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Risotto con fiori di calendula, un primo piatto floreale

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto con fiori di calendula
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (6 Recensioni)

Risotto con fiori di calendula, un piatto tra tradizione e innovazione

Il risotto con fiori di calendula coniuga tradizione e innovazione. La tradizione è rappresentata dal concetto stesso di risotto, un vanto italiano che valorizza la materia prima e concede ampi margini alla creatività. L’aspetto innovativo è invece dato dagli ingredienti di questa ricetta, che formano combinazioni coraggiose, ma azzeccate sia in termini di gusto che di colori. Il riferimento è in particolare al formaggio cremoso, alla calendula e alla liquirizia, tutti ingredienti che raramente si trovano insieme nei risotti. Per il resto risulta un risotto “normale”, nel senso che il procedimento non differisce rispetto alle altre preparazioni. Anche in questo caso il riso va tostato e cotto nel brodo, che va integrato poco per volta. Stesso discorso per la mantecatura, che rende più cremoso il tutto.

Fate attenzione, però, al tipo di riso utilizzato, infatti andrebbe utilizzato il riso Carnaroli, una qualità selezionata per i risotti. Questo tipo di riso è il frutto dell’incrocio tra il Lavarone e il Vialone, dai quali ha preso i  pregi e praticamente nessun difetto. Il Carnaroli è ottimo per i risotti perché non scuoce, quindi può essere sottoposto a cotture lunghe. Inoltre, assorbe bene i liquidi e i sapori. Per questa ricetta consiglio di utilizzare il Carnaroli di Riserva San Massimo, a mio parere uno dei migliori risi da risotto in circolazione. E’ prodotto nel Parco del Ticino, un’oasi di genuinità e una terra fertile e generosa.

Ricetta risotto con fiori di calendula

Preparazione risotto con fiori di calendula

Per preparare il risotto con fiori di calendula iniziate proprio dal riso. In un tegame antiaderente aggiungete il riso per farlo tostare a secco, mescolatelo in modo che non si attacchi. Potete utilizzare un cucchiaio o girare con la mano, facendo attenzione a non scottarvi. A tostatura avvenuta, versate un mestolo di brodo molto caldo e cuocete il riso.

Integrate un mestolo di brodo alla bisogna, non appena il riso risulta troppo asciutto. Infine, regolate con un po’ di sale e un po’ di pepe. Poco prima di metà cottura, quando sono già passati 8 minuti, unite i petali di calendula (che avrete lavato e fatto asciugare). La cottura dovrebbe durare nel complesso 18 minuti. Trascorso questo lasso di tempo, spegnete il fuoco e mantecate con il formaggio spalmabile e l’olio. Infine, distribuite il riso nei piatti e decorate con altri petali di calendula e con la polvere di liquirizia.

Ingredienti risotto con fiori di calendula

  • 360 gr. di riso Carnaroli Riserva San Massimo
  • q. b. di fiori di calendula freschi
  • mezzo cucchiaio di liquirizia in polvere
  • 125 gr. di formaggio Exquisa Fresco Cremoso Senza Lattosio
  • 1 lt e mezzo di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e di pepe nero.

Una mantecatura che aggiunge sapore

Il risotto con fiori di calendula strizza l’occhio alla tradizione, dunque richiede la mantecatura, che non è realizzata con il Parmigiano grattugiato o con il burro, bensì con il formaggio cremoso. Una scelta che aggiunge gusto senza alterare la funzione tipica della mantecatura, che è quella di legare gli ingredienti e rendere più cremoso il tutto. Quale formaggio cremoso utilizzare per questa ricetta? In teoria ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, ma vi consiglio il formaggio cremoso di Exquisa, che propone una scelta ampia tra versioni light, aromatiche e senza lattosio. In questo caso è bene optare per il formaggio cremoso senza lattosio di Exquisa, se tra i commensali vi è un intollerante a questa sostanza.

L’assenza di lattosio è ottenuta tramite un procedimento naturale, che non incide sui sapori e sulle proprietà nutrizionali. Inoltre, al palato è quasi identico agli analoghi formaggi con lattosio. Ad ogni modo, il procedimento consiste nell’aggiungere l’enzima lattasi nel latte per scindere il lattosio in glucosio e galattosio, due zuccheri facilmente assorbibili. Il procedimento è naturale in quanto riproduce ciò che avviene nell’intestino, rendendo il lattosio digeribile anche per gli intolleranti.

Le proprietà dei fiori di calendula

I fiori di calendula aggiungono al risotto un tocco di eleganza, colore e sapore. Nello specifico, vengono inseriti più o meno a metà cottura per amalgamarli bene con gli altri ingredienti e rilasciare i loro profumi. I petali di calendula sono abbastanza resistenti, sebbene non esattamente coriacei, dunque sopportano elevate temperature senza sgualcirsi. Il loro impatto sul risotto è straordinario in quanto lo tingono di un colore leggermente rosato, pur mantenendo una tonalità viva e capace di regalare un bel colpo d’occhio.

Risotto con fiori di calendula

I petali di calendula sono anche salutari, non a caso sono da sempre utilizzati nella medicina naturale. Il motivo risiede nella presenza di alcune sostanze benefiche, come i flavonoidi, che agiscono da antiossidanti, aiutano a prevenire il cancro e supportano l’attività del cuore. I petali di calendula sono ricchi anche di carotenoidi, contenuti nelle carote, che incidono sul colore arancione e aiutano l’organismo ad assorbire alcune vitamine. Infine, i petali di calendula sono ricchi anche di oli essenziali, che possono essere utilizzati nella cosmetica.

Il contributo sfizioso della liquirizia

La liquirizia garantisce un tocco di vivacità e creatività al risotto con fiori di calendula. Nello specifico, va utilizzata quella in polvere, da applicare in fase di guarnizione. In questo modo si forma un gradevole contrasto con il bianco rosato del riso e con l’arancione tendente al rosso della calendula. La liquirizia incide ovviamente anche sul sapore, rafforzandolo e bilanciando la delicatezza dei petali e la neutralità del riso.

La liquirizia ha molto da offrire anche sul piano nutrizionale. E’ un ingrediente con potere speziante, che esercita funzioni curative. La liquirizia è un toccasana per l’apparato digerente, in quanto aiuta a risolvere i problemi di acidità E’ utile anche per calmare la tosse e per guarire più in fretta dalle affezioni respiratorie. E’ ricca anche di sostanze antiossidanti e di fibre. L’apporto calorico, infine, è alto ma ininfluente in quanto si utilizzano dosi molto limitate.

Ricette con fiori eduli ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (6 Recensioni)
Riproduzione riservata
Contenuto in collaborazione con Exquisa

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