
Cioccolata fredda, un’alternativa alla cioccolata calda

Cioccolata fredda: una ricetta golosa tutta da gustare!
La cioccolata fredda è una gradevole e fantasiosa alternativa alla classica cioccolata calda. La differenza principale sta proprio nella temperatura della bevanda, che per l’occasione viene posta in frigorifero per qualche ora.
Un’altra differenza risiede nel servizio, che viene completato con l’applicazione di abbondante panna montata, arricchita a sua volta da una bella sventagliata di cacao amaro. Si ottiene così una specie di mousse dal sapore dolce e delicato, in cui il cioccolato e il cacao si esprimono al loro meglio.
Ricetta cioccolata fredda
Preparazione cioccolata fredda
- Preparare la cioccolata fredda è molto semplice. In una grande ciotola alta versate il cacao, lo zucchero, il cioccolato tritato e mescolate il tutto.
- In un pentolino a parte portate ad ebollizione il latte, poi versatelo ancora bollente sul composto precedente.
- Frullate con il minipimer in modo da sciogliere e amalgamare tutti gli ingredienti.
- Poi fate intiepidire e versate il composto nel frigo. Il cioccolato può essere servito una volta diventato freddo.
- Al momento del servizio della cioccolata fredda in tazza potete decorare con la panna montata (o panna fresca liquida da montare) e il cacao amaro. La cioccolata fredda si conserva in frigo per tre giorni.
Ingredienti cioccolata fredda
- 1 lt. di latte intero consentito
- 100 gr. di cioccolato fondente al 70%
- 60 gr. di cacao amaro
- 90 gr. di zucchero semolato
- q. b. di panna montata consentita e cacao in polvere per decorare (facoltativo)
La cioccolata fredda per una merenda deliziosa
La ricetta della cioccolata fredda è molto semplice, infatti si tratta di preparare due soluzioni: la prima con il cacao, il cioccolato tritato e lo zucchero; la seconda con il latte intero. Quando sono entrambe molto calde, si uniscono e si mescolano tra loro. Quasi da considerare un dolce al cucchiaio.
A questo punto non rimane che frullare il tutto con il frullatore ad immersione, o minipimer che dir si voglia, e lasciare intiepidire. Si fa riposare la cioccolata così ottenuta in frigorifero e il gioco è fatto. Proprio per l’utilizzo del frullatore ad immersione, vi consiglio di utilizzare una ciotola alta per non sporcare. La cioccolata fredda può essere impiegata come gradevole merenda. Per l’occasione, vi consiglio di abbinarla con qualche biscotto leggero e moderatamente dolce, come i savoiardi per esempio oppure i savoiardi vegan.
Quale cioccolato utilizzare?
La lista degli ingredienti del cioccolato freddo da bere non è né lunga né impegnativa, in quanto comprende pochi ingredienti e tutti alquanto reperibili. Fate comunque attenzione al cioccolato, che deve essere fondente. Il cioccolato fondente è la scelta migliore quando si tratta di creare mousse, bevande e creme, in quanto fornisce sentori intensi di cacao e si integra più efficacemente con gli altri ingredienti. La gradazione dovrebbe essere pari al 70% in quanto conferisce equilibrio alla soluzione, Questo tipo di gradazione fa emergere chiaramente il sapore del cacao, ma allo stesso tempo non conferisce sentori eccessivamente amari.
Vale la pena spendere qualche parola per il cioccolato fondente, che è probabilmente l’alimento più amato del pianeta. La buona notizia è che se viene consumato con moderazione è anche abbastanza salutare. Contiene infatti molte sostanze che impattano positivamente sulla circolazione del sangue e sulla salute del cuore. E’ anche ricco di antiossidanti, sostanze che aiutano a prevenire il cancro. Infine, abbonda di vitamine e sali minerali, che impattano sull’organismo a più livelli. L’unico difetto del cioccolato fondente è l’apporto calorico, che supera sempre le 500 kcal per 100 grammi.
Quale zucchero usare per questo dessert?
La cioccolata fredda ha bisogno di una discreta quantità di zucchero per proporre un sapore equilibrato e dolce al punto giusto. La dose di zucchero deve essere quasi pari a quella del cioccolato fondente e superare quella del cacao amaro. Ad alcuni potrebbe sembrare che la ricetta sia molto contenuta nell’utilizzo dello zucchero. In realtà a conferire un po’ di dolcezza c’è comunque il latte, presente in misura abbondante. Ci si potrebbe chiedere che tipo di zucchero vada utilizzato, visto che ce ne sono diversi tipi. Io consiglio di andare sul sicuro e di puntare sullo zucchero bianco semolato.
Lo zucchero deve essere bianco in quanto propone un sapore neutro. La principale alternativa è invece lo zucchero bruno, che contiene dei residui di melassa, tuttavia i sentori di caramello in questa ricetta stonerebbero. Inoltre, lo zucchero deve essere semolato e non fine in quanto si amalgama meglio con gli altri ingredienti e si scioglie più in fretta.
Perché abbiamo usato il latte intero?
Il latte gioca un ruolo fondamentale per la cioccolata fredda, infatti insaporisce, dolcifica leggermente e rappresenta la parte liquida di questa ricetta. Mi raccomando, va utilizzato esattamente il latte intero. Rispetto al latte scremato e parzialmente scremato, il latte intero conserva intatti i grassi. Questo gli consente di essere più saporito e di proporre una texture più densa, che incide sul risultato finale. L’unico difetto del latte intero è il suo apporto calorico, che è decisamente più elevato rispetto alle altre tipologie. Si attesta infatti sulle 65 kcal per 100 ml, in virtù delle 45 kcal del latte parzialmente scremato e delle 35 kcal del latte totalmente scremato.
