
Liquore alla melissa, una bevanda alcolica e aromatica

Il ruolo del limone nel liquore alla melissa
Un ingrediente particolare, che si vede raramente nelle ricette di liquori, è il limone. Qual è il suo ruolo nella ricetta del liquore alla melissa? In realtà il suo ruolo è soprattutto di tipo organolettico, anche perché va impiegata la buccia, che è leggermente amara. Ebbene, proprio il sentore amaro dà un tocco di equilibrio alla bevanda, altrimenti troppo dolce. Ovviamente la scorza va inserita nell’alcol, in modo da partecipare attivamente al processo di macerazione delle foglie di melissa.
La scorza di limone è ricca di nutrienti, che sono più abbondanti rispetto al succo. Certo nel processo di filtraggio la scorza diventa un materiale di scarto, ma comunque trasmette al liquido alcune delle sue interessanti proprietà. Il riferimento è alla vitamina C, che oltre ad essere un buon antiossidante esercita un impatto positivo sul sistema immunitario. Nella buccia è presente una quantità di vitamina C doppia rispetto alla polpa. Inoltre, la buccia contiene il limonene, un formidabile antiossidante nonché una sostanza disintossicante soprattutto per il fegato.
Liquore di melissa per 2 bottiglie:
Preparazione liquore alla melissa
- Per la preparazione del liquore alla melissa raccogliete le foglie di melissa piccole se riuscite.
- Iniziate lavando con cura le foglie di melissa e mettendole ad asciugare.
- Ora trasferitele in un barattolo con chiusura ermetica e distribuite anche gli altri ingredienti.
- Chiudete bene il tutto e lasciate macerare in una stanza soleggiata per tre settimane, agitandolo circa due volte al giorno. Lo scopo è che la melissa si maceri completamente diventando parte integrante del liquore.
- Trascorso questo lasso di tempo, filtrate il liquido e fatelo riposare per 6 mesi prima di servirlo. E’ un liquore aromatico digestivo.
Ingredienti liquore alla melissa
- 2 manciate di foglie di melissa fresche
- 300 gr. di zucchero
- 1 lt. di alcool a 95°
- 300 ml. di acqua
- 3 chiodi di garofano
- q. b. di cannella
- scorza di 1 limone
Le caratteristiche organolettiche del liquore alla melissa
Il liquore alla melissa può essere definito come un alcolico da fine pasto. D’altronde è realizzato con una pianta officinale conosciuta per le sue funzioni digestive. Siamo comunque di fronte a un liquore diverso dal solito, sia per gusto che per preparazione. Le foglie di melissa sono tra le più aromatiche del mondo vegetale e sono ben caratterizzate sul piano organolettico. A incidere sono anche gli aromi, ovvero le altre spezie, che puntano a valorizzare il sapore dell’ingrediente principale senza snaturarlo. A tal proposito va detto che quella di oggi è solo una delle tante versioni di liquore alla melissa. Le tradizioni locali, infatti, declinano la ricetta, e soprattutto la lista degli ingredienti, nel modo più vario possibile. Nel nordest, per esempio, si è soliti aggiungere della grappa, in modo da coniugare dolcezza e aroma.
Vale comunque la pena spendere qualche parola per la melissa, una pianta officinale molto preziosa ma poco conosciuta al di fuori del contesto erboristico. Ho già accennato alla sua funzione principale, che coinvolge l’apparato digerente. Nello specifico funge da antiacido e facilita la digestione. La melissa è anche un efficace calmante, infatti viene considerata un toccasana contro l’insonnia e gli stati ansiosi, soprattutto quando consumata sotto forma di infuso. La melissa contiene anche molti antiossidanti, che contrastano i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo. Tale azione si esplica soprattutto nelle preparazioni a base di estratto di melissa.
