il ribes.

Tuttavia si può pensare anche ad una decorazione più elaborata, che veda come protagonista un topping, come quello utilizzato per decorare e impreziosire gli yogurt gelato. Vanno bene anche le composte, che sono meno dolci e quindi meno cariche rispetto alle marmellate.

In generale si può immaginare la grattachecca come una versione elaborata dei cocktail. Proprio per questo si può scatenare la fantasia e dare vita a un preparato scenografico, che possa impreziosire il momento dell’aperitivo, piuttosto che fare bella mostra di sé nei party estivi.

FAQ sulla grattachecca con sciroppo di anice

Perché la grattachecca si chiama così?

Il nome grattachecca indica l’estrazione di pezzi di ghiaccio da un agglomerato più grande, infatti “checca” è il termine romanesco che corrisponde ai blocchi di ghiaccio.

Dov’è nata la grattachecca?

La grattachecca è una preparazione di origine romana. Secondo gli storici si è diffusa a partire dal XIX secolo, quando nella Capitale sono comparsi i primi chioschi storici dedicati quasi esclusivamente alla grattachecca romana e al cibo da strada in generale. E’ tuttavia probabile che preparazioni simili si consumassero in casa già nei secoli passati.

Come si usa la grattachecca?

La grattachecca può fungere da base per preparazioni più elaborate. Può essere infatti guarnita con la frutta fresca e con topping particolari, sempre a base di frutta.

Ricette di dessert estivi ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
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