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Okra al sugo, un contorno in umido saporito e salutare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Okra al sugo
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 50 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (7 Recensioni)

Okra al sugo, un’idea per accompagnare i pasti

L’okra al sugo è un contorno semplice e dai sentori rustici, realizzato con alimenti popolari e facilmente reperibili. E’ un piatto perfetto per accompagnare carne e altri secondi, ma anche per fungere da entrée. La ricetta è molto semplice, basta realizzare un soffritto di scalogno e aglio, aggiungendo poi l’okra, i pomodorini e la passata. La guarnizione, invece, è affidata alla maggiorana, che dona aroma e freschezza. La protagonista della ricetta rimane comunque l’okra, un legume dalla forma particolare, che ricorda un fiore di zucca chiuso. Il sapore è in parte simile gli asparagi e alle fave, mentre la consistenza e il colore richiamano i fagiolini.

L’okra è poco calorica, infatti non supera le 33 kcal per 100 grammi. In compenso è ricca di sali minerali e vitamine, e in particolare di vitamina B9 (detta anche acido folico). Questa sostanza agisce sul sistema nervoso, regolando la produzione di serotonina, dopamina e omocisteina. Alla luce di ciò si pensa che sia un toccasana per chi è a rischio di disturbi psicologici come l’ansia e la depressione.

L’okra è un legume “popolare” sebbene dalle nostre parti è caduta un po’ in disuso. E’ molto consumata invece in tutta la fascia subtropicale delle Americhe, dell’Asia e dell’Africa. In Africa è utilizzata anche come “giocattolo”, infatti l’okra se viene sottoposta a calore rilascia una sostanza appiccicosa che può fare le veci della plastilina.

Ricetta okra al sugo

Preparazione okra al sugo

  • Per preparare l’okra al sugo iniziate riscaldando l’olio in una padella.
  • Poi rosolateci lo scalogno e l’aglio, facendo sfumare con poca acqua (un passaggio essenziale per evitare che l’aglio annerisca).
  • Ora unite l’okra intera o tagliata a tocchetti.
  • Mescolate, incorporate i pomodori tagliati a spicchi, il peperoncino fresco e proseguite la cottura. Dopo 5 minuti unite la passata a fate cuocere per altri 5 minuti.
  • A questo punto aggiungete pochissima acqua e cuocete per 25 minuti con il coperchio, controllando di tanto in tanto che il sugo non si addensi troppo.
  • A cottura ultimata spegnete il fuoco, fate raffreddare leggermente, salate, pepate e guarnite con un po’ di maggiorana fresca.

Ingredienti okra al sugo

  • 400 gr. di okra
  • 10 pomodorini pachino
  • 1 bicchiere di passata di pomodoro
  • 1 scalogno
  • uno spicchio di aglio
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • q. b. di foglioline di maggiorana e peperoncino
  • un pizzico di sale e di pepe

Tutta la bontà dei pomodori pachino

Tra gli ingredienti più importanti dell’okra al sugo spiccano i pomodorini pachino. A dispetto di quanto si possa pensare non sono i pomodori pachino a produrre il sugo, bensì la passata. In compenso creano un bel contrasto a livello di texture, in quanto conservano consistenza e morbidezza anche dopo la cottura. I pomodori pachino si fanno apprezzare per la loro dolcezza, arricchita da un tocco acidulo che impreziosisce una grande varietà di preparazioni. Si presentano con una forma tipicamente tonda ma con dimensioni minute. Il colore vira invece sul rosso vivo.

I pomodori pachino sono coltivati soprattutto nelle province di Siracusa e Ragusa, dove rappresentano uno dei pilastri nelle relative culture gastronomiche. I pachino eccellono anche sul piano nutrizionale. Non hanno nulla da invidiare ai comuni pomodori se si considera l’apporto di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Tra questi spiccano la luteina e il licopene, che donano il colore rosso all’ortaggio.

Aglio e scalogno, un’accoppiata vincente nell’okra al sugo

L’okra al sugo è un contorno molto semplice in quanto richiede giusto un paio di passaggi. Il primo consiste nella preparazione di un abbondante soffritto a base di aglio e scalogno. Alcuni potrebbero storcere il naso di fronte alla presenza di questi due alimenti, in quanto lo scalogno propone un sapore simile alla cipolla, che non “compare” quasi mai insieme all’aglio. Al di là dell’efficacia di questa regola (in realtà del tutto arbitraria) c’è da dire che lo scalogno propone sentori più delicato rispetto alla cipolla, che non entrano in conflitto con quelli dell’aglio. Anzi, i due ingredienti insieme formano una bella alchimia di sapori.

Okra al sugo

Inoltre, sia l’aglio che lo scalogno fanno bene alla salute. Il riferimento è alle vitamine e ai sali minerali molto rari che contengono, come lo zolfo e lo zinco. Per la preparazione del soffritto vi consiglio di aggiungere un po’ di acqua appena lo scalogno e l’aglio iniziano a sfrigolare. In questo modo l’aglio non diventerà nero e non acquisirà i classici sentori di bruciato.

Quali spezie usare per l’okra al sugo?

