Acciughe del Cantabrico, le migliori del mondo
Un focus sulle acciughe del Cantabrico
Le acciughe del Cantabrico sono tra i prodotti spagnoli più conosciuti in assoluto. Vengono pescate nel Mar Cantabrico, che bagna le coste nord della Spagna. La loro storia è molto singolare e in parte leggendaria. Si narra che il mito delle acciughe del Cantabrico sia nato alla fine dell’Ottocento, quando un pescatore di Trapani, tale Giovanni Vella Scatagliota, emigrato a Santona, si accorse che le acciughe di quei mari erano più grandi di quelle italiane e persino più carnose. Dunque, insegnò ai cittadini del luogo come pescare in maniera efficiente le alici del Cantabrio, salarle e conservarle, tramandando dunque tutto il suo sapere da pescatore siciliano.
Da quel momento in poi, favorita da un’attività di pesca rinnovata e intensa, Santona iniziò a farsi conoscere proprio per queste strane, ma ottime acciughe. Ancora oggi, nella maggior parte dei casi, le operazioni di salatura si svolgono negli stabilimento di Santona. Nel corso dei decenni, le acciughe del Cantabrico hanno ritagliato un loro spazio, facendosi apprezzare anche ben oltre i confini della costa basca, fino ad essere considerate, se non le migliori in assoluto, certamente le più caratteristiche.
Le proprietà di questo tipo di acciughe
Le acciughe del Cantabrico sono ben riconoscibili, soprattutto rispetto a quelle italiane (che pure sono molto apprezzate). La principale differenza riguarda le dimensioni: quelle del Cantabrico sono molto più grandi. Ciò è dovuto alla specificità del Cantabrico, che è un mare molto freddo e allo stesso tempo ricco di plancton. In questo modo le acciughe si nutrono meglio, la selezione natura, poi, ha fatto il resto, prediligendo quelle di dimensioni superiori. Di conseguenza, le acciughe del Cantabrico sono anche più ricche di grassi, ma ciò non è affatto un male, infatti al costo di un aumento calorico modesto, contengono una quantità di acidi grassi omega tre maggiore. Tra parentesi, gli omega tre fanno bene al cuore, alla vista e alle funzioni cognitive.
Le acciughe del Cantabrico, poi, sono apprezzate per la loro carnosità, che ricorda quella dei pesci di fiume. La sensazione al palato è davvero gradevole, tanto più che conservano la proverbiale morbidezza di tutte le acciughe. Il tratto veramente tipico delle acciughe del Cantabrico, però, è la lavorazione, che segue canoni diversi rispetto alle prassi in uso in Italia, e persino in Spagna. Il risultato è un prodotto che anche a distanza di tempo conserva il sapore dell’alimento fresco. Anche in virtù del processo di lavorazione, va detto, queste acciughe sono abbastanza costose. Il loro prezzo si avvicina a quello del pesce spada, giusto per fare un esempio. In compenso, essendo anche un prodotto “protetto”, vanta una tracciabilità totale. In genere, tutti i prodotti presentano a corredo un documento che parla non solo delle acciughe ma anche di chi le ha lavorate a mano. Le mani delle artigiane, visto che solo le donne possono lavorare le acciughe, almeno secondo la tradizione.
Il 5 aprile 1998 è nata la Confraternita dell’Acciuga Cantabrica con la chiara intenzione di far conoscere al mondo intero questo prodotto non solo dal punto di vista dell’ottima qualità delle alici ma per tutelare anche l’artigianalità con cui vengono prodotte affinché non si perda l’antica tecnica di lavorazione.
Le acciughe del Cantabrico dal punto di vista organolettico
Le acciughe del Cantabrico si caratterizzano, dunque, per una certa abbondanza di grassi, e in particolare di omega tre, sostanza a cui ho fatto cenno nel paragrafo precedente. Analogamente rappresentano un’eccezionale fonte di proteine, che non ha nulla da invidiare a quella dei pesci azzurri più conosciuti. Per quanto concerne i sali minerali, poi, abbondano di fosforo, sostanza che come tutti sanno supporta i processi del sistema nervoso centrale.
Discorso simile per il selenio, minerale che esercita una funzione antiossidante, e dunque contribuisce a prevenire il tumore. Sul fronte delle vitamine, invece, si segnala una concentrazione di gran lunga superiore alla media di vitamina E e di vitamine del gruppo B. In quanto all’apporto calorico, infine, siamo sulle 250 kcal per 100 grammi.
Le acciughe del Cantabrico in cucina
Le acciughe del Cantabrico possono essere trattate come qualsiasi altra acciuga, o anche solo consumate a crudo, magari su una fetta di pane. Consumo, che tra le altre cose, ne valorizza le qualità. Ci tengo, però, a presentare una ricetta spagnola che le vede come protagoniste, ossia il pan tomate con Jamon e acciughe del Cantabrico.
Il pan tomate con acciughe del Cantabrico è una ricetta da aperitivo che ricorda le nostre bruschette. Come tutte le ricette di questo tipo, è davvero semplice da realizzare, richiede pochissimi minuti e una manciata di ingredienti. Sostanzialmente, si tratta di pane aromatizzato all’aglio e al pomodoro e successivamente condito con olio, sale e pepe. Parte della ricetta è anche l’accompagnamento, che come suggerisce il nome è composto dallo squisito (e ben conosciuto) jamon iberico e dalle acciughe del Cantabrico.
