bg header
logo_print

Strudel alle pesche, un dolce rustico per una merenda unica

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Strudel alle pesche
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 00 ore 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (1 Recensione)

Strudel alle pesche, una perfetta combinazione di ingredienti

Lo strudel alle pesche è un dolce squisito, che fa un uso intelligente tanto della frutta secca quanto della frutta fresca. Si differenzia dallo strudel originale per l’assenza delle mele, che vengono sostituite dalle pesche e dalla loro confettura. Una scelta che punta a introdurre un elemento acidulo, senza cedere nulla in quanto a dolcezza. A dir la verità mancano anche altri ingredienti come i pinoli e l’uvetta, sostituiti dalle noci e da alcuni aromi. Il risultato è diverso dallo strudel originale, pur riuscendo a conservarne lo spirito e i principi di base.

Lo strudel si presta a tante variazioni. E’ un dolce popolare che viene realizzato in Austria, in Ungheria, in Germania e persino in Italia nel Triveneto. Proprio per la sua diffusione è spesso oggetto di innovazioni e modifiche. Nell’immaginario collettivo lo strudel è stato inventato in Austria, infatti la versione moderna – che ha dato vita a tutte le altre – è stata “codificata” proprio dai cuochi austriaci nel XVII secolo.

Tuttavia lo strudel deriva dal Baklava, un dolce simile preparato in Turchia fin dai tempi più antichi. Tra le componenti dello strudel che più variano da una ricetta all’altra spicca la pasta sfoglia. In origine si utilizzava una normale frolla, mentre oggi va per la maggiore la pasta sfoglia, che è più facile da gestire e consente una certa rapidità nella preparazione.

Ricetta strudel di pesche

Preparazione strudel di pesche

  • Per preparare lo strudel alle pesche con noci e amaretti procedete in questo modo. Ricavate un trito grossolano dalle noci, utilizzano un banale coltello da cucina.
  • Poi lavate, sbucciate e fate a tocchetti le pesche.
  • Infine ponetele in una ciotola grande con acqua acidula al limone, un passaggio fondamentale per evitarne l’annerimento.
  • Intanto ricavate un trito grossolano anche dagli amaretti.
  • In una padella riscaldate leggermente il burro e il miele, poi cuoceteci un po’ le pesche fino a quando non si ammorbidiscono.
  • Ora versate le pesche in una ciotola e aggiungete pangrattato, confettura di pesche, noci, amaretti e cannella. Infine mescolate con cura il tutto.
  • Stendete il rotolo della pasta sfoglia su una teglia coperta con carta forno. Distribuite nel modo più uniforme possibile la farcitura, lasciando liberi i bordi fino a 3 – 4 centimetri.
  • Ora ripiegate i bordi e arrotolate la sfoglia partendo dal lato lungo e aiutandovi con la stessa carta da forno.
  • Poi applicate dei tagli obliqui superficiali e date una bella spennellata di tuorlo d’uovo.
  • Infine cuocete al forno a 180 gradi per 30 minuti. Mi raccomando, il forno deve essere già caldo e impostato in modalità statica.
  • Terminata la cottura sfornate lo strudel, fatelo intiepidire e copritelo con lo zucchero a velo. Tagliate a fette e servite.

Ingredienti strudel di pesche

  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare consentita
  • 3 pesche
  • 1 limone
  • 3 cucchiai di miele bianco del Kirghizistan
  • 50 gr. di pangrattato consentito
  • 30 gr. di burro chiarificato
  • 50 gr. di noci
  • 50 gr. di amaretti consentiti
  • 4 cucchiai di confettura di pesche
  • un pizzico di cannella in polvere
  • 1 tuorlo d’uovo
  • q. b. di zucchero a velo

Un focus sulle pesche

Le protagoniste di questa peculiare variante del classico strudel sono le pesche, che vengono ammorbidite nel burro e nel miele, in modo che acquisiscano una texture più adatta alla farcitura. Le pesche sono tra i frutti più amati in assoluto in virtù del perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, inoltre hanno un sapore leggermente aromatico e sono molto succose. Le pesche fanno anche bene alla salute. A fronte di un apporto calorico non elevato, pari a 50 kcal per 100 grammi, forniscono ottime dosi di vitamina A, essenziale per la vista e per la salute della pelle. Contengono anche il betacarotene ed una buona quantità di sali minerali, come il potassio, il magnesio e il manganese.

La pesca ha una lunga storia alle spalle, infatti è stato uno dei primi frutti ad essere importato dall’Asia grazie ad Alessandro Magno, che lo portò dalla Persia. Non a caso il nome deriva dalla parola “persica”, anzi in alcuni dialetti viene chiamata ancora in questo modo.

Un miele particolare per lo strudel alle pesche

L’ingrediente più “strano” tra quelli proposti nella ricetta dello strudel alle pesche è senz’altro il miele bianco del Kirghizistan. Questo tipo di miele è ottenuto dai fiori della lupinella selvatica, che cresce in abbondanza allo stato selvatico in Asia centrale. Questo miele è particolare in quanto dotato di una consistenza cremosa e non viscosa. Il sapore è molto dolce ma esprime anche intense note selvatiche capaci di una certa delicatezza.

Strudel alle pesche

Sul piano nutrizionale il miele bianco del Kirghizistan non pone differenze di sorta rispetto al millefiori o ad altri tipi di miele. E’ ricco di sali minerali e di antiossidanti, sostanze che riducono l’impatto dei radicali liberi e riducono la probabilità di sviluppare il cancro. Il miele bianco del Kirghizistan non è facile da trovare. In alternativa vi consiglio di utilizzare un miele leggero come quello di acacia.

