Lenticchie rosse: un legume altamente digeribile e versatile
Malfatti al sugo di lenticchie, un primo alternativo
Il malfatti al sugo di lenticchie esulano un po’ dai piatti tradizionali di pasta all’italiana. Questo piatto non propone chissà quale cambio di paradigma, o una gestione sui generis degli ingredienti, ma propone un sugo davvero gustoso e particolare. Molto semplicemente, al posto della normale salsa al pomodoro, viene preparata una salsa di pomodoro e lenticchie. Anche il procedimento è abbastanza diverso al fine di ottenere una salsa che sia allo stesso tempo cremosa e densa. Alla luce di questo peculiare condimento, l’impiego dei malfatti appare adeguato, o almeno più adeguato rispetto ai normali formati di pasta.
I malfatti, infatti, possono essere considerati dei maccheroncini irregolari e di taglia medio-grande, che possono essere ripieni con carne o verdure. Appartengono alla tradizione lombarda, ma sono diffusi anche altrove. Il ripieno più diffuso, e in un certo senso classico, comprende la ricotta e gli spinaci. Inoltre, essendo un tipo di pasta fresca si cuociono in pochi minuti. Per quanto concerne la compatibilità con lo stile alimentare dei celiaci, va detto che di norma i malfatti non sono gluten-free. Nessuno vi vieta, però, di prepararli autonomamente con farine senza glutine, o acquistarne varianti compatibili con le personali esigenze alimentari.
Ricetta malfatti al sugo di lenticchie
Preparazione malfatti al sugo di lenticchie
Per la preparazione dei malfatti al sugo di lenticchie iniziate immergendo le lenticchie in una pentola colma di acqua fredda e lasciatele in ammollo per almeno 6 ore. Trascorso questo lasso di tempo, scolate le lenticchie e rimuovete eventuali impurità. Intanto mondate le verdure e ricavatene un trito molto fine utilizzando un coltello. Ora riscaldate due o tre cucchiai di olio d’oliva in una pentola e saltate le verdure a fiamma bassa, poi unite le lenticchie. Applicate il coperchio e cuocete per una ventina di minuti.
Infine condite con un po’ di pepe, un po’ di sale e rimuovete la foglia di alloro. Unite ora il brodo vegetale, il concentrato di pomodoro, la passata, un po’ di pepe e un po’ di sale. Una volta raggiunto il bollore, continuate la cottura per un totale di 90 – 120 minuti. Se necessario, integrate con un po’ di brodo per avere un sugo di lenticchie cremoso e denso. Intanto cuocete i malfatti in molta acqua poco salata, poi scolateli e saltateli nel sugo per due o tre minuti. Servite il piatto con una bella sventagliata di pepe e buon appetito.
Ingredienti malfatti al sugo di lenticchie
- 300 gr. di malfatti fatti in casa o consentiti
- 250 gr. di lenticchie rosse o verdi
- mix per soffritto (sedano
- carota e cipolla)
- 1 foglia di alloro
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 300 gr. di passata di pomodoro o salsa di pomodoro fresca
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 500 ml. di brodo vegetale
- q. b. di sale e pepe.
Tutti i pregi nutrizionali delle lenticchie
Malfatti al sugo di lenticchie – I protagonisti di questa ricetta, oltre ai malfatti, è il sugo di lenticchie. Le lenticchie sono tra i legumi più consumati e hanno alle spalle una lunghissima storia. Con tutta probabilità sono stati i primi legumi coltivati dall’uomo. Non stupisce, dunque, che ad oggi siano disponibili parecchie varietà, che si differenziano per dimensione, forma e colore. Non è un dettaglio da poco, infatti a colori diversi corrispondono composizioni nutrizionali diverse. Per esempio le lenticchie rosse sono tali in quanto contengono le antocianine, che sono dei formidabili antiossidanti.
In questo caso andrebbero utilizzare le lenticchie standard (quelle marroni), purché di dimensioni piccole. Proprio le dimensioni contenute favoriscono la preparazione della salsa e l’amalgama con gli altri ingredienti. Le lenticchie, a prescindere dalla varietà, sono alimenti preziosi. Esprimono, infatti, un perfetto connubio tra proteine e carboidrati, configurandosi come ingredienti completi e dei veri e propri super-food. Tra l’altro sono anche ricche di vitamine e sali minerali. Il riferimento è al ferro, presente in quantità significative, più di altri alimenti vegetali considerati ricchi di questo minerale (vedi spinaci). L’apporto calorico è equilibrato, infatti siamo sulle 110 kcal per 100 grammi (relativamente al legume bollito).
L’apporto organolettico dell’alloro
Il sugo di lenticchie, utilizzato nei malfatti, presenta alcuni elementi di diversità rispetto alle classiche salse rosse della tradizione italiana. In primis viene abbondantemente utilizzato il brodo vegetale. In secondo luogo si impiega una pianta aromatica che, di norma, non viene integrata nei primi di pasta, ossia l’alloro. Più che altro l’alloro viene consumato sotto forma di tisane, o come ingrediente di supporto di secondi a base di carne e pesce. Eppure l’alloro è davvero indicato per questa preparazione, infatti col suo aroma caratteristico smorza la linearità e la corposità delle lenticchie, facendo da traits d’union con il pomodoro.
La presenza dell’alloro è giustificata anche dalle sue proprietà nutrizionali. Come spesso capita con le piante aromatiche, esse sfociano nel quasi-terapeutico. Per esempio l’alloro è uno formidabile calmante e antistress, a tal punto che viene utilizzato per curare i casi lievi di insonnia. E’ anche un discreto espettorante, dunque può essere impiegato in caso di affezioni alle vie respiratorie (soprattutto sotto forma di olio essenziale). Infine è un discreto antinfiammatorio e un ottimo astringente, tale da prevenire o risolvere le indigestioni. Contiene l’acido laurico, che fa bene al cuore ed esercita una funzione antisettica.
