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Purè di fave greche, una delizia della cucina mediterranea

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

pure di fave greche
Ricette per intolleranti, Cucina greca
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 10 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Purè di fave greche, un piatto nutriente e leggero

Il purè di fave greche è un piatto tipico delle isole greche, precisamente dell’ isola di Santorini. Se vai in Grecia devi chiedere la ricetta della fava greca di Santorini. Le chiamano fave ma in realtà è tipo di legume simile a dei piselli gialli spezzati (come vedete nella foto)

E’ un piatto sostanzioso e nutriente, ma non per questo grasso. Di fatto, anche se consideriamo gli altri ingredienti, il purè di fave apporta pochissime calorie e un minimo quantitativo di grassi, dovuto principalmente alla presenza dell’olio extravergine di oliva. Di questo, però, si impiegano a malapena tre cucchiai (in una ricetta per 4 persone), niente che possa mettere realmente a repentaglio la linea.

La maggior parte dei nutrienti, ovviamente, è data dalle fave. D’altronde si tratta di nutrienti che spiccano per il loro importante valore nutrizionale. Il riferimento è in particolare alla presenza di vitamine e sali minerali. Le fave contengono tantissima vitamina C e una quantità di ferro superiore alla media di frutta e verdure. Le fave sono anche ricche di fibre, che garantiscono il buon funzionamento dell’apparato digerente. Si segnala, poi, una certa capacità diuretica, a cui si associa la funzione antianemica. Ciononostante, le fave contengono anche proteine (non molte a dire il vero) e un apporto calorico davvero basso, pari a 41 kcal per 100 grammi.

Ricetta purè di fave greche

Preparazione purè di fave greche

  • Per la preparazione del purè di fave greche iniziate sbucciando l’aglio e la cipolla, poi tagliateli in modo grossolano.
  • Ora lavate per bene le fave ponendole sotto l’acqua corrente.
  • Poi prendete una pentola, scaldate tre cucchiai di olio extravergine di oliva e imbionditeci l’aglio e la cipolla. Versateci poi le fave e mescolate abbondantemente.
  • Ora aggiungete l’acqua calda e condite con un po’ di sale e di pepe.
  • Abbassate la fiamma e fate cuocere in questo modo le fave fino a quando non avranno raggiunto una consistenza morbida. Se emerge una schiuma bianca, toglietela con un cucchiaio.
  • Sul finire della cottura (circa 50 minuti) versate il succo di 2 limoni e trasferite il tutto nel frullatore per ottenere un purè omogeneo.
  • Prima di servire controllate il sapore del purè ed eventualmente aggiustate di sale o di pepe.
  • Completate il piatto con un po’ di olio extravergine e qualche oliva. E’ una preparazione che va servita a temperatura ambiente.

Ingredienti purè di fave greche

  • 500 gr. di fave secche spezzate
  • 3 cipolle
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 litro di acqua calda
  • succo di 2 limoni
  • 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • q. b. di sale e pepe nero macinato
  • q. b. di olive

Una preparazione semplice e molto gustosa

Il pure di fave greche è la classica ricetta che rende molto e richiede poco tempo, infatti è davvero semplice da preparare. L’unico elemento di difficoltà sta nelle dosi, dal momento che una presenza maggiore di succo di limone, piuttosto che di cipolla o aglio, può alterare il risultato finale, fino a rendere la pietanza sgradevole al palato.

Ad ogni modo si tratta di soffriggere le cipolle con l’aglio e di aggiungerci le fave. Quando queste sono cotte, ovvero sono diventate molto morbide, si esegue un passaggio al frullatore. E’ in questa fase che le fave si trasformano in purè di fave. La ricetta è quindi molto semplice, quasi banale e alla portata di tutti, è solo necessario seguire le proporzioni tra le dosi.

Affinché il purè venga preparato in modo corretto è necessario che le fave siano secche. Le fave fresche, infatti, non si prestano particolarmente al soffritto. Inoltre, le fave secche devono essere spezzettate in modo che il tempo di cottura diminuisca e che possano diventare realmente tenere.

Perché ho utilizzato il limone nel purè di fave greche?

Nel purè di fave greche ci va anche il limone! Anche la tradizione gastronomica italiana suggerisce purè più o meno elaborati di questo o quell’ortaggio. Tuttavia, il purè di fave greche si discosta almeno parzialmente. Lo fa anche e soprattutto in virtù della presenza del limone, una presenza “strana” non condivisa dai purè nostrani.

Che senso ha il limone in una preparazione come questa? In primis occorre specificare che dell’agrume si utilizza solo il succo. La sua presenza è importante e azzeccata in quanto funge da “equilibratore” smorzando il sapore troppo corposo.

