bg header
logo_print

Zaru soba: tutta la purezza della cucina giapponese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Zaru soba
Ricette per intolleranti, Cucina Giapponese
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 35 min
cottura
Cottura: 00 ore 15 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
3.4/5 (5 Recensioni)

Zaru soba o spaghetti con alga nori: a voi la scelta

Ho chiamato questa ricetta zaru soba o spaghetti con alga nori per sottolinearne la versatilità, e la possibilità di sostituire la soba con un tipo di pasta più congeniale agli italiani. A prescindere dalla scelta che farete, e a patto di seguire fedelmente la ricetta, vi ritroverete con un piatto dall’aspetto e dai sentori esotici, ma adatto anche al gusto mediterraneo, certamente buonissimo. L’unica accortezza riguarda il tipo di spaghetti, se propendete per questi ultimi: devono essere finissimi, meglio se n. 11 o n. 12.

Per il resto, a rendere il piatto davvero speciale rispetto a tutti i primi che in genere si consumano ogni giorno a tavola è la salsa. In primo luogo perché, sulla falsariga delle tradizioni giapponesi, non viene mischiata alla pasta bensì riposta in ciotole a parte, a mo’ di intingolo. Secondariamente perché proprio la salsa è realizzata con alcuni alimenti tipicamente giapponesi, in parte estranei alla cultura culinaria occidentale.

Ricetta zaru soba

Preparazione zaru soba

  • Versate in una casseruola tre tazze di brodo dashi, la salsa di soia, il mirin, lo zucchero e il katsuobushi.
  • Portate a ebollizione, fate filtrare e riponete in frigorifero.
  • Nel frattempo ritagliate un foglio di alga nori, riducendolo a filetti sottili (potete utilizzare le forbici). Adesso cuocete per cinque minuti la soba in abbondante acqua salata.
  • Scolate la pasta e poi “lavatela” sotto un getto di acqua fredda, infine mescolatela sott’acqua con le mani.
  • Versate la pasta nei piatti e spolverizzate con i filetti di alga nori e un cipollotto tagliato finemente.
  • Ponete poi in ciotole la salsa realizzata in precedenza, il daikon grattugiato, il wasabi e il cipollotto rimasto. In questo modo i commensali potranno condire a piacimento la zaru soba.

Ingredienti zaru soba

  • 250 gr. di soba
  • 10 gr. di katsuobushi
  • 1 foglio di alga nori
  • mezzo daikon
  • 4 cucchiai di mirin
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaio di wasabi
  • 2 cipollotti
  • 3 tazze di brodo dashi
  • mezza tazza di salsa di soia

Wasabi: una piccantezza diversa dal solito

Chi prova il wasabi per la prima volta rimane stupito (oltre che scosso). Infatti è definita sì una salsa piccante, ma di una piccantezza che nulla a che vedere con il classico peperoncino. Il wasabi brucia parecchio ma lo fa in un modo strano, quasi impossibile descrivere a parole. D’altronde, è proprio questa la sua forza: un’offerta gustativa del tutto particolare. Il consiglio, ovviamente, è di andarci piano, come fareste con il più piccante dei peperoncini occidentali.

Zaru soba

Il wasabi non è solo piccante ma anche estremamente aromatico. Proprio per questo motivo viene integrato in buona parte delle ricette di stampo orientale. In questo caso nello zaru soba contribuisce a dare alla salsa un tocco esotico e aromatico allo stesso tempo. Vi avverto: il sapore è talmente strano che alcuni, la prima volta che lo provano, storcono il naso. Anche i più scettici, però, con il tempo imparano ad apprezzarlo.

I sentori orientali del brodo dashi

Il brodo dashi, utilizzato nello zaru soba, è una pietanza tipicamente orientale. Anzi, per essere precisi, è uno degli alimenti di supporto più apprezzati nella cucina giapponese. Tecnicamente è un brodo di pesce molto leggero, quasi trasparente. Di base viene utilizzato un po’ come il nostro brodo, dunque come liquido di cottura ma spesso viene inserito “a crudo” in alimenti cotti a parte.

Nonostante l’estrema leggerezza, il brodo dashi è molto nutriente. Dà il meglio di sé con i noodles, o meglio ancora con la zaru soba, in quanto non copre il gusto della pasta ma anzi la valorizza. Viene venduto in forma istantanea ma vi consiglio di prepararlo in prima persona, se avete molto tempo a disposizione (la preparazione non è né rapida né semplice).

Il contributo del daikon nello zaru soba

La lista degli ingredienti dello zaru soba comprende anche il daikon. Con questo termine si intende una radice appartenente alla famiglia delle Brassicacee, la stessa dei ravanelli, dei cavoli e delle rape. E’ particolarmente diffuso in Giappone e in generale nell’Asia orientale, dove viene consumato sia crudo che cotto. Sul piano estetico ricorda una grossa carota bianca, ma la consistenza e il sapore sono del tutto diversi.

