Confettura di nespole, una vera coccola per il palato!
Confettura di nespole: una conserva deliziosa da gustare
La confettura di nespole è una delizia autentica, perfetta per chi ama gustare sapori genuini e fruttati. Le nespole, frutti dalla polpa succosa e dolce con una leggera nota acidula, si trasformano in una confettura ricca di gusto e profumi, capace di regalare momenti di puro piacere.
Questa confettura è una vera coccola per il palato, ideale per la colazione spalmata su una fetta di pane tostato o come ripieno per dolci fatti in casa. La dolcezza naturale delle nespole si equilibra perfettamente con il loro sapore fresco, rendendo questa conserva un piacere per tutte le stagioni.
Preparare la confettura di nespole significa racchiudere l’essenza di questo frutto primaverile in un barattolo, da gustare tutto l’anno. Il risultato è una confettura dal gusto raffinato, delicato e leggermente esotico, che si abbina meravigliosamente con formaggi freschi o stagionati, yogurt o dolci da forno. Perfetta per chi ama le conserve fatte in casa e desidera portare in tavola un sapore autentico e speciale, la confettura di nespole è una vera chicca che conquista al primo assaggio.
Ricetta confettura di nespole
Preparazione confettura di nespole
- Lavate, tagliate a metà e togliete i noccioli. Tagliate la polpa a pezzetti piccoli.
- In una pentola versate le nespole, lo zucchero e il succo di limone. Cuocete a fiamma bassa per circa un’ora.
- Ogni tanto mescolate con un cucchiaio di legno e fino a quando la confettura non avrà raggiunto la consistenza desiderata.
- Versate ancora bollente in vasetti sterilizzati. Lasciate raffreddare capovolti prima di riporli in dispensa. La confettura si conserva in luogo fresco e asciutto per circa sei mesi.
Ingredienti confettura di nespole
- mezzo kg. di nespole
- 1 mela verde
- succo di 1 limone
- 400 gr. di zucchero di canna
- 1 pizzico di cannella in polvere
Confettura di nespole: una delizia perfetta anche per gli intolleranti al lattosio e al glutine
Preparare le confetture fatte in casa è sempre un’idea speciale. Mettere le mani in pasta e scegliere i frutti migliori, prepararli, vederli cuocere: tutto questo è gioia vera per chiunque ami cucinare!
Oggi voglio aiutarvi a viverla parlandovi della confettura di nespole, una delizia che conserva il sapore acidulo tipico di questi frutti che, quando arrivano sulle nostre tavole, cominciano a parlarci di primavera. Vi raccomando non chiamatela marmellata di nespole. La confettura di nespole è una conserva che può essere un’ottima base per preparare torte e crostate, ma può essere abbinata anche a formaggi dal sapore delicato e di media stagionatura.
Le soluzioni ci sono e sono pure tante! Come in molti altri casi quando si parla di cucina, anche in questo è fondamentale sperimentare. Spazio quindi alla creatività, a quella voglia di dare libero sfogo alla fantasia che viene appagata quando ci si trova davanti a due fette di pane spalmate di confettura, una carica perfetta per iniziare la giornata all’insegna del benessere.

Viva le nespole, degli eccellenti antinfiammatori
Vi piace questa immagine? Quali sensazioni vi trasmette? Quasi sicuramente vi farà pensare alla tranquillità di casa, ai minuti tutti per voi all’inizio della giornata. Dopotutto è legato anche a questi aspetti il bello della prima colazione, che può essere resa ancora più speciale con una delizia come la confettura di nespole, preparata con frutti i cui benefici è utile conoscere.
La natura ci fa dei regali davvero speciali. Le nespole sono tra questi. I frutti in questione, celebri per il loro gusto acidulo e per il loro colore vivace, sono anche degli ottimi antinfiammatori e dei blandi antipiretici.
Il loro ruolo benefico è noto anche nell’ambito della fitoterapia. La corteccia essiccata dell’albero viene infatti utilizzata per la preparazione di decotti finalizzati a risolvere infezioni al cavo orale.
Le nespole sono sazianti e ricche di vitamine
Ci vorrebbe un libro per elencare tutti i benefici delle nespole, frutti tanto versatili in cucina quanto utili per la nostra salute. Tra gli aspetti che li rendono tali è possibile ricordare la presenza dell’acido formico, una fibra alimentare nota per il suo potere saziante, fondamentale per tenere sotto controllo il peso corporeo.
Le nespole sono inoltre ricche di vitamina A – un toccasana senza eguali per la bellezza della pelle – vitamina B e vitamina C, potentissimo antiossidante. Non c’è che dire: con un solo frutto è possibile prendersi cura in maniera completa della salute! Adesso non resta che correre in cucina per preparare questa confettura speciale.
Confettura di nespole giapponesi, una variante interessante
Fin qui abbiamo parlato della marmellata, pardon della confettura di nespole “standard”, ossia di quelle che si trovano nelle nostre campagne e nei nostri supermercati. Esistono però nespole particolari e varianti coltivate altrove, per esempio in Giappone.
