Liquore alle susine gialle, un digestivo perfetto
Liquore alle susine gialle, un ammazzacaffè all’italiana
Il liquore alle susine gialle rappresenta quasi un unicum nel mondo degli ammazzacaffè, o digestivi che dir si voglia. Le peculiarità riguardano sia la lista degli ingredienti che il metodo di preparazione. Infatti è realizzato con ben due componenti alcoliche: l’alcool alimentare e il Pinot grigio, laddove la maggior parte dei liquori fatti in casa prevede solo l’impiego del primo. Per inciso, il liquore alle susine gialle può essere realizzato anche con un vino rosso, o proveniente da uve scure e molto dolci. Inutile specificare che con il Pinot grigio si ottiene il massimo del gusto e della purezza. La presenza della seconda base alcolica impatta anche sulla ricetta in sé. Essa consiste nella macerazione delle susine nel Pinot, nel filtraggio del liquido e nella bollitura insieme allo zucchero.
Si forma dunque una sorta di sciroppo al gusto di susine e Pinot, dai tratti inediti e in grado di soddisfare tutti i palati. Lo sciroppo va unito all’alcool e lasciato riposare per qualche giorno. Molto lunga è la fase finale, ovvero quella del riposo prima del consumo. In media non dovrebbe durare meno di un mese. Il liquore alle susine gialle così preparato è ottimo come fine pasto, ma può anche fungere da aperitivo alcolico. Può essere utilizzato anche per preparare dei deliziosi cocktail fruttati. A tal proposito, vista la presenza del Pinot, può fungere da sostituto dello spritz.
Ricetta liquore alle susine gialle
Preparazione liquore alle susine gialle
- Il liquore alle susine gialle deve essere conservato all’interno di bottiglie completamente sterilizzate, dunque lavate e rendete igieniche prima di iniziare.
- Lava bene le susine e asciugale. Tagliale a metà e rimuovi il nocciolo.
- Metti le susine tagliate in un barattolo di vetro grande e pulito.
- Versa l’alcool puro sulle susine nel barattolo, assicurandoti che siano completamente coperte.
- Aggiungi il baccello di vaniglia, se lo desideri.
- Chiudi il barattolo ermeticamente e lascia macerare le susine per 20-30 giorni in un luogo buio e fresco. Agita il barattolo ogni 2-3 giorni.
- Dopo il periodo di macerazione, filtra l’alcool per separarlo dalle susine.
- Puoi usare un colino fine o una garza per ottenere un liquido limpido.
- In una pentola, riscalda il vino bianco e aggiungi lo zucchero.
- Mescola fino a quando lo zucchero si è completamente sciolto.
- Se vuoi ridurre la gradazione alcolica, aggiungi l’acqua al vino e zucchero, mescolando bene.
- Lascia raffreddare lo sciroppo di vino e zucchero a temperatura ambiente.
- Una volta raffreddato, mescola lo sciroppo con l’alcool filtrato.
- Mescola bene e imbottiglia il liquore.
- Chiudi le bottiglie e lascia riposare il liquore in un luogo buio e fresco per almeno 1-2 mesi.
- Questo passaggio permette ai sapori di amalgamarsi e al liquore di raggiungere la sua piena maturazione.
Ingredienti liquore alle susine gialle
- 1 kg di susine gialle mature
- 500 ml di alcool puro a 95% vol.
- 500 ml di vino bianco (preferibilmente un Pinot)
- 300-500 g di zucchero (a seconda della dolcezza desiderata)
- 300 ml di acqua (opzionale
- per ridurre la gradazione alcolica)
- 1 baccello di vaniglia (opzionale
- per un tocco aromatico)
Un focus sulle susine
La ricetta del liquore alle susine gialle fa un uso efficace delle susine. Per inciso, le susine non sono altro che le prugne di tipo europeo. Ad ogni modo le susine sono tra i frutti più apprezzati in quanto molto dolci, ma che non stancano mai. L’immaginario collettivo le elegge come frutti lassativi per eccellenza. L’accezione è un po’ esagerata, ma indubbiamente agevolano la digestione. Il merito di ciò va all’abbondanza di fibre, nonché ad alcune sostanze particolari, poco presenti in altri frutti (considerati digestivi).
Ma i pregi delle susine non finiscono qui. Spiccano, infatti, per l’abbondanza di vitamine e sali minerali. Contengono ottime dosi di vitamina A (che fa bene alla vista), di vitamina C e di vitamina B6, che regolarizza molti meccanismi dell’organismo. Inoltre le susine contengono sostanze che aiutano a contrastare il tumore, oltre a potassio e magnesio.
L’apporto calorico delle susine è rilevante se paragonato a quello degli altri frutti, ma misero in senso assoluto: siamo sulle 45 kcal per 100 grammi. In occasione di questa ricetta devono essere preparate a dovere. Vanno immerse nell’acqua bollente per pochi minuti, in modo da facilitare la pelatura, poi vanno sbucciate, tagliate in due, denocciolate e fatte a pezzetti.
Il ruolo del Pinot grigio
Vale la pena spendere qualche parola per un altro ingrediente principale del liquore alle susine gialle: il Pinot grigio. Come ho già detto, si tratta di una presenza tutt’altro che scontata in una ricetta di liquore fatto in casa. E’ una seconda base alcolica che contribuisce a smorzare ad aumentare il grado alcolico, ma allo stesso tempo insaporisce. In virtù del contributo del Pinot grigio, infatti, il liquore di susine gialle può superare anche i 35-40 gradi.
Il Pinot grigio, nonostante il senso comune, non è un vino solo italiano. Di base è realizzato in Francia e nel Triveneto, ma varianti altrettanto buone si segnalano in Svizzera, Germania e persino in Slovenia. E’ realizzato con un vitigno di tipo “grigio”, che regala uve simili a quelle rosse, ma più chiare e decisamente tendenti al viola. Ciononostante, il vino che se ne ricava è spesso ramato o addirittura chiaro. Molto particolari e soprattutto vari sono gli abbinamenti. Il Pinot si sposa molto bene con gli antipasti, specie se a base di affettati, ma fa la sua figura anche in compagnia di pesci e carni bianche. Non è molto alcolico, sicché può essere servito come aperitivo (raramente va oltre i 13 gradi).
Quale zucchero utilizzare?
Lo zucchero è una componente fondamentale del liquore alle susine gialle. D’altronde tutti i liquori fatti in casa richiedono la preparazione dello sciroppo. In questo caso lo sciroppo è decisamente alcolico, in quanto frutto dell’azione del Pinot grigio. Tuttavia, un dubbio rimane: quale zucchero utilizzare per questo tipo di liquore? La scelta è in genere tra zucchero bianco e zucchero bruno di canna, semolato o fine.
Ebbene, il consiglio è di andare sul sicuro e di optare per lo zucchero bianco semolato. Il motivo è semplice, il suo sapore è più neutro, mentre quello bruno di canna sa di caramello a causa dei residui di melassa. Inoltre, per quanto possa sembrare strano, lo zucchero semolato si amalgama meglio ed è più solubile dello zucchero fine. Fate attenzione alle dosi: bastano 200 grammi per un due litri di liquore. In ogni caso, una volta padroneggiata la ricetta, sarete in grado di calibrare il grado di dolcezza in assoluta autonomia.
Ricette con susine ne abbiamo? Certo che si!
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