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Susine gialle sciroppate, una ricetta adatta alle occasioni

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Susine gialle sciroppate
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 35 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.4/5 (7 Recensioni)

Susine gialle sciroppate, una ricetta facile

Le susine gialle sciroppate sono molto semplici da preparare. Sono anche parecchio versatili, infatti possono essere utilizzate in molte ricette di pasticceria, nonché adibite al consumo in solitaria. Si inseriscono nel solco della classica frutta sciroppata. L’origine di questa preparazione si perde nei secoli, sebbene si sia diffusa una volta che lo zucchero è diventato di uso comune.

La tradizione della frutta sciroppata è nata principalmente per conservare la frutta che non poteva essere consumata prima del suo naturale deperimento. D’altronde, con il metodo della “sciroppatura” possono durare anche più di un anno. Con il tempo sono diventate anche una risorsa per la guarnizione di torte, paste e pasticcini, acquisendo dunque una funzione propria.

Le susine gialle sciroppate, da questo punto di vista, non riservano sorprese. Possono essere consumate da sole, magari in alternativa alla frutta fresca (sono però più caloriche), ma possono fungere anche da guarnizione in ricette di pasticceria. Il procedimento, come ho già specificato, è semplice e non pone in essere problematiche di sorta. Si tratta, infatti, di preparare lo sciroppo e versarlo sui barattoli già riempiti con le susine. Ovviamente sono fondamentali le fasi di sterilizzazione e di pastorizzazione.

Ricetta susine sciroppate

Preparazione susine sciroppate

  • Per preparare le susine gialle sciroppate iniziate sterilizzando con cura sia i barattoli che i tappi.
  • Poi pulite le susine e inseritele nei barattoli, che vanno riempiti completamente, infine pressate per bene il tutto.
  • Adesso occupatevi dello sciroppo.
  • In una pentola versate l’acqua e lo zucchero, date una rapida mescolata e accendete il fuoco. Dovrebbero bastare 5 minuti dall’inizio del bollore.
  • Versate lo sciroppo ancora caldo nei barattoli, poi mettete i tappi e sigillate ermeticamente.
  • Ora inserite i barattoli in una casseruola molto alta (deve coprire completamente i barattoli per almeno 8 centimetri).
  • Ponete dei canovacci tra un barattolo e l’altro in modo che non possano rompersi.
  • Versate abbondante acqua, tale da coprire i barattoli (di almeno 1 cm) e accendete a fiamma bassa.
  • Fate sobbollire per mezz’ora, poi lasciate raffreddare i barattoli senza prelevarli dalla pentola.
  • A questo punto conservate i barattoli in un luogo fresco e buio. Le susine sciroppate sono pronte, se avete eseguito per bene tutte le fasi dureranno circa un anno.

Ingredienti susine sciroppate

  • 1 kg. di susine gialle mature e sode
  • 1 lt. di acqua naturale
  • 500 gr. di zucchero semolato

Un focus sulle susine gialle

Vale la pena parlare delle protagoniste delle susine sciroppate, ossia le susine gialle. Sono frutti dolci arricchiti da note acidule, apprezzati sia per il consumo in solitaria sia per la realizzazione di ricette. Tuttavia, sono oggetto di alcuni fraintendimenti. Quello principale riguarda il “rapporto” con le prugne sciroppate e non. La maggior parte delle persone tende a considerare i due termini come sinonimi. In effetti indicano esattamente lo stesso frutto, per quanto in termini di gusto e di proprietà nutrizionali non siano molto simili. Infatti le susine indicano il frutto fresco, invece le prugne quello essiccato.

Fatta questa precisazione, è bene parlare di quello che le susine gialle offrono in termini nutrizionali. In primo luogo, sono ricche di fibre, a tal punto da essere considerate lassative. L’associazione è in parte sbagliata, nel senso che non possono essere paragonate a un medicinale pensato per ottenere quello specifico effetto, ma facilitano comunque la digestione. In virtù dell’abbondanza di acqua e di altre particolari sostanze, le susine gialle sono anche diuretiche.

