Spaghetti al pesto di capperi, coloratissimi e deliziosi
Spaghetti al pesto di capperi, un primo speciale
Gli spaghetti al pesto di capperi e scaglie di mandorle sono un primo piatto colorato, gustoso e sostanzioso. Sia chiaro, ciò non significa che siano anche calorici, in quanto ad apporto calorico non vanno oltre un piatto di pasta al pesto tradizionale. Tuttavia, sono in grado di offrire molto dal punto di vista organolettico, principalmente grazie all’aggiunta di alcuni ingredienti, che fanno solo apparentemente da contorno o da guarnizione finale. Il riferimento è ai pomodori datterini e alle stesse scaglie di mandorle, che vengono aggiunte alla fine. Entrambi gli ingredienti apportano molti elementi utili all’organismo, oltre a garantire colore e gusto.
Per quanto riguarda il pesto, quello di capperi presenta alcune differenze con il tradizionale pesto di basilico. E’ infatti leggermente più sapido, più corposo, più forte sotto il profilo gustativo, ma non meno aromatico. Anche perché nella preparazione gioca un ruolo di primo piano anche l’origano fresco, che garantisce sentori piuttosto decisi. Sotto il profilo della texture, invece, non si segnalano grandi differenze, almeno a prima vista, il pesto di capperi appare quasi indistinguibile rispetto al pesto di basilico. Si tratta comunque di un’alternativa gustosa, persino più sana se si considerano le proprietà nutrizionali del cappero (che superano, seppur di poco, quelle del basilico).
Ricetta spaghetti al pesto di capperi e scaglie di mandorle
Preparazione spaghetti al pesto di capperi
- Fate cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo versate in un mixer i capperi ben lavati, le acciughe, due cucchiai di mandorle, olio ed origano fresco.
- Azionate il mixer e frullate fino a quando non avrete ottenuto una crema.
- Se notate che il pesto sta venendo troppo asciutto, aggiungete alla bisogna un po’ di acqua di cottura della pasta.
- Scolate gli spaghetti al dente e versateci sopra il pesto di capperi, guarnite con i pomodorini datterini (fatti a fette o a cubetti) e qualche scaglia di mandorle.
Ingredienti spaghetti al pesto di capperi
- 320 gr. di spaghetti consentiti
- 16 datterini
- 4 cucchiai di capperi
- 2 filetti di acciuga
- 3 cucchiai di scaglie di mandorle
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- qualche fogliolina di origano fresco
- un pizzico di sale e pepe.
Datterino, una variante speciale del pomodoro
Uno dei protagonisti degli spaghetti al pesto di capperi, per quanto intervenga nella fase finale della preparazione, è il pomodoro datterino. E’ una varietà di pomodoro tra le più conosciute, sebbene dia il meglio di sé soprattutto se coltivato in alcune zone, e nello specifico nella costa orientale della Sicilia. Il pomodoro datterino si presenta come una bacca di dimensioni assai più contenute rispetto al pomodoro classico, e dalla forma leggermente allungata. Si caratterizza anche per una buccia estremamente sottile, che lo rende perfetto per la preparazione di sughi, piuttosto che per le insalate. Il sapore vira leggermente sul dolce e si distingue quindi per una certa delicatezza.
Il pomodoro datterino vanta delle eccellenti proprietà nutrizionali. In primis, come tante altre specie di pomodoro, è ricco di licopene, una sostanza che protegge l’apparato cardiocircolatorio e contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo. E’ ricco anche di folati, elementi che agevolano le funzioni cognitive e, allo stesso tempo, stimolano la produzione di globuli rossi. Ottimo anche l’apporto di minerali, in particolare di potassio, e di fibre, che aiutano la digestione. Del datterino sono apprezzate le funzioni diuretiche e depurative, che lo rendono un frutto capace di apportare parecchi benefici all’organismo, oltre a garantire gusto, colore ed eleganza sul piano gastronomico.

I benefici dell’acciuga, alimento sottovalutato
Un ruolo fondamentale per la ricetta degli spaghetti al pesto di capperi e scaglie di mandorle è giocato dalle acciughe. Anche perché in realtà si dovrebbe parlare di pesto di capperi e acciughe. Questo ingrediente, infatti, viene frullato insieme ai capperi al fine di creare il pesto. Si tratta di un’aggiunta non casuale, dal momento che questo abbinamento si ritrova in molte preparazioni, e rappresenta un condimento ideale persino per la pizza.
L’acciuga aggiunge corpo, gusto e sapidità, senza ovviamente esagerare, da questo e da tanti altri punti di vista si presenta come un alimento sottovalutato, probabilmente perché considerato “povero”. L’acciuga, se è vero che costa poco, è comunque in grado di apportare molto in termini nutrizionali. Innanzitutto è povera di grassi, e i pochi che contiene fanno parte della categoria dei “grassi buoni”. Tra questi, gli acidi grassi omega 3, che esercitano una funzione protettiva nei confronti dell’apparato cardiocircolatorio e nella diminuzione del colesterolo cattivo.
L’apporto di proteine è sostenuto, nonché paragonabile a quello della carne. L’apporto calorico, invece, è contenuto: 100 grammi di acciughe contengono solo 130 kcal, dunque sono ottime anche per le diete dimagranti (tutt’al più a fare ingrassare sono alcune preparazioni sott’olio). Si segnala, infine, la presenza della vitamina E, di alcune vitamine del gruppo B e di minerali quali il ferro, il fosforo, il calcio e il potassio.
