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Bonet piemontese, un budino gustoso e facile da preparare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Bonet piemontese
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.5/5 (13 Recensioni)

Ricetta bonet piemontese: il budino agli amaretti che profuma di tradizione

La ricetta del bonet piemontese è un viaggio nella tradizione dolciaria delle Langhe. Un budino cremoso e avvolgente, fatto con amaretti, cacao, uova e latte, perfetto per concludere un pranzo con un tocco elegante. Il bonet è uno di quei dolci che sorprendono per la semplicità degli ingredienti ma conquistano per la profondità del gusto. Ogni cucchiaiata è un tuffo nei ricordi, tra profumi di famiglia e sapori autentici.

La preparazione è molto simile a quella del classico crème caramel, ma con in più la nota tostata e intensa degli amaretti e il gusto deciso del cacao. Il segreto? Sta nel bilanciamento: dolce ma non stucchevole, morbido ma compatto, con quel leggero amarognolo dato dagli amaretti che lo rende irresistibile. Il caramello sul fondo completa il tutto con un tocco lucido e goloso.

📌 Curiosità piemontese
Il nome “bonet” deriva dal termine dialettale che indicava il cappello tondeggiante indossato alla fine del pasto… proprio come questo dolce! Si dice infatti che “il bonet va in tavola come il cappello in testa”.

Il bonet si cuoce in forno a bagnomaria, dentro uno stampo rettangolare o in monoporzioni, per una cottura delicata che mantiene tutta la sua cremosità. Una volta pronto, si lascia raffreddare e si conserva in frigo almeno qualche ora prima di servirlo. Questo passaggio è fondamentale per far rassodare bene il composto e permettere al caramello di diventare lucido e compatto.

Questo dolce è naturalmente senza farina, quindi adatto anche a chi deve evitare il glutine. Può essere servito da solo o accompagnato da panna montata, frutta secca o una spolverata di cacao. Se vuoi una variante ancora più aromatica, puoi aggiungere un goccio di liquore, come rum o amaretto, per esaltare la fragranza degli amaretti.

Ricetta bonet piemontese

Preparazione bonet piemontese

Per preparare il bonet piemontese iniziate versando gli amaretti in una ciotola e riducendoli in briciole. Poi preparate il caramello, versando 100 grammi di zucchero in un pentolino e il latte in un altro pentolino. Infine, fate riscaldare entrambi gli ingredienti. Ora trasferite il caramello in uno stampo in silicone di almeno 18 centimetri e distribuitelo in modo uniforme, infine attendete che si solidifichi. Intanto occupatevi dell’impasto. In una grande ciotola versate le uova intere e sbattetele con una frusta.

Poi integrate il rum, 150 grammi di zucchero, il cacao e mescolate bene fino ad ottenere un composto compatto. Infine, integrate anche gli amaretti ridotti in briciole e il latte caldo. Mescolate con cura il tutto fino a completa amalgama. Ora versate il composto sul caramello all’interno dello stampo. Poi trasferite lo stampo in una pirofila, versate dell’acqua fino a metà altezza e cuocete al forno a bagnomaria in modalità ventilata a 160 gradi per 1 ora circa. Sfornate il bonet, lasciate raffreddare per pochi minuti e rovesciatelo sformandolo sul vassoio. Infine, decoratelo con altri amaretti sbriciolati in superficie e servite il vostro goloso dolce da fine pasto.

Ingredienti bonet piemontese

  • mezzo lt. di latte intero consentito
  • 100 gr. di amaretti consentiti
  • 15 gr. di rum
  • 35 gr. di cacao amaro in polvere
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • 100 gr. di zucchero semolato per il caramello
  • 4 uova.

Bonet piemontese ricetta classica al cucchiaio facile da realizzare

Il bonet piemontese è un dolce al cucchiaio tipico del Monferrato, profumato di cacao, rum e amaretti. Pur essendo un budino, ha una personalità unica e una preparazione sorprendentemente semplice: si parte da un sottile strato di caramello, si versa un composto a base di latte, uova, cacao e amaretti sbriciolati, e si cuoce a bagnomaria in forno. Il risultato è un dessert elegante e corposo, perfetto per concludere una cena speciale.

Questa ricetta ha origini molto antiche, risalenti al XIII secolo. Inizialmente senza cacao, veniva servita a fine banchetto come simbolo di chiusura. Il nome “bonet” significa “berretto”, forse perché il budino chiude il pasto proprio come un cappello si indossa alla fine di un’uscita. Oggi è diffuso in tutto il Piemonte, con piccole varianti da famiglia a famiglia.

Un consiglio utile 🍮
Per un bonet piemontese perfetto, non superare i 15 g di rum: serve solo a profumare, ma se esageri rischi di compromettere la tenuta del budino!

Il bonet è naturalmente senza glutine e può diventare adatto anche a intolleranti al lattosio se scegli amaretti senza latte. Una volta cotto, deve raffreddarsi completamente prima di essere sformato. Solo così il caramello diventerà la decorazione lucida che rende questo dessert così scenografico.

Prepararlo è un gesto d’amore verso la tradizione e verso chi siede a tavola con noi. Ti va di provarlo?