Il miele bianco non è l’unico compatibile con la farcitura dello strudel di pesche, infatti esistono tante altre tipologie che potete utilizzare per la farcitura. Su tutti spicca il miele di zagara, che emette un profumo agrumato e una dolcezza floreale, tale da esaltare la delicatezza della pesca senza coprirne il gusto.

Discorso simile per il miele di acacia, che spicca per la leggerezza e per il sapore neutro. Esso funge da dolcificante discreto e leggero, perfetto per chi desidera uno strudel più sobrio. Se invece amate le sfumature più intense potete optare per il miele di castagno, con un retrogusto amarognolo che contrasta il sapore della frutta e crea un equilibrio intrigante.

In realtà anche il classico miele millefiori è una buona opzione, soprattutto se volete aggiungere una nota complessa e variegata, in grado di riflettere il carattere rustico dello strudel preparato in casa. Se volete saperne di più leggete A prova di Miele, il libro che ho scritto con l’amico ed esperto Marco Negri. E’ un vero tesoro di curiosità sul nettare degli dei, nonché una raccolta di ricette suggestive e creative.

Come preparare la farcitura?

La vera novità di questo strudel alle pesche è ovviamente la farcitura, che segue canoni diversi dallo strudel classico. Di base è frutto dell’unione tra pesche, confetture di pesche, cannella, amaretti, noci tritate e pangrattato. Questa combinazione è essenziale per rendere la farcitura più corposa e meno liquida. Preparare la farcitura di questo strudel non è difficile, ma richiede comunque alcuni passaggi, come la cottura delle pesche. Le pesche vengono tagliate a tocchetti e cotte leggermente in una soluzione di burro e miele, in questo modo saranno più morbide e meno croccanti.

Le pesche vanno poi unite agli altri ingredienti, fino a formare un composto granuloso, morbido e ricco di sapore. Molto importante è anche l’aroma, che viene fornito dalla cannella, una spezia perfetta per i dolci, in quanto dolcifica e aromatizza allo stesso tempo.

Cosa bere con lo strudel di pesche?

Lo strudel alla confettura di pesche è perfetto a colazione e a merenda, o come protagonista di aperitivi dolci. Come accompagnarlo in quest’ultimo caso?

Gli amanti dei liquori possono puntare al Passito di Pantelleria o a un Recioto di Soave: entrambi si reggono su una struttura dolce e intensa che si sposa perfettamente con la frutta matura. Chi preferisce qualcosa di più secco, ma pur sempre aromatico, può optare per il Moscato giallo vinificato secco, che disegna un interessante contrasto.

Chi invece ama i cocktail può preparare un semplice Bellini, magari con pesca bianca e prosecco, o un Mimosa a base di succo d’arancia e spumante brut. Anche i cocktail analcolici possono andare bene, magari a base di succo di pesca, acqua frizzante e decorati con un rametto di menta.

FAQ sullo strudel di pesche

Chi ha inventato lo strudel?

Lo strudel ha origini che risalgono all’Impero austro-ungarico, ma le sue radici si intrecciano con la baklava turca, portata in Europa durante l’invasione ottomana. Nel tempo si è evoluto diventando un dolce tipico della cucina mitteleuropea, in particolare in Austria, Germania e in alcune zone del nord Italia come il Trentino-Alto Adige.

Come farcire gli strudel dolci?

Per gli strudel dolci, oltre alle classiche mele, si possono usare pesche, pere, ciliegie, albicocche, frutti di bosco o prugne. È possibile arricchire la farcitura con frutta secca come noci, mandorle o pinoli, oltre a spezie come cannella e zenzero. A volte si aggiunge anche un po’ di pangrattato tostato con burro per assorbire l’umidità della frutta. In questo caso ho optato per amaretti e confettura di pesca.

Come farcire gli strudel salati?

Gli strudel salati si prestano a moltissime varianti: spinaci e ricotta, zucca e speck, patate e formaggio, funghi e noci. La pasta può essere la stessa di quello dolce, oppure si può usare una sfoglia salata o la pasta fillo. Si servono tiepidi o a temperatura ambiente, e sono perfetti come antipasto o secondo piatto.

Quante calorie hanno gli strudel?

Uno strudel dolce medio (circa 100 grammi) può contenere dalle 250 alle 350 calorie. Le versioni salate, in base agli ingredienti, variano tra le 200 e le 400 calorie. Utilizzare confetture senza zuccheri aggiunti o ridurre i grassi può abbassarne l’apporto calorico.

Ricette di strudel ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Mini cheesecake ad alberello di Natale

Mini cheesecake ad alberello di Natale senza forno

Base croccante e crema vellutata: la struttura delle mini cheesecake Come preparare la base croccante La base delle mini cheesecake ad alberello di Natale si realizza con il classico mix di...

Gâteau Breton

Gâteau Breton: Tarte bretone dolce senza glutine

Un dolce bretone dalla personalità burrosa Il gâteau breton senza glutine mantiene l’anima del dolce bretone tradizionale, cioè quella struttura quasi di pasta frolla ma più soffice e montata,...

papassini artigianali

Papassini senza lattosio: tradizione sarda e dolce inclusivo

Papassini senza lattosio: storia e memoria di un dolce italiano Origini tra tradizione e ricordo I papassini sardi affondano le radici nella storia rurale della Sardegna, luoghi dove le ricette si...