Ovviamente occorre evitare le esagerazioni e gli abusi. Il limone, infatti, impatta profondamente sul gusto e, se si esagera, può coprire gli altri sapori rovinando di fatto l’intera ricetta. Per quanto riguarda il valore nutrizione, quello del limone non può essere messo in dubbio. Tra le tante caratteristiche positive del limone si segnala la sua capacità antiossidante e germicida. Vi lascio la ricetta anche del purè di fave pugliese che accompagna il celebre piatto di fave e cicoria o quella del macco siciliano.

pure di fave greche

Un focus sulla fava di Santorini

Nei paragrafi precedenti ho introdotto la fava di Santorini, qui invece entro nel dettaglio e parlo del suo sapore, delle sue peculiarità e del suo contenuto nutrizionale. La fava di Santorini vanta un sapore dolce e delicato, che rievoca le note complesse della nocciola. E’ peculiare anche la consistenza, che risulta morbida da cruda e decisamente cremosa da cotta.

Dal punto di vista nutrizionale si caratterizza per un importante contenuto di proteine e fibre, persino superiore a quello delle normali fave. In ragione di ciò favorisce il senso di sazietà e la digestione, inoltre si caratterizza per un indice glicemico basso e per un buon apporto di ferro e magnesio. Diverso è anche il suo profilo minerale, che beneficia del terreno di coltivazione (decisamente vulcanico).

Una guarnizione semplice ma d’impatto per il purè di fave greche

Il purè di fave greche è un inno alla cucina mediterranea. Lo si nota anche e soprattutto dalla guarnizione, che vede come protagoniste le olive greche. Le olive greche si distinguono per la loro varietà di forme e colori, che spaziano dal verde brillante al nero intenso, passando per tonalità di marrone e viola. In genere si fanno apprezzare anche per la loro polpa carnosa e consistente, protetta da una buccia sottile ma resistente.

Il sapore varia a seconda della tipologia e della lavorazione: le Kalamata, per esempio, offrono un gusto fruttato e leggermente vinoso, mentre le Conservolia risultano più dolci e delicate. Nel loro complesso sono ricche di grassi monoinsaturi, per questa ragione favoriscono la salute cardiovascolare.

Per il purè vanno bene sia la Kalamata e che la Conservolia. Scegliete la prima varietà se volete realizzare un gradevole contrasto, in caso contrario optate per la seconda.

Cosa bere con il purè di fave greche

Chiudo suggerendo degli accompagnamenti azzeccati per il purè di fave greche. Lo scopo è quello di disegnare un’esperienza all’insegna della cucina greca.

Ouzo. Celebre distillato all’anice tipico delle regioni montuose della Grecia. Si sposa perfettamente con il purè di fave per via del suo aroma intenso e per una dolcezza leggera e appena accennata. Sarebbe bene servirlo con acqua e ghiaccio, poiché in questo caso diventa lattiginoso, rinfrescante e bilancia la cremosità del piatto con le sue note speziate.

Assyrtiko. Un vino bianco secco originario di Santorini, caratterizzato da una spiccata acidità e da sentori minerali. Trasmette note agrumate e saline, che creano un contrasto raffinato con la dolcezza naturale delle fave.

Retsina. Un vino bianco aromatizzato con resina di pino. Aggiunge una nota erbacea e balsamica al pasto, abbinandosi al meglio con la semplicità del piatto e creando un abbinamento originale.

FAQ sul purè di fave greche

Che sapore hanno le fave di Santorini?

Le fave di Santorini vantano un sapore dolce e leggermente rustico, valorizzato da una consistenza morbida, che diventa cremosa a seguito della cottura. Rispetto ad altre varietà di fave sono più delicate e meno farinose, a tal punto da sfociare in un retrogusto leggermente nocciolato. Il merito di ciò va alle peculiarità del terreno vulcanico da cui germogliano.

Cosa c’è nel purè di fave greche?

Il purè di fave greche, chiamato Fava Santorinis, è preparato con fave secche, acqua, cipolla, olio d’oliva, sale e pepe. Talvolta si aggiungono succo di limone o erbe aromatiche, come timo e alloro, per arricchire il sapore.

Com’è la cucina greca?

La cucina greca è caratterizzata da ingredienti freschi e sapori mediterranei, con un ampio uso di olio d’oliva, erbe aromatiche, agrumi, formaggi e pesce. È una cucina equilibrata, ricca di piatti a base di verdure, legumi e carne cotta spesso alla griglia. Le ricette variano tra influenze balcaniche, mediorientali e mediterranee.

Quali sono i piatti tipici della Grecia?

Tra i piatti tipici della Grecia ci sono la moussaka, una composizione a base di melanzane, carne e besciamella. Poi troviamo il souvlaki (spiedini di carne alla griglia) e la horiatiki, l’autentica insalata greca. Altri classici sono la spanakopita, una torta salata con spinaci e feta, e il tzatziki, una salsa di yogurt, cetriolo e aglio.

Ricette di purè ne abbiamo? Certo che si!

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