
Ragù di camoscio con castagne, un condimento davvero unico

Ragù di camoscio con castagne, una salsa speciale
Oggi prepariamo una salsa fuori dal comune che riconcilia con i sapori più intensi, in grado di conciliare la cucina popolare con la natura: il ragù di camoscio con castagne. Si tratta di un ragù che valorizza la selvaggina, traendo il meglio da una carne poco consumata ma che può regalare molte soddisfazioni.
E’ un ragù molto versatile, infatti può essere consumato così com’è, magari accompagnato da fette di pane casereccio, oppure può fungere da condimento per le bruschette. Ovviamente può condire anche la pasta, a tal proposito vi consiglio un formato “grosso” come le pappardelle. Infine il ragù di camoscio e castagne può essere accompagnato con una buona polenta, in questo caso si trasforma in un pasto completo dal tenore decisamente rustico e tradizionale.
Nonostante queste peculiarità la ricetta non è difficile da preparare, anzi il procedimento è identico a quello di qualsiasi ragù. Si tratta di preparare un soffritto, rosolare la carne e aggiungere il pomodoro. Le uniche differenze riguardano l’aggiunta di spezie peculiari, la presenza delle castagne e una cottura più lunga del ragù alla bolognese.
Ricetta ragù di camoscio
Preparazione ragù di camoscio
- Per preparare il ragù di camoscio con castagne iniziate tagliando la carne a pezzi piccoli e tritandola a coltello. In alternativa la potete macinare grossolanamente.
- Preparate un classico soffritto con scalogno, carote e sedano. Mettete anche un po’ di rosmarino e alloro per insaporire.
- Aggiungete la carne e rosolatela a fiamma alta, poi sfumate con il vino rosso.
- Integrate la polpa di pomodoro e cuocete a fiamma bassa per 2-3 ore, poi aggiungete un po’ di brodo se necessario.
- Quando manca mezz’ora alla fine della cottura unite le castagne fatte a pezzettini.
- Salate e servite con della pasta grossa o della polenta.
Ingredienti ragù di camoscio
- 600 gr. di carne di camoscio (spalla o coscia)
- 150 gr. di castagne già lessate e pelate
- 1 scalogno
- 1 carota
- un costo di sedano
- 1 rametto di rosmarino
- 2 foglie di alloro
- 1 bicchiere di vino rosso corposo
- q. b. di brodo di carne
- 400 gr. di polpa di pomodoro
- q. b. di olio extravergine d’oliva
- q. b. di sale e pepe
Quali sono le proprietà della carne di camoscio?
La protagonista di questo delizioso ragù è la carne di camoscio, una carne particolare che merita un approfondimento. Parliamo dunque del suo sapore e delle sue proprietà nutrizionali.
Il sapore della carne di camoscio può essere definito come intenso e selvatico, non a caso è apprezzato dagli estimatori della selvaggina. Ad esso si abbina una consistenza compatta e morbida allo stesso tempo, compatibile con una vasta gamma di cotture, dalla griglia all’umido, passando ovviamente per la cottura in salsa.
Ma la carne di camoscio è preziosa anche dal punto di vista nutrizionale, infatti è particolarmente magra con un contenuto di grassi inferiore a quello delle carni rosse. E’ anche molto proteica e per giunta ricca di proteine di alta qualità. Questo tipo di carne è anche una fonte eccellente di ferro e zinco, dei minerali essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Contiene anche vitamine del gruppo B, fondamentali per il metabolismo energetico.
In occasione di questa ricetta vi consiglio di utilizzare la spalla e la coscia, due tagli che offrono un equilibrio tra parte magra e grassa, dunque sono capaci di amalgamarsi bene con gli altri ingredienti.
Il ruolo delle castagne nel ragù di camoscio
Vale la pena parlare delle castagne, che è l’altra novità di questo ragù di camoscio. Come ho già specificato le castagne vengono aggiunte spezzettate quasi a fine cottura. In questo modo trasmettono delle note rustiche che richiamano alla migliore frutta secca e introducono una texture tra il croccante e il granuloso.
