Girelle di pane carasau con prosciutto, un piatto unico
Girelle di pane carasau, un antipasto che sa di Sardegna
Le girelle di pane carasau con prosciutto e scamorza sono in grado di stupire gli ospiti. Infatti, non si limitano a proporre un impatto visivo gradevole, ma vengono realizzate con ingredienti ricercati e molto gustosi. Il riferimento è al pane carasau, una preparazione tipica della Sardegna. Nello specifico, i fogli di pane carasau vengono inumiditi e poi messi ad asciugare, in modo che diventino abbastanza modellabili. Dopodiché vengono farciti con insaccati e formaggio, infine vanno arrotolati a forma di girella e cotti brevemente al forno.
Il pane carasau è particolarmente adatto a questa ricetta proprio in virtù del suo spessore minimo e della sua delicatezza. A differenza di molti altri tipi di pane è abbastanza sottile, tale caratteristica non è frutto della mancanza di lievito, ma della tostatura, che è in grado di disidratare il pane. Il carasau dunque è friabile e molto gradevole al palato. Formalmente è anche molto calorico: un etto di pane carasau apporta quasi 400 kcal.
E’ però un errore di prospettiva, infatti essendo privo di acqua pesa molto di meno rispetto al pane standard, quindi gli apporti calorici sono assolutamente paragonabili. La ricetta originale del carasau richiede la semola di grano duro, dunque è presente il glutine, che lo rende un alimento non compatibile con le esigenze delle persone affette da celiachia. Ma ora si trova anche il pane carasau senza glutine percui possiamo tranquillamente prepararli anche per noi!
Ricetta girelle di pane carasau
Preparazione girelle di pane carasau
- Per la preparazione delle girelle di pane carasau con prosciutto e scamorza iniziate inumidendo con un po’ d’acqua i fogli di pane carasau dal lato meno liscio.
- Poi formate delle pile trasferendoli su una teglia, infine aspettate 10 minuti in modo che diventino morbidi e modellabili.
- Ora ponete su un tagliere il primo foglio. Adagiateci sopra un po’ di prosciutto, della scamorza tagliata a fettine e il formaggio grattugiato.
- Arrotolate il foglio dal lato corto e tagliatelo a rondelle dalle dimensioni di circa 3 cm.
- Ripetete il procedimento con gli altri fogli di pane carasau.
- Adagiate le girelle così ricavate dentro una pirofila da circa 24 cm, unta con il burro.
- Cospargete il tutto con un po’ di olio d’oliva e cuocete nella parte inferiore del forno (preriscaldato a 200 gradi) per circa 35 minuti.
- Sfornate e fate raffreddare leggermente prima di servire con un filo di olio a crudo.
Ingredienti girelle di pane carasau
- 6 fogli di pane carasau tagliati a metà
- 300 gr. di prosciutto cotto
- 375 gr. di scamorza affumicata consentita
- 50 gr. di Parmigiano Reggiano grattugiato
- q. b. di burro per ungere la teglia
- q. b. di olio extravergine di oliva
Le proprietà nutrizionali del prosciutto cotto
Il ripieno delle girelle di pane carasau con prosciutto e scamorza è semplice e gustoso. I più salutisti potrebbero storcere il naso di fronte all’utilizzo del prosciutto cotto, eppure il consiglio è di dare, almeno in questo caso, una seconda chance a questo tipo di affettato. Anche perché non è così dannoso o grasso come alcuni pensano. Di base, il prosciutto cotto apporta 220 kcal per 100 grammi, che rispetto alla mortadella e al salame non sono eccessive. Tuttavia, se viene privato dal grasso, si arriva tranquillamente a 130 kcal. Tra l’altro il prosciutto cotto è un alimento ricco di proteine ad alto valore biologico, infatti un etto ne contiene circa 20 grammi.

Ricca è anche la presenza di sali minerali, come il potassio, il calcio, il magnesio e soprattutto il fosforo. Il sodio è presente in una misura non superiore agli altri salumi. In quanto a vitamine, il prosciutto cotto si difende molto bene. Si segnalano buone concentrazioni di vitamina B3, B2 e B1. Infine sono presenti in quantità non eccessiva i nitriti e i nitrati, dei conservanti potenzialmente dannosi.
Gli insospettabili pregi della scamorza
Anche la scamorza fa la sua parte in questa ricetta e rende il ripieno delle girelle di pane carasau con prosciutto davvero molto gustoso. D’altronde, stiamo parlando di uno dei formaggi più buoni, benché sia sottovalutato dal punto di vista nutrizionale. Infatti la scamorza si distingue per l’elevata quantità di proteine, che rappresentano addirittura il 25% della sua composizione. Una percentuale, questa, raggiunta quasi solo dai formaggi molto stagionati. Ricco è il contenuto di sali minerali, tra cui spiccano il fosforo e il calcio. Infine l’apporto calorico è pari a 335 kcal per ogni etto.
La scamorza è tecnicamente un formaggio a pasta filata di latte vaccino, prodotto soprattutto nel Meridione (Puglia in primis). Viene prodotto in due varianti: fresca e affumicata. Quest’ultima ha un sapore più corposo e una minore quantità di acqua. Vista la sua consistenza, la scamorza si scioglie in fretta e molto bene. Da qui, il suo utilizzo come ripieno, soprattutto in vista di un passaggio al forno.
