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Liquore alle susine gialle, un digestivo perfetto

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Liquore alle susine gialle
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.3/5 (7 Recensioni)

Liquore alle susine gialle, un ammazzacaffè all’italiana

Il liquore alle susine gialle rappresenta quasi un unicum nel mondo degli ammazzacaffè, o digestivi che dir si voglia. Le peculiarità riguardano sia la lista degli ingredienti che il metodo di preparazione. Infatti è realizzato con ben due componenti alcoliche: l’alcool alimentare e il Pinot grigio, laddove la maggior parte dei liquori fatti in casa prevede solo l’impiego del primo. Per inciso, il liquore alle susine gialle può essere realizzato anche con un vino rosso, o proveniente da uve scure e molto dolci. Inutile specificare che con il Pinot grigio si ottiene il massimo del gusto e della purezza. La presenza della seconda base alcolica impatta anche sulla ricetta in sé. Essa consiste nella macerazione delle susine nel Pinot, nel filtraggio del liquido e nella bollitura insieme allo zucchero.

Si forma dunque una sorta di sciroppo al gusto di susine e Pinot, dai tratti inediti e in grado di soddisfare tutti i palati. Lo sciroppo va unito all’alcool e lasciato riposare per qualche giorno. Molto lunga è la fase finale, ovvero quella del riposo prima del consumo. In media non dovrebbe durare meno di un mese. Il liquore alle susine gialle così preparato è ottimo come fine pasto, ma può anche fungere da aperitivo alcolico. Può essere utilizzato anche per preparare dei deliziosi cocktail fruttati. A tal proposito, vista la presenza del Pinot, può fungere da sostituto dello spritz.

Ricetta liquore alle susine gialle

Preparazione liquore alle susine gialle

Il liquore alle susine gialle deve essere conservato all’interno di bottiglie completamente sterilizzate, dunque lavatele e rendetele igieniche prima di iniziare. Per quanto riguarda la ricetta, partite dalle susine. Lavatele con cura poi sbollentatele per due minuti in acqua portata a bollore. A questo punto vi risulterà facile sbucciare le susine, poi dividetele in due parti, eliminate il nocciolo e tagliate la polpa a pezzetti piccoli. In un contenitore a chiusura ermetica versate il Pinot e immergeteci i pezzi di susine.

Mescolate con cura, poi chiudete e lasciate a macerare per 5 giorni. Trascorso questo lasso di tempo, filtrate il liquido e versatelo in una pentola. Aggiungete lo zucchero e fate sobbollire per 10 minuti, poi spegnete la fiamma e fate raffreddare. Trasferite il liquido (una sorta di sciroppo) nel contenitore a chiusura ermetica, aggiungete l’alcool che avete a disposizione, chiudete e agitate. Lasciate riposare il liquido per due giorni. Poi filtrate ancora una volta e imbottigliate il liquore. Il liquore alle susine gialle può essere consumato dopo un mese.

Ingredienti liquore alle susine gialle

  • 800 gr. di susine gialle
  • 2 dl. di Pinot grigio
  • 200 gr. di zucchero bianco semolato
  • mezzo lt. di alcool alimentare a 90 gradi.

Un focus sulle susine

La ricetta del liquore alle susine gialle fa un uso efficace delle susine. Per inciso, le susine non sono altro che le prugne di tipo europeo. Ad ogni modo le susine sono tra i frutti più apprezzati in quanto molto dolci, ma che non stancano mai. L’immaginario collettivo le elegge come frutti lassativi per eccellenza. L’accezione è un po’ esagerata, ma indubbiamente agevolano la digestione. Il merito di ciò va all’abbondanza di fibre, nonché ad alcune sostanze particolari, poco presenti in altri frutti (considerati digestivi).

Ma i pregi delle susine non finiscono qui. Spiccano, infatti, per l’abbondanza di vitamine e sali minerali. Contengono ottime dosi di vitamina A (che fa bene alla vista), di vitamina C e di vitamina B6, che regolarizza molti meccanismi dell’organismo. Inoltre le susine contengono sostanze che aiutano a contrastare il tumore, oltre a potassio e magnesio.

