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Zaru soba: tutta la purezza della cucina giapponese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Zaru soba

Zaru soba o spaghetti con alga nori: a voi la scelta

Ho chiamato questa ricetta zaru soba o spaghetti con alga nori per sottolinearne la versatilità, e la possibilità di sostituire la soba con un tipo di pasta più congeniale agli italiani. A prescindere dalla scelta che farete, e a patto di seguire fedelmente la ricetta, vi ritroverete con un piatto dall’aspetto e dai sentori esotici, ma adatto anche al gusto mediterraneo, certamente buonissimo. L’unica accortezza riguarda il tipo di spaghetti, se propendete per questi ultimi: devono essere finissimi, meglio se n. 11 o n. 12.

Per il resto, a rendere il piatto davvero speciale rispetto a tutti i primi che in genere si consumano ogni giorno a tavola è la salsa. In primo luogo perché, sulla falsariga delle tradizioni giapponesi, non viene mischiata alla pasta bensì riposta in ciotole a parte, a mo’ di intingolo. Secondariamente perché proprio la salsa è realizzata con alcuni alimenti tipicamente giapponesi, in parte estranei alla cultura culinaria occidentale.

Wasabi: una piccantezza diversa dal solito

Chi prova il wasabi per la prima volta rimane stupito (oltre che scosso). Infatti è definita sì una salsa piccante, ma di una piccantezza che nulla a che vedere con il classico peperoncino. Il wasabi brucia parecchio ma lo fa in un modo strano, quasi impossibile descrivere a parole. D’altronde, è proprio questa la sua forza: un’offerta gustativa del tutto particolare. Il consiglio, ovviamente, è di andarci piano, come fareste con il più piccante dei peperoncini occidentali.

Zaru soba

Il wasabi non è solo piccante ma anche estremamente aromatico. Proprio per questo motivo viene integrato in buona parte delle ricette di stampo orientale. In questo caso nello zaru soba contribuisce a dare alla salsa un tocco esotico e aromatico allo stesso tempo. Vi avverto: il sapore è talmente strano che alcuni, la prima volta che lo provano, storcono il naso. Anche i più scettici, però, con il tempo imparano ad apprezzarlo.

I sentori orientali del brodo dashi

Il brodo dashi, come suggerisce il nome del resto, è una pietanza tipicamente orientale. Anzi, per essere precisi, è uno degli alimenti di supporto più apprezzati nella cucina giapponese. Tecnicamente è un brodo di pesce molto leggero, quasi trasparente. Di base viene utilizzato un po’ come il nostro brodo, dunque come liquido di cottura ma spesso viene inserito “a crudo” in alimenti cotti a parte.

Nonostante l’estrema leggerezza, il brodo dashi è molto nutriente. Dà il meglio di sé con i noodles, o meglio ancora con la zaru soba, in quanto non copre il gusto della pasta ma anzi la valorizza. Viene venduto in forma istantanea ma vi consiglio di prepararlo in prima persona, se avete molto tempo a disposizione (la preparazione non è né rapida né semplice).

Ecco la ricetta dello zaru soba o spaghetti con alga nori

Ingredienti per 4 persone:

  • 250 gr. di soba
  • 10 gr. di katsuobushi
  • 1 foglio di alga nori
  • ½ daikon
  • 4 cucchiai di mirin
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaio di wasabi
  • 2 cipollotti
  • 3 tazze di brodo dashi
  • mezza tazza di salsa di soia

Preparazione:

Versate in una casseruola tre tazze di brodo dashi, la salsa di soia, il mirin, lo zucchero e il katsuobushi. Portate a ebollizione, fate filtrare e riponete in frigorifero. Nel frattempo ritagliate un foglio di alga nori, riducendolo a filetti sottili (potete utilizzare le forbici). Adesso cuocete per cinque minuti la soba in abbondante acqua salata.

Scolate la pasta e poi “lavatela” sotto un getto di acqua fredda, infine mescolatela sott’acqua con le mani. Versate la pasta nei piatti e spolverizzate con i filetti di alga nori e un cipollotto tagliato finemente.  Ponete poi in ciotole la salsa realizzata in precedenza, il daikon grattugiato, il wasabi e il cipollotto rimasto. In questo modo, i commensali potranno condire a piacimento la zaru soba.

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