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Risotto alle canocchie: cremoso, profumato e senza mantecatura classica

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Risotto alle canocchie
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 45 min
cottura
Cottura: 00 ore 30 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Risotto alle canocchie, una ricetta ricca di sapore e tradizione

Il risotto alle canocchie è un piatto che racconta storie di mare, di pranzi in famiglia e di domeniche d’inverno davanti a una tavola imbandita. Le canocchie, crostacei dal sapore deciso e delicato al tempo stesso, rendono questo risotto un’esperienza unica, avvolgente e perfetta per chi ama la cucina di mare.

La consistenza cremosa del riso incontra la dolcezza salina delle canocchie, creando un equilibrio che conquista fin dal primo assaggio. La preparazione non è complessa, ma richiede attenzione ai tempi e alla freschezza degli ingredienti.

Curiosità e consigli utili
Per un sapore più intenso, prepara il brodo di pesce con le teste e i gusci delle canocchie e lascialo sobbollire a fuoco dolce per almeno 40 minuti. In alternativa, puoi aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro per dare colore e profondità al piatto.

Questa ricetta può essere adattata a diverse esigenze alimentari: è naturalmente senza lattosio, può diventare senza glutine scegliendo un riso certificato e, con qualche accorgimento, può essere resa più leggera anche per chi segue una dieta iposodica.

Proseguendo la lettura scoprirai tutti i passaggi, i segreti per valorizzare al meglio le canocchie e qualche variante per sorprendere i tuoi ospiti.

Ricetta risotto alle canocchie

Preparazione risotto alle canocchie

  • Per preparare il risotto alle canocchie iniziate sciacquando queste ultime sotto l’acqua del rubinetto, poi incidete il dorso con un coltello affilato o con delle forbici. Ciò facilita la cottura e consente alle canocchie di trasmettere meglio il proprio sapore.
  • Ora scaldate un po’ di olio in una grande padella, imbionditeci uno spicchio di aglio e aggiungete le canocchie, facendole cuocere per qualche minuto.
  • Sfumate con il vino a fiamma alta, abbassate la fiamma e proseguite la cottura delle canocchie per qualche minuto. Infine prelevate le canocchie e mettetele da parte.
  • Coprite il sugo che è rimasto in padella in vista del suo prossimo utilizzo.
  • In una pentola capiente realizzate un soffritto di cipolla, aggiungete l’aglio e lasciatelo imbiondire per un minuto.
  • Poi versate il riso e tostatelo per 1-2 minuti. Infine sfumate con il vino e integrate il brodo un mestolo alla volta.
  • Fate cuocere il riso per tutto il tempo necessario, quando è giunto a cottura arricchitelo con il sugo delle canocchie. Potete aggiungere anche un po’ di polpa delle canocchie, estratta dall’incisione che avete fatto all’inizio.
  • Guarnite con un po’ di olio, salate e pepate.
  • Ora guarnite con il prezzemolo e servite il risotto. Se lo gradite potete decorare il piatto con la canocchia intera (come vedete in foto).

Ingredienti risotto alle canocchie

  • 300 gr. di riso Carnaroli
  • 500 gr. di canocchie fresche
  • 1 cipolla piccola tritata finemente
  • 2 spicchi d’aglio tritati
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 litro di brodo di pesce
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
  • q. b. di sale e pepe
  • q. b. di scorza grattugiata di limone

Risotto alle canocchie, un piatto dalle soluzioni innovative

Il risotto alle canocchie, o risotto alle cicale di mare, non è un piatto come tutti gli altri. Tanto per cominciare pone al centro un crostaceo insolito, pregiato e poco presente sulle tavole degli italiani: la canocchia. In secondo luogo non si esegue la mantecatura classica, ossia quella con Parmigiano e burro. Infine si fa uso di un sugo davvero speciale, ottenuto dalla riduzione delle canocchie.

Le canocchie, infatti, vengono cotte a parte in un soffritto di aglio. Una volta che hanno rilasciato i liquidi, i sapori e i loro nutrienti, vengono prelevate. Si ottiene così un sughetto delizioso, che va integrato nel riso quando la cottura è giunta quasi al termine.

A proposito del riso, fate attenzione alla varietà. La più pregiata è il riso Carnaroli, che mantiene le lunghe cotture senza scuocere, assorbe i sapori e i liquidi. Tuttavia sono delle valide alternative anche il riso Arborio e il Vialone Nano (da cui il riso Carnaroli deriva).

Le interessanti proprietà delle canocchie

Vale la pena parlare delle canocchie, che come abbiamo visto giocano un ruolo di primo piano in questo risotto. Le canocchie sono responsabili del sughetto che arricchisce il risotto e possono essere impiegate, in tutta la loro interezza, come guarnizione in fase di impiattamento. Una soluzione intelligente, in quanto potenzia la presentazione e incorpora una sorta di secondo nel piatto stesso.

Le canocchie, anche note come cicale di mare, sono dei crostacei simili alle aragoste. Si presentano con un corpo più allungato e appiattito, protetto da un carapace sottile e facile da tagliare. Offrono una carne morbida, delicata e dal sapore simile a quello dei gamberi.

