Grongo fritto con panatura di mais: un piatto leggero
Grongo fritto con panatura di mais, il pesce al suo meglio
Il grongo fritto con panatura di mais è un pezzo di rosticceria diverso dal solito. In primo luogo perché la panatura non è composta dal solito pangrattato e uovo, o dalla normale farina doppio zero, bensì dalla farina di mais. In secondo luogo perché a essere fritto è il grongo, un pesce che in genere viene preparato in umido.
Tuttavia è buono anche se preparato mediante frittura, anzi valorizza la tenerezza delle sue carni, a tal punto da creare una sorta di ripieno morbido. Il grongo è un pesce da apprezzare, sebbene venga a torto considerato di serie B rispetto al palombo, che è il suo parente più prossimo. Va apprezzato soprattutto per le sue proprietà nutrizionali, che sono superiori alla media.
Il riferimento è all’abbondanza di proteine, in quantità simili a quelle delle carni rosse, e ai tanti sali minerali, come il fosforo, che fa bene alla memoria e alle attività mentali. Il grongo è ricco di grassi benefici, appartenenti alla categoria degli acidi grassi omega 3, ed è poco calorico (un etto non va oltre le 70 kcal).
In occasione di questa ricetta il grongo andrebbe impiegato già ben pulito e diviso in tranci, forma in cui si può trovare al supermercato e anche nelle pescherie. Dopodiché va impanato e fritto per bene. Mi raccomando, la frittura dovrebbe essere completamente ad immersione, poi il pesce va messo su due fogli di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Ricetta grongo fritto con panatura di mais
Preparazione grongo fritto
- Per preparare il grongo fritto iniziate proprio dal pesce. Sciacquatelo con cura e asciugatelo con uno straccio pulito.
- Poi pulite le erbe aromatiche e tritatele per bene.
- Ora mettete un bel po’ di olio in una padella e portatelo al punto di frittura.
- Infine occupatevi della panatura, mescolando insieme la farina di mais e il trito di erbe aromatiche.
- Immergete i tranci di grongo nella panatura e distribuitela con cura, scuotendoli alla fine per eliminare la farina in eccesso.
- Terminata questa fase, cuocete i tranci panati a due a due, friggendoli a fuoco medio per circa 10 minuti.
- Quando i tranci sono belli dorati, prelevateli con una paletta forata e poggiateli su un doppio foglio di carta assorbente.
- Infine salate e servite con qualche fetta di limone.
Ingredienti grongo fritto
- 500 gr. di tranci di pesce grongo già pulito
- qualche fetta di limone
- 200 gr. circa di farina di mais bianco da polenta
- q. b. di erbe aromatiche a piacere
- q. b. di olio di semi e di sale
Le proprietà della farina di mais
Tra i punti di forza della ricetta del grongo fritto spicca la panatura, che è realizzata – tra le altre cose – con la farina di mais bianco per polenta. Perché proprio questo tipo di farina? I motivi sono almeno due. In primo luogo è molto più delicata e neutra di sapore rispetto alla farina di frumento e alle altre farine di mais.
Per inciso, è sempre bene che una panatura sia abbastanza “neutra”, proprio per non interferire eccessivamente con i sentori dell’ingrediente principale. Un altro motivo che giustifica l’utilizzo della farina di mais bianco da polenta è la grana, che è comunque irregolare e capace di creare una panatura dalla texture interessante.

Inoltre, la farina di mais bianco è ricca di sali minerali, tra cui il calcio, che fa bene alle ossa e ai denti. Contiene molte vitamine, tra cui la vitamina D, che giova al sistema immunitario. Infine, è senza glutine, dunque può essere consumata senza alcun timore dai celiaci e dagli intolleranti a questa sostanza.
Tra l’altro, la farina di mais rende la frittura un po’ meno pesante proprio in virtù della sua grana, infatti l’olio tende ad attaccarsi meno e garantisce comunque una cottura uniforme. Infine, il grongo fritto va fatto riposare tra la carta assorbente per far scolare l’olio in eccesso.
Quali erbe utilizzare per il grongo fritto?
La ricetta del grongo fritto suggerisce anche l’impiego di erbe aromatiche, da aggiungere alla farina di mais. In questo modo si ottiene una panatura dal sapore complesso, morbido e aromatico. Riguardo alle erbe avete ampio margine di discrezione, ossia potete scegliere quelle che più preferite. Io però vi consiglio un bel trittico di origano, rosmarino e prezzemolo. D’altronde questo mix è protagonista di molte ricette della cucina italiana e siciliana, alcune delle quali prevedono proprio la panatura, come la cotoletta alla palermitana.