Per esaltare il profumo del pesto di capperi e mandorle si possono aggiungere alcune erbe aromatiche. L’origano fresco, in particolare, regala un tocco mediterraneo e intenso che si sposa benissimo con le acciughe. Il basilico, dal gusto delicato, contribuisce invece a donare freschezza e vivacità. Chi ama i sapori più decisi può aggiungere qualche foglia di timo o un pizzico di maggiorana.
Una guarnizione speciale
Gli spaghetti al pesto di capperi, pomodorini e acciughe vantano una guarnizione speciale, che incide sull’aspetto, sul gusto e sull’esperienza gustativa. Sto parlando delle mandorle, che ovviamente vengono aggiunte prima poco prima del servizio. Le mandorle conferiscono una nota croccante e un aroma dolce, che contrasta piacevolmente con la sapidità dei capperi e delle acciughe. Disegnano quindi un equilibrio tra morbido e croccante, salato e dolce, che rende il piatto più interessante e completo.
Il segreto è tostare leggermente le mandorle in padella prima di aggiungerle: bastano pochi minuti per far emergere i loro oli essenziali e regalare al piatto un aroma intenso. Nondimeno si possono tritare grossolanamente o lasciare a lamelle, a seconda dell’effetto desiderato. Le mandorle tritate rendono il condimento più rustico, mentre le mandorle a lamelle donano un tocco di eleganza. Chi desidera un gusto ancora più deciso può usare mandorle con tutta la buccia per avere un sapore più marcato, mentre chi preferisce la delicatezza può optare per quelle pelate.
Cosa bere con questa pasta con pesto di capperi e mandorle?
Lo avrete già intuito, gli spaghetti al pesto di capperi sono nella loro semplicità un primo gourmet. Proprio per questo meritano di essere accompagnati da un buon vino. Per esempio dal Vermentino ligure, che si rivela una scelta eccellente in quanto è fresco, sapido e con note agrumate che sposano perfettamente la salinità dei capperi e delle acciughe.
Chi ama i vini bianchi più morbidi può scegliere il Grillo siciliano, che con le sue sfumature fruttate e leggermente floreali esalta la dolcezza delle mandorle. Un’alternativa interessante è rappresentata dai rosati secchi, meglio se di Provenza, che offrono un equilibrio perfetto tra acidità e struttura, rendendo il boccone più pieno e persistente.
Per chi preferisce un abbinamento senza alcol si rivela ideale un’acqua frizzante servita ben fredda, o un infuso di agrumi e menta per pulire il palato e a bilanciare la sapidità complessiva del piatto.
Come bilanciare i sapori
Uno degli aspetti più affascinanti di questo piatto è la sua capacità di mantenere un certo equilibrio tra sapidità e freschezza. I capperi e le acciughe portano una nota salata molto marcata, che va bilanciata con la dolcezza naturale dei pomodorini e la delicatezza delle mandorle.
Per ottenere un risultato armonioso vi consiglio di dosare gli ingredienti con attenzione, quindi è meglio aggiungere poco sale in fase di cottura e regolare solo alla fine, dopo aver assaggiato. Consiglio anche di applicare un filo di olio extravergine di qualità, versato a crudo poco prima del servizio, in questo modo si legano tutti gli elementi e si amplificano i profumi.
Stesso discorso per il succo di limone o di aceto di vino bianco, che può aiutare a ravvivare il piatto e a esaltare la componente mediterranea della ricetta. Il segreto è non eccedere: ogni ingrediente deve contribuire senza prevalere, lasciando che i sapori “dialoghino in modo naturale”.
Il pesto è una delle preparazioni più versatili della cucina italiana. Oltre al classico pesto alla genovese esistono molte varianti regionali: dal pesto di pistacchi siciliano al pesto di rucola pugliese, fino a quello di pomodori secchi tipico del Sud Italia. Ogni versione valorizza ingredienti locali e riflette una diversa tradizione culinaria.
FAQ sugli spaghetti al pesto di capperi
Che sapore ha il pesto di capperi?
Il pesto di capperi ha un gusto deciso e sapido, con una leggera nota acidula che richiama il mare. Le mandorle o i pinoli, quando presenti, lo rendono più rotondo e bilanciato.
Cosa c’è dentro il pesto di capperi?
Gli ingredienti principali del pesto di capperi sono capperi dissalati, olio extravergine d’oliva, mandorle o pinoli, acciughe, prezzemolo e scorza di limone (a volte). Tutti questi ingredienti vengono frullati insieme fino ad ottenere una crema densa e profumata.
Qual è il miglior formato di pasta per il pesto?
Spaghetti, linguine e trofie sono ideali per il pesto perché trattengono bene il condimento. Anche i paccheri e le penne rigate si prestano bene se si preferisce una consistenza più corposa.
Quanto dura il pesto?
Il pesto di capperi si conserva in frigorifero per circa una settimana, coperto da un filo d’olio che ne evita l’ossidazione. In freezer può durare fino a tre mesi.
Come conservare il pesto?
Il pesto va riposto in un barattolo di vetro sterilizzato, coperto da olio extravergine e ben chiuso. È importante tenerlo lontano da fonti di calore e consumarlo entro pochi giorni dall’apertura.
Ricette con capperi ne abbiamo? Certo che si!
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