
Mango Martini, un cocktail analcolico di classe per l’estate

Mango Martini, un cocktail perfetto per gli aperitivi leggeri
Oggi vi presento il Mango Martini, un cocktail analcolico bello da vedere, buono e leggero quanto basta. Restituisce un piacevole senso di freschezza, dunque è perfetto soprattutto per gli aperitivi estivi che si prestano al consumo della frutta, magari sotto forma di succo. E’ anche un cocktail molto facile da realizzare, in quanto richiede giusto una manciata di ingredienti e può fare a meno dei classici strumenti da barman (shaker, cucchiaio da cocktail etc.).
Si inizia frullando il mango ben lavato, sbucciato e tagliato a cubetti insieme al ghiaccio. Poi si versa il composto così ottenuto nel bicchiere insieme a un particolare tipo di Martini (Martini Floreale Analcolico) e si decora con le foglie di shiso. Le foglie di shiso guarniscono e insaporiscono al meglio grazie ad un aspetto che ricorda il basilico e ad un aroma molto particolare.
Potete anche sostituire il Mango con un altro frutto esotico, in particolare il cocktail si presta bene all’impiego della papaya e del melone giallo.
Ricetta mango martini
Preparazione mango martini
Per preparare il Mango Martini procedete in questo modo.
- Lavate il mango, sbucciatelo e fatelo a cubetti.
- Ora trasferite il mango e il ghiaccio nel mixer, poi frullate per ottenere un composto abbastanza liquido ed uniforme.
- Versate prima il Martini e poi il composto appena ottenuto nel bicchiere di portata.
- Decorate con le foglie di shiso fatte a julienne e servite.
Ingredienti mango martini
- 1 mango
- 2 cl. di Martini Floreale Analcolico
- 3 cubetti di ghiaccio
- 2 foglie di shiso
Tutta la bontà del Martini Floreale
Il vero protagonista del Mango Martini è proprio il Martini Floreale, un prodotto analcolico che fa parte delle proposte più interessanti dell’azienda italiana.
Questo cocktail ma servito in un apposito bicchiere (martini glass) e spicca per un sapore che replica in maniera molto fedele il Martini originale. Le note di vermouth e di vino bianco emergono con chiarezza, allietando il palato sia durante il consumo in solitaria che a seguito della trasformazione in cocktail.
La differenza tra il Martini Floreale analcolico e l’originale non sta nella lista degli ingredienti, bensì nel trattamento. Nel Martini Floreale l’alcol viene estratto, o per meglio dire fatto degradare in modo graduale e con estrema delicatezza. Il Martini Floreale analcolico può essere consumato così come si trova, sebbene la stessa casa produttrice consiglia di arricchirlo con del ghiaccio e con un po’ di acqua tonica per preparare una specie di cocktail basilare.
Le interessanti proprietà del mango
Il protagonista del Mango Martini è ovviamente il mango. E’ uno dei frutti tropicali più apprezzati in assoluto in virtù del suo sapore aromatico, che ricorda ora il melone giallo ora la papaya. La polpa si rivela sempre succosa ma anche leggermente croccante. E’ dunque l’ideale tanto per il consumo a crudo quanto per la preparazione di succhi e centrifughe. In occasione di questa ricetta il mango viene lavato, fatto a cubetti e frullato insieme al ghiaccio.
Il mango può dire molto anche sotto il profilo nutrizionale grazie all’abbondanza di vitamina C e sali minerali, ma anche grazie al betacarotene. Quest’ultima sostanza è un antiossidante che aiuta ad assorbire la vitamina A (a sua volta essenziale per la pelle e la vista), inoltre conferisce al frutto il colore arancione. Il betacarotene è presente anche nella zucca e nelle carote. Il tutto ad un costo calorico più che accettabile, che non va oltre le 50 kcal per 100 grammi.
Il ruolo dello shiso nel Mango Martini
L’ingrediente più interessante e particolare del Mango Martini è lo shiso. Le foglie di shiso vengono poste a fine preparazione poco prima del servizio, a mo’ di guarnizione. In effetti danno bella mostra di sé con il loro colore verde scuro, che contrasta l’arancione brillante del mango misto al Martini Floreale. Notevole è anche l’aspetto che ricorda quello del basilico, sebbene la sua texture sia molto più ruvida e gradevole al palato.
Lo shiso è una pianta orientale, le cui foglie fanno parte integrante della cucina giapponese e cinese. Spesso e volentieri le foglie vengono essiccate e utilizzate per preparare delle deliziose salse. Altrettanto di frequente vengono utilizzate per marinare o per creare dei liquori.