Le castagne incidono anche sul piano nutrizionale. Tanto per cominciare sono ricche di carboidrati complessi, che garantiscono un rilascio graduale di zuccheri nel sangue, tale da non infastidire troppo i diabetici e da favorire una prolungata sensazione di sazietà.
Inoltre, a differenza di molti altri frutti a guscio, sono relativamente povere di grassi, dunque sono adatte anche a chi segue diete ipocaloriche. Le castagne sono anche ricche di fibre, utili per migliorare la salute intestinale, e di minerali come il potassio e il magnesio, fondamentale per il metabolismo energetico e per il benessere delle ossa. Infine le castagne apportano la vitamina B6, che supporta il sistema nervoso, e contengono composti antiossidanti che contrastano i radicali liberi.
Quali spezie usare per questo delizioso ragù di camoscio?
Se il ragù di camoscio è così buono il merito va anche alle spezie impiegate nel soffritto, ovvero al rosmarino e all’alloro. Nello specifico il rosmarino apporta un aroma intenso, fresco e avvolgente, che richiama i profumi del bosco e della macchia mediterranea. Trasmette anche note erbacee persistenti, arricchite da un sottofondo balsamico che dona freschezza e una leggera sfumatura resinosa. Non manca poi di accenti vivaci che evocano il pino e la scorza di agrumi.
L’alloro, dal canto suo, sprigiona un aroma caldo, speziato e sofisticato, forte di un carattere avvolgente che ricorda le erbe essiccate. Si colora di sfumature delicate e di una dolcezza intrinseca ma appena accennata, sostenuta da una nota rustica che si rivela piuttosto versatile.
Insieme l’alloro e il rosmarino conferiscono una certa quantità di antiossidanti al piatto, aumentandone il valore nutrizionale. Per inciso gli antiossidanti sono sostanze fondamentali per l’organismo poiché sono capaci di ridurre il rischio tumorale e di rallentare l’invecchiamento. Alloro e rosmarino, alla stregua di altre erbe aromatiche, sono ricche di vitamine e sali minerali.
FAQ sul ragù di camoscio con castagne
A cosa serve il vino nel ragù?
Il vino nel ragù ha una funzione fondamentale in quanto deglassa il fondo di cottura, esaltando i sapori e aggiungendo complessità aromatica. Inoltre, durante l’evaporazione, l’alcol permette di ammorbidire le fibre della carne, favorendo una consistenza più tenera. Si preferisce usare vino rosso o bianco, a seconda del tipo di ragù e del risultato desiderato. In questo caso, essendo carne di selvaggina, vi consiglio il vino rosso.
Che spezie si mettono nel ragù?
Le spezie nel ragù variano in base alla tradizione e al gusto personale. Comunemente si utilizzano noce moscata e pepe nero per aggiungere profondità aromatica. In alcune varianti possono essere inclusi chiodi di garofano o la cannella per un tocco speziato. In questo caso ho optato per il rosmarino e per l’alloro, che reputo molto compatibili con la selvaggina.
Nel ragù ci va lo scalogno o la cipolla?
Tradizionalmente nel ragù si utilizza la cipolla, spesso in combinazione con carota e sedano per il soffritto base. Tuttavia, lo scalogno può essere una valida alternativa per chi cerca un sapore più delicato e meno invadente.
Che tipo di pasta usare per il ragù?
Per il ragù si preferiscono formati di pasta in grado di trattenere bene il sugo. Le tagliatelle, le pappardelle o le fettuccine, realizzate spesso con pasta all’uovo, sono ideali per il ragù.
Che differenza c’è tra ragù e bolognese?
La differenza tra il ragù e la bolognese risiede negli ingredienti e nella preparazione. Il ragù è una salsa a base di carne macinata, cotta lentamente con soffritto, pomodoro e latte. La bolognese (che in realtà è napoletana), prevede invece carne intera, pomodoro e cottura prolungata per ottenere un sugo denso e saporito.