La maiassa, un dolce della tradizione bergamasca
Maiassa, un dolce semplice ma squisito
Oggi cuciniamo la maiassa, un dolce della tradizione bergamasca. Può essere considerato come una polenta arricchita con alimenti zuccherini come mele, uvetta sultanina e fichi. Come molte ricette tradizionali vanta alcune varianti. La più famosa è quella mista dolce-salato, che comprende anche la cipolla ed è considerata una sorta di piatto unico.
La maiassa esprime un forte carattere rustico e popolare, dunque è facile da realizzare. Di base è sufficiente preparare una polenta con il latte e lo zucchero, poi vanno aggiunti a freddo gli altri ingredienti e infine si procede con una lunga cottura al forno (per 50 minuti) ad alta temperatura. La maiassa in questa versione è alquanto leggera e può essere consumata anche a colazione, come fine pasto o a merenda. Si abbina perfettamente con un succo di frutta o con una qualsiasi altra bevanda dolce.
Ricetta maiassa
Preparazione maiassa
Per preparare la maiassa procedete in questo modo. Versate in un paiolo il latte, lo zucchero, il sale e portate a bollore. Un attimo prima che il composto inizi a bollire, versate la farina di mais a pioggia.
Poi mescolate con la frusta e attendete che la polenta abbia una certa consistenza. Cuocete per circa 30 minuti mescolando spesso. Intanto rimuovete il picciolo e i semi dalle mele, sbucciatele e fatele a fettine sottilissime.
Poi riducete a trito i fichi secchi e immergete l’uvetta in un po’ di acqua tiepida (dopo qualche minuto scolatela per bene).
Integrate le mele, i fichi secchi e l’uvetta ben strizzata nel composto a fuoco spento. Ora cospargete di burro il fondo di una tortiera con diametro di 30 cm.
Poi versate il composto, date una bella spolverata di zucchero e unite qualche fiocco di borro. Infine cuocete al forno per 50 minuti a 180 gradi. Lasciate intiepidire la maiassa e servite.
Ingredienti maiassa
- 300 gr. di farina di mais fioretto
- 4 cucchiai di zucchero semolato
- 1 lt. e mezzo di latte parzialmente scremato consentito
- 250 gr. di fichi secchi
- 100 gr. di uva sultanina
- 3 mele
- 50 gr. di burro chiarificato
- un pizzico di sale.
Perché abbiamo usato la farina di mais nella maiassa?
La maiassa può essere definita come una variante della polenta, proprio per questo l’ingrediente principale è la farina di mais. Andrebbe utilizzata la farina fioretto, una varietà che dà vita a polente soffici e delicate. Questo tipo di farina si contrappone alla bramata, che è ancora più dolce ma propone un sapore intenso e polente più granulari e ruvide.
La farina di mais, a prescindere dalla varietà, vanta un ottimo spessore nutrizionale. Tanto per cominciare è priva di glutine, quindi può essere consumata senza alcuna difficoltà dai celiaci o da chi manifesta sensibilità a questa sostanza. La farina di mais è anche ricca di minerali, ben più delle farine di frumento. Inoltre contiene tracce di vitamina D, sostanza che giova al sistema immunitario. Per quanto concerne i grassi sono presenti in quantità simili alle altre farine, quindi ha un apporto calorico moderato.
Tutte le proprietà dei fichi secchi
I fichi secchi danno un tocco in più alla ricetta della maiassa, in quanto conferiscono un aroma molto particolare tra il dolciastro e l’aromatico. Vengono inseriti ben tritati quando la polenta è pronta e si è quasi del tutto raffreddata. I fichi impattano anche dal punto di vista nutrizionale. Certo sono un po’ calorici, ma ciò dipende più che altro dal trattamento cui vengono sottoposti (la disidratazione) piuttosto che dalle caratteristiche del frutto.
Anzi, il frutto risulta molto nutriente in quanto ricco di sali minerali. Inoltre abbonda di potassio, calcio e ferro, che regolano la pressione, fanno bene alle ossa e garantiscono ottimi livelli di ossigeno nel sangue. I fichi secchi sono anche un buon concentrato di vitamina C e vitamina A, la prima impatta positivamente sul sistema immunitario, mentre la vitamina A fa bene alla pelle e alla vista.
Burro standard vs burro chiarificato
La lista degli ingredienti della maiassa comprende anche il burro, che risulta necessario per consentire una cottura uniforme del composto. Il burro va spalmato sul fondo di una teglia, proprio per questo vi consiglio di utilizzare solo il burro chiarificato. Il burro chiarificato, rispetto a quello standard, è privo di caseine che tendono a carbonizzarsi facilmente, emettendo degli sgradevoli sentori amari.
Ma il burro chiarificato ha anche altre qualità. Per esempio propone un sapore molto delicato, che non interferisce con gli altri ingredienti. In buona sostanza è un perfetto grasso da cottura, paragonabile all’olio vegetale. Il burro chiarificato è anche privo di lattosio. Non che quello standard ne sia colmo, ma comunque la differenza si fa sentire se si soffre di intolleranza al lattosio. L’unico vero difetto del burro chiarificato è che, rispetto a quello standard, è un po’ più calorico (come l’olio extravergine d’oliva). Tuttavia occorrono piccole dosi per questo tipo di preparazioni.
Quali mele utilizzare nella maiassa?
Le mele rappresentano una componente fondamentale in questa ricetta della maiassa, infatti conferiscono maggiore dolcezza e un intenso aroma al composto. Nello specifico, le mele vanno affettate e integrate nella polenta già pronta e quasi intiepidita. Ma quale tipo di mele è opportuno usare per questa ricetta? In realtà avete ampio margine di discrezione e tutto è legato al risultato che si vuole ottenere. Se desiderate che le mele conferiscano un sapore non solo dolce ma anche acidulo e croccante, optate per le mele verdi. In questo caso la Granny Smith rappresenta una buona soluzione.
Se invece desiderate un sapore decisamente dolce dovreste optare per le mele rosse. In questo caso rappresenta una soluzione eccellente la mela Fuji, che viene coltivata proprio nel Nord Italia (in Trentino). A prescindere dalla varietà, le mele vantano un eccellente profilo nutrizionale. Oltre al consueto carico di vitamine e sali minerali, apportano due sostanze importanti come la quercetina e la pectina. La quercetina è un antiossidante in grado di fornire una barriera contro le infezioni virali, mentre la pectina è un carboidrato che giova al sistema cardiovascolare.
Ricette di torte ne abbiamo? Certo che si!
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