La melissa, nota anche col nome di cedronella, appiastro, erba limone, è una pianta erbacea originaria dell’Europa meridionale e la si coltiva da oltre duemila anni. La pianta raggiunge oltre 50 cm d’altezza, ha foglie ovate con bordi leggermente dentellati e piccoli fìori bianco-giallicci contenuti in calici. È perenne, facile da coltivare, si propaga facilmente e si moltiplica per seme, per piantine giovani o per divisione dei cespi. Ogni pianta ha bisogno d’avere intorno uno spazio di almeno 30 cm.
La melissa è una pianta da riscoprire
La melissa ha un piacevole odore di limone, inoltre se viene tagliata e mescolata ad altre erbe è davvero ottima, come avviene ad esempio nelle omelette. Si dice che in Belgio e in Olanda venga usata con le aringhe e le anguille in salamoia, anche se nelle ricette che ho letto si parla solo della scorza di limone. C’è chi la mette nelle insalate.
È anche la base del famoso cordiale di melissa, o acqua di melissa dei carmelitani e delle varie “acque di melissa” o “acque antisteriche” prodotte in vari conventi e in alcune antiche farmacie italiane; è anche usata nella composizione di molti liquori. La melissa è una pianta aromatica molto ricercata dalle api, infatti il suo nome deriva dal greco melissophyllon, che vuol dire « foglia delle api ».
È deliziosa nei calici di vino bianco e nelle bevande ghiacciate. Dalle foglie in infuso si ricava un gradevolissimo tè dalle proprietà carminative e febbrifughe. In Italia si dice che questo tè fa sognare a colori.
Per questa ricetta, della melissa si utilizzano solo le foglie. In particolare esse vanno lavate, asciugate e messe a macerare in una soluzione di alcol e aromi. La fase di macerazione dura qualche settimana, durante la quale dovrete agitare il contenitore quotidianamente. Poi si filtra il liquido e lo si lascia a riposare (e fermentare) per ben sei mesi. Come potete vedere la ricetta del liquore alla melissa è molto semplice, e quasi banale. Ciò però non significa che sia breve, infatti è tra i liquori con la più lunga fase di riposo in assoluto.
Il contributo dei chiodi di garofano
I chiodi di garofano fanno parte a pieno titolo della ricetta del liquore alla melissa, o almeno della versione che vi presento qui. Ne abbiamo utilizzati solo di tre chiodi di garofano, più che sufficienti per incidere dal punto di vista organolettico. Anzi, il risultato finale rivela l’impiego dei chiodi di garofano già al primo assaggio. Questa spezia interviene fin dalle prime battute, sebbene non richieda chissà quale trattamento. Molto semplicemente i chiodi di garofano vanno inseriti nel contenitore insieme agli altri ingredienti. Di base partecipano quindi alla macerazione delle foglie di melissa e al processo di arricchimento dell’alcol, che come abbiamo visto dura qualche settimana.
Nello specifico, i chiodi di garofano conferiscono un sapore forte ma non pungente, a metà strada tra il dolce e l’aromatico. Come tutte le spezie di qualità, i chiodi di garofano spiccano per le proprietà nutrizionali quasi terapeutiche. Per esempio il chiodo di garofano è un formidabile battericida, nonché un discreto antinfiammatorio. Alla luce di ciò in passato è stato considerato un rimedio naturale per gli stati febbrili. I chiodi di garofano fanno bene all’apparato digerente, aumentando la portata digestiva del liquore. Inoltre sono ricchi di antiossidanti, e in particolar modo di tannini e flavonoidi.
Il dolce e aromatico tocco della cannella
Anche la cannella fa parte delle spezie che valorizzano e in qualche modo caratterizzano il liquore alla melissa. Qual è il suo ruolo nello specifico? Potremmo affermare che la cannella, più di qualsiasi altra spezia, esalta la dolcezza della bevanda, senza però conferirle il sapore “pesante” di altre sostanze dolcificanti. La cannella, infatti, dolcifica in modo efficace e moderato, senza toglie re nulla ai particolarissimi sentori della melissa.