Per il resto, le prugne gialle sono ricche di vitamina C e vitamina A. La vitamina A è importante per la vista, invece la vitamina C rafforza il sistema immunitario come poche altre sostanze in natura. Le susine gialle sono anche ricche di potassio, che interviene sulla circolazione del sangue. L’apporto calorico, infine, è di circa 40 kcal per 100 grammi. Le susine, però, non figurano tra i frutti senza nichel, quindi se siete intolleranti a questa sostanza dovreste affidarvi ad altri alimenti.

Susine gialle sciroppate

Quale zucchero usare nelle susine sciroppate?

Lo zucchero è una componente importante delle susine gialle sciroppate. Senza zucchero, d’altronde, è impossibile preparare lo sciroppo. Ma quale zucchero utilizzare? E’ una domanda lecita, viste le numerose tipologie in commercio. A tal proposito, troviamo lo zucchero bianco e lo zucchero bruno, o integrale. Troviamo anche lo zucchero semolato e quello con grana molto fine.

Ebbene, per le sciroppate il miglior zucchero è quello bianco semolato. Bianco e non bruno, in quanto quest’ultimo contiene la melassa, che altera il sapore e crea sgradevoli residui se sottoposta a cottura. Inoltre, è bene optare per lo zucchero semolato e non per quello fine, per quanto possa apparire strano il primo è più solubile del secondo. Fate attenzione anche alle dosi, infatti se esagerate lo sciroppo non solo risulterà troppo dolce, e lo zucchero non riuscirà a sciogliersi in maniera adeguata.

Sterilizzazione e pastorizzazione, due fasi fondamentali

Le susine sciroppate, come qualsiasi altra frutta sciroppata, impongono una meticolosa esecuzione della sterilizzazione e della pastorizzazione. Entrambe le fasi hanno lo scopo di abbattere  la carica batteria e impedire la proliferazione di qualsiasi sostanza in grado di compromettere l’integrità della frutta. La sterilizzazione non è altro che l’igienizzazione completa e profonda dei barattoli e dei tappi, che prima di essere utilizzati vanno bolliti.

La pastorizzazione è simile, ma allo stesso tempo più complessa. Si tratta della bollitura dei barattoli già preparati, posti in una pentola ricolma d’acqua e separati da un canovaccio. Grazie alla pastorizzazione non solo i contenitori ma anche la frutta viene “purificata” e quindi predisposta a durare per molto tempo. Le susine gialle sciroppate, se preparate seguendo tutte le indicazioni, durano anche un anno. Certo, scegliere bene le susine aiuta, in particolare dovrebbero essere allo stesso tempo sode e ben mature. Con questi frutti potete preparare un’ottima confettura di prugne. Non si dice marmellata di prugne. Le marmellate si preparano solo con gli agrumi.

Che differenza c’è tra le susine sciroppate e le susine sotto spirito

Quando si parla di frutta in conserva si fa spesso confusione tra prodotti sciroppati e prodotti sotto spirito. Dunque, facendo riferimento alle susine, è bene spiegare le differenze tra le due tipologie di conserva.

Le susine sciroppate, come abbiamo visto, sono conservate in una soluzione di acqua e zucchero, il ché dà vita a uno sciroppo dolce che ne esalta il gusto naturale. Il metodo della “sciroppatura” preserva la freschezza del frutto ed è ideale per dolci, gelati alle prugne e ricette per le quali si desidera un sapore fruttato e delicato.

Le susine sotto spirito, invece, sono immerse in una miscela di alcool e zucchero, che dona al frutto un gusto più deciso e un tenore marcatamente alcolico. Questa preparazione è perfetta come digestivo, o per arricchire dessert con una nota liquorosa.

E se usassimo le susine nere?

Come abbiamo visto le susine gialle sciroppate si caratterizzano per un sapore dolce e leggermente acidulo, valorizzato da una consistenza morbida ma soda. Il loro colore brillante le rende visivamente attraenti e il gusto tende ad essere fresco e delicato.