Se soffrite di intolleranza al lattosio niente paura, la cioccolata fredda da bere è comunque alla vostra portata. Come al solito, basta sostituire il latte “standard” con la sua versione delattosata. D’altronde, la rimozione del lattosio è un’operazione semplicissima, che non impatta sul sapore e sulle proprietà nutrizionali. Si tratta banalmente di arricchire il latte con l’enzima lattasi, che scarseggia in chi soffre di intolleranza. Tale enzima scompone il lattosio in galattosio e glucosio, due zuccheri facilmente assorbibili.
Come rendere la cioccolata fredda a prova di intolleranze alimentari?
La cioccolata fredda, almeno nella versione che vi presento qui, viene abbondantemente guarnita con la panna montata. Ovviamente ciò rende la preparazione off limits per gli intolleranti al lattosio, a meno che non si sostituisca la panna montata con una versione delattosata. Non preoccupatevi, si tratta di una scelta che non compromette il risultato finale. D’altronde la panna montata senza lattosio mantiene la stessa consistenza morbida e vellutata di quella tradizionale, inoltre ha un sapore praticamente identico.
Ma potete pensare anche a un latte vegetale, che sono sempre compatibili con gli intolleranti al lattosio. In commercio esistono diversi prodotti specifici a base di soia, riso, latte di cocco o avena, che possono essere montati con successo. Alcuni hanno una leggera nota aromatica, che può valorizzare al meglio la cioccolata.
Anche il cioccolato utilizzato può essere selezionato con attenzione, infatti esistono tavolette di cioccolato prive di latte e adatte agli intolleranti e ai vegani. Basta leggere le etichette e assicurarsi che non vi siano tracce di lattosio tra gli ingredienti. Il risultato sarà una cioccolata fredda, densa, corposa e golosa, perfettamente accessibile anche a chi ha esigenze alimentari specifiche. Il gusto resta autentico, anzi, grazie alla leggerezza della panna vegetale, l’esperienza può diventare ancora più piacevole. In ogni caso, se utilizzate il cioccolato fondente, andrete sul sicuro in quanto non contiene latte.
Cioccolata fredda: la protagonista di merende deliziose
La cioccolata fredda può essere impiegata come merenda sfiziosa e creativa. In questo caso vi consiglio di associarla ad alcuni prodotti da forno, in modo da intensificare l’esperienza e renderla ancora più completa.
Un classico intramontabile è l’abbinamento con i biscotti secchi, come i frollini al burro o al cacao, da inzuppare direttamente nella cioccolata. I biscotti si sciolgono leggermente, diventando un tutt’uno con la crema fredda e creando un mix delizioso per il palato. Un’opzione più elaborata ma molto scenografica consiste nel servire la cioccolata fredda con i mini muffin o plumcake alla vaniglia (o agli agrumi). Il contrasto tra il freddo della cioccolata e il tiepido dei dolci appena sfornati crea un equilibrio perfetto.
I palati più esigenti possono puntare su una fetta di torta margherita o un pan brioche tostato, magari coperto di zucchero a velo o arricchito con frutta secca. Stesso discorso per i cantucci, che possono essere ammorbiditi nella stessa cioccolata. Chi ama i sapori internazionali può invece accostare alla cioccolata fredda delle crepes dolci, magari ripiene di marmellata o crema di nocciole, oppure dei waffle croccanti guarniti con frutta fresca di stagione.
Infine non bisogna dimenticare che la cioccolata fredda può diventare anche un dessert al cucchiaio da fine pasto, basta servirla in bicchierini con panna, scaglie di cioccolato fondente e una fogliolina di menta.
FAQ sulla cioccolata fredda
Qual è il miglior cioccolato per preparare i dolci?
In generale il miglior cioccolato per preparare i dolci è quello fondente con almeno il 70% di cacao. Grazie alla sua intensità di sapore e alla bassa percentuale di zuccheri è ideale per questo tipo di ricette. Per alcune preparazioni può essere utile anche il cioccolato al latte o il cioccolato bianco, ma solo se di qualità.
A cosa fa bene il cioccolato fondente?
Il cioccolato fondente è ricco di antiossidanti, in particolare flavonoidi, che aiutano a contrastare lo stress ossidativo e a proteggere il sistema cardiovascolare. Inoltre può migliorare l’umore grazie alla presenza di serotonina e teobromina.
Il cioccolato fondente fa ingrassare?
Come ogni alimento calorico il cioccolato fondente va consumato con moderazione, tuttavia ha un alto potere saziante e un indice glicemico più basso rispetto ad altri dolci. Se viene inserito in una dieta equilibrata può essere un piccolo piacere quotidiano senza sensi di colpa.
Cosa c’è dentro al cioccolato bianco?
Il cioccolato bianco non contiene cacao solido ma solo burro di cacao, zucchero e latte in polvere. Per questo motivo ha un sapore più dolce e una consistenza più grassa. Non possiede le stesse proprietà antiossidanti del cioccolato fondente, ma può essere un ingrediente versatile in pasticceria.
Ricette con il cioccolato ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE

Rasgulla, dall’India un dolce delicato
Una ricetta semplice che regala molte soddisfazioni I rasgulla si differenziano molto dai dolcetti della pasticceria europea, per comprenderlo basta pensare al ruolo marginale interpretato dalla...

Crostata di ciliegie e crema pasticcera, un dolce...
Un approfondimento sulle ciliegie Vale la pena parlare delle ciliegie, che sono le vere protagoniste di questa deliziosa crostata. Nello specifico le ciliegie vengono denocciolate, tagliate a metà...

Crostata di pesche, un dolce buono e bello...
Le proprietà delle pesche Giunti a questo punto vale la pena parlare delle pesche, che sono le vere protagoniste di questa crostata. Come abbiamo visto le pesche vengono impiegate in due modi...