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Superfood senza nichel: i nuovi alleati della tua salute

superfood senza nichel

I più insidiosi disturbi del nichel

Mangiare senza nichel senza rinunciare alla qualità e al nutrimento si può. Anche perché esistono alimenti di valore, ossia dei veri e propri superfood che non contengono nichel, o ne contengono in quantità minime. Alimenti che garantiscono una buona qualità della vita, rendendo la sensibilità e l’allergia al nichel due problematiche tutto sommato gestibili.

E d’altronde gestirle è d’obbligo. In primis perché sono le più insidiose, difficili da diagnosticare in quanto producono sintomi aspecifici, e difficili da trattare in quanto non esistono versioni senza nichel (eccetto qualche raro caso). Chi per esempio soffre di mera sensibilità al nichel sperimenta una gamma di sintomi sfumati e persistenti: cefalea, stanchezza cronica, problemi digestivi, gonfiore addominale. A volte anche alterazioni dell’umore. Questi segnali spesso si manifestano dopo pasti contenenti nichel e spariscono lentamente, per questa ragione risulta difficile collegarli con certezza al cibo.

Chi invece soffre di allergia al nichel manifesta sintomi più evidenti e acuti, come dermatiti da contatto, rush cutanei, prurito intenso, ma anche problemi sistemici come nausea, vomito, diarrea o dolori addominali. In alcuni casi l’esposizione può generare veri e propri episodi infiammatori che compromettono la qualità della vita quotidiana.

Superfood senza nichel: una soluzione alla sensibilità e all’allergia a questo metallo

Di base tutte le malattie legate all’assorbimento delle sostanze sono inguaribili. Non si può guarire dalla celiachia, non si può guarire dall’intolleranza al lattosio e non si può guarire dalla sensibilità e dall’allergia al nichel. 

Le altre problematiche lasciano lo spazio per un numero maggiore di soluzioni. Per esempio chi soffre di intolleranza al lattosio può decidere di optare per surrogati vegetali (tipo latte di soia) o varianti delattosate artificialmente. Per la sensibilità e l’allergia al nichel il discorso è diverso. L’unica soluzione è evitare i cibi che contengono il nichel in quantità rilevante. Il problema è che, a primo acchito, questi ingredienti scarseggiano e sembra che il nichel sia ovunque!

Vi do una buona notizia. Non solo esistono alimenti senza o con pochissimo nichel, ma esistono dei veri superfood. Prima di individuarli forniamo qualche approfondimento e spieghiamo cos’è un superfood.

Cos’è un superfood?

Il termine “superfood” indica un alimento che, pur essendo naturale, presenta una densità nutrizionale superiore alla media. In pratica contiene una concentrazione rilevante di vitamine, minerali, antiossidanti o altri nutrienti funzionali, capaci di apportare benefici concreti alla salute. Molti contengono anche carboidrati e proteine, due alimenti che raramente si trovano insieme e nelle stesse quantità.

Sia chiaro, i superfood andrebbero integrati sempre e non solo quando vi è un disturbo in atto. La loro inclusione nella dieta, infatti, consente di potenziare le difese immunitarie, supportare il metabolismo e migliorare le funzionalità fisiologiche. Per ottenere gli stessi risultati “senza cibo” bisognerebbe cedere agli integratori.

Dunque, quali sono i superfood senza nichel? Potreste pensare a chissà quale alimento, e magari già giudicate complesso il loro reperimento. In realtà, anche senza andare oltre la definizione che ho appena dato, si trovano superfood senza nichel anche all’interno della cucina italiana di tutti i giorni. Ma entriamo nel dettaglio.

I superfood senza nichel nel dettaglio

Ebbene si, tra gli alimenti superfood di uso comune, e che troviamo spesso sulle nostre tavole, spiccano alcuni cibi che sono nutrizionalmente eccellenti e privi di nichel. Ecco i più importanti.

Riso Jasmine

Il riso Jasmine è considerabile un superfood perché capace di esprimere un equilibrio tra carboidrati complessi, assorbimento lento e buon contenuto di vitamina B. E’ naturalmente privo di glutine, oltre che di nichel, inoltre offre un’energia sostenibile senza appesantire. Emette un profumo floreale e delicato, simile al gelsomino, per questa ragione è più particolare rispetto ad altri tipi di riso. Un altro pregio è la consistenza, una volta cotto il riso appare soffice e leggermente appiccicoso, perfetto sia per il consumo in solitaria che con condimenti.

Uova

Le uova sono un superfood grazie all’alto contenuto proteico ad alto valore biologico, alla presenza di colina e di antiossidanti come luteina e zeaxantina. Inoltre sono tra i pochi alimenti completamente privi di nichel.

C’è poco da dire sul sapore delle uova, hanno un gusto pieno e avvolgente, con una componente grassa che soddisfa il palato. A seconda della cottura possono essere morbide, cremose o più compatte.

Parmigiano

Il Parmigiano è un superfood perché contiene una notevole quantità di calcio, proteine facilmente assimilabili e vitamina B12. Non solo, è un formaggio completamente privo di nichel grazie al processo di stagionatura, che degrada queste e altre sostanze “dannose” come il lattosio. Il suo sapore è intenso, sapido e leggermente piccante nelle versioni più stagionate.

Tapioca

La tapioca è un superfood in virtù della sua estrema digeribilità, l’assenza di glutine, nichel e l’apporto energetico immediato dovuto ai carboidrati semplici.

