A tavola con i semi di papavero, davvero versatili
Uno gnocco speziato che scatenerà la vostra fantasia
Preparando gli gnocchetti alla curcuma con semi di papavero realizzerete una base deliziosa, capace di coniugarsi alla perfezione con moltissime ricette. Il gusto intenso e peculiare della curcuma e dei semi di papavero, valorizzerà qualsiasi piatto, elevandolo a livelli gourmet. Una specialità che renderà onore alla vostra cucina per caratteristiche nutrizionali ed originalità.
Ricordiamo, infatti, che la curcuma ha proprietà antitumorali, antiossidanti e persino cicatrizzanti. Una spezia capace di stimolare il nostro sistema immunitario e che, proprio per questo, non può mancare nella nostra alimentazione, soprattutto invernale. Con i semi di papavero, altrettanto importanti, favoriamo il metabolismo, teniamo sotto controllo il colesterolo, rafforziamo le ossa, evitiamo l’invecchiamento e combattiamo lo stress. Niente male come apporto nutrizionale dei nostri gnocchetti, vero?
Il mix per gnocchi è una delle preparazioni facenti parte della linea di prodotti de La Veronese. Se vi occorre mantenere una dieta senza glutine, La Veronese è necessariamente uno dei brand di riferimento. Con le sue linee biologiche e la sua lavorazione innovativa ed artigianale al tempo stesso, ci fornisce dal 1930 prodotti di grande qualità.
Con un costante lavoro di ricerca e miglioramento, a partire dalle materie prime, utilizzando i prodotti La Veronese, siamo sempre sicuri di portare a tavola prodotti garantiti e privi di contaminazioni. Tutti i prodotti La Veronese, azienda per altro italianissima, passano per una filiera controllata e certificata, assolutamente bio. Risi, polente e farine, senza glutine, senza lattosio e senza uova, costituiscono le linee essenziali di questo brand, tutto da scoprire ed assaporare
Ricetta gnocchetti alla curcuma con cime di rapa
Preparazione gnocchetti alla curcuma con cime di rapa
Dosate tutti gli ingredienti nelle dosi indicate, e poneteli nella coppa di una planetaria. Mescolate il tutto con un braccio a foglia, cominciando a velocità minima. Dopo 3 minuti, aumentate la velocità dell’impastatrice fino a che l’impasto non si mostrerà compatto ed omogeneo.
Raccogliete l’impasto dalla planetaria ed adagiatelo su di un piano da lavoro infarinato (preferibilmente in legno). Dividete l’impasto in porzioni e lavoratelo con le mani fino a ridurlo in vermicelli alti circa un centimetro e poi in tocchetti. Arrotondate gli gnocchi tra le mani oppure passateli premendo leggermente su di una forchetta.
Pulite le cime di rapa, lavatele e tagliatele grossolanamente. Ponetele a cuocere in una padella con un giro d’olio ed uno spicchio d’aglio. Lasciate cuocere per 20 minuti circa, aggiustando di sale, se necessario. In una padella diversa dalla precedente, o se preferite in una pirofila da forno, tostate le mandorle. Prestate attenzione durante la cottura perché potrebbero bruciarsi con relativa facilità.
Procedete dunque con la cottura degli gnocchi, immergendoli per un paio di minuti in acqua bollente, lievemente salata. Gli gnocchi saranno pronti non appena emergono a galla. Raccogliete gli gnocchi con una schiumarola e saltateli in padella con le cime di rapa. Guarnite direttamente nel piatto con profumate bucce di limone e con le mandorle tostate.
Ingredienti per gli gnocchi
- 250 gr. di Mix per gnocchi La Veronese,
- 4 gr. di polvere di curcuma,
- 3 gr. di semi di papavero,
- 350 gr. d’acqua,
- 5 gr. di sale,
per il condimento:
- 700 gr. cime di rapa,
- 2 cucchiai di mandorle a lamelle,
- 1 limone bio,
- 1 spicchio d’aglio,
- q.b. di olio extravergine di oliva
Cime di rapa… senza orecchiette!
In Puglia il binomio orecchiette/cime di rapa è legge, ma con questa ricetta vi proponiamo un’alternativa altrettanto gustosa ed efficace. Con un primo come questi gnocchetti alla curcuma con cime di rapa e semi di papavero, portiamo a tavola una pietanza saporita, nutriente e salutare.
Si parte dagli gnocchetti con curcuma e semi di papavero, dalle straordinarie proprietà e dal gusto aromatico, fino ad arrivare al croccante apporto dato dalle mandorle tostate. Una squisitezza tenuta assieme dal gusto intenso delle rape stufate in padella. Un primo senza glutine che si rivela sfizioso al punto giusto ed anche semplice nella sua preparazione. Piuttosto pratico da servire, anche quando abbiamo molti ospiti da accontentare!