L’abbinamento è perfetto, sia sul piano organolettico che dal punto di vista nutrizionale. Pane, olio, pomodoro, prosciutto e acciughe. Chi assaggia questo delizioso pan tomate viene coinvolto in un vortice di sapori in grado di valorizzare e rendere speciale qualsiasi momento della giornata. Tuttavia, il pan tomate con acciughe del Cantabrico viene servito soprattutto come aperitivo, o sotto forma di tapas, stuzzichini accompagnati dalla “cerveza”, molto in voga nella movida spagnola
In questa occasione vengono utilizzate per insaporire una bruschetta al pomodoro, da consumare in accompagnamento al famoso prosciutto Jamon. Una ricetta, questa, che dimostra la capacità delle acciughe del Cantabrico di mantenere una certa rilevanza organolettica, anche in presenza di alimenti sulla carta più saporiti.
Ed ora fusilli con zucca, broccoli, pomodorini e acciughe
Un’esplosione di gusto caratterizza questo piatto di fusilli con zucca, broccoli, pomodorini e acciughe: una vera bomba di sapore e benessere in un pasto che unisce gusto, colore e tanto nutrimento! La pasta, tanto amata dagli italiani, si sposa perfettamente con gli ortaggi tipici della stagione autunnale come appunto la zucca, ma anche con i broccoli, e gode di un tocco di sapore e sapidità grazie all’aggiunta delle acciughe.
Se amate questi alimenti, il suggerimento è di provare al più presto questa pietanza. Semplice da preparare e deliziosa per il palato, sarà perfetta per il pranzo o la cena, per le domeniche in famiglia e persino per le occasioni speciali. Tuttavia, prima di prepararla, andiamo a scoprire qualcosa in più sugli ingredienti che porterete in tavola… Prendete nota!
Pasta senza glutine e un arcobaleno di nutrienti
Sempre più spesso e molto più facilmente è possibile trovare nei supermercati diversi tipi di pasta prodotta con farine ricavate da legumi come lenticchie, piselli, ceci e fagioli o comunque senza glutine. Questa tipologia di pasta si propone come una valida alternativa proteica a quella tradizionale e realizzata con farina di grano, ma è anche ipocalorica, digeribile e sicura per gli intolleranti. Risulta essere una valida soluzione per tutti coloro che vogliono godersi tutto il sapore dei primi piatti con un pasto gluten-free.
Pertanto, grazie alla ricetta dei fusilli con zucca, broccoli, pomodorini e acciughe, preparata appunto con la pasta senza glutine, potrete portare in tavola un primo dal gusto eccellente e una pietanza sana ed equilibrata per tutti. Questo piatto è ricco di ingredienti molto salutari: avrete a che fare con vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti di qualità come ad esempio l’omega 3, senza dimenticare l’utililissimo apporto di fibre e carboidrati.
La zucca ha ottime proprietà nutrizionali, soprattutto per il suo bassissimo apporto di calorie e zuccheri, e per il suo alto contenuto di vitamine e licopene. Lo stesso vale per il pomodoro che, fresco o passato (in ogni caso è meglio un prodotto biologico), introduce nel nostro organismo vitamine e sali minerali fondamentali per il nostro benessere generale.
Un altro particolare ingrediente dei fusilli con zucca, broccoli, pomodorini e acciughe…
Infine, dovreste sapere che i broccoli appartengono alla famiglia delle crocifere e sono ortaggi tipicamente invernali. Presentano pochissime calorie e offrono anch’essi tantissime vitamine: al loro interno, troviamo infatti la C, la B1 e la B2, oltre che numerosi minerali quali calcio, ferro, fosforo e potassio. Secondo recenti studi, i principi nutrizionali rendono questo alimento molto adatto ai soggetti affetti da patologie alla tiroide.
È utile sapere inoltre che i broccoli sono considerati ottimi antitumorali, in particolare grazie al contenuto di sulforafano, una sostanza che impedisce la crescita delle cellule cancerogene. In poche parole, scegliere un buon piatto di fusilli con zucca, broccoli, pomodorini e acciughe è un’idea perfetta per l’organismo e non solo per soddisfare il nostro palato!
Ingredienti per 4 persone
- 350 gr. di fusilli consentiti,
- 400 gr. di pomodorini,
- 300 gr. di cimette di broccoli,
- 300 gr. di zucca,
- 1 scalogno,
- 3 filetti di acciughe del Cantabrico,
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva,
- un cucchiaino di peperoncino (facoltativo),
- un pizzico di sale e pepe
Preparazione
Mondate e lavate le cimette e i pomodorini. Mondate e riducete a cubetti la polpa della zucca. Cuocete a vapore le cimette e la zucca. Nel frattempo, fate rosolare lo scalogno, aggiungete le acciughe spezzettate e i pomodorini tagliati a spicchi, fate saltare 4 o 5 minuti. Se necessario, aggiungete un mestolo di acqua, poi salate e pepate.
Appena le cimette e la zucca saranno pronte, aggiungetele ai pomodorini fate cuocere un paio di minuti.
Nel frattempo, avrete messo a cuocere in acqua bollente i fusilli che, appena saranno cotti al dente, potrete aggiungere al sugo. Fateli saltare un minuto. Se lo desiderate, aggiungete peperoncino fresco e servite.
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