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Millefoglie di trota e radicchio come secondo piatto

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Millefoglie di trota e radicchio

Millefoglie di trota e radicchio, un’idea gourmet

La millefoglie di trota e radicchio trevigiano è un secondo piatto dall’aspetto elegante, che gioca su una distribuzione ben pensata di sapori e colori. E’ un piatto che punta alla delicatezza.

Di base si tratta di più fette di trota poste una sopra l’altra, quasi come gli strati di una millefoglie, e intervallate da radicchio e verdure. La composizione del piatto dovrebbe essere il più possibile precisa, per questo motivo è indicato l’uso di un coppapasta nella veste di stampo da seguire.

Basta comunque un po’ di manualità per ottenere un risultato soddisfacente anche e soprattutto dal punto di vista estetico. La protagonista di questa ricetta è la trota, spesso considerata come un pesce di serie B, frutto di un errato pregiudizio.

La trota può dare molto dal punto di vista sia dal punto del gusto che nutrizionale. Non è un pesce grasso, anzi in genere non va oltre le 142 kcal. Tra l’altro, i suoi grassi sono buoni, in quanto giovano al sistema cardiocircolatorio e prevengono le patologie cardiache di tipo acuto (ictus, infarti etc.) Il riferimento è soprattutto ai famosi acidi grassi omega tre.

L’apporto proteico è ottimo e simile a quello delle migliori carni, infatti siamo sui 20 grammi ogni 100. Ancora migliore è l’apporto di sali minerali, tra cui troviamo il fosforo e il magnesio. Entrambi agiscono a livello cognitivo, potenziando le performance cognitive. Buona è anche la presenza del potassio e di alcune vitamine del gruppo B. Come alcuni pesci grassi, contiene anche la preziosa vitamina D, che impatta in modo positivo sul sistema immunitario.

Qualche notizia breve sul radicchio

Il radicchio gioca un ruolo importante in questa millefoglie di trota, anche perché funge – insieme ad altri ingredienti – da strato intermedio di questa suggestiva e sui generis millefoglie. Il radicchio è apprezzato da tutti in virtù del suo sapore aromatico, ma allo stesso tempo delicato.

Ecco alcune delle varietà di radicchio più apprezzate in Italia: Radicchio Rosso di Treviso tardivo, Radicchio variegato di Castelfranco e Radicchio variegato di Lusia, Radicchio di Verona, Radicchio Fior di Maserà, Radicchio di Chioggia IGP, la Rosa di Gorizia e Radicchio Canarino. Fuori dal coro troviamo anche il Radicchio Pan di Zucchero (il radicchio verde).

Il Radicchio rosso di Treviso IGP può essere precoce e tardivo.  Il tardivo di treviso è considerato il rè fra tutti i tipi di radicchio. La coltivazione del radicchio si hanno evidenze che iniziò dalla metà del XVI secolo.

Il radicchio precoce ha un cespo voluminoso e ben chiuso. Di colore rosso intenso con una nervatura centrale di colore bianco e di forma allungata. Ha un sapore amarognolo e una consistenza croccante. Si raccoglie da settembre fino a fine novembre.

Il radicchio tardivo meno amaro e più croccante. Si raccoglie da novembre fino a gennaio/febbraio. E’ un prodotto molto pregiato e costoso.

Non stupisce, dunque, la sua presenza in tante ricette. Può essere utilizzato sia crudo che cotto. A me piace in particolare nella pizza abbinata a prosciutto crudo e scaglie di Grana o Parmigiano Reggiano oppure aggiunto nella preparazione di torte salate.

Ma il radicchio merita attenzione anche in virtù dei suoi valori nutrizionali. A partire dall’apporto calorico, che è trascurabile, ossia pari a 20-25 kcal per etto. Per il resto si segnalano grandi dosi di vitamine e sali minerali, come la vitamina C e la vitamina K.

La prima esercita un impatto notevole sulle performance del sistema immunitario, un po’ come fa la già citata vitamina D. La vitamina K, invece, interviene sulla composizione sanguigna, scongiurando la formazione dei coaguli.