Le canocchie spiccano anche sul piano nutrizionale. A fronte di un apporto calorico basso contengono proteine di alto valore biologico, utili al mantenimento della massa muscolare. Contengono anche fosforo, potassio e zinco, importanti sali minerali che supportano le funzioni cognitive, la pressione del sangue e il sistema immunitario. Infine le canocchie sono ricche di acidi grassi omega tre, che apportano parecchi benefici all’apparato cardiovascolare.

Risotto alle canocchie

Gli ingredienti di supporto di questo delizioso risotto alle canocchie

Il risotto alle canocchie è un risotto semplice, infatti troviamo nella ricetta pochi ingredienti, tra cui la cipolla e l’aglio. Entrambi vengono impiegati per realizzare i soffritti che fanno da sfondo alla cottura del crostaceo e del riso. La cipolla aggiunge un tocco dolce, soprattutto se si opta per quella rossa, mentre l’aglio arricchisce la ricetta con il suo aroma pungente.

Ovviamente si utilizza anche il brodo, senza il quale non si potrebbe cuocere il riso. Il brodo dovrebbe essere vegetale, ma potete impiegare anche quello di pesce. Se optate per il brodo vegetale vi consiglio di prepararlo in casa. Quello pronto, derivante dal classico dado, è in genere salato e poco ricco sul piano nutrizionale.

Diete e intolleranze: come gustare il risotto alle canocchie in sicurezza

Il risotto alle canocchie è un primo piatto dal sapore intenso di mare, naturalmente senza glutine e senza lattosio nella sua versione tradizionale. Tuttavia, per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari, è importante conoscere bene gli ingredienti e valutare eventuali sostituzioni.

Per chi è intollerante al lattosio, non ci sono problemi: la ricetta classica non prevede l’uso di burro o panna, ma è sempre bene verificare che il brodo utilizzato sia preparato in casa o con un prodotto certificato senza lattosio. Se si vuole mantecare il risotto per renderlo più cremoso, è possibile farlo con olio extravergine di oliva oppure con un formaggio stagionato senza lattosio.

Dal punto di vista del glutine, questo piatto è naturalmente adatto ai celiaci, poiché il riso non lo contiene. Attenzione però a eventuali contaminazioni durante la preparazione, soprattutto se la cucina è condivisa. Anche il brodo deve essere privo di addensanti o dadi che contengono glutine.

Chi è allergico ai crostacei deve invece evitare del tutto le canocchie. In questi casi, si può preparare una variante sostituendo il crostaceo con pesce bianco a carne soda (come merluzzo, orata o branzino), mantenendo il condimento a base di lime, erbe aromatiche e un filo d’olio per preservare la freschezza del piatto.

Una mantecatura semplice per un risotto delizioso

La mantecatura fa a meno del burro e del Parmigiano, che in un contesto come questo stonerebbero e rischierebbero di coprire i sapori del risotto alle canocchie. Piuttosto si utilizza l’olio d’oliva, anzi un ottimo olio extravergine di oliva. Come riconoscerlo?

Un buon olio extravergine d’oliva si riconosce dal colore, che può variare dal verde intenso al giallo dorato, ma non deve mai essere trasparente. L’aroma deve essere fresco e fruttato, con sentori di erba appena tagliata, carciofo o mandorla. Al palato deve risultare equilibrato, amaro e piccante (segno della presenza di polifenoli). Vi consiglio di controllare sempre l’etichetta, che deve riportare la dicitura “estratto a freddo” e indicare l’origine delle olive.

Alla mantecatura segue la guarnizione, che prevede l’aggiunta della canocchia intera e di un po’ di prezzemolo. Quest’ultimo è la spezia più utilizzata per i piatti di mare, in quanto propone un sapore agrumato, leggermente amaro e poco invadente che si abbina al meglio al pesce, ai crostacei e ai militi.

FAQ sul risotto alle canocchie

Qual è il miglior riso per il risotto?

Il miglior riso per il risotto è quello a chicco medio (o lungo) con un alto contenuto di amido per avere una consistenza cremosa. Le varietà più indicate in questo senso sono il riso Carnaroli, l’Arborio e il Vialone Nano. Il riso Carnaroli è il più pregiato grazie alla sua ottima tenuta in cottura, mentre il Vialone Nano è perfetto per i risotti più morbidi.

Come mantecare il risotto?

La mantecatura del risotto si effettua a fuoco spento, aggiungendo burro freddo e formaggio grattugiato, Poi si mescola energicamente per creare una consistenza cremosa. Alla mantecatura segue un riposo a pentola scoperta di due o tre minuti. In questo caso mi sono limitata ad usare l’olio d’oliva, visto il carattere ittico della preparazione.

Quando si sfuma il risotto?

Il risotto si sfuma subito dopo la tostatura del riso, ossia quando i chicchi risultano traslucidi e ben caldi. Si utilizza il vino bianco o rosso a seconda della ricetta, lasciandolo evaporare del tutto per eliminare l’alcol e mantenere solo gli aromi. Questo passaggio è essenziale per bilanciare i sapori e donare profondità al piatto.

Cosa bere con un risotto di mare?

I risotti di mare si abbinano al meglio con un vino bianco fresco e minerale, come un Vermentino, un Greco di Tufo o un Sauvignon Blanc. Se il piatto è molto ricco di crostacei va bene anche uno spumante brut per esaltare la sapidità.

Ricette di risotti ne abbiamo? Certo che si!

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