L’apporto calorico delle susine è rilevante se paragonato a quello degli altri frutti, ma misero in senso assoluto: siamo sulle 45 kcal per 100 grammi. In occasione di questa ricetta devono essere preparate a dovere. Vanno immerse nell’acqua bollente per pochi minuti, in modo da facilitare la pelatura, poi vanno sbucciate, tagliate in due, denocciolate e fatte a pezzetti.

Liquore alle susine gialle

Il ruolo del Pinot grigio

Vale la pena spendere qualche parola per un altro ingrediente principale del liquore alle susine gialle: il Pinot grigio. Come ho già detto, si tratta di una presenza tutt’altro che scontata in una ricetta di liquore fatto in casa. E’ una seconda base alcolica che contribuisce a smorzare ad aumentare il grado alcolico, ma allo stesso tempo insaporisce. In virtù del contributo del Pinot grigio, infatti, il liquore di susine gialle può superare anche i 35-40 gradi.

Il Pinot grigio, nonostante il senso comune, non è un vino solo italiano. Di base è realizzato in Francia e nel Triveneto, ma varianti altrettanto buone si segnalano in Svizzera, Germania e persino in Slovenia. E’ realizzato con un vitigno di tipo “grigio”, che regala uve simili a quelle rosse, ma più chiare e decisamente tendenti al viola. Ciononostante, il vino che se ne ricava è spesso ramato o addirittura chiaro. Molto particolari e soprattutto vari sono gli abbinamenti. Il Pinot si sposa molto bene con gli antipasti, specie se a base di affettati, ma fa la sua figura anche in compagnia di pesci e carni bianche. Non è molto alcolico, sicché può essere servito come aperitivo (raramente va oltre i 13 gradi).

Quale zucchero utilizzare?

Lo zucchero è una componente fondamentale del liquore alle susine gialle. D’altronde tutti i liquori fatti in casa richiedono la preparazione dello sciroppo. In questo caso lo sciroppo è decisamente alcolico, in quanto frutto dell’azione del Pinot grigio. Tuttavia, un dubbio rimane: quale zucchero utilizzare per questo tipo di liquore? La scelta è in genere tra zucchero bianco e zucchero bruno di canna, semolato o fine.

Ebbene, il consiglio è di andare sul sicuro e di optare per lo zucchero bianco semolato. Il motivo è semplice, il suo sapore è più neutro, mentre quello bruno di canna sa di caramello a causa dei residui di melassa. Inoltre, per quanto possa sembrare strano, lo zucchero semolato si amalgama meglio ed è più solubile dello zucchero fine. Fate attenzione alle dosi: bastano 200 grammi per un due litri di liquore. In ogni caso, una volta padroneggiata la ricetta, sarete in grado di calibrare il grado di dolcezza in assoluta autonomia.

Ricette con susine ne abbiamo? Certo che si!

4.3/5 (7 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Liquore alle susine gialle, un digestivo perfetto

  • Sab 16 Lug 2022 | daniele ha detto:

    ciao.
    volevo sapere se ho letto bene:solo due decilitri di pinot per 800gr di susine?
    Se si,più o meno quanto liquore ottengo da questa ricetta?
    Grazie

    • Mar 19 Lug 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Daniele sono andata a ricercare la ricetta scritta a mano durante la preparazione e gli ingredienti sono corretti. Ne è uscita una bottiglia

  • Sab 22 Giu 2024 | Roberto Merialdo ha detto:

    Ma è obbligatorio sbucciarle?

    • Lun 8 Lug 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Roberto non è obbligatorio sbucciare le susine gialle per fare il liquore, ma dipende un po’ dal tipo di risultato che vuoi ottenere. Se le lasci con la buccia, il tuo liquore avrà un sapore più complesso e un colore più intenso, grazie agli aromi e ai pigmenti della buccia. Inoltre, le bucce rilasciano tannini che aggiungono una leggera astringenza, simile a quella del vino rosso.

      D’altra parte, sbucciare le susine porta a un sapore più dolce e pulito, senza le note leggermente amare dei tannini. Certo, sbucciarle richiede un po’ più di lavoro, soprattutto se ne stai preparando una quantità considerevole. Un trucco per facilitarlo è immergere le susine in acqua bollente per 30-60 secondi e poi trasferirle subito in acqua ghiacciata. Così la buccia si stacca più facilmente.

      Alla fine, sia che tu decida di sbucciarle o no, l’importante è che le susine siano ben mature e lavate.

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