Lo shiso emerge chiaramente anche sul sapore visto che è molto aromatico ed esotico. Trasmette note simili all’anice, alla menta, alla melissa, alla cannella, ai chiodi di garofano e allo stesso basilico.
Come accompagnare il Mango Martini
Il Mango Martini può apparire come un cocktail sui generis. In primo luogo perché è analcolico e quindi non crea alcun problema a chi non può assumere alcol. In secondo luogo per la presenza del Mango Martini, che propone un sapore aromatico, esotico e leggero, a metà strada tra una centrifuga e un cocktail.
A questo punto vale la pena ragionare sui corretti abbinamenti da proporre in fase di antipasto o di aperitivo. Un’idea potrebbe essere quella di associare salumi e formaggi molto leggeri, leggermente dolci e poco stagionati. Vanno bene anche con le tartine, se vengono farcite con ingredienti non troppo sapidi. Infine, sono sempre una soluzione valida le classiche patatine, le olive e le arachidi.
Cosa usare al posto del Martini Floreale Analcolico?
Il Martini Floreale Analcolico è perfetto per il Mango Martini. Allo stesso tempo gli amanti degli alcolici possono optare per la soluzione classica, ossia per quella alcolica. A tal proposito quale Martini utilizzare?
La variante più adatta è il Martini Bianco, un drink aromatico con sentori di vaniglia e fiori bianchi, che si abbina in modo armonico alla dolcezza del mango senza coprirne il profilo tropicale. Può essere usato come sostituto ed eventualmente si può aggiungere qualche goccia di lime per ravvivare l’acidità.
In alternativa, per chi ama i cocktail più strutturati, si può optare per un Martini Riserva Speciale Ambrato, che dona al drink una nota speziata e ricca. Badate bene, in questo caso otterrete un diverso bilanciamento, ovvero un cocktail più complesso e persistente, pensato per chi apprezza la profondità organolettica.
Chi invece desidera mantenere una bevanda analcolica ma non dispone del Martini Floreale può provare con una combinazione di tè bianco freddo e uno sciroppo ai fiori di sambuco. Il risultato sarà delicato e profumato, perfetto per un Mango Martini senza alcol ma comunque elegante e adatto alle occasioni più chic.
I cocktail con mango, un mondo da scoprire
Il Mango Martini non è l’unico cocktail che si possa fare con il mango. Ce ne sono tanti altri, tutti codificati dalla tradizione della mixology e alcuni piuttosto famosi. Ecco qualche esempio.
Mango Daiquiri: una variante tropicale del classico Daiquiri. Questo cocktail unisce rum bianco, succo di lime e purea di mango. Il risultato è un drink fresco, dolce-acido e perfettamente bilanciato, ideale come aperitivo nelle serate estive.
Spicy Mango Margarita: una variante piccante ed esotica del Margarita tradizionale. Chiama in causa tequila, triple sec, purea di mango e succo di lime, a cui si aggiunge un pizzico di peperoncino (o jalapeno). E’ un cocktail che gioca sui contrasti, ovvero tra la dolcezza del mango e il piccante del peperoncino.
Mango Mule: un drink ispirato al Moscow Mule, che sostituisce la vodka con mango frullato e un goccio di succo di lime, il tutto valorizzato dal ginger beer. Si tratta di un cocktail leggermente frizzante, aromatico e rinfrescante, perfetto per un brunch o per un pomeriggio all’aperto.
FAQ sul mango martini
Cos’è il Mango Martini?
Il Mango Martini è un cocktail a base di mango (in purea o sotto forma di succo), che viene combinato con un distillato (vodka o gin) o con un aperitivo analcolico come il Martini Floreale. Si distingue per il suo profilo tropicale, fresco e leggermente dolce.
Che sapore ha il Martini Floreale Analcolico?
Il Martini Floreale Analcolico ha un gusto aromatico e delicato, con note di camomilla, fiori bianchi e agrumi. È bilanciato e leggermente amaro, ideale per creare cocktail sofisticati senza alcol.
Che differenza c’è tra Martini rosso e Martini bianco?
Il Martini Rosso ha un sapore più deciso, con note erbacee, amare e una dolcezza contenuta. Il Martini Bianco è più morbido, aromatico, con sentori di vaniglia e con una dolcezza più pronunciata. Entrambi sono vermouth, ma con profili organolettici molto diversi.
Che sapore ha il mango?
Il mango ha un sapore dolce, intenso e tropicale, con sfumature che ricordano il melone, la pesca e l’ananas. La sua consistenza morbida e succosa lo rende perfetto per frullati, dolci e naturalmente per cocktail.
Ricette di cocktail ne abbiamo? Certo che si!
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