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Jambalaya, un primo piatto ricco contaminazioni culturali

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Jambalaya
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (3 Recensioni)

Jambalaya, il piatto creolo in grado di stupire

Oggi cuciniamo la jambalaya, un piatto speciale per sapore, presentazione e origine. Questo piatto può essere considerato come la perfetta sintesi tra tre culture: quella francese, quella africana e quella americana, unite sotto lo stemma della cucina creola. Ufficialmente, è un piatto della Louisiana, ma le influenze estere sono così forti da dare vita a un piatto unico, saporito e colorato.

Di base si tratta di un pietanza a base di riso e brodo di pollo, arricchito con un classico soffritto e da alcuni elementi esotici. Troviamo persino i gamberi, il cui sapore – nonostante l’abbondante presenza di carne – non stona affatto.

La jambalaya può essere assimilata a una paella, e come tale venne considerata dagli autoctoni quando all’inizio del XIX fece la sua comparsa sulle tavole calde della Louisiana. Attualmente la jambalaya è un piatto popolare declinato in molte versioni, alcune varianti fanno uso persino della carne macinata in sostituzione del pollo.

Ricetta jambalaya

Preparazione jambalaya

Per preparare la jambalaya procedete in questo modo.

  • Preparate il brodo di pollo. Sciacquate con cura i fusi di pollo (cosce di pollo), rimuovendo gli eventuali grumi di sangue e piume. Trasferite il pollo in una pentola piena con un litro e mezzo di acqua, poi aggiungete gli ingredienti, salate e cuocete per un’ora circa. A cottura terminata, filtrate il brodo e salate nuovamente se lo ritenete necessario.
  • Ora sminuzzate i peperoni verdi, il sedano e la cipolla, poi soffriggeteli a fiamma bassa in una padella con un po’ di olio. Dopo 10 minuti, unite il chorizo fatto a pezzi piccoli e il cajun. Infine, lasciate cuocere per altri 10 minuti.
  • Poi aggiungete il riso, la salsa di pomodoro e il brodo. Chiudete con il coperchio e cuocete per altri 18 minuti (o per il tempo indicato sulla confezione del riso). Di tanto in tanto controllate che il brodo non si sia ridotto troppo.
  • Infine, unite i gamberi, fateli cuocere e arricchite con prezzemolo e pepe nero.
  • La jambalaya è pronta per essere servita.

Ingredienti per 8 persone:

  • 500 gr. di riso basmati,
  • 450 gr. di polpa di pomodoro,
  • 300 gr. di peperoni verdi,
  • 100 gr. di sedano,
  • 2 cucchiai di Cajun,
  • 600 gr. di gamberi,
  • 100 gr. di chorizo,
  • 150 gr. di cipolle,
  • 40 gr. di olio extravergine di oliva.
  • b. di pepe nero,
  • b. di prezzemolo,
  • 4 cucchiai di olio di cartamo,
  • 1,5 lt. di brodo di pollo.

Per il brodo di pollo:

  • 4 o 5 fusi di pollo,
  • 1,5 lt. di acqua,
  • 1 carota,
  • 1 gambo di sedano,
  • 1 ciuffetto di prezzemolo,
  • 1 foglia di alloro,
  • q. b. di sale grosso.

Tutti gli ingredienti esotici della jambalaya

All’occhio di un mediterraneo, la jambalaya appare come un ricettacolo di sapori esotici. Il merito va alla preparazione fuori dal comune, che si differenzia molto tanto dalle nostre insalate di riso quanto dai risotti. Le differenze si accentuano anche nella scelta di alcuni ingredienti poco conosciuti, il riferimento è al cajun e al chorizo.

Cajun è un termine che deriva dalla cucina povera e rustica di un gruppo di canadesi francofoni che nel Settecento raggiunse la Lousiana. Il cajun è in realtà un mix di spezie piccanti di vario tipo.

Le spezie più usate sono in genere la paprika dolce, il pepe di Cayenna, lo zenzero, il pepe bianco, il pepe nero e l’origano. Il tutto viene poi arricchito da cipolle, aglio e sale. Il cajun si presenta in forma polverizzata, quindi è adatto soprattutto alle preparazioni liquide come la jambalaya. Il cajun impreziosisce molti piatti a base di carne, ma interagisce bene anche con le altre spezie.

Il chorizo, invece, è un salume realizzato con la carne tritata grossolanamente (non macinata). Si utilizza sia la carne di suino che quella di bovino, inoltre viene arricchito con paprika sia piccante che dolce.

Gamberi e pollo nella stessa ricetta?

La jambalaya è un piatto tipico anche per la contemporanea presenza di elementi di carne ed elementi ittici, ovvero il pollo e i gamberi. I più esigenti  potrebbero storcere il naso ma in realtà la combinazione è davvero azzeccata. Questi ingredienti vantano origini diverse, ma condividono un sapore delicato che si sposa con le verdure.

La contestuale presenza di due fonti proteiche impreziosisce il piatto sul piano nutrizionale. Infatti, tanto il pollo quanto i gamberi spiccano per leggerezza, digeribilità e per abbondanza di elementi nutritivi.

Jambalaya

In particolare i gamberi contengono vitamina D (una sostanza essenziale per il sistema immunitario), acidi grassi omega tre (grassi benefici) e fosforo. Per inciso, i gamberi vengono aggiunti in una fase avanzata del procedimento, ossia quando il riso è ormai parzialmente cotto.

Come preparare il brodo di pollo?

Il brodo di pollo gioca un ruolo fondamentale in questa ricetta, d’altronde funge da liquido di cottura e rende più nutriente la jambalaya. Come preparare un ottimo brodo di pollo? In genere il brodo si ottiene con elementi di recupero, risultato della preparazione di altri piatti (ad esempio i bolliti). Tuttavia, potreste prepararne uno ad hoc, aggiungendo il pollo a un certo punto della ricetta.

Preparare il brodo di pollo per la jambalaya è un gioco da ragazzi. Si prendono quattro o cinque cosce di pollo (fusi), si puliscono e si trasferiscono in una pentola piena di acqua fredda. Poi si uniscono alcune verdure tipiche del brodo vegetale, come il prezzemolo e l’alloro, infine si lascia cuocere il tutto per almeno un’ora. Al termine della cottura si filtra il brodo e si tiene da parte la carne. Il brodo così ottenuto non è certamente leggero, ma fa decisamente il suo dovere, soprattutto se si considera la necessità di supportare ingredienti dal sapore e dalla consistenza diversa.

FAQ sul jambalaya

Cosa vuol dire jambalaya?

Jambalaya deriva dal termine provenzale “jambalaia”, che significa miscuglio. Un chiaro riferimento da un lato alle origini francesi del piatto e dall’altro all’elevato numero di ingredienti.

Cosa vuol dire cajun?

Il termine “cajun” indica il gruppo di canadesi francofoni che popolarono la Lousiana a patire dal Settecento. Il termina indica anche la loro cucina, infatti molte preparazioni recano la dicitura “cajun”. Tra queste preparazioni troviamo un particolare mix di spezie impiegato per la ricetta della jambalaya.

Ricette di primi tradizionali ne abbiamo? Certo che si!

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