La cannella conferisce anche un aroma inconfondibile, che si sposa alla perfezione con quello delle piante officinali. Dal punto di vista nutrizionale eccelle come poche altre spezie, infatti è ricca di vitamine e sali minerali, ma anche di preziosi antiossidanti. Inoltre è un discreto antinfiammatorio e un buon digestivo. Il consiglio è di non esagerare con la cannella, infatti si tratta pur sempre di una spezia, quindi capace potenzialmente di coprire gli altri sapori.
Con quali dolci si abbina il liquore alla melissa?
Il liquore alla melissa, come molti liquori da aperitivo dolce, si abbina a una grande varietà di dessert. In particolare penso ai dolci cremosi, come i dessert a base di limone, arancia o lime. Questi ultimi si sposano bene con la freschezza della melissa, che ne esalta le note aromatiche senza coprirle.
Anche i dolci cremosi si sposano bene con il liquore alla melissa. Preparazioni come panna cotta, mousse o creme al cucchiaio si abbinano al meglio con l’aroma delicato della melissa, che dal canto suo dona un tocco erbaceo e rinfrescante.
Infine i dolci fruttati, come torte a base di fragole, pesche o frutti di bosco trovano nella melissa un abbinamento perfetto per intensificare la loro dolcezza naturale e godere di una sfumatura leggera e floreale.
Come trasformare il liquore alla melissa in un ingrediente da cocktail
In realtà è molto facile usare il liquore alla melissa per preparare dei cocktail sfiziosi, basta aggiungere un po’ di soda e un succo. Quale succo usare nello specifico? A tal proposito vi suggerisco i succhi di limone, la mela verde, l’ananas e il pompelmo rosa.
Nello specifico il succo di limone conferisce una nota acida e fresca che si abbina perfettamente alle sfumature erbacee della melissa, strizzando l’occhio al gusto vivace e frizzante della soda. Il succo di mela verde conferisce invece una spiccata dolcezza, che arricchisce il mix e bilancia il liquore alla melissa con una tonalità fruttata e leggera.
Dal canto suo il succo d’ananas aggiunge una spiccata dolcezza tropicale ed esotica, che enfatizza la freschezza naturale della melissa in una combinazione dal sapore intenso. Il succo di pompelmo rosa, invece, disegna un delicato equilibrio tra amaro e dolce. Il pompelmo è infatti leggermente amaro e si “stempera” facilmente quando viene accostato a ingredienti dolci.
FAQ sul liquore alla melissa
Che gusto ha la melissa?
La melissa ha un gusto delicato, fresco e leggermente agrumato, con un lieve sentore di limone. Il sapore è morbido e gradevole, ideale per tisane e infusi rilassanti. La sua dolcezza naturale la rende adatta a preparazioni che richiedono un aroma discreto e rinfrescante.
Che proprietà ha la melissa?
La melissa è nota per le sue proprietà calmanti, antispasmodiche e digestive. È utile per alleviare stress, ansia e insonnia, oltre che per favorire la digestione e lenire i disturbi gastrointestinali come crampi e gonfiore. Ha anche effetti antinfiammatori e lievemente sedativi.
Come si prepara la tisana di melissa?
Per preparare una tisana di melissa occorre versare una tazza di acqua calda (a circa 90°C) su un cucchiaio di foglie fresche o essiccate. Poi si lascia in infusione per 5-10 minuti, si filtra e si serve. Si può dolcificare con miele o si può aggiungere una fetta di limone per esaltarne il sapore.
Come capire se un liquore è digestivo?
Un liquore è digestivo se contiene erbe, radici o spezie note per stimolare la digestione, come anice, finocchio, menta, genziana e melissa. Solitamente ha un gusto amaro o erbaceo, un moderato contenuto alcolico e viene servito a fine pasto per favorire il processo digestivo.
Che dolci abbinare ai liquori di erbe?
I liquori di erbe si abbinano bene a dolci semplici come biscotti secchi, crostate alla frutta, torte al cioccolato fondente o semifreddi. La loro complessità aromatica si sposa anche con dolci alle noci, mandorle o miele, esaltando i sapori senza comprometterne la delicatezza.
Ricette con melissa ne abbiamo? Certo che si!
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