Il radicchio contiene anche tante fibre, che aiutano la digestione e contribuiscono a risolvere i problemi più lievi di stipsi ed è ricco di antiossidanti.

Millefoglie di trota e radicchio

Il dolce tocco delle carote

Il ruolo delle carote è simile a quello del radicchio in questa millefoglie di pesce. Va posto tra una “sfoglia” e l’altra, in modo da dare gusto e colore. Le carote sono dei toccasana per l’organismo, il riferimento è in particolare alle presenza del betacarotene.

Stiamo parlando di un precursore della vitamina A, e quindi in grado di favorirne la sintesi. Tra l’altro, il betacarotene è un formidabile antiossidante, che riduce lo stress ossidativo, favorisce i meccanismi di riproduzione cellulare e contrasta i radicali liberi.

Il tutto valorizzato da una quasi totale assenza dei grassi e da un apporto calorico molto contenuto, anche rispetto a molti altri ortaggi: appena 40 kcal per 100 grammi. Esistono molte tipologie di carote, che si distinguono per il colore.

Esistono, infatti, carote bianche, viola, gialle etc. In occasione di questa ricetta vi consiglio di utilizzare le carote normali, in modo da porre in essere un bel contrasto cromatico. Inoltre, proprio come molti ortaggi, sono ricchi di fibre, che aiutano l’apparato digerente.

Perché abbiamo utilizzato i capperi?

Anche i capperi fanno il proprio lavoro in questa millefoglie di trota e radicchio, se non altro per il gusto. Infatti garantiscono un ulteriore gusto, conferendo una sapidità sufficiente in grado di limitare un aggiuntivo apporto di sale.

Aggiungono anche colore, dal momento che il loro verde si aggiunge all’arancione delle carote e al verde brillante del radicchio. Hanno molte buone proprietà nutrizionali.

Il riferimento è alla straordinaria quantità di antiossidanti, importanti per l’organismo in una prospettiva concreta di prevenzione oncologica. I capperi, però, sono anche ricchi di potassio, un oligoelemento fondamentale per garantire una buona circolazione sanguigna e un generale stato di benessere fisico.

Di norma non solo calorici, ma la preparazione sott’olio li rende tutt’altro che trascurabili da questo punto di vista. Non esagerate con le dosi, anche perché il loro sapore è forte e in grado di coprire gli altri sapori.

E’ una ricetta consigliato dalla nutrizionista e a basso contenuto di nichel, senza glutine e senza lattosio.

Ricette con la trota ne abbiamo? Certo che si e secondi con radicchio rosso?

Trota impanata con quinoa soffiata,

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Sugo di trota: sapore unico del pesce d’acqua dolce

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Ricetta millefoglie di trota e radicchio:

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 gr. di filetti di trota,
  • 3 cespi di radicchio,
  • 2 carote,
  • 1 limone,
  • 10 capperi sott’olio,
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • un pizzico di sale.

Preparazione:

Per la preparazione della millefoglie di trota e radicchio iniziate rimuovendo le spine dai filetti. Con un coltello affilato ricavate delle sfoglie molto sottili, che metterete in una fondina. Potete utilizzare anche la trota salmonata.

Infine bagnate con il succo di limone (deve essere spremuto al momento) e aggiustate con un po’ di sale. Se non avete problemi di intolleranza al nichel regolate con sale e pepe. Fate marinare così per circa 10 minuti, poi scolate per bene i filetti.

Ora lavate il radicchio e mondate dalle foglie esterne.  Lavate e pelate le carote. Tagliate a listarelle le carote aiutandovi con un pela carote e riducete a fette il radicchio.

Poi prendete un coppapasta e create degli strati con gli ingredienti, iniziando dalle fette di trota e continuando con il radicchio e le carote. Posizionate sull’ultimo strato due o tre capperi e condite con un cucchiaio di olio d’oliva. Al momento del servizio, sfilate via il coppapasta e portate in tavola.

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