Cosa contraddistingue le nespole giapponesi? E come cambia il sapore e il colore della confettura? È presto detto. Le nespole giapponesi, chiamate anche loquat o eriobotrya japonica, vantano una polpa più compatta e succosa rispetto alle loro cugine europee. Esprimono un sapore meno acido, più delicato e con un accenno esotico che ricorda vagamente l’albicocca matura e la pera. Sono coperte da una buccia più sottile e di colore arancione intenso. In cottura diventano più stabili, infatti il frutto regge bene le alte temperature, sprigionando il suo aroma senza sfaldarsi troppo.
La confettura di nespole giapponesi spicca per un arancio brillante rispetto a quello delle nespole comuni. Spicca anche per un sapore più elegante e corposo, valorizzato da un fondo leggermente floreale che valorizza l’intera esperienza gustativa. Potreste considerare la confettura di nespole giapponesi come un’alternativa fresca, adatta a chi cerca un sapore meno complesso e più raffinato.
Quale zucchero usare nella confettura di nespole?
Per fare la confettura serve lo zucchero. Si, ma quale tipo di zucchero scegliere? La scelta è tra zucchero bianco o bruno, zucchero fine o semolato.
A mio parere lo zucchero più indicato è quello bianco semolato. E’ neutro e non altera il colore e il sapore del frutto, inoltre consente una perfetta caramellizzazione. D’altronde è importante preservare un profilo delicato, infatti lo zucchero bruno rischierebbe di sovrastare il profilo aromatico del frutto, imponendo una nota di caramello che non si addice alla natura fresca e fruttata della confettura.
In alternativa, si può usare lo zucchero a velo (purché non contenga amidi), specie se si desidera un risultato più omogeneo e una cottura rapida. Tuttavia, anche in questo caso, lo zucchero semolato resta il più adatto per garantire consistenza, brillantezza e una conservazione ottimale. Occhio alle proporzioni, bastano 600-700 grammi di zucchero per ogni chilo di frutta sbucciata e denocciolata. Tuttavia, se usate le nespole giapponesi tenete conto della loro dolcezza naturale leggermente più spiccata.
Il provvidenziale tocco della cannella
La confettura di nespole richiede solo una spezia: la cannella. Ma come impatta sul risultato finale? La cannella funge da moltiplicatore di aromaticità. Basta un piccolo bastoncino in infusione durante la cottura, oppure una punta di cucchiaino di cannella in polvere, per aggiungere profondità al gusto senza alterarlo. D’altronde la cannella si lega perfettamente alla nota floreale-acidula delle nespole, esaltandola e regalando una sfumatura quasi balsamica.
Nondimeno la cannella favorisce la buona conservazione, infatti contiene oli essenziali leggermente antimicrobici che, senza fare miracoli, contribuiscono a migliorare la durata del prodotto fatto in casa. Se desiderate un tocco ancora più raffinato integrate anche un pizzico di vaniglia, ma sempre con moderazione.
FAQ sulla confettura di nespole
Che sapore hanno le nespole?
Le nespole hanno un sapore dolce con un sottofondo acidulo. Le varietà europee sono più aspre, mentre quelle giapponesi tendono ad avere una dolcezza più morbida e aromi che ricordano l’albicocca e la pera. Il gusto varia in base alla maturazione, passando da note leggermente astringenti a intensamente fruttate.
Che differenza c’è tra le nespole europee e giapponesi?
Le nespole europee (Mespilus germanica) sono più piccole, tondeggianti, e devono essere consumate molto mature, ossia quando la polpa diventa molle. Le nespole giapponesi (Eriobotrya japonica), invece, sono più grandi, di colore arancio brillante e con una polpa soda e succosa che può essere mangiata anche cruda. Inoltre hanno un gusto più dolce e delicato.
Cosa si può fare con le nespole?
Con le nespole si possono realizzare confetture, crostate, gelatine, succhi, liquori e persino chutney per accompagnare formaggi o piatti salati. Sono ottime anche consumate al naturale, o usate per preparare sciroppi e dessert al cucchiaio. La loro versatilità le rende adatte sia nei dolci che in preparazioni più creative.
Che differenza c’è tra confettura e marmellata?
Si parla di marmellata solo quando il prodotto è a base di agrumi (arance, limoni, mandarini), mentre tutte le altre preparazioni si chiamano confetture. Quella di nespole è quindi tecnicamente una confettura, anche se nel linguaggio comune il termine “marmellata” viene spesso usato in modo generico.
A cosa fanno bene le nespole?
Le nespole sono ricche di fibre, vitamina A, vitamina C e sali minerali come potassio e manganese. Hanno proprietà diuretiche, depurative e digestive. Inoltre favoriscono il transito intestinale e sono adatte anche a chi segue una dieta ipocalorica. Infine, grazie agli antiossidanti, aiutano a contrastare lo stress ossidativo e a mantenere la pelle sana.
Ricette con confetture o marmellate ne abbiamo? Certo che si!
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