Come preparare un perfetto brodo vegetale
La salsa di questi malfatti al sugo di lenticchie si giova del supporto del brodo vegetale. Una presenza niente affatto scontata, dal momento che questo ingrediente viene chiamato in causa per i minestroni, le zuppe, i risotti e i secondi in umido, ma raramente quando si tratta di primi all’italiana. Lo scopo del brodo vegetale è “allungare” la cottura e favorire l’amalgama dei sapori, senza annacquare la base liquida. A tal proposito, come preparare un buon brodo vegetale? Potreste avere la tentazione di utilizzare quello pronto, acquistabile sotto forma di dado. In effetti, è la soluzione più veloce, ma non la migliore in termini organolettici.
In primis perché i dadi contengono molto sodio, e in secondo luogo perché la qualità del brodo dipende dalla freschezza degli ingredienti. Trovate i segreti per un buon brodo vegetale in questo approfondimento. Mi preme comunque menzionare la necessità di variare con gli ingredienti e andare oltre la solita patata, pomodoro e sedano. Occhio anche al grado di maturazione, infatti di norma, le verdure devono essere mediamente mature. I pomodori, però, devono essere molto maturi, anche perchè la quantità di acqua è molto importante (in genere ne servono almeno due litri e mezzo).
Lenticchie: un legume utile soprattutto durante la stagione fredda
Una varietà che sta guadagnando popolarità è la lenticchia rossa. Queste lenticchie si distinguono per il loro colore vivace, che varia dal rossiccio all’arancione, e per la loro texture. Rispetto alle lenticchie tradizionali, la differenza più evidente è il colore, ma ci sono anche altre caratteristiche distintive.
Le lenticchie rosse sono prive di pelle, il che le rende più digeribili rispetto ad altre varietà. Questa caratteristica le rende particolarmente adatte per chi ha problemi digestivi o per chi cerca un legume più leggero e facile da cucinare. La mancanza di pelle fa sì che le lenticchie rosse si cuociano più velocemente, rendendole una scelta pratica per pasti veloci e nutrienti.
Dal punto di vista nutrizionale, le lenticchie rosse sono una ricca fonte di proteine vegetali, fibre, ferro, e vitamine del gruppo B, rendendole un’ottima scelta per una dieta equilibrata. Sono particolarmente utili per vegetariani e vegani, offrendo un’importante fonte di nutrienti essenziali che spesso mancano in una dieta priva di carne. Di questo aspetto ne parliamo nel prossimo paragrafo
Le lenticchie rosse possono essere usate in una varietà di ricette, dalla preparazione di piatti esotici come i dahl indiani, a zuppe cremose, insalate, e persino in ricette di dolci innovativi. La loro consistenza morbida e il sapore delicato le rendono un ingrediente versatile in grado di adattarsi a molte preparazioni culinarie.
Le lenticchie, sia nella loro forma tradizionale che nella varietà rossa, sono un’aggiunta preziosa a qualsiasi dieta, specialmente durante i mesi freddi. Non solo offrono un’abbondanza di benefici nutrizionali, ma aggiungono anche colore, sapore e creatività ai piatti invernali.
Le proprietà delle lenticchie rosse
Vi ho già anticipato che una delle grandi qualità delle lenticchie rosse è la loro alta digeribilità. Una caratteristica fondamentale soprattutto per quelle persone che hanno difficoltà a digerire i legumi. Non è questo l’unico vantaggio di aggiungere alla vostra dieta questo legume. Le lenticchie rosse, infatti, hanno ottimi valori nutrizionali. Oltre a essere una fonte di proteine e di carboidrati, infatti, contengono sali minerali come ferro, fosforo e potassio e vitamine come la B1 e acido folico.
Oltre a riportare in equilibrio le funzioni digestive, le lenticchie rosse sono utili in caso di anemia (soprattutto durante la gravidanza) e, ovviamente, sono un alimento perfetto per chi soffre di intolleranza al glutine. Sono un ottimo alleato nell’alimentazione dei più piccoli e aiutano chi sta seguendo una dieta ipocalorica a sentirsi sazi rapidamente. Un altro dato positivo è che le lenticchie contengono anche una buona dose di Omega 3, sostanza indispensabile per il corretto funzionamento del nostro corpo.
Come usare le lenticchie rosse in cucina
Ora che sappiamo qualcosa di più sulle lenticchie rosse, è arrivato il momento di scoprire come prepararle. Come quelle tradizionali, anche questo tipo di legume non ha bisogno di un periodo in ammollo. In più, le lenticchie rosse hanno solitamente un tempo di cottura inferiore, di circa 15 – 20 minuti, il che le rendono un alimento utile quando abbiamo poco tempo a disposizione ma abbiamo voglia di mangiare sano. Anche se possono essere preparate proprio come le lenticchie comuni, questo ingrediente è particolarmente indicato per la preparazione di purè, creme e salse.
Le lenticchie rosse sono utilizzate molto spesso nella cucina asiatica. In Italia, invece, non sono molto comuni anche se si stanno pian piano scoprendo. In passato, su Nonna Paperina vi ho già proposto qualche ricetta a base di questo legume, come le lenticchie rosse al sedano e paprika, il cous cous con ceci, lenticchie rosse e verdure miste o le polpette di lenticchie rosse e tofu. Non dimenticate, inoltre, che da questo legume si può ricavare una farina molto utile come alimento sostitutivo nella dieta dei celiaci.
Ricette con lenticchie ne abbiamo? Certo che si!
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