bg header
logo_print

Fecola di patate, notevole profilo nutrizionale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Ciambella al profumo di arancia
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
Stampa
Array
5/5 (1 Recensione)

Ciambella al profumo di arancia, un dolce tradizionale

La ciambella al profumo di arancia è un dolce tutto sommato classico, che si ispira alla migliore tradizione italiana. E’ anche molto semplice da fare, a tal punto che è il dolce ideale per chi si approccia alla pasticceria. Di certo, l’assenza di farcitura contribuisce ad abbassare il coefficiente di difficoltà, e a rendere questo genere di ricetta alla portata di tutti.

La ciambella al profumo di arancia che vi presento oggi, però, si discosta un po’ dai canoni standard e propone tre variazioni sul tema. Il più importante riguarda l’impasto: al posto della farina doppio zero troviamo la farina di riso e la fecola di patate, che presenta ben altre qualità. Va segnalata, inoltre, la presenza della cannella, una spezia in genere non associata alle ciambelle. Inoltre, il dolce si contraddistingue per la sua glassa, che è realizzata con l’arancia. Non è un dettaglio da poco se si considera che la maggior parte delle ciambelle non prevede una glassa.

Ricetta ciambella al profumo di arancia

Preparazione ciambella al profumo di arancia

Per la preparazione della ciambella al profumo di arancia iniziate prendendo una ciotola, poi rompeteci dentro le uova ed aggiungete lo zucchero e la cannella. Mescolate il tutto con le fruste elettriche. Ora mettete le bucce d’arancia grattugiata ed il loro succo (precedentemente spremuto). Versate successivamente l’olio di semi di girasole, la farina di riso, il cremor tartaro miscelato con il bicarbonato (lievito per dolci) e la fecola di patate. Poi mescolate con le fruste elettriche per ottenere un impasto uniforme e privo di grumi.

Versate l’impasto nello stampo da ciambella già oliato e infarinato. Lo stampo ideale è da 24 cm, ma vanno bene anche altre dimensioni. Intanto occupatevi della glassa. In una pentola con un decilitro di acqua versate lo zucchero e cuocetelo per farlo caramellare, poi unite un’arancia fatta a dadini. Cuocete a fiamma bassa per circa 15 minuti. Cuocete il dolce al forno in modalità statica a 170 gradi per circa 40 minuti. Quando la ciambella è pronta, fatela raffreddare e sformatela. Infine, versate la glassa ancora calda e servite.

Ingredienti ciambella

  • 4 uova,
  • 200 gr. di zucchero,
  • 3 arance,
  • 150 ml. il succo delle arance,
  • mezzo cucchiaino di cannella in polvere,
  • 130 gr. di olio di riso,
  • 300 gr. di farina di riso,
  • 100 gr. di fecola di patate,
  • 1 bustina di lievito per dolci

Per la glassa:

  • 60 gr. di zucchero semolato,
  • 1 dl. di acqua naturale,
  • 1 arancia

Come preparare la glassa?

Come già accennato, una delle peculiarità della ciambella al profumo di arancia è proprio la glassa. Essa va realizzata con la polpa d’arancia, lo zucchero e l’acqua, dunque non si differenzia molto delle classiche glasse da torta. Nello specifico, il procedimento per la preparazione della glassa prevede dapprima la caramellatura dello zucchero, poi l’integrazione dell’arancia tagliata a dadini. Dopodiché, non rimane che cuocere a fuoco lento, mescolare spesso e attendere che si formi un composto il più possibile omogeneo. Fate attenzione all’applicazione della glassa, che è un’operazione più complessa di quanto si possa pensare. Per inciso, va applicata solo quando il dolce si è raffreddato, proprio per evitare che il composto di rovini a causa delle temperature elevate.

Il protagonista della glassa è l’arancia, che lo è anche della ricetta in generale. Infatti, se la polpa è impiegata per la copertura, il succo è impiegato per l’impasto. Nello specifico, il succo va integrato nel composto di zucchero e cannella insieme alla buccia grattugiata (prima di mettere la farina). Il risultato è un dolce ben bilanciato, che sa di arancia, ma è in grado di valorizzare anche gli altri ingredienti. Il merito va soprattutto alle dosi, che sono calibrate al punto giusto.

Quale farina usare per questa ciambella?

Una delle particolarità di questa ciambella al profumo di arancia, che incide in maniera determinante sulla resa organolettica, risiede nella presenza della farina di riso e la fecola di patate. Una scelta, questa, che procede dalla volontà di rendere il dolce compatibile con i regimi alimentari dei celiaci e degli intolleranti al glutine. Anche perché la farina di riso non contiene la sostanza incriminata. Allo stesso tempo, però, la farina di riso si caratterizza per altri vantaggi.

In primis, il suo sapore è molto delicato e quasi neutro, quindi in grado di valorizzare gli altri ingredienti. La farina di riso, poi, è povera di grassi e di proteine, ma in compenso abbonda di vitamine e sali minerali. L’apporto calorico, infine, è leggermente inferiore rispetto alle altre farine. Pur non essendo dotata di grandi capacità pianificatore, la farina di riso dà il meglio di sé nei prodotti da forno, una categoria a cui può essere ascritta questa ciambella. Nell’impasto vanno comunque inseriti la fecola di patate e un agente lievitante “poderoso”, come il composto di cremor tartaro e bicarbonato.

