Tonnarelli al nero di seppia con pomodoro alla nduja
Tonnarelli al nero di seppia, un piatto dai sapori forti
Questi tonnarelli al nero di seppia con salsa di pomodoro alla ‘nduja sono un piatto dai sapori decisi. La piccantezza verace della ‘nduja non è una semplice sensazione che stuzzica il palato, bensì una gamma aromatica di sapori che risvegliano i sensi. Per chi non lo sapesse, la ‘nduja è una specialità calabrese prodotta introducendo carni e spezie all’interno di un budello animale. In particolare, le parti più grasse del maiale ed abbondante peperoncino piccante calabrese, finemente tritati fino a formare una crema, vengono inseriti e pressati in un budello cieco per poi subire affumicatura e stagionatura.
Tale è la quantità di peperoncino utilizzato per questa preparazione che essa non necessità dell’aggiunta d’ulteriori conservanti. Ed è proprio la piccantezza data da questo peperoncino la nota riconoscibile e peculiare di questo prodotto tradizionale così rappresentativo della Calabria ed in particolare dell’area di Vibo Valentia. La nduja nacque come prodotto povero e popolare, fatto per non sprecare le interiora del maiale.
Tradizionalmente, infatti, la ‘nduja contiene milza, polmoni, esofago, stomaco, intestino, cuore, trachea, faringe, parti molli, testa, muscoli pellicciai, grasso, avanzi e linfonodi. Si potrebbe pensare che tutte queste porzioni siano carni di scarto, ma così trattate finiscono per diventare un prodotto eccezionale ed indispensabile per tutti gli amanti del piccante, sapore di cui proprio i calabresi sono maestri nel mondo.
Ricetta tonnarelli al nero di seppia
Preparazione tonnarelli al nero di seppia
- Per preparare i tonnarelli al nero di seppia con salsa alla ‘nduja iniziate dalla salsa con i pomodorini.
- Pelate ed affettate una cipolla rossa di Tropea e lavate i pomodorini, tagliandoli giusto a metà. In una padella antiaderente, scaldate l’olio extra-vergine d’oliva e soffriggete leggermente le cipolle tritate.
- Dopo un po’ aggiungete i pomodorini e lasciateli cucinare per un paio di minuti a fiamma vivace.
- Versate direttamente in padella la passata di pomodoro, assieme ad un mezzo bicchiere d’acqua.
- Insaporite la salsa con quanto basta di sale e alcune foglioline di basilico, lavate e spezzettate. Proseguite la cottura per circa 5-10 minuti, mantenendo la fiamma bassa e delicata.
- Nel frattempo estraete la ‘nduja dal suo budello e mettete a scaldare una pentola con abbondante acqua, lievemente salata. Tagliate la ‘nduja così ripulita a pezzetti ed aggiungeteli al sugo.
- Per aiutare la ‘nduja a sciogliersi, aggiungete un mestolo d’acqua di cottura della pasta.
- Quando l’acqua bolle, lessate i tonnarelli al nero di seppia per il tempo necessario secondo quanto indicato nella confezione.
- Assaggiate la pasta e quando è ancora al dente, versatela direttamente nella padella col sugo di pomodoro e ‘nduja. Saltate i tonnarelli in padella, con la fiamma ancora accesa e lasciateli insaporire.
- Dopo un po’ aggiungete una grattugiata abbondante di ricotta salata e spadellate quanto basta per far unire i sapori.
- Servite i tonnarelli al nero di seppia con salsa di pomodoro alla ‘nduja finché sono ancora caldi, decorando la composizione con ulteriori foglie di basilico fresco appena raccolto.
Ingredienti tonnarelli al nero di seppia
- 400 gr. di tonnarelli al nero di seppia
- 500 gr. di pomodori ciliegino
- 40 gr. di passata di pomodoro
- 50 gr. di ‘nduja Montagna spa
- 1 cipolla rossa di Tropea
- 80 gr. di ricotta salata La Latteria
- 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- qualche fogliolina di basilico fresco
- q. b. di sale e pepe
Tonnarelli, oltre al piccante c’è di più!
È vero, nel caso di questi tonnarelli al nero di seppia con salsa di pomodoro alla ‘nduja, la nota piccante è preponderante e la ‘nduja non può che costituirne una componente che o si ama o si odia. Di sicuro non ci sogneremmo mai di proporre questo piatto ad un’utenza di bambini. Tuttavia, in questo primo ricchissimo e particolare non c’è solo la ‘nduja come regina incontrastata. Sempre dalla Calabria con furore, abbiamo scelto la famosissima cipolla rossa di Tropea, un prodotto dalla dolcezza straordinaria che ci inebria ed è capace di impreziosire ogni nostra ricetta.
Se è vero che la ‘nduja è sicuramente un ingrediente tendenzialmente grasso e calorico, possiamo dire che la cipolla compensa con proprietà nutrizionali ragguardevoli ed importanti. La cipolla è ricchissima di sali minerali e vitamine, in particolare vitamina C. Il suo consumo può avere effetti benefici sull’ipertensione, l’ipercolesterolemia ed è anche antibatterica, antibiotica ed antiossidante.