Il pane carasau come si mangia? Vi lascio una ricetta con il pane carasau da servire come primo piatto e un delizioso antipasto: Lasagnette di pane carasau e luganega, davvero ottime e Pane carasau con Schisc e paté di cipolla, un antipasto unico.
Girelle e involtini di pane carasau
La ricetta delle girelle di pane carasau può contare su una variante ancora più suggestiva: gli involtini. Per realizzarla bisogna apportare due cambiamenti: i fogli di pane carasau vanno ammollati per più tempo, in modo che possano essere arrotolati più facilmente, mentre la farcitura deve essere più ricca.
A tal proposito si può pensare a un ripieno a base di ricotta di pecora, pomodori secchi sott’olio e qualche foglia di basilico fresco. Per inciso la ricotta va lavorata con un cucchiaio fino a renderla cremosa, poi va amalgamata ai pomodori tritati finemente e al basilico spezzettato a mano. In caso contrario la crema potrebbe risultare irregolare. Il risultato dovrebbe essere composto profumato, sapido e delicato allo stesso tempo, perfetto per esaltare la rusticità del pane carasau.
La seconda proposta punta a un gusto più deciso. Sto parlando della crema di melanzane arrosto, pecorino grattugiato e qualche oliva taggiasca sminuzzata. La melanzana va cotta intera al forno finché la polpa diventa morbida, poi va frullata con un filo d’olio e un pizzico di aglio. Infine il pecorino va grattugiato finemente, in modo da diffondere una nota sapida e pungente, che si equilibra con l’amaro delle melanzane. Fondamentali sono anche le olive, che con la loro aromaticità completano il piatto. A mio parere questo ripieno è ideale per chi cerca un’alternativa più intensa, ma sempre coerente con la struttura del pane carasau.
E se non si dispone di pane carasau?
Lo so cosa state pensando, dove trovo il pane carasau per fare le girelle? In effetti, al di fuori della Sardegna questo tipo di pane è poco reperibile. Dunque si può pensare a un sostituto? Certo, per esempio potete usare la piadina romagnola e il pane arabo.
Nel primo caso vi consiglio di optare per una piadina sottile e priva di strutto, in modo da apparire leggera e neutra. Come gestire la piadina? E’ presto detto. Viene passata sulla piastra, poi va lasciata intiepidire e infine farcita esattamente come fosse un rotolo. La piadina ha il vantaggio di essere morbida e già pronta all’uso, ma richiede una farcitura ben pensata per non risultare troppo pesante. Inoltre va tagliata con attenzione per evitare che si sfaldi. Non proporrà la croccantezza del pane carasau, ma offrirà una gradevole elasticità.
Nel secondo caso, ovvero se si usa il pane arabo, si ottiene un gusto più neutro rispetto al pane carasau, ma si beneficia di una struttura più stabile. Il pane arabo può essere diviso in due strati e usato come base per involtini più spessi. Una volta ammorbidito leggermente (anche con una breve cottura al vapore) si presta bene ad accogliere ripieni dal carattere mediterraneo, come hummus, verdure grigliate o formaggi freschi.
FAQ sulle girelle di pane carasau
Cos’è il pane carasau?
Il pane carasau è un tipico pane sardo, sottilissimo e croccante, preparato con semola di grano duro, acqua, sale e lievito. Viene cotto due volte: la prima per gonfiarlo, la seconda per tostarlo e renderlo croccante. È noto anche come “carta musica” per via della sua consistenza sottile e friabile.
I celiaci possono mangiare il pane carasau?
Il pane carasau tradizionale è fatto con semola di grano duro che contiene glutine, quindi non è adatto ai celiaci. Tuttavia esistono versioni senza glutine realizzate con farine alternative, che possono essere consumate da chi soffre di celiachia, previa verifica dell’etichetta.
Cosa sta bene con il pane carasau?
Il pane carasau si abbina bene a formaggi freschi, salumi, verdure grigliate, pomodori maturi, olive, tonno sott’olio e creme spalmabili. Può essere utilizzato anche come base per torte salate o lasagne leggere, dopo essere stato ammorbidito con acqua o brodo.
A cosa si abbina il pane carasau?
Il pane carasau si abbina perfettamente con ingredienti della tradizione mediterranea e sarda, come pecorino, ricotta, carciofi, bottarga, pomodorini secchi e capperi. In una cucina creativa si usa anche in versioni dolci con miele e frutta secca. Il suo sapore neutro lo rende estremamente versatile.
Cosa si mangia in Sardegna?
In Sardegna si mangiano piatti ricchi di identità e tradizione, tra i più noti troviamo il porceddu (maialino da latte arrosto), i culurgiones (ravioli ripieni), la fregola, la zuppa gallurese, la seada (dolce fritto con formaggio e miele) e ovviamente il pane carasau. La cucina varia molto tra le zone interne e costiere, ma ovunque si distingue per la sua autenticità.
Ricette di girelle ne abbiamo? Certo che si!
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