Fecola di patate è essenziale in un cucina senza glutine

Per la ciambella al profumo di arancia è essenziale utilizzare questo ingrediente. La fecola di patate è prodotta mediante la cottura delle patate in grandi forni industriali e, poi, una volta che le patate sono disidratate, dalla loro successiva macinazione fino a ottenere una polvere molto fine.

Nella maggior parte dei casi, le patate sono l’unico ingrediente, purtroppo però, alcuni produttori aggiungono conservanti per mantenere la fecola di patate fresca più a lungo. Perciò, occhio a quello che acquistate.

Una doverosa precisazione: la fecola di patate e l’amido di mais hanno il medesimo scopo in cucina ma non sono la stessa cosa. Non sempre sono intercambiabili fra di loro perchè hanno delle caratteristiche differenti.

La fecola di patate è comunemente utilizzata in cucina, non solo in quelle casalinghe. Alcuni cuochi la usano come addensante per aggiungere sapore e consistenza agli alimenti come crema pasticcera, torte, pane e biscotti oppure per rendere soffice gli impoasti.

Apprezzata e importantissima nell’alimentazione di chi lotta contro l’intolleranza al glutine e di molte altre persone, visto il notevole profilo nutrizionale di questa farina a base di patate, vegetale che, ricordo, è uno degli alimenti più importanti dell’alimentazione mondiale, una fonte consistente di cibo e nutrienti.

Questi solo alcuni dei benefici per la salute che le patate donano al nostro organismo: sono in grado di migliorare la digestione, ridurre i livelli di colesterolo, migliorare la salute del cuore, prevenire il cancro, controllare i livelli di diabete nel sangue, rafforzare il sistema immunitario, ridurre i segni dell’invecchiamento, proteggere la pelle, ridurre la pressione sanguigna, combatte l’insonnia e migliora la salute degli occhi.

fecola di patate

Fecola di patate per la preparazione di moltissime ricette

Vediamo, a questo punto, quali sono i nutrienti responsabili di questi eccezionali benefici:

Minerali. Le patate sono ricche di potassio. La concentrazione è più alta nella buccia e appena sotto di essa. Quindi, mangiare le patate con tutta la buccia è molto salutare. Le patate contengono anche calcio, ferro e fosforo.

Vitamine. Le patate sono notoriamente una grande fonte di vitamina C. 100 g di patate contiene circa 17 mg di vitamina C. Oltre ad essa le patate contengono anche vitamina A, B e P.

Carboidrati complessi. La maggior parte dei carboidrati contenuti nelle patate sono carboidrati complessi, principale fonte di energia per il corpo.

Antiossidanti. Le patate contengono una quantità considerevole di antiossidanti. La quantità e il tipo dipendono dalla varietà di patate, ma gli antiossidanti predominanti sono carotenoidi e antociani.

Fibre. Una patata di dimensione medie con la buccia fornisce all’organismo circa l’8% di fibra. Per questo, là dove è possibile, è consigliabile mangiare le patate senza sbucciarle.

La fibra alimentare è un carboidrato complesso ed è la parte del materiale vegetale che non può essere digerito e assorbito nel flusso sanguigno. La fibra solubile può aiutare la perdita di peso, ci fa sentire sazi più a lungo, e la ricerca ha dimostrato che contribuisce a ridurre il colesterolo nel sangue.

Ricette con fecola di patate ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Fecola di patate, notevole profilo nutrizionale

  • Mer 17 Ott 2018 | Raffaella ha detto:

    Buonasera,
    ultimamente si parla spesso del fatto che la “Farina 00” sia dannosa per l’organismo per via della sua lavorazione.
    Ciò che vorrei sapere è se la “fecola di patate” a confronto si può considerare un prodotto più sano e consigliabile. Grazie.

    • Sab 27 Ott 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buonasera personalmente lo trovo un prodotto piu sano e consigliabile

  • Mer 23 Feb 2022 | Paola ha detto:

    Non so quale addensante usare che sia privo di nichel perché per varie allergie devo usare solo farina di riso. Aiutatemi vorrei farmi dolci, e pasta fresca ma ho difficoltà. Grazie

    • Mer 23 Feb 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve come addensante può utilizzare la Farina di semi di carruba, la gomma di tara e il kuzu. Io spesso mi aiuto molto con la farina di banane, la farina di tapioca e l’agar agar

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Rose Soan Papdi

Ricetta Rose Soan Papdi: un dolce indiano colorato...

Rose Soan Papdi: una ricetta per chi soffre di intolleranze alimentari Tra i tanti pregi della ricetta del Rose Soan Papdi spicca la piena compatibilità con chi soffre di celiachia e con gli...

Chebakia

Chebakia, dal Marocco un delizioso dolce alle mandorle

Quale miele utilizzare? Una volta modellati, i chebakia vanno fritti in olio di semi, ma la ricetta non si conclude con la cottura. Arrivati a questo punto, infatti, si prepara un composto di miele...

Gelato gianduia fatto in casa

Gelato gianduia fatto in casa, buono come in...

Come fare il gelato gianduia senza la gelatiera Molti si chiedono come fare il gelato gianduia fatto in casa, cimentandosi in una preparazione di “alto livello” associata all’artigianalità...