Una cipolla speciale per i tonnarelli al nero di seppia
Per questi tonnarelli al nero di seppia vi consiglio di utilizzare la cipolla Rossa di Tropea. Si tratta di una varietà speciale per sapore e proprietà nutrizionali, infatti è conosciuta per la sua dolcezza, per il profumo delicato e per la capacità di bilanciare piatti molto intensi.
Tale dolcezza deriva da un contenuto ridotto di piruvato e da una concentrazione più elevata di zuccheri semplici rispetto ad altre cipolle. Questo la rende perfetta per sposarsi con il nero di seppia, che presenta un gusto marino e vagamente ferroso, e con la nduja, che invece trasmette note forti, speziate e piccanti.
Dal punto di vista nutrizionale la cipolla di Tropea è ricca di vitamina C, utile a rafforzare il sistema immunitario, e di composti solforati che svolgono un’azione antiossidante. Inoltre contiene quercetina, un flavonoide che contribuisce a ridurre lo stress ossidativo e a migliorare la salute cardiovascolare.
Cosa bere con i tonnarelli al nero di seppia?
I tonnarelli al nero di seppia con salsa di pomodoro alla nduja sono un primo estremamente saporito, che merita di essere accompagnato adeguatamente. A tal proposito vi consiglio un vino bianco secco e strutturato, come il Cirò Bianco calabrese. Questo vino spicca per la mineralità e la freschezza, dunque riesce a reggere il piccante della nduja e allo stesso tempo ad esaltare le note marine della seppia.
In alternativa si può optare per uno spumante classico, capace di pulire il palato e restituire equilibrio dopo ogni boccone. Le bollicine svolgono un ruolo importante contro l’intensità della nduja e creano un contrasto piacevole con la consistenza dei tonnarelli.
Una terza possibilità è data dai rosati corposi, ad esempio un Cirò Rosato. Il rosato mantiene una buona freschezza ma offre al tempo stesso struttura e profumi fruttati, che si sposano bene con il pomodoro e il peperoncino. In ogni caso bisogna tenere presente che il piatto è complesso, arricchito da toni affumicati, piccanti e marini. Serve quindi un vino capace di sostenere questa complessità senza annullarla e senza farsi sopraffare.
Un primo da gustare in compagnia e con piacere
Servire a tavola i tonnarelli al nero di seppia è un vero piacere. La pasta scura, fresca e saporita è un tocco in più dato ad una salsa di ricotta, pomodoro, ‘nduja e basilico che già di per sé ha tante sfaccettature. Con i tonnarelli, lasciamo la Calabria per passare in Abruzzo, luogo d’origine di questo formato di pasta delizioso.
Per la nostra ricetta abbiamo aggiunto un tocco in più, il nero di seppia, un colorante naturale che ci regala dei tonnarelli scuri e ancora più saporiti. Vi abbiamo incuriosito con questo primo? Scopriamo assieme tutti i dettagli della sua preparazione!
FAQ sui tonnarelli al nero di seppia
A cosa fa bene la seppia?
La seppia è un mollusco molto apprezzato, non solo per il suo gusto delicato ma anche per le proprietà nutrizionali. Contiene proteine ad alto valore biologico, quindi facilmente assimilabili dall’organismo, ed è povera di grassi. È anche fonte di sali minerali importanti come fosforo, potassio e calcio, utili per la salute delle ossa e per il corretto funzionamento dei muscoli.
Cosa c’è dentro la nduja?
La nduja è un salume tipico calabrese, morbido e spalmabile, noto per il suo carattere piccante. È preparata principalmente con carne di maiale, a cui vengono aggiunti grasso e una quantità abbondante di peperoncino rosso piccante.
Quanto è calorica la nduja?
La nduja è un alimento piuttosto calorico, essendo composta da carne e grasso di maiale. In media 100 grammi forniscono circa 350-400 calorie. È anche ricca di lipidi, quindi va consumata con moderazione, specialmente in una dieta bilanciata. Tuttavia il suo gusto intenso fa sì che ne bastino piccole quantità per arricchire un piatto, riducendo l’apporto calorico complessivo della ricetta.
Quanto è piccante la nduja?
La nduja è molto piccante perché contiene una percentuale significativa di peperoncino calabrese. Il livello di piccantezza può variare a seconda del produttore, ma in generale è considerata tra i salumi più piccanti in assoluto. Questa caratteristica la rende perfetta per piatti che richiedono un gusto deciso e che devono essere “scaldati” da note speziate.
Che formato sono i tonnarelli?
I tonnarelli sono una pasta lunga tipica del Lazio, simile agli spaghetti ma più spessa e dalla sezione quadrata. La loro consistenza è particolarmente adatta a trattenere i condimenti grazie alla superficie ruvida, che si ottiene con la trafilatura al bronzo. Questo formato è ideale per sughi ricchi, come il nero di seppia o la salsa alla nduja, perché riesce ad assorbirne bene i sapori.
Ricette al nero di seppia ne abbiamo? Certo che si!
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