E’ adatta anche in caso di disturbi intestinali e ha un basso potenziale allergenico. Vanta un sapore neutro e delicato, valorizzato da una leggera nota dolciastra che si presta bene sia a preparazioni dolci che salate.

Carote

Le carote sono un superfood in virtù dell’alto contenuto di betacarotene (precursore della vitamina A), fibre e antiossidanti. Sono naturalmente povere di nichel e, soprattutto da crude, mantengono intatto il loro potenziale nutrizionale. Si mangiano spesso così come sono, ma la cottura ne esalta la dolcezza, rendendole più morbide.

Fagiolini

I fagiolini sono considerati dei superfood per l’apporto di fibre, vitamina C e silicio, utile per la salute di ossa e pelle. Il loro sapore è fresco, erbaceo e leggermente dolce. Nel caso di cottura adeguata la consistenza è tenera ma con un’ottima texture, che li rende appaganti anche nei piatti più semplici.

Banane

Le banane sono un superfood per l’elevata concentrazione di potassio, vitamina B6, magnesio e carboidrati a medio indice glicemico. Contengono pochissimo nichel e rappresentano una fonte di energia naturale. Il sapore è dolce, come sicuramente saprete,ma alcuni tipi introducono un elemento acidulo.

Una precisazione sugli altri alimenti

L’assenza di nichel è più comune in alcune classi alimentari, per esempio negli alimenti di origine animale. Non c’è di cui stupirsi, infatti buona parte del nichel giunge dal suolo, che è indispensabile per lo sviluppo radicale degli alimenti di origine vegetale ma non in quelli di origine animale (se non come nutrimento). Il riferimento è ovviamente alla carne, al latte e ai suoi derivati.

Ma gli alimenti di origine animale possono essere considerati dei superfood? Di base no, infatti spesso i nutrienti si concentrano su alcune tipologie, come le proteine, ponendo in secondo piano vitamine e sali minerali.

Unire salute e gusto con i superfood senza nichel

Cosa fare con questi superfood senza nichel? Il consiglio è di combinarli per ottenere il massimo in termini di impatto visivo e gastronomico. Ecco qualche pratica idea che ho sviluppato su Nonnapaperina.it nel corso degli ultimi anni.

Torta salata con carote e fagiolini. Questa torta salata è priva di nichel grazie all’uso di verdure ben tollerate come carote e fagiolini. Il sapore è delicato e vegetale, con una nota dolce e un retrogusto vivace che la rende leggera ma appagante. 

Frittata con carote e fagiolini. Questa frittata è preparata con ingredienti a basso contenuto di nichel: uova, carote e fagiolini. Il risultato è un piatto bilanciato dal sapore vivace ma delicato, con una consistenza compatta e morbida allo stesso tempo.

Ciambella con farina di manioca. Una classica ciambella “della nonna” trasformata per introdurre il superfood (la manioca) e per renderla ancora più a prova di sensibili o allergici al nichel.

Pallotte cacio e ova. Queste polpette si basano su ingredienti naturalmente privi di nichel, come formaggio stagionato e uova. Il sapore è intenso e rustico, valorizzato da una nota sapida ma ben integrata nel contesto.

Banana poe. Un dolce realizzato con banane cotte, amido e altri ingredienti poveri di nichel. Il gusto è pieno, dolce e sostenuto da una consistenza densa e vellutata. Ricorda i dessert al cucchiaio più tradizionali ma assume un carattere esotico, d’altronde è un dolce della Polinesia!

Kaffeost. Il kaffeost è una bevanda nordica che combina caffè e formaggio stagionato, due alimenti poveri di nichel ma interessanti dal punto di vista nutrizionale. Ad ogni modo vanta una resa organolettica straordinaria: l’amaro del caffè si fonde con la cremosità del formaggio, disegnando un contrasto deciso ma armonico.

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2 commenti su “Superfood senza nichel: i nuovi alleati della tua salute

  • Lun 1 Dic 2025 | Gabriella Arzon ha detto:

    Buongiorno volevo avere dei consigli su come comportarmi dato che sono allergica al nichel al massimo cioè 5croci fatto in ospedale il test.Grazie .

    • Dom 14 Dic 2025 | Colombo Tiziana ha detto:

      Buongiorno! Prima di tutto ci tengo a dirlo: io non sono una dottoressa e non posso dare indicazioni mediche. Posso però raccontarle cosa ha funzionato per la mia esperienza personale.

      Nel mio caso, dopo un periodo iniziale di “ripulitura o disintossicazione” (chiamiamola così, di attenzione massima), ho visto un miglioramento soprattutto con la dieta a rotazione: invece di eliminare tutto per sempre, mi ha aiutato non ripetere gli stessi alimenti giorno dopo giorno, alternando quelli che so essere più “tranquilli” con quelli che mi danno più facilmente fastidio.

      In pratica mi organizzavo così: se un giorno mangiavo qualcosa più “a rischio” (per me spesso cioccolato/cacao, frutta secca, farine integrali), il giorno dopo sceglievo piatti e dolci molto semplici e con ingredienti base, senza insistere sugli stessi. Questo modo di fare, per me, ha reso la gestione molto più sostenibile.

      Detto questo, visto che il suo test in ospedale risulta molto alto, il consiglio più prudente è farsi seguire da un allergologo o dietista: così avrà una rotazione studiata su misura e più sicura. Un abbraccio

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