Ma se utilizzassimo le susine nere come cambierebbe il sapore? Ebbene, in questo caso la preparazione esprimerebbe un sapore più intenso e zuccherino, con note che possono ricordare la frutta secca o la confettura. D’altronde la polpa delle susine nere è più ricca e carnosa, con un gusto deciso che le rende ideali per accompagnare dessert elaborati, o per essere utilizzate come guarnizione in torte e crostate.

Insomma, se da un lato entrambe le varianti condividono il sapore dolce (derivante dallo sciroppo), differiscono parecchio per aromi, consistenza e modalità di impiego.

Ricette con le susine gialle, un mondo da scoprire

La susina gialla è una vera alleata in cucina, infatti vi è una vasta gamma di ricette in cui può essere utilizzata. Vediamo brevemente gli utilizzi più comuni delle susine gialle.

Confetture e marmellate. Le susine gialle sono perfette per preparare confetture dal sapore dolce e leggermente acidulo. La loro polpa morbida si cuoce facilmente, trasformandosi in una crema vellutata ideale per essere spalmata su pane e croissant, o per farcire dolci. La confettura può essere ulteriormente aromatizzata con l’aggiunta di spezie come vaniglia o cannella.

Dolci al forno. Crostate, torte morbide e crumble sono solo alcune delle delizie che si possono creare con le susine gialle. Tagliate a fettine e distribuite su una base di pasta frolla (o mescolate all’impasto) conferiscono morbidezza e un sapore fresco al dolce. Le susine si possono anche caramellare prima dell’utilizzo, un accorgimento perfetto per chi vuole garantire ai preparati la massima dolcezza.

Insalate estive. Grazie al loro gusto fresco e alla consistenza soda le susine gialle sono ottime anche come ingrediente da insalata. Si possono abbinare a ingredienti come rucola, feta, noci o con una vinaigrette al miele. In questo modo si ottiene un piatto leggero, originale e capace di esprimere un bel contrasto dolce-salato.

Salse per carni bianche. Ridotte in purea e insaporite con erbe aromatiche (come rosmarino o timo) le susine gialle diventano una salsa ideale per accompagnare carni bianche come pollo o tacchino. In questo caso aggiungono una nota agrodolce che valorizza il piatto e disegna un’esperienza gustativa di prim’ordine.

FAQ sulle susine sciroppate

Che differenza c’è tra susine e prugne?

Susine e prugne sono sostanzialmente lo stesso frutto. Con il termine “susine” si intende il frutto fresco, invece con il termine “prugne” si intende il frutto essiccato. Nel senso comune i due termini tendono ad essere intercambiabili, in particolare si usa dire “prugne” anche per identificare il frutto fresco.

Che sapore hanno le susine gialle?

Le susine gialle hanno un sapore dolce con una leggera nota acidula, che le rende particolarmente fresche e piacevoli. La loro polpa è succosa e delicata, perfetta sia per il consumo fresco sia per preparazioni dolci o marmellate.

A cosa fanno bene le susine?

Le susine sono ricche di vitamina A, C e K, oltre ad avere fibre e antiossidanti. Favoriscono la salute intestinale, migliorano la digestione e supportano il sistema immunitario. Grazie al loro contenuto di potassio contribuiscono al benessere cardiovascolare e aiutano a mantenere l’equilibrio idrico.

Chi ha il diabete può mangiare le susine?

Chi ha il diabete può mangiare susine ma con moderazione, poiché hanno un indice glicemico non proprio basso. Per questo è importante monitorare le porzioni per evitare picchi di zucchero nel sangue.

Cosa si può fare con le susine?

Le susine si possono utilizzare per marmellate, crostate, torte, composte o salse per carni. Si prestano bene anche per insalate fresche, macedonie e smoothie. Essiccate diventano uno snack nutriente, mentre cotte si trasformano in deliziose confetture o ripieni.

Ricette con le susine ne abbiamo? Certo che si!

4.4/5 (7 Recensioni)
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