A tavola con i semi di papavero , non tutti uguali
Ci sono molti tipi di papavero che si coltivano come ornamento; i germogli e le foglie giovani del comune papavero da campo si possono far bollire come gli spinaci ( sono gustosi, ma hanno forse effetto leggermente narcotico), e ci sono persone che masticano i gambi del papavero blu che hanno sapore simile ai germogli di lattuga; in ogni modo è soltanto il papavero da oppio che ha una vera importanza culinaria.
Il papavero da oppio è originario del Medio Oriente; come medicina l’oppio era noto a egizi, greci, romani e probabilmente anche prima, dato che verso 1’800 a. C. il papavero era già coltivato in Persia, in India e in Cina. L’oppio è un liquido lattiginoso e gommoso che cola lentamente dai semi verdi ancora acerbi quando vengono incisi. Contiene circa ventiquattro alcaloidi diversi che interessano la medicina ma non, almeno si spera, i cuochi. Ma quando il seme del papavero da oppio giunge a maturazione, non contiene alcun alcaloide, e sia il seme sia l’olio che se ne estrae diventano cibi importanti.
Il papavero da oppio è una pianta annua con grandi fiori bianchi, rosa o lilla che ora cresce selvatico in molti paesi. È comune in certe regioni intorno al Mediterraneo. Viene coltivato in India, Cina e Medio Oriente, ma anche nei Balcani, in Germania, nella Francia settentrionale e un po’ perfino in Gran Bretagna.
Di papaveri da oppio ne esistono molte varietà e vi sono due tipi del tutto diversi di seme di papavero. II tipo che si trova comunemente in Europa ha un grano blu-grigio, il tipo indiano è molto più piccolo e color giallo-crema. Dal punto di vista dell’aroma, la differenza è poca.
In Europa e in Medio Oriente il seme di papavero si adopera soprattutto in pasticceria; cotto, ha un piacevole aroma di noci. I semi si spargono o si mettono nelle torte o sul pane oppure vanno a far parte di vari ripieni dolci molto diffusi in Austria e Ungheria. In India il seme di papavero è detto khus-khus ( da non confondersi col cuscus, o cuscusu, tipico piatto arabo). II seme di papavero si mette nei curry e qui ha in parte un compito aromatizzante in parte quello di migliorare la base e di rendere più spesso il sugo. In India per ispessire i curry non si adoperano mai farine che contengono amido.
II seme di papavero è anche un’importante fonte di olio. Prima si fa una spremitura a freddo che dà un olio edule, chiaro, noto in Francia come olivette. La seconda spremitura a caldo dà un olio rosso, che in seguito viene decolorato e impiegato in pittura e per scopi industriali.
Cosa porto in tavola? I semi di papavero!
Trovare piatti “nuovi” e sfiziosi non è sempre facile, soprattutto quando andiamo di corsa, ma con un pizzico (o più) di semi di papavero… tutto può cambiare in meglio! Con tanti impegni che si accavallano in una vorticosa ed inebriante routine quotidiana, potrete comunque imparare a usare più spesso questi golosi semi. Grazie alla scuola di cucina di NonnaPaperina.it, potrete dare alle vostre pietanze un tocco originale, un gusto particolare e un aroma a dir poco gradevole. Pronti per fare questo viaggio?
I semi di papavero sono oleosi, ricchi di vitamine e minerali, e facilmente reperibili nei supermercati. Pertanto, diventeranno ben presto il vostro asso nella manica. Ad oggi, non sono note particolari intolleranze nei confronti di questo alimenti tuttavia contengono nichel, e sappiamo bene quanto questo possa influenzare chi soffre di disturbi.
In questo articolo, vi darò alcuni spunti e consigli. Il resto… lo scoprirete seguendo gli aggiornamenti della scuola di cucina!
I semi di papavero hanno controindicazioni?
Il termine “papavero” nell’immaginario collettivo non gode di una buona reputazione benché, come abbiamo visto, i semi dell’omonima pianta rappresentino una risorsa in cucina e un alimento tutto sommato salutare. Allo stesso tempo è lecito chiedersi se non abbiamo qualche controindicazione. Ebbene, in realtà i semi di papavero hanno poche controindicazioni. La questione ruota attorno alla presenza di sostanze alcaloidi, quindi a carattere oppiaceo, che è minima ma in grado di causare qualche problema a due categorie di persone.