Nello specifico presenta una freschezza pungente e lievemente piccante, che può ricordare vagamente il rafano, ma in una versione più delicata e meno invasiva. Se viene consumato crudo e grattugiato, come nella ricetta dello zaru soba, aggiunge una nota rinfrescante e leggermente acre che contrasta piacevolmente con la sapidità della salsa di soia.

Il daikon vanta un buon profilo nutrizionale, infatti è povero di calorie ma ricco di acqua, fibre e vitamina C. Inoltre contiene enzimi naturali che aiutano il corpo a metabolizzare meglio i grassi. Infine esercita una buona funzione digestiva, infatti viene spesso inserito nei piatti a base di amido (come i noodles) per favorire la digestione e rendere il pasto più leggero. In occasione di questa ricetta, il daikon viene grattugiato e utilizzato un po’ come il Parmigiano. All’occorrenza può essere anche mescolato alla salsa.

L’importanza della salsa di soia

La salsa di soia gioca un ruolo fondamentale per la ricetta dello zaru soba. Nello specifico funge da liquido di cottura della pasta. Nondimeno può essere utilizzata come condimento a parte, disposto in ciotoline, all’interno delle quali intingere gli spaghetti.

La salsa di soia si fa apprezzare per il suo sapore umami, ottenuto da una particolare combinazione di sapidità, acidità e intensità. La salsa di soia si ottiene dalla fermentazione della soia con grano tostato, acqua e sale. Il processo può durare diversi mesi per sviluppare al meglio gli aromi, proprio per questo la salsa di soia è un ingrediente così prezioso nella cucina giapponese.

Benché tendenzialmente sapida la salsa di soia può risultare utile all’organismo. Nello specifico contiene antiossidanti e sostanze che stimolano la digestione, inoltre nelle versioni fermentate naturalmente sono contenute buone quantità di probiotici.

Il mirin, un ingrediente essenziale per lo zaru soba

La lista degli ingredienti dello zaru soba comprende anche il mirin. Il mirin, così come tutti gli ingredienti aromatici di questa ricetta, funge da fondo per la cottura dei soba. Ma cos’è il mirin? Il mirin è una sorta di vino di riso dal sapore dolce e leggermente alcolico, utilizzato quasi esclusivamente per cucinare. Rispetto al sakè si rivela meno alcolico e più zuccherino.

In alcune versioni della ricetta il mirin viene combinato con il brodo dashi e con la salsa di soia per creare la tsuyu, ovvero il condimento tipico in cui intingere i soba freddi. Questi elementi sono presenti in questa ricetta, quindi l’effetto è più o meno lo stesso.

FAQ sullo zaru soba

Cosa significa “soba”?

“Soba” è il termine giapponese che indica gli spaghetti di grano saraceno. Si tratta di un tipo di pasta molto diffusa in Giappone, servita sia calda che fredda. Nella versione “zaru soba”, vengono serviti freddi su un vassoio di bambù (detto appunto zaru), accompagnati da una salsa per intingere e vari condimenti.

Come condire i soba?

I soba si condiscono solitamente intingendoli in una salsa fredda a base di soia, mirin e dashi. A parte si possono aggiungere condimenti come cipollotto tritato, alga nori tagliata a striscioline, daikon grattugiato o una punta di wasabi.

Quanto brucia il wasabi?

Il wasabi ha una piccantezza intensa ma effimera, ossia colpisce il naso più che la lingua, provocando una sensazione pungente che svanisce in pochi secondi. Non è paragonabile al peperoncino, in quanto non brucia ma “punge”.

Cos’è il brodo dashi?

Il dashi è un brodo base della cucina giapponese, preparato con ingredienti ricchi di gusto umami, come l’alga kombu e scaglie di pesce secco (katsuobushi). Nella versione vegetariana si usa solo kombu o funghi shiitake secchi. Il dashi è alla base della salsa per i soba e contribuisce in modo decisivo alla sua profondità aromatica.

Ricette di piatti giapponesi ne abbiamo? Certo che si!

3.4/5 (5 Recensioni)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Tortelli di branzino e cozze

Tortelli di branzino e cozze: una pasta ripiena...

Un ripieno delizioso Il vero punto di forza di questi tortelli di branzino è il ripieno. Come ho già accennato, il ripieno è composto da branzino e patate. Il branzino viene cotto su un soffritto...

Palak paneer

Palak paneer, la zuppa con formaggio della cucina...

Cosa sapere sul paneer, un formaggio fuori dal comune Vale la pena spendere qualche parola sul paneer, che è il vero protagonista della ricetta palak paneer. Si tratta di un formaggio fresco non...

Risotto con quaglie e zafferano

Risotto con quaglie e zafferano, un’ottima ricetta rustica

Le proprietà della quaglia Vale la pena approfondire il discorso sulla quaglia, che come avrete notato è la protagonista di questo delizioso risotto. La quaglia spicca per il suo sapore e per le...