L’origano aggiunge un tocco leggermente piccante e corposo, in grado di esaltare tanto la panatura quanto il pesce. Il prezzemolo invece aggiunge un aroma in più, capace di equilibrare i vari sentori. Il rosmarino, infine, è indicato per i pesci in quanto ne esalta la sapidità. Va detto poi che queste erbe aromatiche fanno anche bene all’organismo. Esercitano proprietà che non si perdono nemmeno a seguito di una cottura “stressante”, come quella in olio bollente. Sono antiossidanti, dunque aiutano a prevenire il cancro e fanno bene al cuore.
Inoltre, supportano l’organismo nella risoluzione degli stati infiammatori e rafforzano il sistema immunitario. Ovviamente non esagerate con le erbe aromatiche in quanto sono in grado di coprire del tutto gli altri sapori. Vi consiglio anche il grongo in umido.
Le alternative al pesce grongo
Il grongo fritto con panatura di mais è un piatto squisito ma difficile da fare. Non tanto per la ricetta in sé quanto per la rarità del grongo, un pesce che non si trova facilmente nelle pescherie, soprattutto lontano dalle zone costiere. A tal proposito si può pensare a un sostituto? Certamente, ecco alcune proposte a mio avviso interessanti.
Un ottimo sostituto è l’anguilla, che condivide con il grongo la carne soda, grassa e molto saporita. L’anguilla, fritta o grigliata, regala una resa molto simile, anche se con un carattere più intenso. Un’altra alternativa valida è il pesce serra, che è più facile da reperire e con carni compatte e adatte alle fritture.
Chi cerca la delicatezza può orientarsi verso il nasello o il merluzzo, che pur non avendo la stessa componente lipidica del grongo si prestano bene a essere impanati e fritti. In questo caso, però, conviene arricchire la panatura con ulteriori spezie o erbe aromatiche per compensare la loro naturale delicatezza. Di base le alternative non mancano, basta saper calibrare il risultato finale in base ai propri gusti e alle caratteristiche degli ingredienti.
Come si cucina il pesce grongo?
La ricetta che vi presento qui, benché preveda la frittura del grongo, non è pesante. La panatura di mais è croccante e asciutta, mentre l’olio, se viene portato alla giusta temperatura, non assorbe grassi in eccesso. Il risultato è un piatto fragrante, dorato e sorprendentemente leggero.
Nondimeno si possono pensare a metodi di cottura ancora più leggeri per il grongo. Per esempio la cottura al forno con un filo d’olio e qualche erba aromatica consente di ottenere un piatto gustoso ma meno calorico, con una carne che rimane compatta e saporita. Ma il grongo si presta bene anche alla cottura in umido, a tal proposito un sugo di pomodoro, cipolla e vino bianco può fungere da cornice ideale per valorizzare la sua carne.
Infine è ottima anche la cottura alla griglia, che con il suo leggero sentore affumicato arricchisce il gusto già deciso di questo pesce. In ogni caso vi consiglio di non eccedere con i condimenti, in quanto il grongo vanta già un profilo aromatico e ricco, che merita di emergere.
FAQ sul grongo fritto
Cos’è il grongo?
Il grongo è un pesce marino appartenente alla famiglia dei Congridi, simile nell’aspetto all’anguilla per la sua forma allungata e serpentiforme. Può raggiungere dimensioni notevoli, anche oltre il metro e mezzo di lunghezza. Vive nei fondali rocciosi del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico orientale, dove trova rifugio tra gli anfratti.
Che sapore ha il grongo?
Il grongo ha una carne soda e compatta, dal gusto deciso e leggermente grasso. Ricorda vagamente l’anguilla, ma con un profilo meno intenso e più equilibrato. È un pesce che si presta bene a cotture forti, come la frittura o l’umido, in quanto il suo sapore non si perde durante la preparazione.
Che proprietà ha il grongo?
Dal punto di vista nutrizionale il grongo è ricco di proteine di alta qualità, indispensabili per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare. Contiene anche acidi grassi omega-3, che favoriscono la salute del cuore e della circolazione. È una fonte interessante di vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B12, e di minerali come fosforo e selenio.
Come si cucina il grongo?
Il grongo può essere cucinato in vari modi: fritto con panatura, cotto al forno con erbe aromatiche, stufato in umido con pomodoro, o alla griglia per esaltarne il gusto deciso. È importante eliminare con cura le spine e porzionarlo in tranci regolari per avere una cottura uniforme. La sua versatilità lo rende adatto sia a preparazioni rustiche che a piatti più raffinati.
A cosa si abbina il grongo?
Il grongo si abbina bene a contorni semplici e freschi, che bilanciano la sua sapidità. Verdure grigliate, insalate leggere e patate al forno sono degli ottimi accompagnamenti. Sul fronte delle bevande vanno bene un vino bianco secco e strutturato, come un Vermentino o un Greco di Tufo. Questi tipi di vini esaltano la complessità aromatica del pesce senza coprirne il gusto.
Ricette secondi piatti di pesce ne abbiamo? Certo che si!
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