L’okra al sugo è una ricetta semplice, delicata e soprattutto equilibrata. Tale equilibrio è dovuto anche all’oculata scelta delle spezie, ossia all’uso della maggiorana e del peperoncino. La maggiorana va aggiunta in fase di decorazione, in modo da creare un contrasto cromatico tra il verde e il rosso. Inoltre impatta anche sul sapore in quanto propone note simili a quelle dell’origano, ma più amarognole e delicate. Mi raccomando  non abbondante con le dosi, si tratta pur sempre di un’erba aromatica e quindi capace di coprire gli altri sapori.

Per quanto concerne il peperoncino viene inserito durante la cottura del sugo. In questo caso potete scegliere la varietà che più vi aggrada, tenendo conto del grado di tolleranza al piccante dei commensali. L’unica indicazione è di utilizzare il peperoncino fresco, che è per sua stessa natura più intenso e genuino.

Con quali ricette si sposa al meglio l’okra al sugo?

L’okra al sugo può essere inserita all’interno di ricette della tradizione italiana. Quali ricette nello specifico? Vi elenco alcune idee a tal proposito.

L’okra si può sostituire alle classiche verdure come zucchine o peperoni, dando vita a una frittata tradizionale dal gusto delicato e dalla texture interessante, perfetta per un antipasto o per un secondo piatto che lasci il segno. L’okra tagliata a rondelle e cotta al vapore può arricchire anche le più classiche insalate di riso, soprattutto se viene accompagna con olive, capperi, pomodorini e un filo d’olio extravergine d’oliva.

Questo tipo di pianta tropicale può arricchire anche il più tradizionale dei minestroni, aggiungendo una consistenza leggermente viscosa ma tale da legare al meglio gli ingredienti. Inoltre questo ingrediente conferisce un elemento esotico al piatto.

Ricette con l’okra, un mondo da scoprire

L’okra è una verdura più versatile di quanto si possa immaginare, dunque può dare vita a ricette interessanti che vadano oltre la cottura al sugo. A tal proposito non posso non citare l’okra saltata con aglio e limone, un contorno leggero e veloce in cui l’okra viene cotta ih padella e condita con una spruzzata di limone fresco e con un tocco di aglio.

Anche l’insalata di okra e avocado è un’ottima ricetta, un contorno a base di okra cotta al vapore, avocado cremoso e un filo di olio extravergine d’oliva. Un piatto ricco di sapore e nutrienti. Un altro contorno sfizioso è l’okra al forno con spezie, che viene tagliata a bastoncini e arricchita da paprika, curcuma, curry e molto altro ancora.

Infine è da prendere in considerazione anche l’okra con salsa allo yogurt, un secondo leggero a base di okra grigliata e accompagnata da una salsa fresca a base di yogurt greco, menta e limone.

Come cucinare l’okra? Qualche accorgimento per un risultato perfetto

Cucinare l’okra, o per meglio dire portarla a cottura, è più difficile di quanto si possa immaginare se lo scopo è quello di ottimizzare sapori e consistenze. L’obiettivo finale è quello di evitare che l’okra diventi troppo viscosa. Come fare? Un consiglio è quello di lavarla rapidamente e asciugarla con cura prima di procedere al taglio. Insomma è bene non manipolarla troppo, in quanto ciò potrebbe favorire il rilascio delle sostanze “gommose” al suo interno.

La viscosità può essere contenuta anche mediante l’aggiunta di alcuni ingredienti come qualche goccia di succo di limone, da mettere durante la cottura stessa. Se si procede con la cottura in padella è bene tenere a mente che l’okra va cotta in piccoli pezzi, diversamente rilascerebbe troppo liquido e ciò comprometterebbe la texture della preparazione. Se si procede con la marinatura, invece, è bene esercitare una pressione minima sul legume in modo da preservarne la texture.

FAQ sull’okra al sugo

Che sapore ha l’okra?

L’okra ha un sapore delicato e leggermente erbaceo, simile a una combinazione tra fagiolini e zucchine. La sua consistenza è morbida all’interno con una leggera viscosità che si intensifica durante la cottura, rendendola ideale per zuppe e stufati.

A cosa fa bene l’okra?

L’okra è ricca di fibre che favoriscono la digestione e la salute intestinale. Contiene vitamina C, vitamina K e folati, importanti per il sistema immunitario e per la coagulazione del sangue. Inoltre è una buona fonte di antiossidanti e potassio, utile per il cuore e per regolare la pressione del sangue.

Chi non può mangiare l’okra?

Chi è allergico ai frutti o agli ortaggi della famiglia delle Malvaceae (come il cotone o l’ibisco) dovrebbe evitare l’okra. Le persone con problemi renali devono moderarne il consumo a causa del contenuto di ossalati, che possono favorire la formazione di calcoli.

A cosa si abbina l’okra?

L’okra si abbina bene con pomodori, cipolle, aglio e peperoni, soprattutto in piatti come zuppe e stufati. Si sposa anche con spezie come curry, cumino e paprika. Per un contorno semplice è ottima saltata con olio d’oliva, limone e menta.

Ricette di contorni ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (7 Recensioni)
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