Come preparare gli amaretti? Esistono svariate ricette per prepararli. Io vi consiglio di preparare degli amaretti fuori dall’ordinario, ossia gli amaretti veneziani. La relativa ricetta degli amaretti la trovate qui sul sito. Ovviamente, potete decidere di acquistarli anche al supermercato per risparmiare tempo. Se non avete problemi di glutine vi consiglio gli amaretti di Saronno. Non ho usato volutamente il solito stampo da plumcake monodose e ho preferito dare una forma diversa.

Un delizioso dolce al cucchiaio

Il Bonet piemontese è un dolce al cucchiaio che affonda le sue radici nel XIII secolo, e la ricetta originale prevede proprio l’uso degli amaretti di Saronno o delle mandorle tritate per arricchire l’impasto. Si inizia preparando la base di crème caramel, facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero semolato fino a doratura, poi aggiungendo con cautela acqua bollente per ottenere il caramello.

Dopo aver rivestito uno stampo da plumcake con carta da forno, si versa il caramello sul fondo e si lascia raffreddare. Intanto si tritano gli amaretti o si seguono le indicazioni della ricetta degli amaretti per ottenere una polvere sottile e profumata alle mandorle amare. In una ciotola si sbattono uova, cacao, latte e zucchero, poi si aggiungono gli amaretti e si mescolate bene fino a ottenere un composto omogeneo.

Dopo la cottura a bagnomaria, è importante lasciate raffreddare completamente prima di sformare e servire. Cospargete con zucchero a velo per un tocco in più, e portate a tavola questo cucchiaio tipico del Piemonte come elegante fine pasto.

Tutta la bontà del cacao

Il cacao è tra i protagonisti del bonet agli amaretti, conferendo un gusto intenso e un bel marrone lucido. L’apporto calorico del cacao, anche nella forma base (ovvero senza zucchero e latte), è elevato, in quanto supera le 200 kcal per 100 grammi. In compenso è ricco di vitamine e sali minerali. Mi riferisco alle vitamine del gruppo B, che intervengono su molti processi dell’organismo, non ultimi quelli che regolano le funzioni ormonali. Non mancano, poi, il magnesio e il potassio.

Il cacao è ricco anche di antiossidanti, che rallentano l’invecchiamento e aiutano a prevenire il cancro. Infine, contiene una certa dose di caffeina, sebbene non paragonabile a quella del caffè. Il cacao, inoltre, fa bene all’umore. Una verità che tutti gli appassionati di cioccolato conoscono, ma che ha trovato alcune conferme anche in campo scientifico. In occasione di questa ricetta, il cacao viene inserito a metà preparazione, insieme al rum e alle uova ben sbattute.

Bonet piemontese

Quale latte utilizzare per questo budino?

Come per molti budini, anche nella preparazione del bonet piemontese il latte è fondamentale. Il latte va inserito dopo aver “aromatizzato” a dovere la montata di uova. In teoria, per un budino di grandi dimensioni, come quello suggerito dalla ricetta, occorre mezzo litro di latte. Ma quale latte utilizzare? Il consiglio è di utilizzare il latte intero, che con la sua dose di grassi (responsabili di un apporto calorico non indifferente) aggiunge sapore e permette al latte di legarsi meglio con gli altri ingredienti. Per inciso, il latte intero viaggia sulle 65 kcal per 100 grammi, il latte parzialmente scremato sulle 40 kcal, mentre il latte totalmente scremato sulle 30 kcal.

E per gli intolleranti al lattosio? In linea teorica, per loro il latte è off limits, sia esso intero o scremato. Nella pratica, però, c’è una comoda soluzione. Infatti, basta utilizzare il latte delattosato, ovvero privato del lattosio. Il processo è del tutto naturale e consiste nell’inserimento dell’enzima lattasi nel latte, che scinderà il lattosio in zuccheri semplici facilmente digeribili. Ciò non implica nessun effetto sia sul sapore che sui valori nutrizionali, che rimangono identici alla versione non delattosata. E’ sconsigliato, almeno in questa ricetta, l’uso del latte vegetale, che inciderebbe troppo sul gusto del bonet alla piemontese con amaretti. Inoltre, il latte vegetale potrebbe interagire male con gli altri ingredienti. Io adoro sia il bonet all’amaretto che il crème caramel. E voi cosa preferite?

FAQ

Posso sostituire gli amaretti con altri biscotti?
Meglio di no: sono fondamentali per il sapore caratteristico del bonet. Ma puoi provarlo con amaretti morbidi.

Va servito freddo o a temperatura ambiente?
Meglio freddo, dopo almeno 3–4 ore in frigo. Il riposo lo rende compatto e perfettamente aromatico.

Posso prepararlo in anticipo?
Sì, anzi è consigliato! Preparalo il giorno prima per una resa ancora migliore.

Quale stampo usare per il bonet?
Tradizionalmente si usa uno stampo da plumcake o degli stampi da budino individuali in alluminio.

Ricette budini ne abbiamo? Certo che si!

4.5/5 (13 Recensioni)
Riproduzione riservata

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