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Pasta con fiori di garofano, un primo delicato

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Pasta con fiori di garofano
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 20 min
cottura
Cottura: 00 ore 10 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (3 Recensioni)

Pasta con fiori di garofano per stupire i vostri ospiti

La pasta con fiori di garofano è un primo piatto facile e veloce. I fiori di garofano, infatti, non vengono utilizzati solo in fase di decorazione, come accade nella maggior parte delle ricette che comprendono un elemento floreale, ma anche nel condimento vero e proprio. In linea di massima si apprezza un aroma più delicato, marcatamente floreale, nonché un impatto visivo notevole. I fiori, infatti, cedono parte del loro colore agli altri ingredienti, sicché il piatto si tinge di un rosa tenue, che a volte vira sul viola. Tonalità, queste, che poco hanno a che vedere con i primi classici, e quindi sono l’ideale per stupire i propri commensali e allo stesso tempo garantire un piatto gustoso.

Per quanto concerne il formato di pasta, l’idea è di utilizzare dei maccheroncini. Essi, infatti, si distinguono per uno spessore adatto ad accogliere una salsa che è uniforme, ma anche piuttosto densa. I maccheroncini migliori in circolazione sono quelli di Campofilone, che tra le altre cose sono realizzati anche con uova. In linea di massima possono andare bene tutti i formati di pasta abbastanza spessi, in genere utilizzati per i condimenti cremosi o irregolari in termini di texture. Se siete celiaci, potete acquistare (o preparare in prima persona) dei formati di pasta simile, ma composti da farine senza glutine. La soluzione più praticata è l’accoppiata farina di riso e di mais, che garantiscono una buona consistenza e un gusto simile alla pasta tradizionale.

Ricetta pasta con fiori di garofano

Preparazione pasta con fiori di garofano

Per preparare la pasta con fiori di garofano iniziate dagli scalogni, puliteli e ricavatene un trito, poi versateli in una pentola di dimensioni contenute. Ora aggiungete l’aceto di mele, un rametto di rosmarino, un paio di petali di garofano, il vino bianco e un po’ di sale e pepe. Accendete il fuoco e cuocete per 6 minuti. Infine, togliete il rosmarino e frullate il contenuto della pentola con il minipimer, o frullatore ad immersione.

Versate la crema così ottenuta in una ciotola, aggiungete il burro tagliato a fiocchetti e mescolate il tutto fino a portare a temperatura ambiente. Ora fate cuocere la pasta in abbondante acqua leggermente salata, scolatela e conservate un po’ di acqua di cottura. Mantecate la pasta con la crema ai garofani e con il formaggio cremoso, infine integrate un po’ di acqua di cottura per rendere più cremoso il tutto. Ora mescolate con cura e aggiungete qualche cucchiaio di Parmigiano grattugiato. Guarnite con qualche fiore di garofano e servite.

Ingredienti pasta con fiori di garofano

  • 320 gr. di maccheroncini o altra pasta corta consentita
  • 1 scalogno
  • 130 gr. burro chiarificato
  • 60 gr. di Parmigiano Reggiano
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 50 gr. di aceto di mele
  • 80 gr. di formaggio fresco cremoso Exquisa Senza Lattosio
  • 6 fiori di garofano freschi
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 pizzico di sale e pepe.

I fiori di garofano dal punto di vista nutrizionale

I fiori di garofano giocano un ruolo da protagonista in questa pasta. Intervengono non solo in fase di guarnizione, ma anche nella preparazione della salsa. Nello specifico, vengono bolliti insieme allo scalogno in una soluzione di aceto di mele e di vino bianco. Successivamente, questa soluzione viene frullata e integrata con gli altri ingredienti della salsa, ovvero il formaggio cremoso e il burro. In questa fase bastano due o tre fiori di garofano (per quattro persone), mentre un altro paio va posto a fine cottura, poco prima del servizio. I fiori di garofano non vanno confusi con i chiodi di garofano. L’immaginario collettivo li vede parte della medesima pianta, ma in realtà fanno riferimento a due specie diverse.

D’altronde, i chiodi di garofano fungono da spezia, mentre il garofano propriamente detto è semplicemente un fiore. Un fiore, però, capace di regalare molte soddisfazioni sia in una prospettiva decorativa sia in termini gastronomici. I suoi petali ampi e vaporosi si colorano di bianco e di fucsia, inoltre abbelliscono e profumano gli ambienti. Sono però anche commestibili, per questo possono arricchire insalate, macedonie e persino preparazioni più complesse, come accade in questa ricetta.

Pasta con fiori di garofano

Un formaggio per legare e insaporire

Il sugo della pasta con fiori di garofano si fregia di un ingrediente importante: il formaggio cremoso. Il suo scopo è quello di insaporire e di legare in modo da trasformare il composto a base di fiori di garofano in un vero condimento per la pasta. Qualsiasi formaggio cremoso può andare bene, ma io consiglio il formaggio cremoso senza lattosio di Exquisa. La qualità che balza subito all’occhio è l’assenza di lattosio, che ne permette il consumo anche a chi soffre di intolleranze alimentari.

Per inciso, l’assenza di lattosio è garantita dall’integrazione dell’enzima lattasi nella materia prima, un passaggio che non compromette in alcun modo il sapore del formaggio e le sue proprietà nutrizionali. Anzi, i formaggi senza lattosio di Exquisa sono persino più buoni e più salutari dei formaggi cremosi tradizionali. D’altronde Exquisa pone da sempre la massima cura nella scelta delle materie prime e nei processi di trasformazione, che fanno riferimento alle tradizioni più antiche.

Perché è meglio il burro chiarificato?

L’ingrediente che completa il condimento della pasta con fiori di garofano è il burro chiarificato. Anche in questo caso, lo scopo è di insaporire e legare al meglio gli ingredienti, migliorando il risultato finale. Perché proprio il burro chiarificato? I motivi sono almeno due, e derivano tutti dall’assenza di caseina rispetto al burro classico. In primo luogo, il sapore del burro chiarificato è più tenue. Ciò permette al burro di insaporire senza coprire, e quindi di valorizzare il condimento. In secondo luogo, si amalgama meglio, inoltre l’assenza della caseina e l’incidenza maggiore di grassi, favoriscono un’interazione più efficace con gli altri ingredienti.

L’unico vero difetto del burro chiarificato è il suo quantitativo di grassi, quindi è più calorico rispetto al burro non chiarificato. Tuttavia, il problema non si pone in quanto sono sufficienti dosi più contenute. Per tutte e quattro le porzioni di pasta con fiori di garofano bastano appena 130 grammi di burro chiarificato.

Ricette con fiori ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata
Contenuto in collaborazione con Exquisa

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