In primis a chi soffre di problemi respiratori. Queste sostanze, se ingerite in quantità rilevanti, deprimono la funzione respiratoria. La seconda categoria di persone è quella delle donne in gravidanza, che potrebbero avere problemi da alcune funzioni alcaloidi. In ogni caso le quantità minime di semi di papavero, ovvero quelle in genere utilizzate nelle preparazioni culinarie, sono accessibili a chiunque.
Cosa facciamo con questi semi?
Una volta acquistati i semi di papavero al supermercato, sarà ora di farli uscire dalla dispensa e mettersi alla prova per stupire amici e parenti con piatti dal sapore unico. Sicuramente, siete tutti pronti a cimentarvi in ogni tipo di preparazione e sperimentazione, ma voglio comunque darvi qualche suggerimento utile. Una portata che vi consiglio per iniziare – e che verrà certamente apprezzata da tutti – è questa: un buon piatto colmo di muffin al Parmigiano Reggiano con prosciutto!
Questa pietanza piacerà a ogni ospite, anche ai più piccoli, e terrà alla larga i sintomi scatenati dalle intolleranze. Nel caso avanzasse, potrà essere proposta il giorno dopo a chi ama la colazione salata. Vi propongo inoltre le crocchette di ceci e rosmarino, dove i semi di papavero daranno quel tocco di bontà e croccantezza in più. Ad ogni modo, non dimenticate che i ceci dovranno essere stati a bagno per 12 ore prima della cottura. Quindi, dovrete organizzarvi per tempo! Qualunque sia la vostra scelta, questi piccoli e sfiziosi semi conferiranno al vostro pasto un’ulteriore dose di sali minerali e vitamine.
Le alternative? Sì, ci sono alternative ai semi di papavero
A questo punto, avrete assaporato questo ingrediente in due ricette semplici e adatte persino agli intolleranti al lattosio e ai celiaci… Questo vuol dire che è arrivato il momento di sperimentare! Useremo i semi di papavero in tante ricette e, grazie a questa scuola di cucina virtuale, imparerete a utilizzarli con estrema sicurezza, aggiungendo a ogni piatto una valida fonte di vitamina E, manganese, calcio e acido linoleico (omega 6), ma anche un effetto sedativo e calmante per la mente.
In generale, questi alimenti si presentano come un tocco sfizioso in grado di stupire tutti e si rivelano perfetti ad esempio in un’insalata mista (magari ai lamponi!), nei frullati di frutta e in tantissimi prodotti da forno.
Se perciò desiderate preparare dei panini fatti in casa, potrete semplicemente cospargere i semi di papavero su di essi e… infornare! In poco tempo, vi renderete conto di aver a che fare con ingredienti ottimi per preparare tante differenti pietanze. Restate connessi per scoprire in quanti modi potrete usare questi semi!
Bel Paese Mix tra tradizione e innovazione.
Gnocchetti alla curcuma con semi di papavero. Il mix per gnocchi Bel Paese Mix de La Veronese, ci regala ogni giorno nuove idee e soddisfazioni culinarie. Quest’oggi avevamo voglia di proporre degli gnocchi diversi dal solito, come solo con il mix Bel Paese riusciamo a fare! Infatti, proprio grazie alla consistenza che si può ottenere con la miscela di farine presente in questo mix, riusciamo a preparare gnocchi straordinariamente golosi.
La base proposta può essere arricchita con l’aggiunta che preferiamo e, proprio questa caratteristica, scatena la nostra fantasia.
Con questa miscela, rigorosamente senza glutine, senza lattosio e senza uova, in poco tempo e semplicemente unendo la componente umida, possiamo preparare un composto eccezionale. E perché non donare un tocco di spezie in più? Con curcuma e papavero, lo gnocco si colora e trova nuova vita. Una soluzione che conferisce un nuovo sprint alle pietanze, una vera leccornia d’alta cucina.
Gnocchetti alla curcuma per stupire
I prodotti La Veronese sono da anni una risorsa della nostra cucina. Grazie a questi ingredienti, moltissime preparazioni culinarie risultano enormemente semplificate con vantaggio in termini economici e di tempo. L’acquisto del mix per gnocchi, ad esempio, ci consente di acquistare in un unico prodotto già dosato, tutte le farine di cui avremmo bisogno per comporre dei perfetti gnocchi senza glutine.
Inoltre, non dovendo lessare le patate, ma approfittando dei fiocchi di patate già contenuti nel mix, possiamo preparare gli gnocchi in pochissimi minuti. Una comodità che ha davvero rivoluzionato il nostro modo di concepire la pasta fatta in casa!
Ricette con papavero ne abbiamo? Certo che si!
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