Orzo perlato con renna e funghi, un secondo speciale
Orzo perlato con renna e funghi, un secondo che sa di pasto completo
L’orzo perlato con renna e funghi è un piatto difficile da inquadrare dal punto di vista gastronomico. E’ tecnicamente un secondo, visto che contiene molta carne, ma è arricchito da un elemento a base di carboidrati, come l’orzo perlato. Inoltre è servito con un’insalata agrodolce realizzata con crauti e mirtilli. Potremmo definirlo come un secondo che “sa di pasto completo”, d’altronde è ispirato alla tradizione scandinava, che non è nuova all’integrazione tra primi e secondi in un piatto unico. Al netto di ciò, l’ingrediente più peculiare della ricetta è senz’altro la carne di renna. Questo tipo di carne non è molto consumata dalle nostre parti, ma è tutto sommato reperibile e spicca per l’incredibile abbondanza di proteine, che supera spesso i 25 grammi per etto.
Pur essendo una carne rossa a tutti gli effetti non è molto grassa: i lipidi valgono per il 4% del suo peso. Da qui un apporto calorico equilibrato, che si attesta sulle 127 kcal per 100 grammi. Per quanto concerne gli altri elementi, troviamo la consueta abbondanza di vitamine del gruppo B, potassio e magnesio. Il colesterolo si attesta a 83 mg per 100 grammi, una quantità tutto sommato gestibile; stesso discorso per il sodio (57 mg per etto).
Ricetta orzo perlato
Preparazione orzo perlato
Per preparare l’orzo perlato con renna e funghi iniziate proprio dall’orzo, che dovrete tenere in ammollo in acqua tiepida per circa 6 ore. Poi passate in padella nell’olio di semi la carne fatta a pezzettini, poi aggiungete la cipolla ridotta ad anelli, lo spicchio di aglio e le bacche di ginepro polverizzato. Infine aggiungete le carote tagliate a bastoncino, regolate di sale e di pepe. Ora versate un po’ di acqua per coprire gli ingredienti e cuocete per 50 minuti.
Intanto riducete i funghi porcini a fette, passateli in padella e incorporateli alla carne; fate lo stesso con l’orzo. Poi aggiungete anche il peperoncino e il rosmarino. Coprite con altra acqua e cuocete a fiamma molto bassa per mezz’ora. Infine aggiungete il burro, coprite con il coperchio e fate stabilizzare per 15 minuti. Servite il piatto con una bella insalata di crauti e mirtilli rossi.
Ingredienti orzo perlato
- 300 gr. di orzo
- 500 gr. di carne di renna
- 200 gr. di cipolla
- 1 spicchio di aglio
- q. b. di bacche di ginepro
- 300 gr. di carote
- 300 gr. di porcini
- 1 peperoncino piccante
- q. b. di olio di semi
- 50 gr. di burro chiarificato
- q. b. di sale e pepe
- q. b. di crauti
- 1 rametto di rosmarino
- q. b. di mirtilli rossi.
Quali funghi utilizzare?
L’orzo perlato con renna e funghi è un piatto composito, che chiama in causa molte classi di alimenti. Cosa si può dire dei funghi? Quale varietà va utilizzata? In merito potete esercitare un ampio margine di discrezione, ma io vi consiglio di andare sul sicuro e di optare per i funghi porcini. In primo luogo, almeno dalle nostre parti, sono molto reperibili. Inoltre si fanno apprezzare per il loro sapore corposo e aromatico, capace di interagire bene con gli altri ingredienti. Tra l’altro, l’accoppiata carne rossa e porcini è tipica di molte ricette di vari Paesi. I porcini poi vantano un ottimo profilo nutrizionale, infatti sono ricchi di vitamina B3 (fondamentale per la salute della pelle e per la digestione) e di vitamina C, caso più unico che raro tra i funghi.
I porcini contengono anche tracce vitamina D, un vero toccasana per il sistema immunitario. Tra i sali minerali si segnalano invece il selenio, lo zinco, il potassio e il fosforo. I funghi porcini sono anche più proteici rispetto alle altre varietà di funghi. Per quanto concerne l’apporto calorico siamo sulle 80 kcal per 100 grammi a causa del quantitativo di grassi sopra la media (2 grammi ogni 100).
Un focus sull’orzo perlato
L’orzo perlato è l’altro protagonista di questa ricetta. Nello specifico viene ammollato per circa 6 ore e poi inserito nella padella dove stanno cuocendo gli altri ingredienti insieme alla carne. Di base l’orzo perlato richiede una cottura di almeno mezz’ora. Non è molto se si considera il trattamento ben più lungo a cui sarebbe andato incontro se non fosse stato “perlato”. La differenza tra le due tipologie di orzo risiede proprio nel grado di raffinazione. Certo, l’orzo perlato perde un po’ in fibre, ma il gioco vale la candela.
Ciò che rimane immutato è invece l’apporto di vitamine e sali minerali, che è molto consistente. Si contano dosi massicce di vitamina C, vitamine del gruppo B, potassio, fosforo, magnesio e persino ferro. L’unico difetto della zuppa d’orzo, se così si può chiamare, è la presenza di glutine, che lo rende off limits per i celiaci. Alla bisogna, l’orzo potrebbe essere comunque sostituito con la quinoa.
Un contorno suggestivo per questo orzo perlato con carne di renna
L’orzo perlato con renna e funghi dovrebbe essere accompagnato da un’insalata di crauti e mirtilli. E’ proprio questo contorno a tradire l’origine nordica del piatto. I crauti vengono infatti consumati soprattutto in Germania e in altri Paesi. Si tratta di una preparazione a base di cavolo cappuccio tagliato finemente e sottoposto al processo di fermentazione. Il sapore è gradevolmente acidulo, mentre la texture è croccante al punto giusto. Le proprietà nutrizionali sono eccellenti, d’altronde è il cavolo cappuccio stesso ad apportare vitamina C, potassio e altre importanti sostanze. L’apporto calorico, infine, è molto basso.
La presenza dei mirtilli arricchisce i crauti, conferendo loro un tocco dolce e una maggiore vivacità cromatica. Grazie a questo particolare contorno, l’orzo perlato con renna e funghi assume quasi il carattere di un piatto agrodolce con un’ottima resa organolettica. Senza contare poi le proprietà nutrizionali dei mirtilli, che sono davvero eccellenti come quelle di tutti i frutti rossi.
Nel cuore delle terre innevate del nord, dove il cielo si tinge dei colori dell’aurora boreale, la cucina locale offre sapori tanto unici quanto la sua natura. Tra questi, l’orzo perlato con carne di renna rappresenta una fusione confortante di ingredienti semplici ma ricchi di gusto. Questo piatto, con la sua carne tenera e saporita, accompagnata dalla morbidezza dell’orzo, racconta storie di inverni rigidi e di calore familiare. Un altro gioiello culinario di questa regione è il Suovas, un piatto tradizionale sami che vede la carne di renna affumicata con maestria.
Il Suovas, servito tipicamente con pane piatto e patate bollite, non è solo un piatto, ma un’esperienza che trasporta in un viaggio sensoriale attraverso foreste innevate e passati nomadi. Entrambi i piatti, radicati nella tradizione e nell’innovazione, offrono un assaggio autentico della vita al di sopra del Circolo Polare Artico, dove ogni boccone racchiude la magia e la maestosità del nord selvaggio.
Ricette di funghi ne abbiamo? Certo che si!
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