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Krumiri senza glutine, dei deliziosi biscotti piemontesi

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

krumiri
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.7/5 (3 Recensioni)

Krumiri senza glutine, quasi indistinguibili dagli originali

Oggi vi presento i krumiri senza glutine, ovvero una versione dei famosi biscotti piemontesi adatti anche ai celiaci. Il merito va alla farina di riso, che per l’occasione sostituisce la classica doppio zero. La farina di riso è naturalmente senza glutine, ma i suoi pregi non si limitano solo a  questo. Questo tipo di farina infatti vanta un sapore delicato, per quanto inconfondibile e tale da valorizzare gli altri ingredienti. E’ ricca di sali minerali, vitamine e amido, molto utile quando si tratta di preparare un impasto. La farina di riso è povera di grassi, ma purtroppo anche di proteine. L’apporto calorico, infine, è leggermente inferiore rispetto a quello delle farine tradizionali.

La presenza della farina di riso non è l’unica peculiarità di questa ricetta, infatti alcuni ingredienti vengono sostituiti con altri più aromatici e dal gusto complesso. Quindi al posto del burro troviamo la ricotta, mentre al posto dello zucchero troviamo il miele. Per il resto la ricetta è simile all’originale, dunque è abbastanza semplice. Tuttavia, abbiate cura di procurarvi una bocchetta liscia per la sac à poche, in modo da riprodurre il proverbiale motivo artistico dei krumiri.

Ricetta krumiri

Preparazione krumiri

Per preparare i krumiri dovrete partire dagli ingredienti dolci. Versate in una grande ciotola lo zucchero e il miele, poi date una rapida mescolata e incorporate le uova (poco per volta), la ricotta e il latte. Per ultimo aggiungete gradualmente la farina di riso e arricchite con un pizzico di sale. Ora manipolate l’impasto fino ad amalgamarlo per bene. A questo punto dovreste ritrovarvi con un composto uniforme e morbido. Avvolgete la ciotola nella pellicola alimentare e fatela riposare in frigo per mezz’ora circa. Intanto riscaldate il forno a 180 gradi.

Trascorso questo lasso di tempo foderate una teglia con carta da forno, versate l’impasto in una sac à poche con bocchetta a stella e formate i krumiri sulla teglia, praticando il classico movimento ondulatorio. Mi raccomando, i krumiri dovrebbero essere tutti della stessa altezza, pari a 7 cm circa. Cuocete i biscotti per 30 minuti, fino a quando sono ben dorati. Sfornateli e adagiateli su una gratella per farli raffreddare a temperatura ambiente. Ora non vi resta che servirli e gustarli in compagnia.

Ingredienti krumiri

  • 220 gr. di farina di riso
  • 85 gr. di zucchero a velo consentito
  • 75 gr. di miele di castagno
  • 75 gr. di ricotta consentita
  • 50 gr. di latte intero consentito
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale. 

Le origini dei krumiri

I krumiri rappresentano una sorta di unicum nella pasticceria italiana, infatti sono considerati i biscotti tradizionali del Piemonte, e in particolare di Casale Monferrato. Tuttavia sono stati inventati di recente, ovvero nel 1878 ad opera del pasticcere Domenico Rossi. Ciò la dice lunga sulla capacità di imporsi in breve tempo come un “must” della cultura dolciaria da forno, a tal punto da apparire più “vecchi” di quanto non lo siano. Sulle origini dei krumiri spiccano in particolare due aneddoti. Il primo suggerisce che la particolare forma dei biscotti, che ricorda un arco con una superficie ad onde, richiami a dei baffi in omaggio a Re Vittorio Emanuele II, che usava portali  lunghi. Il re morì proprio nel 1878, dunque l’ipotesi quadra come minimo a livello temporale.

La seconda curiosità riguarda il nome. “krumiro”, che deriverebbe da “khumir”, una tribù della Tunisia all’epoca nelle mire dell’Italia coloniale. La tribù in questione era famosa per il suo spirito guerriero, e lo stesso si poteva dire per il re Vittorio Emanuele II. Ad ogni modo, i krumiri sono i perfetti biscotti da merenda. Vengono accompagnati in genere con il caffè, ma non disdegnano dolci al cucchiaio, come lo zabaione. I krumiri si abbinano perfettamente anche con alcune bevande alcoliche, come i vini dolci e liquorosi, nonché con le creme.

krumiri

Il contributo della ricotta

La ricotta gioca un ruolo fondamentale in questa ricetta, infatti sostituisce integralmente il burro. Ciò causa alcuni cambiamenti dal punto di vista del sapore. In primo luogo la ricotta emerge più di quanto non faccia il burro. In secondo luogo conferisce sentori particolari e leggermente aciduli, che sanno di latte. Ovviamente fate attenzione a non esagerare con le dosi, in quanto potreste coprire gli altri ingredienti. Dovrebbero bastare 75 grammi di ricotta per circa trenta biscotti. Quella della ricotta è una scelta dietetica, in quanto è meno calorica del burro. Non va oltre le 170 kcal per 100 grammi, inoltre ha un profilo nutrizionale di pregio, visto l’ottimo apporto di proteine, calcio e vitamina D.

A proposito di latte, vi consiglio di utilizzare quello intero. E’ vero, il latte intero è più calorico del 40% rispetto al parzialmente scremato, ma garantisce un sapore più genuino e intenso. Ovviamente, se siete intolleranti al lattosio, optate per ricotta e latte delattosati.

Le peculiarità del miele di castagno

L’ingrediente più particolare dei krumiri senza glutine è il miele di castagno. Questo tipo di miele sostituisce parte dello zucchero e allo stesso tempo conferisce sapori intensi, diversi da quelli che si apprezzano nei soliti krumiri. Il riferimento è proprio ai sentori di castagna, valorizzati da un delicato e gradevole retrogusto amarognolo. La presenza del miele di castagno impatta anche sul colore, infatti con il suo marrone intenso scurisce leggermente i biscotti. Ad ogni modo, non andate oltre i 75 grammi suggeriti dalla ricetta, altrimenti correrete il rischio di coprire gli altri ingredienti.

Il miele di castagno è anche salutare, infatti è ricco di vitamine del gruppo B, di potassio e antiossidanti, sostanze che supportano l’organismo a più livelli e in particolare nella prevenzione del cancro. Se non avete a disposizione il miele di castagno, optate per altri tipi di miele. Il più aromatico, e in un certo senso vicino in termini di sapore, è il miele di ulmo. Tuttavia, va molto bene anche il classico miele millefiori, che in quanto a intensità di gusto non è secondo a nessuno.

Un viaggio gastronomico tra le venti regioni italiane

Una delle peculiarità più importanti della cucina italiana riguarda la regionalità: da nord a sud cambia radicalmente il modo di vivere la gastronomia, le tradizioni, il modo di presentare i singoli piatti.

Il Grande Pranzo della Domenica Italiana, che vede la presentazione di piatti selezionati online durante un contest che si è svolto dal 1 marzo al 31 maggio 2015, è un omaggio a tutto questo (l’elenco completo è visionabile online sul sito www.womenforitaly.com).

Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, sono appunto 20 le ricette presentate in questa iniziativa, che strizza un occhio alla cucina antispreco e alle intolleranze alimentari, senza dimenticare il comfort food e i prodotti da salvaguardare.

Personalmente ho avuto l’onore di essere citata nell’elenco delle menzioni speciali rappresentante della regione Piemonte, con la mia ricetta dei Krumiri gluten free.

Ricette di biscotti ne abbiamo? Certo che si!

4.7/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata
Contenuto in collaborazione con Brandani Gift Group

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