
Panna cotta alla camomilla e lavanda, un dessert floreale

Panna cotta alla camomilla e lavanda, un’idea semplice e preziosa
La panna cotta alla camomilla e lavanda si inserisce sul solco delle tradizionali panne cotte, che si distinguono per la versatilità e prestano il fianco alle più fantasiose sperimentazioni. In questo caso, la novità è rappresentata dalla presenza della camomilla e della lavanda, che aggiungono un tocco floreale e più aromatico alla preparazione.
I principi della panna cotta tradizionale vengono comunque preservati, anche perché il procedimento non offre molte sorprese. Si tratta, infatti, di cuocere una soluzione di panna e latte, arricchita occasionalmente da aromi (in questo caso la camomilla e il miele).
Ricetta panna cotta alla camomilla e lavanda
Preparazione panna cotta alla camomilla e lavanda
Per la preparazione della panna cotta alla lavanda iniziate preparando la camomilla e lasciarla in infusione. Una volta pronta versatela in un pentolino insieme alla panna e al latte. Portate a bollore, ma appena vedete le prime bolle aggiungete l’agar agar e mescolate bene per 1 minuto. Spegnete la fiamma, unite due cucchiai di miele e date una bella mescolata.
Poi assaggiate per verificare che il composto sia abbastanza dolce, in caso contrario aggiungete altro miele. Non preoccupatevi se vi pare liquida. L’ agar agar si addensa con il freddo.
Ora distribuite la panna cotta nei bicchierini e lasciateli intiepidire. Poi fate riposare in frigo per 12 ore o più. Al momento di servire, integrate ciascun bicchiere con qualche petalo di lavanda e un cucchiaio di miele.
Poi assaggiate per verificare che il composto sia abbastanza dolce, in caso contrario aggiungete altro miele. Non preoccupatevi se vi pare liquida. L’ agar agar si addensa con il freddo.
Ora distribuite la panna cotta nei bicchierini e lasciateli intiepidire. Poi fate riposare in frigo per 12 ore o più. Al momento di servire, integrate ciascun bicchiere con qualche petalo di lavanda e un cucchiaio di miele.
Ingredienti panna cotta alla camomilla e lavanda
- 300 ml. di panna fresca consentita
- 200 ml. di latte intero consentito
- 4 tazze di camomilla
- 4 gr. di agar agar
- 2-4 cucchiai di miele + altri 4 cucchiaini per la finitura
- un cucchiaino di lavanda e camomilla essiccati.
Per quanto concerne il sapore, la panna cotta alla camomilla e lavanda è molto equilibrata. Un dettaglio non da poco, se si considera che la lista degli ingredienti è un po’ più lunga del normale. Le innovazioni, infatti, vengono integrate in maniera saggia e bilanciata nella ricetta originale.
L’apporto calorico, va detto, non è trascurabile. D’altronde stiamo parlando di un dessert, e la leggerezza non è un requisito fondamentale. Niente di eccessivo, ma la panna e il latte presentano le proprie quantità di zuccheri e grassi.
Il ruolo della lavanda
La lavanda svolge un ruolo importante in questa panna cotta alla camomilla, più di quanto si possa immaginare. Di base interviene alla fine della preparazione in fase di decorazione, durante la quale vengono apposti i petali. Ciononostante, la lavanda impatta profondamente sia dal punto di vista estetico che organolettico.
Visivamente crea un bel contrasto cromatico con la panna cotta, in virtù del suo caratteristico colore viola. Sul piano organolettico, invece, conferisce maggiore delicatezza in quanto la lavanda ha un sapore delicato e molto leggero. Buono è anche l’effetto a livello di texture, che si avverte già al primo assaggio.
Sul piano nutrizionale la lavanda da decisamente il suo contributo. Le sue proprietà non sono quelle degli ingredienti veri e propri, tuttavia esercita alcune funzioni importanti, che hanno un impatto sul benessere psicofisico. Il riferimento è in particolar modo all’azione calmante e distensiva, utilissima in caso di stress.
La lavanda è però anche un battericida e un antisettico. In virtù di ciò, può giocare un ruolo importante in caso di sindromi influenzali. Non è un caso che la lavanda non venga utilizzata solo come ornamento o in cucina, ma anche in prodotti erboristici e di cosmetica. Dalla lavanda si ottiene, infatti, un ottimo e salutare olio essenziale.
Il prezioso contributo della camomilla
Anche la camomilla gioca un ruolo fondamentale in questa panna cotta alla lavanda. Anzi, se possibile, incide più della lavanda stessa. D’altronde interviene in due momenti distinti: all’inizio e alla fine. Infatti è uno degli aromi con cui si arricchisce il composto di latte e panna.
La camomilla va preparata come al solito, dunque con il metodo dell’infusione, e poi inserita nel pentolino insieme agli altri ingredienti.In questo modo si ottiene una base molto particolare, diversa da quella delle panne cotte tradizionali.
Ovviamente fate attenzione a non esagerare con le dosi, dal momento che la camomilla, a dispetto di quanto comunemente si pensa, ha un sapore non solo riconoscibile, ma anche preponderante.
La camomilla interviene anche in fase di decorazione, quando va applicata in forma essiccata. Va dato spazio anche alle proprietà della camomilla, che vanno oltre ciò che il senso comune suggerisce. Infatti non si limita a “distendere i nervi” e a favorire il sonno. La camomilla associa all’attività sedativa anche quella antimicrobica, antibatterica e persino antinfiammatoria.
La camomilla è nota anche per la funzione anti-emetica, sicché aiuta a risolvere i problemi di stomaco, quando non sono particolarmente gravi. Infine, si segnala la presenza abbondante di flavonoidi, degli antiossidanti che, in virtù della loro azione di contrasto ai radicali liberi, aiutano a prevenire il cancro.
Perché è opportuno utilizzare il miele?
Il miele sostituisce lo zucchero nella panna cotta alla camomilla e lavanda. Sono molti i motivi che spingono a impiegare il miele al posto dello zucchero. In primis dolcifica in maniera intensa, ma senza generare sentori “dolciastri” e quasi sempre sgradevoli. Secondariamente ha un indice glicemico abbastanza moderato, un dettaglio non da poco per i malati di diabete o per chi sta sostenendo una dieta dimagrante (alti indici glicemici sono associati a un maggiore senso della fame).
Il miele, rispetto allo zucchero, insaporisce e conferisce una texture morbida. Non c’è molto da dire sul sapore del miele, visto quanto l’ingrediente è diffuso e trasversale agli stili alimentari. Va segnalata, però, la presenza di molti tipi di miele, ora decisamente aromatici ora più delicati (ad esempio il miele di Ulmo).
Dal punto di vista nutrizionale il miele aggiunge molto. E’ ricco di vitamine e sali minerali, ma anche e soprattutto di antiossidanti. Queste sostanze, come ho già accennato, agiscono in funzione antitumorale.
Il miele contiene molto fruttosio, ma l’apporto calorico non è affatto esagerato. Di certo, a parità di “portata dolcificante”, è molto più leggero dello zucchero.
Ricette panne cotte ne abbiamo? Certo che si!
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